1 Manuale di Riferimento Ableton Versione 9 per Windows e Mac OS Manuale di riferimento creato da Dennis DeSantis, Ian Gallagher, Kevin Haywood, Rose Knudsen, Gerhard Behles, Jakob Rang, Robert Henke, Torsten Slama. Traduzione e adattamento in Italiano a cura di Joris Rossi (joris.rossi@gmail.com). Schönhauser Allee 6-7 | 10119 Berlin, Germany Contatto Supporto: www.ableton.
2 Copyright 2015 Ableton AG. Tutti i diritti riservati. Made in Germany. Questo manuale, così come il software in esso descritto, viene fornito in licenza e può essere usato o copiato solo nei termini consentiti da detta licenza. Il contenuto di questo manuale viene fornito solamente a scopo informativo, è soggetto a cambiamenti senza preavvisi e non deve intendersi come un obbligo da parte di Ableton. E' stato profuso ogni sforzo per assicurare l'accuratezza delle informazioni in questo manuale.
3 Sommario Benvenuti a Live 1.1 1.2 19 Il Team Ableton dice: Grazie!………………………………………………………………………………19 Quali sono le novità di Live 9?……………………………………………………………………………19 1.2.1 Supporto del doppio monitor....................................................................................19 1.2.2 Automazione della Vista Sessione............................................................................ 20 1.2.3 Miglioramenti dell'editing degli inviluppi.........................................................
4 3.1.4 3.1.5 Posso eseguire i miei Set con un computer non autorizzato?................................. 32 Cosa devo fare in caso di problemi o domande sulla protezione da copia?...... 33 I Concetti di Live 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 4.9 4.10 4.11 4.12 4.13 4.14 4.
5 5.6.3 Gestione dei File in un Progetto................................................................................ 82 Individuazione dei file mancanti……………………………………………………………………… 82 5.7.1 Riparazione manuale................................................................................................. 83 5.7.2 Riparazione automatica............................................................................................ 83 5.8 Raccolta dei file esterni…………………………………………………………………………………… 85 5.8.
6 Vista Clip 121 8.1 Box della Clip……………………………………………………………………………………………… 125 8.1.1 Attivatore della Clip..................................................................................................125 8.1.2 Nome e Colore della Clip........................................................................................125 8.1.3 Metrica della Clip.....................................................................................................126 8.1.4 Selettore del Groove della Clip.............
7 9.3.7 Modalità REX............................................................................................................ 159 Editing di Note e di Velocity MIDI 161 10.1 Creazione di una Clip MIDI vuota…………………………………………………………………… 161 10.2 L'Editor MIDI………………………………………………………………………………………………… 162 10.3 Navigazione e Trasporto nell'Editor MIDI………………………………………………………… 164 10.4 Editing MIDI………………………………………………………………………………………………… 166 10.4.1 Editing Non-Distruttivo............................................
8 Lancio delle Clip 189 13.1 Il box di Lancio……………………………………………………………………………………………… 189 13.2 Modalità di Lancio………………………………………………………………………………………… 190 13.3 Quantizzazione del lancio delle Clip………………………………………………………………… 191 13.4 Velocity………………………………………………………………………………………………………… 191 13.5 Modalità Legato…………………………………………………………………………………………… 192 13.6 Azioni Seguenti……………………………………………………………………………………………… 193 13.6.1 Mettere in loop parti di una Clip.....................................................................
9 Registrazione di nuove Clip 235 16.1 Scelta di un Ingresso……………………………………………………………………………………… 235 16.2 Armare (abilitare alla registrazione) le Tracce…………………………………………………… 236 16.3 Registrazione………………………………………………………………………………………………… 237 16.3.1 Registrazione nell'Arrangiamento........................................................................... 237 16.3.2 Registrazione negli Slot di Sessione.......................................................................238 16.3.
10 18.7 Uso dei Controlli Macro………………………………………………………………………………… 287 18.8 Mixaggio con i Rack……………………………………………………………………………………… 289 18.8.1 Estrazione delle Catene...........................................................................................290 Automazione ed Editing degli Inviluppi 291 19.1 Registrazione dell'Automazione nella Vista Arrangiamento…………………………………… 291 19.2 Registrazione dell'Automazione nella Vista Sessione…………………………………………… 292 19.2.
11 21.2.1 Clip Video nella Vista Arrangiamento.....................................................................318 21.2.2 La Finestra Video.......................................................................................................319 21.2.3 Vista Clip....................................................................................................................319 21.3 Adattamento del Suono al Video……………………………………………………………………… 321 21.
12 22.24 Phaser………………………………………………………………………………………………………… 387 22.25 Ping Pong Delay……………………………………………………………………………………………388 22.26 Redux………………………………………………………………………………………………………… 390 22.27 Resonators…………………………………………………………………………………………………… 391 22.28 Reverb………………………………………………………………………………………………………… 393 22.28.1 Input Processing (Processamento d'ingresso)........................................................393 22.28.2 Early Reflections (Prime Riflessioni).............................................................
13 24.2.1 Architettura e Interfaccia.........................................................................................436 24.2.2 Scheda Excitator......................................................................................................436 24.2.3 Schede Resonator....................................................................................................439 24.2.4 Scheda LFO...........................................................................................................
14 24.7.10 Scheda MIDI............................................................................................................506 24.7.11 Importazione di multisample di terze parti.............................................................507 24.8 Simpler………………………………………………………………………………………………………… 507 24.8.1 Modalità di Riproduzione.......................................................................................509 24.8.2 Controlli di Warp.........................................................
15 27.3.1 Modalità a 64-Pad..................................................................................................562 27.3.2 Caricamento di singoli Drums.................................................................................562 27.3.3 Step Sequencing dei Ritmi.......................................................................................564 27.3.4 Registrazione in tempo reale...................................................................................566 27.3.
16 28.7.2 Modalità One-Shot (Esecuzione Singola)............................................................637 28.7.3 Modalità Slicing (Spezzettamento)........................................................................638 28.8 Navigazione in Modalità Note…………………………………………………………………………640 28.9 Lavorare con Strumenti ed Effetti……………………………………………………………………… 642 28.9.1 Aggiunta, Eliminazione e Riordinamento dei Dispositivi......................................644 28.9.2 Lavorare con i Rack.................
17 31.2.2 Frequenza di campionamento corrispondente/nessuna trasposizione..............683 31.2.3 Modalità Beats/Tones/Texture/Re-Pitch di Warp senza deformazione temporale. 683 31.2.4 Operazioni di somma nei singoli punti di mixaggio.............................................683 31.2.5 Registrazione di segnali esterni (profondità di bit >/= convertitore A/D)..........684 31.2.6 Registrazione a 32 bit di sorgenti interne...............................................................684 31.2.
18 33.9 33.10 33.11 33.12 33.13 33.14 33.15 33.16 33.17 33.18 33.19 33.
Benvenuti a Live 19 Capitolo 1 Benvenuti a Live 1.1 Il Team Ableton dice: Grazie! Live è il frutto di musicisti desiderosi di un miglior modo di creare, produrre ed eseguire musica usando un computer. Un grandissimo sforzo è stato profuso per rendere Live facile e piacevole da usare, ma al tempo stesso capace di aiutarvi a creare musica con illimitata profondità e raffinatezza. Uno sforzo che continua anche mentre state leggendo queste righe...
Benvenuti a Live 20 1.2.2 Automazione della Vista Sessione •Ora l'automazione può essere registrata, disegnata e modificata nelle clip della Vista Sessione (pag. 292). Gli inviluppi di automazione appaiono nei Selettori dei Controlli e dei Dispositivi di una clip, accanto agli inviluppi di modulazione.
Benvenuti a Live 21 •I Marcatori di Stiramento delle Note MIDI (pag. 175) sono ora disponibili ogni volta che le note vengono selezionate in una clip MIDI. 1.2.6 Flusso di lavoro con la tastiera migliorato • Il tasto [B] attiva/disattiva la Modalità Disegno. Tenendo premuto [B] durante l'editing con il mouse si attiva/disattiva la Modalità Disegno temporaneamente. Inoltre, le note MIDI possono ora essere ridimensionate mentre si è in Modalità Disegno.
Benvenuti a Live 22 concepita per rivisitare campioni o loop. •Converti Melodia in MIDI estrae le note da materiale audio monofonico. •Converti Drums in MIDI estrae i ritmi da materiale audio percussivo ad intonazione indefinita. La nuova traccia MIDI conterrà un Drum Rack con le note di cassa, rullante e charleston dell'audio originale che suonano gli strumenti appropriati. 1.2.
Benvenuti a Live 23 1.2.13 Meter migliorati Gli indicatori di volume delle tracce nei mixer della Sessione e dell'Arrangiamento mostrano ora i livelli sia di picco sia RMS. I meter di picco visualizzano i cambiamenti di livello improvvisi, mentre i meter RMS forniscono una migliore impressione del volume percepito. 1.2.14 Colorazione migliorata Le tracce vengono ora colorate automaticamente per default e le nuove clip prendono il colore della propria traccia.
Benvenuti a Live 24 mostra i livelli di ingresso e di uscita, rendendo più facile la regolazione dei parametri. •L'effetto Gate di Live (pag. 364) ora risponde con maggior precisione. Sono inoltre disponibili un nuovo controllo Return (noto anche come "isteresi"), che contribuisce a ridurre il cosiddetto effetto "chattering", che si verifica quando il livello cambia rapidamente nei pressi della soglia, e un EQ per sidechain.
Primi passi 25 Capitolo 2 Primi passi 2.1 Conoscere Live Live è dotato di un set di lezioni interattive che vi accompagnano passo passo attraverso le principali funzionalità del programma. Le lezioni sono organizzate in un indice, accessibile direttamente nel programma attraverso il menu Aiuto. Vi suggeriamo caldamente di seguire le lezioni. Molti utenti ci hanno confermato che le lezioni hanno consentito loro di acquisire dimestichezza col programma molto rapidamente.
Primi passi 26 La Finestra Info e il relativo pulsante Mostra/Nascondi Se necessitate di maggiori informazioni su un argomento o su uno specifico elemento dell'interfaccia utente consultate questo manuale di riferimento. L'indice, in coda al manuale, contiene i nomi di tutti gli elementi dell'interfaccia utente e vi guiderà alla relativa sezione. 2.
Primi passi 27 "Impostazione di Entrate/Uscite Audio" inclusa nel programma: vi accompagnerà attraverso tutti i passaggi necessari ad effettuare e ottimizzare le impostazioni con qualsiasi sistema. Per accedere alla lezione, visualizzate la Finestra Aiuto tramite il relativo comando del menu Visualizza o del menu Aiuto, quindi cliccate su "Elenca tutte le Lezioni incorporate"..
Primi passi 28 2.3 La Finestra Principale di Live La maggior parte del vostro lavoro con Live si svolge nella finestra principale. Questa contiene un certo numero di Viste, ognuna delle quali controlla una specifica funzione del vostro Live Set, ovvero il tipo di documento che create e utilizzate in Live. Se disponete di più monitor (o anche di un monitor molto grande), potete aprire una seconda finestra per visualizzare tutte le Viste di Live allo stesso tempo.
Primi passi 29 Attivazione della modalità Schermo Intero (OS X post 10.9)). Quando si è in modalità Schermo Intero su OS X versione 10.9 o superiore, i menu di Live appaiono quando si sposta il puntatore del mouse in cima allo schermo. Potete disattivare la modalità Schermo Intero cliccando sulle frecce sul lato destro della barra dei menu.
Primi passi 30
Autorizzazione di Live 31 Capitolo 3 Autorizzazione di Live Live è protetto contro l'uso illegale tramite un sistema di protezione da copia. Questo sistema è stato progettato per rispondere ai più alti standard di sicurezza evitando al tempo stesso scocciature ai nostri clienti. Se trovate che questa procedura sia un inconveniente, siete invitati a considerare come la protezione da copia assicuri il vostro investimento: permette infatti che Ableton vi fornisca supporto e continui lo sviluppo di Live.
Autorizzazione di Live 32 Se l'uso di Live o di un altro prodotto vi induce ad acquistarlo, visitate il webshop Ableton2. Il sito contiene informazioni sul prodotto e sui punti vendita. Inoltre offre la possibilità di acquistare i prodotti Ableton online. 3.1.2 Cosa succede se cambio i componenti del mio computer? Se per qualche motivo cambiate i componenti del vostro computer, Live può chiedervi di autorizzare il software un'altra volta.
Autorizzazione di Live 33 3.1.5 Cosa devo fare in caso di problemi o domande sulla protezione da copia? Visitate la pagina di supporto tecnico di Ableton.
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I Concetti di Live 35 Capitolo 4 I Concetti di Live Questo capitolo illustra i concetti essenziali di Live. Vi raccomandiamo di leggerlo fin dagli inizi della vostra esperienza con Live, poiché una solida comprensione dei principi base del programma vi aiuterà a sfruttare appieno il potenziale di Live nella vostra produzione musicale. 4.1 Il Browser Il browser di Live (pag.
I Concetti di Live 36 4.2 Live Set Il tipo di documento che create e col quale lavorate in Live è denominato Live Set (pag. 73). I Live Set risiedono in un Progetto Live, una cartella che raccoglie materiali tra loro correlati e che può essere aperta sia attraverso il comando Apri del menu File, sia attraverso il browser di Live. Un Live Set nel Browser. 4.3 Arrangiamento e Sessione I mattoncini musicali di base di Live sono denominati Clip.
I Concetti di Live 37 L’Arrangiamento è accessibile tramite la Vista Arrangiamento (pag. 91), la Sessione tramite la Vista Sessione (pag. 109). Se state usando Live in una finestra singola, potete passare tra le due viste usando il tasto [Tab] del computer oppure i rispettivi selettori. Se state usando due finestre, premendo il tasto [Tab] passerete la Sessione e l'Arrangiamento da una finestra all'altra.
I Concetti di Live 38 il tempo che si muove da sinistra verso destra. Una regola semplice governa la coabitazione delle clip in una traccia: Una traccia può eseguire soltanto una clip alla volta. Pertanto, di solito, le "clip che dovrebbero suonare alternativamente" vanno collocate in una stessa colonna della Vista Sessione; le "clip che dovrebbero suonare insieme" vanno collocate nelle varie tracce in riga, ciò che denominiamo Scene (pag. 111). Una Scena nella Vista Sessione.
I Concetti di Live 39 Il pulsante Torna all'Arrangiamento nella Vista Sessione. Il pulsante Torna all'Arrangiamento nella Vista Arrangiamento. Possiamo cliccare questo pulsante per fare in modo che tutte le tracce tornino a suonare l'Arrangiamento. Anche ciascuna traccia della Vista Arrangiamento dispone di un proprio pulsante Torna all'Arrangiamento, permettendo di ripristinare l'esecuzione dell'Arrangiamento solamente di determinate tracce. Il pulsante Torna all'Arrangiamento di una singola traccia.
I Concetti di Live 40 4.5 Audio e MIDI Le Clip rappresentano i segnali registrati. Live tratta due tipi di segnale: audio e MIDI. Nel mondo digitale, un segnale audio è una serie di numeri che emula un segnale continuo, come quello generato da un microfono o inviato ad un altoparlante. Un segnale MIDI è una sequenza di comandi , tipo "ora suona DO4, mezzo piano". Il MIDI è una rappresentazione simbolica di materiale musicale, qualcosa più vicino ad uno spartito che ad una registrazione sonora.
I Concetti di Live 41 I Campioni si trascinano dal browser di Live. Live offre molte opzioni per eseguire i campioni in entusiasmanti modi nuovi, permettendovi di creare una quantità di suoni nuovi senza realmente cambiare il campione originale: tutti i cambiamenti sono calcolati in tempo reale, mentre il campione viene suonato. Le rispettive regolazioni vengono effettuate nella Vista Clip (pag. 121), che compare sullo schermo facendo doppio clic su una clip.
I Concetti di Live 42 di Live rende davvero facile allineare qualsiasi campione al tempo della song, si trattasse anche della registrazione della performance di una jazz-band ubriaca. Diversamente, usando le regolazioni di warping estreme, è anche possibile cambiare radicalmente l'impronta di un suono. 4.7 Clip MIDI e File MIDI Una Clip MIDI contiene materiale musicale sotto forma di note MIDI e inviluppi dei controller. Quando il MIDI viene importato da un file MIDI (pag.
I Concetti di Live 43 4.8 Dispositivi e Mixer Una traccia può contenere non solo le clip, ma anche una Catena di Dispositivi (pag. 247) per l'elaborazione dei segnali. Un doppio clic sulla barra del titolo di una traccia fa apparire la Vista Dispositivi, la quale mostra la catena dei dispositivi della traccia. La Vista Dispositivi mentre mostra una Catena di Dispositivi di una Traccia MIDI. Gli effetti audio (pag. 325), gli effetti MIDI (pag. 411) e gli strumenti (pag.
I Concetti di Live 44 I Dispositivi Plug-in sono disponibili tramite l'etichetta Plug-in del browser. Consideriamo una clip audio che suona in una traccia audio. Il segnale audio dalla clip raggiunge il dispositivo più a sinistra nella catena. Questo dispositivo processa (modifica) il segnale e invia il risultato al dispositivo seguente, e così via. Il numero di dispositivi per traccia è teoricamente illimitato.
I Concetti di Live 45 Il mixer dispone di controlli di Volume, Pan e Mandate, le quali determinano la quantità di segnale che ogni traccia invia agli ingressi delle Tracce di Ritorno. Le Tracce di Ritorno ospitano soltanto gli effetti e non le clip. Tramite le rispettive mandate, tutte le tracce possono inviare una parte del proprio segnale ad una Traccia di Ritorno e condividerne gli effetti. Il mixer include anche un Crossfader (pag.
I Concetti di Live 46 Quando una traccia MIDI non ha alcuno strumento (ne' alcun effetto audio), l'uscita della traccia è un normale segnale MIDI, che deve essere trasmesso da qualche altra parte per essere convertito in audio. In questo caso, i controlli Volume e Pan e le Mandate della traccia scompaiono dal mixer. Il Mixer di una Traccia MIDI priva di Strumento. 4.9 Preset e Rack Ogni dispositivo di Live può memorizzare e richiamare specifici insiemi di parametri come preset (pag. 252).
I Concetti di Live 47 di notevole pregio, quali ricampionamento, sub-mixing, stratificazione di sintetizzatori, complesse strutture di effetti ed altro ancora. Le assegnazioni delle tracce si effettuano tramite la sezione Entrate/Uscite della Vista Arrangiamento (sinistra) o della Vista Sessione (destra). I segnali possono essere inviati dalle tracce al mondo esterno attraverso le interfacce audio e MIDI del computer, ad altri programmi collegati a Live tramite ReWire (pag.
I Concetti di Live 48 è acceso, ogni traccia armata registra il proprio segnale d'ingresso nell'Arrangiamento. Ogni "take" (ripresa) produce una nuova clip per traccia. Tasti Arma delle Tracce, come appaiono nella Vista Sessione. È inoltre possibile registrare al volo negli slot della Vista Sessione (pag. 238). Questa tecnica è molto utile per il musicista jamming, poiché la registrazione di Sessione non richiede l'arresto della musica.
I Concetti di Live 49 4.12 Inviluppi di Automazione Frequentemente, lavorando con il mixer e gli effetti di Live, desidererete che i movimenti dei controlli divengano parte del Set. Il movimento di un controllo lungo la linea temporale dell'Arrangiamento o della Clip della Sessione è denominato automazione (pag. 291); un controllo il cui valore cambi lungo questa linea temporale si dice automatizzato.
I Concetti di Live 50 dio registrato. Le clip MIDI hanno degli inviluppi di clip supplementari per rappresentare i dati dei controller MIDI. Gli inviluppi di clip possono essere scollegati (unlinked) dalla clip e avere regolazioni di loop (ripetizione ciclica) indipendenti, di modo che movimenti più grandi (come le sfumature) o azioni più piccole (come un arpeggio) possano governare il materiale della clip. Un inviluppo di trasposizione della clip. 4.
I Concetti di Live 51 I pulsanti delle Modalità Mappatura dei Tasti e MIDI. Le clip della Sessione, gli interruttori, i tasti ed i pulsanti possono essere mappati anche sui tasti della tastiera del computer. L'operazione si effettua nella Modalità Mappatura dei Tasti (pag. 554), che funziona esattamente come la Modalità Mappatura MIDI. In aggiunta a questa tecnica di mappatura di utilizzo generale, Live offre il supporto dedicato per Ableton Push (pag. 557) e Push 2. 4.
I Concetti di Live 52 Una Live Clip nel Browser. Le Live Clip sono un modo molto potente di immagazzinare le idee, poiché salvano non solo le regolazioni della Vista Clip della clip, ma anche gli strumenti della traccia corrispondente e la catena di effetti. Le Live Clip presenti nel Browser possono essere ascoltate in anteprima ed aggiunte a qualsiasi Live Set aperto, esattamente come i file dei campioni. Nel Live Set, le Live Clip ripristinano le opzioni creative della clip originale.
Gestione di File e Set 53 Capitolo 5 Gestione di File e Set Facendo musica con Live si usano vari tipi di file, da quelli che contengono MIDI (pag. 71) e audio (pag. 61), a quelli più specifici del programma, quali Live Clip (pag. 72) e Live Set (pag. 73). Questo capitolo spiegherà tutto ciò che dovete sapere sull'utilizzo di ciascuno di questi file in Live. In ogni caso, daremo innanzitutto un'occhiata al browser di Live, attraverso i quali la giunge al programma maggior parte dei file. 5.
Gestione di File e Set 54 Il Browser. Il display del browser è suddiviso nelle sezioni sinistra e destra, chiamate, rispettivamente, barra laterale e pannello dei contenuti. Per ridimensionare le sezioni, trascinatene orizzontalmente la linea di divisione. 5.1.
Gestione di File e Set 55 •Drums — tutti i vostri preset di batteria. Questo include drum kit completi, disponibili come Drum Rack, e colpi di elementi percussivi singoli, forniti come Rack di Strumenti. •Instruments — tutti i vostri Rack di Strumenti, nonché gli strumenti "grezzi" di Live e i loro preset, organizzati per dispositivo (anziché per tipo di suono). •Audio Effects — tutti i vostri Rack di Effetti Audio, nonché i dispositivi di effetto audio "grezzi" di Live e i loro preset.
Gestione di File e Set 56 •Current Project — tutti i file contenuti nel Progetto correntemente attivo (pag. 78). Se state lavorando su un Live Set che non avete ancora salvato, il Progetto corrente fa riferimento ad una locazione temporanea. •Tutte le cartelle di qualsiasi hard disk che abbiate aggiunto al browser di Live.
Gestione di File e Set 57 Potete utilizzare questo comando per rimuovere anche cartelle che non sono mancanti, ma con le quali semplicemente non volete lavorare più. 5.1.3 Ricerca dei File Il browser di Live è dotato di un campo di ricerca che filtra durante la digitazione i contenuti dell'etichetta della barra laterale selezionata. Per cercare in tutte le locazioni, premete [CTRL][F] (PC) / [CMD][F](Mac). Il campo di ricerca del browser.
Gestione di File e Set 58 l'interruttore Anteprima posto accanto alla Scheda di Anteprima nella parte inferiore del browser. L'interruttore Anteprima. Suggerimento: potete ascoltare i file in anteprima anche quando l'interruttore Anteprima non è attivato, premendo [Maiusc][Invio] oppure il tasto freccia destra. Cliccate su un file (o usate i tasti freccia su e giù) per selezionarlo.
Gestione di File e Set 59 Con il pulsante Raw (anteprima grezza) abilitato, i file verranno riprodotti in anteprima al loro tempo originale e senza loop. Con Raw disabilitato, Live cercherà di fare un'anteprima dei file in sync con il Set corrente, in modo che possiate valutare meglio quali campioni facciano al caso vostro. Nota: quando Raw è abilitato non è possibile effettuare lo scrubbing (ascolto per sfregamento).
Gestione di File e Set 60 Trascinamento e rilascio di una Clip per creare una nuova Traccia. •Nella Vista Sessione, facendo doppio clic o premendo il tasto [Invio] su un file del browser si creerà automaticamente una nuova traccia alla destra delle altre tracce e la si caricherà con la clip. •I file possono essere trascinati dentro a Live direttamente da Explorer (Windows) / Finder (Mac).
Gestione di File e Set 61 Cliccando sul pulsante Sostituzione Dinamica o premendo il tasto [Q] si attiva la modalità Sostituzione Dinamica: Il browser in modalità Sostituzione Dinamica. Mentre si è in modalità Sostituzione Dinamica, premendo i tasti freccia su o giù ci si sposta al file successivo del pannello dei contenuti e lo si carica nello slot di Impulse (presumibilmente mentre Impulse sta suonando note MIDI in arrivo).
Gestione di File e Set 62 Poiché Live esegue i campioni direttamente dall'hard disk, potete lavorare con tantissimi campioni (di grandi dimensioni) senza incorrere in limitazioni di memoria RAM. Tenete presente, tuttavia, che potreste incorrere in problemi di rendimento funzionale del disco qualora il vostro hard disk fosse quasi pieno e/o (per i sistemi Windows) altamente frammentato. Anche la velocità di rotazione del drive può influenzare le prestazioni del disco.
Gestione di File e Set 63 Impostazioni della Cache di Decodifica. 5.2.2 File di Analisi (.asd) Un file di analisi è un piccolo file che Live genera quando un file campione viene introdotto per la prima volta nel programma. Il file di analisi contiene i dati raccolti da Live per contribuire ad ottimizzare la qualità dello stretching, accelera la visualizzazione della forma d'onda e rileva automaticamente il tempo dei campioni lunghi (pag. 151).
Gestione di File e Set 64 campione dell'hard disk. Ma se trascinate una nuova versione del campione in un Live Set, Live userà le impostazioni memorizzate nel file di analisi per la clip appena creata. Il nome del file di analisi è lo stesso del campione associato, con l'aggiunta dell'estensione ".asd". Live salva il file di analisi nella stessa cartella del campione. I campioni che hanno un file .asd sono visualizzati così nel browser. I campioni senza un file .asd appaiono così.
Gestione di File e Set 65 Opzioni di selezione Le opzioni di selezione della finestra di dialogo della renderizzazione. Il selettore Traccia Renderizzata della finestra di dialogo Esporta offre diverse opzioni con le quali "renderizzare" (esportare su disco) il segnale audio: Il selettore Traccia Renderizzata. •Master — segnale post-fader dell'uscita Master di Live. Se state ascoltando l'uscita Master, potete essere certi che il file renderizzato conterrà esattamente ciò che sentite.
Gestione di File e Set 66 •(singole tracce) — segnale post-fader dell'uscita della traccia selezionata. Gli altri campi di Selezione determinano il tempo di inizio e la durata del materiale esportato: •Inizio Renderizzazione — imposta la posizione in cui avrà inizio la renderizzazione. •Lunghezza Renderizzazione — determina la lunghezza del campione renderizzato. •Renderizza come Loop — se l'opzione è attivata, Live creerà un campione che può essere usato come loop.
Gestione di File e Set 67 Opzioni di Renderizzazione Audio Opzioni di Renderizzazione Audio. La finestra di dialogo Esporta offre diverse opzioni di renderizzazione audio: •Tipo di File, Frequenza di Campionamento, Profondità di Bit — queste opzioni specificano il tipo di campione da generare.
Gestione di File e Set 68 sopra la soglia udibile. Nota: il dithering è un processo che dovrebbe essere applicato ad un file audio solamente una volta. Se intendete applicare ulteriori processamenti al vostro file renderizzato, è meglio renderizzare a 32-bit per evitare la necessità di dithering in questa fase. In particolare, le modalità Pow-r sono concepite solo per l'output finale e non dovrebbero mai essere usate per qualsiasi materiale che debba essere sottoposto ad una ulteriore fase di mastering.
Gestione di File e Set 69 •Crea Video — Se questa opzione è attivata, un file video verrà creato nella stessa cartella del vostro audio renderizzato. Nota: questa opzione è attiva solo in presenza di clip video nella Vista Arrangiamento. Inoltre, non è possibile renderizzare solo un file video: abilitando la renderizzazione video si produrrà sempre un video in "aggiunta" all'audio renderizzato. •Encoder Video — Questo selettore consente di scegliere l'encoder da utilizzare per la renderizzazione video.
Gestione di File e Set 70 Attesa che i dispositivi esterni diventino silenziosi. •Skip — Per default, Live aspetterà dieci secondi prima di iniziare una renderizzazione in tempo reale. Ciò dovrebbe consentire di sfumare qualsiasi suono dei dispositivi esterni, ma se avete bisogno di più tempo (ad es. con una lunga coda di riverbero) potete aumentare il tempo di attesa digitandone il valore nell'apposita casella.
Gestione di File e Set 71 Nella finestra di dialogo sarà indicato anche il numero di tentativi di renderizzazione (se ve ne sono stati più di uno). Se riscontrate drop-out e riavvii, dovreste chiudere le altre applicazioni in esecuzione per rendere disponibile una maggior potenza di elaborazione per la renderizzazione. Per ulteriori suggerimenti su come migliorare le prestazioni, consultate il capitolo sulle risorse audio del computer (pag. 675). 5.
Gestione di File e Set 72 5.4 Live Clip Le singole clip audio o MIDI possono essere esportate all'hard disk nel formato Live Clip, facilitandone il recupero e il riutilizzo in qualsiasi progetto. Le clip audio contengono solo i riferimenti ai campioni su disco (anziché i dati audio), perciò sono molto piccole, il che rende facile sviluppare e mantenere una propria collezione.
Gestione di File e Set 73 in un determinato modo quando viene aggiunto ad un Set. Le Live Clip, invece, vengono salvate sul disco come idee musicali separate. Per esempio, potreste creare un certo numero di variazioni della stessa clip audio usando regolazioni diverse di warp, di pitch, di inviluppo e di effetti e salvarle tutte come Live Clip separate. Nel Browser, potreste quindi riordinare e ascoltare in anteprima queste clip separatamente, anche se tutte si riferiscono allo stesso campione sorgente.
Gestione di File e Set 74 Area di trascinamento della Vista Sessione per l'importazione di Live Set. Area di trascinamento della Vista Arrangiamento per l'importazione di Live Set. Se preferite importare singole tracce da un Set, potete espandere il Live Set nel browser esattamente come se fosse una cartella. Espansione di un Set per rivelarne i contenuti Ora potete trascinare le singole tracce e rilasciarle come descritto all'inizio di questa sezione. Anche tutti i groove (pag.
Gestione di File e Set 75 Oltre ad espandere i Set, potete ulteriormente espandere le tracce all'interno dei Set per accedere alle singole clip della Vista Sessione che erano state utilizzate nella traccia: Rivelazione delle Clip della Vista Sessione contenute in un Set. Potete sfogliare, ascoltare in anteprima ed importare le clip della Vista Sessione dal Set come se fossero state salvate come Live Clip individuali.
Gestione di File e Set 76 •Mappatura dei tasti del computer (pag. 554). •Mappatura MIDI (pag. 544). Per eliminare il vostro Set Modello personalizzato, premete il pulsante Cancella nelle Preferenze File/Folder. Ciò ripristinerà il modello di fabbrica incorporato. Potete anche caricare temporaneamente il modello di fabbrica tenendo premuto il tasto [Maiusc] e selezionando Nuovo Live Set dal menu File.
Gestione di File e Set 77 campione, altrimenti vengono scartati. Tenete presente che la sostituzione di un campione cambierà tutte le clip del vostro Set che fanno riferimento a tale campione. Ogni voce dell'Elenco dei File di Riferimento è una (possibile) destinazione di rilascio dei file. •Fare la Sostituzione Dinamica dei file — Usando il pulsante di Sostituzione Dinamica posto sulla sinistra di ogni voce, potete rapidamente passare in rassegna le alternative al file di riferimento corrente.
Gestione di File e Set 78 La colonna Locazione del file dell'Elenco dei File di Riferimento. 5.6 Progetti Live Un Progetto Live è una cartella che contiene dei file di Live che appartengono ad un insieme. Considerate, ad esempio, di lavorare su un brano musicale: cominciate con un Live Set vuoto; registrate dell'audio e quindi generate nuovi file campione; trascinate dei campioni dalle collezioni; mentre proseguite salvate versioni diverse del Live Set in modo da poter tornare indietro e fare confronti.
Gestione di File e Set 79 Un Live Set e le relative registrazioni in una cartella di Progetto Live. La cartella del progetto ("Tango Project") contiene il Live Set ("Tango.als") e una cartella di Campioni ("Samples"), che a sua volta contiene una cartella di Registrazioni ("Recorded") con due campioni. Si noti che il Progetto corrente è indicato anche nella barra del titolo della finestra di Live. Dopo, registriamo un'altra traccia nel nostro Progetto.
Gestione di File e Set 80 Ed ora, per qualcosa completamente differente, usiamo il comando Nuovo Live Set del menu File e registriamo un'aria di samba. Poiché questo Set non ha niente a che vedere con i nostri fraseggi di tango, decidiamo di salvarlo al di fuori della cartella Tango Project, diciamo sul Desktop. Live genera una nuova cartella di progetto chiamata "Samba Project" vicina a "Tango Project". Un nuovo Progetto è stato aggiunto vicino Tango Project.
Gestione di File e Set 81 Un nuovo Progetto è stato aggiunto salvando un Live Set al di fuori del Progetto originale. Si noti che la cartella del nuovo progetto non ha la sotto-cartella Samples (per ora). "Electro with Piano.als" sta ancora facendo riferimento al campione di piano del progetto "Tango Project" originale. Non c'è nulla di sbagliato in questo, tranne nel caso in cui "Tango Project" dovesse essere spostato o cancellato; in tali circostanze a "Electro with Piano.
Gestione di File e Set 82 5.6.2 Progetti e Preset Per default, i nuovi preset di strumenti ed effetti vengono memorizzati nel Progetto corrente. A volte, però, può avere più senso salvare un preset in un'altra cartella o nella vostra Libreria Utente, in modo da potervi accedere da altri Progetti. Potete trascinare un preset tra le cartelle dopo averlo salvato (pag.
Gestione di File e Set 83 Il File Manager di Live offre gli attrezzi per riparare i collegamenti mancanti. Cliccate sul messaggio della Barra di Stato per accedervi. (Si tratta di una scorciatoia equivalente a: scegliere il comando Gestisci i File del menu File, cliccare sul pulsante Gestisci Set e, infine, cliccare sul pulsante Localizza che si trova nella sezione File mancanti). Il File Manager vi presenterà un elenco di file mancanti e di controlli associati. L'elenco "File mancanti" del File Manager.
Gestione di File e Set 84 Opzioni della Riparazione Automatica nel File Manager. •Cerca Cartella — include nella ricerca una cartella definita dall'utente, così come qualsiasi sotto-cartella. Per sceglierla cliccate sul pulsante associato Imposta Cartella. •Cerca Progetto — include nella ricerca la cartella del Progetto del Set corrente. •Cerca Libreria — include nella ricerca la Libreria di Live. Per ogni file mancante, la funzione di ricerca automatica può trovare un qualsiasi numero di candidati.
Gestione di File e Set 85 5.8 Raccolta dei file esterni Per prevenire che un Live Set contenga riferimenti interrotti ai file, Live fornisce l'opzione di raccogliere i file (cioè copiarli) nella cartella del Progetto del Set. L'operazione si effettua attraverso il File Manager: •Usate il comando Gestisci i File del menu File. •Cliccate sul pulsante Gestisci Set. •Espandete il pulsante triangolare (di compattazione) della sezione File Esterni. Opzioni per la raccolta dei File Esterni.
Gestione di File e Set 86 Separatamente per ogni posizione (altri Progetti, Libreria Utente, installazioni tramite Pack di fabbrica, e "altrove" — ad es. collezioni di campioni da unità esterne), il File Manager fornisce: •Un conteggio dei file e lo spazio usato sul disco associato; •Un pulsante Mostra che elencherà i file nel browser; •Un selettore Sì/No per l'attivazione/disattivazione della raccolta.
Gestione di File e Set 87 5.9 Individuazione e Raccolta Aggregate Per non dovervi occupare dei problemi durante le fasi creative, potreste optare per dedicare un po' di tempo alla manutenzione, risolvendo tutti i problemi in una volta sola. Usando il File Manager di Live potete trovare i file mancanti e raccogliere i file esterni non solo per il Live Set, ma anche per: •La Libreria Utente — usate il comando Gestisci i File del menu File; quindi cliccate sul pulsante Gestisci Libreria Utente.
Gestione di File e Set 88 Cliccando sul pulsante Mostra, il browser elenca i file inutilizzati; da lì potete ascoltare i campioni in anteprima (pag. 57) e, se necessario, cancellarli. Nota: potete trovare anche i file inutilizzati dalla Libreria: usate il comando Gestisci i File del menu File, poi cliccate sul pulsante Gestisci Libreria e, infine, verificate la sezione File inutilizzati.
Gestione di File e Set 89 5.12 Domande frequenti sulla gestione dei File 5.12.1 Come faccio a creare un Progetto? Un Progetto viene creato automaticamente ogni volta che salvate un Live Set, tranne quando lo salvate in un Progetto preesistente. 5.12.2 Come faccio a salvare i preset nel mio Progetto corrente? Potete salvare i preset direttamente nel Progetto corrente trascinando la barra del titolo del dispositivo e rilasciandola nell'etichetta Current Project del browser.
Gestione di File e Set 90 1. Riorganizzate i file e le cartelle all'interno della cartella del vostro Progetto utilizzando il browser di Live o tramite il vostro sistema operativo. 2. Navigate nel browser fino alla cartella del Progetto e scegliete Gestisci Progetto nel menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac). 3. Se avete cambiato la posizione originale di qualche campione utilizzato nel Progetto, la sezione Campioni mancanti del File Manager ve lo indicherà.
Vista Arrangiamento 91 Capitolo 6 Vista Arrangiamento La Vista Arrangiamento visualizza l'Arrangiamento, che contiene la musica disposta lungo una linea temporale della composizione, come un nastro multitraccia. Un brano musicale nella Vista Arrangiamento. La Vista Arrangiamento è un potente strumento di editing che vi permette di combinare ed organizzare facilmente MIDI, loop, effetti sonori, video e interi brani musicali. 6.
Vista Arrangiamento 92 6 1 2 3 4 5 Navigazione della Vista Arrangiamento. 1. Per cambiare gradualmente il livello di zoom, cliccate e trascinate verticalmente il mouse partendo dal righello dei tempi di battuta, nella parte superiore della Vista Arrangiamento (potete anche trascinarlo orizzontalmente per scorrere lungo la visualizzazione). 2. Per aumentare e diminuire lo zoom sulla selezione corrente usate i tasti [+] e [-] del computer.
Vista Arrangiamento 93 6. Per fare in modo che il display dell'Arrangiamento segua la posizione della song e scorra automaticamente, attivate l'interruttore Segui oppure usate il comando Segui del menu Opzioni. 6.2 Trasporto Ci sono vari modi per controllare il trasporto di Live con la tastiera del computer e il mouse: 1. Potete avviare il playback dell'Arrangiamento cliccando sul pulsante Play della Barra di Controllo e arrestarlo cliccando sul pulsante Stop.
Vista Arrangiamento 94 Quantizzazione della Barra di Controllo. Tenendo premuto il mouse nell'area di scrub, una porzione dell'Arrangiamento (della dimensione della quantizzazione impostata) sarà eseguita ripetutamente. Impostando la quantizzazione con valori piccoli o sul valore "None" (nessuna), potete effettuare lo scrubbing (ascolto per "sfregamento") della musica.
Vista Arrangiamento 95 Nota: qualsiasi tasto della tastiera del computer o messaggio MIDI può essere mappato sui comandi di trasporto, come descritto nel relativo capitolo (pag. 543). 6.3 Avvio dell'Arrangiamento con i Locatori Uso dei Locatori per avviare l'esecuzione nell'Arrangiamento. I Locatori possono essere impostati in qualsiasi punto dell'Arrangiamento.
Vista Arrangiamento 96 zazione. Facendo doppio clic su un locatore, si selezionerà il locatore e si avvierà il playback dell'Arrangiamento da quel punto. Raggiunto il primo o l'ultimo locatore dell'Arrangiamento, i tasti Locatore Precedente/Successivo salteranno, rispettivamente, all'inizio e alla fine dell'Arrangiamento. I locatori possono essere spostati cliccandoli e trascinandoli oppure usando i tasti freccia della tastiera del computer.
Vista Arrangiamento 97 La Divisione Metrica di Live può essere modificata in qualsiasi punto dell'Arrangiamento utilizzando i Marcatori di Metrica. Questi possono essere aggiunti nella posizione del marcatore d'inserimento tramite il menu Crea oppure in qualsiasi punto dell'area di scrub utilizzando il menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac).
Vista Arrangiamento 98 regole della teoria musicale, potete usare le due opzioni del menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac) per "correggerle". Una misura frammentaria e le relative opzioni di "correzione". Elimina Tempo della Misura Frammentaria elimina la durata della misura frammentaria dall'Arrangiamento, spostando così e avvicinando nella linea temporale qualsiasi materiale audio o MIDI su entrambi i lati dell'area eliminata.
Vista Arrangiamento 99 I campi Inizio del Loop (a sinistra) e Lunghezza del Loop (a destra). Potete impostare numericamente la lunghezza del loop usando i campi della Barra di Controllo: i campi a sinistra stabiliscono il punto d'inizio del loop, quelli a destra ne determinano la lunghezza.
Vista Arrangiamento 100 L'opzione Stabilisci qui il Tempo di Inizio della Song del menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac) del loop può essere usata per prevalere sulla regola di default "l'esecuzione inizia dalla selezione": quando questa opzione è abilitata, "l'esecuzione inizia dal punto di inizio del loop". 6.
Vista Arrangiamento 101 6.7 Dissolvenze e dissolvenze incrociate delle Clip Audio Nella Vista Arrangiamento, l'inizio e la fine delle clip audio dispongono di dissolvenze di volume regolabili. Inoltre, le clip adiacenti sulla stessa traccia audio possono essere trattate con dissolvenze incrociate. Per accedere alle dissolvenze della clip di una traccia audio: 1. "Espandete" la traccia cliccando sul pulsante posto accanto al nome della traccia. 2.
Vista Arrangiamento 102 Le clip audio adiacenti possono essere trattate con dissolvenze incrociate. La creazione e la modifica delle dissolvenze incrociate sono simili alla creazione e alla modifica delle dissolvenze iniziali e finali: •Per creare una dissolvenza incrociata, cliccate e trascinare una guida di dissolvenza sopra il bordo dell'altra clip. •Per regolare la forma della curva di dissolvenza incrociata, cliccate e trascinate la guida della curva.
Vista Arrangiamento 103 ciate di 4 ms. Queste potranno poi essere modificate esattamente come se fossero state create manualmente. Ci sono alcuni limiti alla lunghezza delle dissolvenze e delle dissolvenze incrociate: •Le dissolvenze non possono oltrepassare i confini di loop di una clip. •L'inizio e la fine delle dissolvenze di una clip non possono sovrapporsi l'un l'altra.
Vista Arrangiamento 104 •Cliccando e trascinando il mouse si seleziona un periodo di tempo. •Per accedere al tempo all'interno di una clip per l'editing, "espandete" la relativa traccia cliccando sul pulsante posto accanto al nome della traccia. Regolazione dell'altezza di una Traccia "espansa". Cliccando e trascinando nel display della forma d'onda al di sotto della striscia orizzontale della clip potete selezionare il tempo all'interno della clip.
Vista Arrangiamento 105 6.9 Uso della Griglia di Editing Per facilitare l'editing, il cursore si aggancerà alle linee della griglia, che rappresentano le suddivisioni metriche del tempo della composizione. La griglia può essere impostata per essere adattabile allo zoom o fissa.
Vista Arrangiamento 106 6.10 Uso dei comandi "...Tempo" Mentre i comandi standard come Taglia, Copia e Incolla riguardano soltanto la selezione corrente, i loro equivalenti "... Tempo" agiscono su tutte le tracce, inserendo o cancellando tempo. Qualsiasi marcatore di metrica all'interno della regione selezionata ne sarà analogamente interessato. •Taglia Tempo taglia una selezione di tempo dall'Arrangiamento, avvicinando poi nella linea temporale tutti i contenuti audio e MIDI esterni all'area di taglio.
Vista Arrangiamento 107 6.11 Divisione delle Clip Il comando Dividi può dividere una clip o isolarne una parte. Per dividere una clip in due metà fate quanto segue: 1. Espandete la traccia; 2. Nel display della forma d'onda o del MIDI cliccate sul punto nel quale volete dividere la clip; 3. Usate il comando Dividi. Per isolare una parte della clip fate quanto segue: 1. Espandete la traccia; 2. Nel display della forma d'onda o del MIDI selezionate la parte della clip che desiderate isolare; 3.
Vista Arrangiamento 108 Consolidamento di diverse Clip in una nuova Clip. Supponete di essere giunti, editando o improvvisando, ad uno scenario di clip che "suona bene" in modalità Loop dell'Arrangiamento. Selezionando questa parte dell'Arrangiamento (ad esempio usando il comando Seleziona Loop del menu Modifica) e poi utilizzando il comando Consolida, creerete una nuova clip trattabile come un loop. Così, per esempio, potrete trascinare i bordi della clip per generare più ripetizioni.
Vista Sessione 109 Capitolo 7 Vista Sessione Nella Vista Arrangiamento (pag. 91) di Live, come in tutti i programmi di sequencing tradizionali, tutto accade lungo una linea temporale fissa della composizione. Per un certo numero di applicazioni, questa è una condizione limitante: •Suonando dal vivo o facendo il DJ, generalmente non si sa in anticipo quali saranno l'ordine dei brani, la lunghezza di ciascun brano e l'ordine delle parti all'interno di ciascun brano.
Vista Sessione 110 7.1 Clip della Vista Sessione I controlli di una Clip della Vista Sessione. 1. Ogni clip nella Vista Sessione ha un pulsante triangolare sul bordo sinistro. Cliccate il pulsante con il mouse per "lanciare" l'esecuzione della clip in qualsiasi momento oppure preselezionate una clip cliccandone il nome e lanciatela usando il tasto [Invio] del computer. Potete poi passare alle clip vicine usando i tasti freccia.
Vista Sessione 111 Potete sempre rimandare i campi Posizione dell'Arrangiamento a 1.1.1 e arrestare il playback dell'intero Live Set premendo due volte il pulsante Stop della Barra di Controllo. I campi Posizione dell'Arrangiamento e il pulsante Stop. Gli slot delle Tracce di Gruppo (pag. 226) mostrano una zona ombreggiata per indicare che almeno una delle tracce del gruppo contiene un clip in quella scena. Il colore dell'ombreggiatura è il colore della clip più a sinistra nel gruppo.
Vista Sessione 112 Tracce "ridimensionate" nella Vista Sessione. Per accedere più comodamente a più clip alla volta, potete ridimensionare le tracce della Vista Sessione cliccando e trascinando i bordi delle rispettive barre del titolo. Le tracce possono essere "ristrette" in questo modo fino a rendere visibili soltanto i pulsanti di Lancio della Clip ed i controlli essenziali della traccia. Una Scena nella Vista Sessione. Le file orizzontali sono denominate Scene.
Vista Sessione 113 tete inoltre immettere un vostro testo di info per una scena mediante il comando Edita Testo Info del menu Modifica o tramite il menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac) della scena. Il menu di contesto contiene anche una tavolozza di colori nella quale scegliere un colore personalizzato per la scena. Le scene possono essere riordinate mediante trascinamento.
Vista Sessione 114 7.3 Campi di Stato della Traccia Potete capire la condizione della traccia osservando il campo Stato della Traccia, posto appena sopra i comandi del mixer della traccia attiva: Una Traccia che: esegue una Clip di Sessione in loop... L'icona "diagramma a torta" rappresenta una Clip di Sessione in loop (pag. 129). Il numero alla destra del cerchio è la lunghezza in battiti del loop, il numero alla sinistra indica quante volte il loop sia stato eseguito a partire dal lancio.
Vista Sessione 115 ... esegue l'Arrangiamento. Se la traccia sta suonando le clip dall'Arrangiamento, appare un mini-display che rappresenta le Clip dell'Arrangiamento in esecuzione. 7.4 Impostazione della Griglia della Vista Sessione Le clip arrivano nella Vista Sessione tramite importazione dai Browser dei File oppure tramite registrazione (pag. 235). Trascinamento multiplo di Clip nella Vista Sessione.
Vista Sessione 116 7.4.1 Selezione al lancio Per default, cliccando sul pulsante di Lancio di una clip della Vista Sessione si seleziona anche la clip, poiché tipicamente desidererete che la Vista Clip visualizzi la clip appena lanciata. Tuttavia, alcuni utenti avanzati non desiderano che il focus corrente (ad es.
Vista Sessione 117 clip. (Nota: il numero delle scene è limitato nelle edizioni Intro e Lite). 7.5 Registrazione delle Sessioni nell'Arrangiamento Le vostre esecuzioni nella Vista Sessione possono essere registrate nell'Arrangiamento, consentendo così di approcciare con l'improvvisazione il processo di composizione. Il pulsante Registrazione dell'Arrangiamento della Barra di Controllo.
Vista Sessione 118 nelle tracce appropriate e nelle corrette posizioni della song. Notate che la vostra registrazione non ha creato nuovi dati audio, ma soltanto clip. In una traccia, le Clip della Sessione e le Clip dell'Arrangiamento sono mutuamente esclusive: ne può suonare solo una alla volta. Quando viene lanciata una Clip della Sessione, Live smette di eseguire l'Arrangiamento di quella traccia in favore della Clip della Sessione.
Vista Sessione 119 Il pulsante Stop a tutte le Clip. Inoltre, potete spostare le clip non solo all'interno della griglia della Vista Sessione, ma anche dalla Vista Sessione all'Arrangiamento e viceversa usando Copia e Incolla, trascinando le clip sui selettori o , o semplicemente trascinando le clip tra le due finestre, se avete attivato l'opzione Seconda Finestra tramite [CTRL][Maiusc][W](PC) / [CMD][Maiusc][W](Mac) o nel menu Visualizza.
Vista Sessione 120
Vista Clip 121 Capitolo 8 Vista Clip La Vista Clip è l'ambiente nel quale possono essere impostate e modificate le proprietà delle clip. La Vista Clip. La Vista Clip viene aperta cliccando sulla Panoramica della Clip oppure facendo doppio clic su una clip nella Vista Sessione o nella Vista Arrangiamento. Se state usando due monitor, la Vista Clip si aprirà nella stessa finestra che avete appena cliccato. Per passare la Vista Clip all'altra finestra, premete [Maiusc][Tab].
Vista Clip 122 Nella Vista Sessione, cliccando su un campo Stato della Traccia si apre la Vista Clip per l'editing della clip correntemente in esecuzione nella traccia. Cliccando su un campo Stato della Traccia nella Vista Sessione si apre la Vista Clip. Nella Vista Clip, le proprietà di più clip possono essere editate collettivamente come multiselezione.
Vista Clip 123 •Il box degli Inviluppi e l'Editor degli Inviluppi gestiscono gli inviluppi della clip, che sono usati per modulare gli effetti, il mixer e i controlli della clip o i comandi MIDI. Gli inviluppi della clip ed i relativi componenti della Vista Clip sono trattati dettagliatamente in un capitolo specifico del manuale (pag. 303). •Il box di Lancio controlla il comportamento di lancio della clip e, pertanto, compare solo per le clip della Vista Sessione.
Vista Clip 124 La Vista Clip di una Clip MIDI. Per un miglior sfruttamento dello spazio sullo schermo, potete mostrare o nascondere i vari box di Lancio, degli Inviluppi, del Campione e MIDI usando il selettore dei box della Vista Clip nel box della Clip. Potete anche alternare la visualizzazione tra Display del Campione/Editor MIDI e Editor degli Inviluppi cliccando nella barra del titolo rispettivamente del Campione/box delle Note e del box degli Inviluppi.
Vista Clip 125 8.1 Box della Clip Il box della Clip. 8.1.1 Attivatore della Clip Usando questo interruttore potete disattivare una clip, in modo che non venga eseguita una volta lanciata nella Vista Sessione o durante il playback dell'Arrangiamento. Le clip possono anche essere attivate/disattivate direttamente nella Vista Sessione o nella Vista Arrangiamento tramite i rispettivi menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac). 8.1.
Vista Clip 126 Le clip appena create assumono lo stesso colore della traccia nella quale sono state create, ma il selettore Colore della Clip consente di scegliere il colore della clip manualmente. 8.1.3 Metrica della Clip Usando i campi Metrica della Clip potete specificare la divisione metrica di una clip MIDI o audio. Questa impostazione serve solo per la visualizzazione; non influisce sulla riproduzione.
Vista Clip 127 8.1.5 Sfasamento e Aggiustamento della Clip Usando i pulsanti Aggiustamento del box della Clip potete saltare avanti e indietro all'interno di una clip che sta suonando. I salti avranno la stessa grandezza del periodo impostato tramite la Quantizzazione Globale. Usate i pulsanti Aggiustamento per saltare lungo la clip. Questi tasti possono anche essere mappati su tasti del computer o controller MIDI (pag. 543).
Vista Clip 128 8.2 Box del Campione 8.2.1 Controlli di Warp I controlli di Warp del box del Campione. Quando l'interruttore Warp è disattivato, Live esegue il campione col suo "normale" tempo originale, indipendentemente dal tempo del Live Set corrente. Ciò è utile per i campioni che non hanno una struttura ritmica inerente al contesto: colpi di percussione, atmosfere, effetti sonori, parlato e simili. Attivate il selettore Warp per eseguire i campioni strutturati ritmicamente (ad es.
Vista Clip 129 8.2.2 Loop/Regione del Campione e Display del Campione Zoom e Scorrimento L'area di Zoom/Scorrimento della Clip. Zoom e scorrimento nel Display del Campione funzionano in buona parte come nella Vista Arrangiamento. Quando la funzione Warp è disattivata, zoom e scorrimento possono essere effettuati in qualsiasi punto del Display del Campione.
Vista Clip 130 Per fare in modo che il Display del Campione segua la posizione dell'esecuzione e scorra automaticamente, accendete l'interruttore Segui oppure usate il comando Segui del menu Opzioni. L'interruttore Segui. Esecuzione e Scrubbing delle Clip La sezione del campione che viene suonata quando una clip viene lanciata si stabilisce tramite i controlli di loop e di regione della clip (pag. 132).
Vista Clip 131 Usate i campi "Inizio della Clip" e "Fine della Clip" per cambiare la lunghezza della Clip. Potete anche regolare numericamente l'inizio e la fine della clip, usando i rispettivi campi di valore alla sinistra del Display del Campione. Per le clip trattate con warping, questi campi mostrano i valori in misure-battiti-sedicesimi; per le clip non trattate con warping, i valori sono espressi in minuti-secondi-millisecondi.
Vista Clip 132 clip di lunghezza pari alla quantizzazione impostata. Impostando la quantizzazione con valori piccoli o sul valore "None" (nessuna), potete effettuare lo scrubbing (ascolto per "sfregamento") della musica. Quando l'opzione Aree di Scrub Permanenti è disattivata, potete comunque effettuare lo scrubbing mantenendo premuto il tasto [Maiusc] e cliccando in qualsiasi punto dell'area di scrub o del righello dei tempi di battuta.
Vista Clip 133 gano il ciclo di loop per passi pari alle impostazioni della griglia [CMD]. •Il tasto [CTRL](PC) / [CMD](Mac) più i tasti freccia su o giù raddoppiano o dimezzano la lunghezza del loop. •(solo clip MIDI) La lunghezza del loop e dei suoi contenuti può essere duplicata in una sola volta tramite il comando Duplica Loop del menu Modifica. Le eventuali note a destra del loop verranno spostate, in modo da mantenere la propria posizione relativa rispetto alla fine del loop.
Vista Clip 134 I pulsanti Set, l'interruttore Loop, il ciclo di loop e i marcatori di inizio/fine possono essere mappati su controlli MIDI (pag. 543). Potreste, ad esempio, usare un encoder a rotella per spostare il loop attraverso un campione, con passi pari all'intervallo di quantizzazione impostato. 8.2.3 Trasposizione e Guadagno della Clip I controlli Trasposizione e Guadagno della Clip. Il controllo Trasposizione sposta il pitch (frequenza, altezza) della clip per semitoni.
Vista Clip 135 tata del campione. L'insieme di Marcatori Warp corrente viene mantenuto solamente se la lunghezza del campione rimane invariata rispetto a prima dell'editing. Ricordate che le modifiche apportate a un campione possono influenzare altre clip che eseguono lo stesso campione. 8.2.5 Memorizzazione della Clip di Default col Campione Il pulsante Salva Clip di Default. Il pulsante Salva Clip di Default salva le impostazioni della clip corrente assieme al campione.
Vista Clip 136 alto carico della CPU. I campioni processati con l'algoritmo Hi-Q generano una minor distorsione (specialmente alle frequenze alte) quando si traspone un campione e/o quando si deve adattare la frequenza di campionamento di un campione importato alla frequenza di campionamento del sistema. Con questa modalità attivata, i campioni possono essere trasposti di circa 19 semitoni in entrambe le direzioni prima che l'aliasing diventi presumibilmente udibile.
Vista Clip 137 L'opzione automatica Crea Dissolvenze agli estremi della Clip 8.2.8 Modalità RAM della Clip L'interruttore Modalità RAM della Clip. Attivando l'interruttore Modalità RAM, Live carica l'audio riferito alla clip nella memoria del computer, anziché leggerlo in tempo reale dall'hard disk. La modalità RAM può aiutare a risolvere i seguenti problemi: •L'hard disk del vostro computer è troppo lento per trasferire in tempo reale l'audio di tutte le tracce desiderate.
Vista Clip 138 8.2.9 Inversione dei Campioni Il pulsante Reverse (Inverti). Questa funzione genera un nuovo campione invertendo il campione di riferimento della clip corrente. Poi riapplica le impostazioni della vecchia clip (secondo alcune regole che spiegheremo tra breve) e sostituisce nella Vista Clip il campione originale con quello invertito. Il nuovo campione può essere trovato, dopo aver salvato il Live Set, nella cartella del Progetto del Set, sotto Samples/Processed/Reverse.
Vista Clip 139 8.2.10 Ritaglio delle Clip Audio Il menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac) del Display del Campione include il comando Ritaglia Campione. Similmente alla funzione Inverti, questa funzione genera un nuovo campione, copiando il campione attualmente in uso — sebbene, in questo caso, soltanto la porzione effettivamente usata. Il nuovo campione può essere trovato, dopo aver salvato il Live Set, nella cartella del Progetto del Set, sotto Samples/Processed/Crop.
Vista Clip 140 8.3.1 Strumenti di trasformazione Gli strumenti di trasformazione del box delle Note permettono la manipolazione rapida dei contenuti di una clip MIDI. Questi controlli hanno effetto sulle note o sull'intervallo di tempo selezionati. Se non è selezionato alcunché, agiscono sull'intera clip. •Il cursore Transpose traspone la selezione. Digitate un numero per trasporre per semitoni. Digitate un nome di nota per impostare la nota più bassa.
Vista Clip 141 8.3.3 Loop/Regione MIDI Questi controlli gestiscono le modalità di esecuzione e di visualizzazione dei contenuti di una clip MIDI nell'Editor MIDI. Funzionano nello stesso modo di quelli delle clip audio (pag. 129). Nell'Editor MIDI, l'area di zoom/scorrimento è situata sopra il righello dei tempi di battuta, l'area di scrub appena sotto. 8.
Vista Clip 142
Clip Audio, Tempo e Warping 143 Capitolo 9 Clip Audio, Tempo e Warping A differenza della musica memorizzata su nastro o in una workstation audio digitale tradizionale, la musica In Live rimane sempre "elastica". Live è in grado di applicare modifiche temporali (time-warping) ai campioni mentre fluiscono dall'hard disk, in modo da sincronizzarli al tempo del Live Set corrente. Ciò accade senza alterarne il pitch (frequenza, altezza), che può essere cambiato indipendentemente.
Clip Audio, Tempo e Warping 144 MIDI/Sync delle Preferenze e l'interruttore EXT vicino al campo Tempo va attivato quando si desidera che Live segua il MIDI clock di una unità esterna. Per i dettagli, fate riferimento alla sezione del manuale sulla sincronizzazione (pag. 669). 9.1.2 Tap Tempo Il pulsante Tap Tempo (batti tempo). In qualsiasi momento, potete usare la funzione Tap Tempo (batti tempo) di Live per impostare il tempo.
Clip Audio, Tempo e Warping 145 9.1.3 Aggiustamento del Tempo I pulsanti Aggiustamento del Tempo. Nonostante Live possa essere facilmente sincronizzato con dispositivi MIDI esterni (pag. 669), può capitarvi di trovarvi in situazioni nelle quali dobbiate adeguarvi a sorgenti non bloccate su un tempo, come musicisti live o giradischi.
Clip Audio, Tempo e Warping 146 default per il warping delle nuove clip, ma in questo box le pre-impostazioni possono essere sovrascritte per ogni singola clip. Quando l'interruttore Warp è disattivato, Live esegue il campione col suo "normale" tempo originale, indipendentemente dal tempo del Live Set corrente. Ciò è utile per i campioni che non hanno una struttura ritmica inerente al contesto: colpi di percussione, atmosfere, effetti sonori, parlato e simili.
Clip Audio, Tempo e Warping 147 Nota: quando l'interruttore EXT è attivato (pag. 669), l'interruttore Master/Slave non ha effetto ed appare disabilitato 9.2.2 Marcatori Warp Pensate ad un campione come ad un elastico che desiderate appuntare con degli spilli ad un righello (il tempo musicale). In Live, questi spilli sono denominati Marcatori Warp. Un Marcatore Warp blocca uno specifico punto del campione su una specifica posizione della misura.
Clip Audio, Tempo e Warping 148 Transienti e Pseudo Marcatori Warp Quando caricate un campione in Live per la prima volta, Live analizza automaticamente l'audio e ne trova i transienti. Questi sono i punti dell'audio nei quali iniziano le note o gli eventi e, solitamente, sono buoni posti per collocare dei Marcatori Warp. I transienti appaiono (dopo aver aumentato lo zoom) come piccoli marcatori nella parte superiore del Display del Campione. I Marcatori dei Transienti.
Clip Audio, Tempo e Warping 149 Salvataggio dei Marcatori Warp I vostri Marcatori Warp saranno salvati automaticamente con il Live Set, ma voi potreste anche desiderare di salvarli con il file del campione stesso, in modo che siano ricostruiti ogni volta che trascinate il file dentro a Live. Per fare ciò, cliccate sul pulsante Salva ("Save") della Vista Clip (pag. 135). Nota: se un campione dispone di un proprio insieme di Marcatori Warp salvato (pag. 63), la funzione Auto-Warp non avrà effetto.
Clip Audio, Tempo e Warping 150 locità perché state cambiando l'interpretazione di Live del tempo del campione, che serve come punto di riferimento per la determinazione del fattore di time-stretching richiesto. Sincronizzazione di loop mal tagliati Quando importate un loop che non è stato editato come loop "ben tagliato", Live lo eseguirà fuori sincrono. Supponete che ci sia una porzione di silenzio all'inizio del campione, prima del primo battito.
Clip Audio, Tempo e Warping 151 Trattamento dei Groove Ora potete creare qualsiasi numero di Marcatori Warp facendo doppio clic all'interno della clip o sulle posizioni dei transienti. Trascinate un loop "ben tagliato" di un campione, impostate alcuni Marcatori Warp e spostateli lì attorno per vedere cosa succede. I Marcatori Warp sono realmente utili per due scopi: 1. fornire una "corretta" interpretazione del flusso del tempo musicale nel campione; 2. scompigliare il flusso del tempo nel campione.
Clip Audio, Tempo e Warping 152 Quando trascinate dentro a Live un file audio troppo lungo per presumere si tratti di un loop o di un evento occasionale, Live tratterà la clip in Auto-Warp per default (benché questa impostazione possa essere cambiata nelle Preferenze Record/Warp/Launch).
Clip Audio, Tempo e Warping 153 •Accedete al menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac) del Marcatore di Inizio e usate il comando Stabilisci qui 1.1.1. Uso del menu di contesto per guidare l'Auto-Warp. Guidare l'Auto-Warp è relativamente semplice quando avete importato un loop perfettamente tagliato. Potete indicare all'Auto-Warp di operare in funzione del comando Warp Campione come Loop di ...-Misure/Beat. Live proporrà la lunghezza di loop più sensata rispetto al tempo del Live Set corrente.
Clip Audio, Tempo e Warping 154 Talvolta può rendersi necessario un controllo dell'Auto-Warp più accurato. Il miglior modo di affrontare il warping di una clip che richieda un'attenzione più dettagliata è procedere per sezioni, lavorando gradualmente da sinistra verso destra. Potete impostare un Marcatore Warp facendo doppio clic sul campione in un punto posto alla destra di ogni sezione correttamente trattata con warping, "appuntandola" sul posto.
Clip Audio, Tempo e Warping 155 Warping Multi-Clip Quando sono selezionate contemporaneamente più clip di uguale lunghezza, aggiungendo o modificando i Marcatori Warp in una clip si producono identici Marcatori Warp in tutte le clip. Questo è comodo in tutte le situazioni in cui diverse tracce hanno lo stesso ritmo e voi desiderate apportare le stesse alterazioni temporali in ogni registrazione.
Clip Audio, Tempo e Warping 156 9.3 Accorgimenti per Stretching di buona qualità Live offre diverse modalità di time-stretching (adattamento del tempo) per trattare ogni tipo di materiale audio. Le modalità di time-stretching di ciascuna clip e i relativi parametri vengono impostati nel box del Campione della Vista Clip. Le modalità di warping sono varietà differenti di tecniche di resintesi granulare.
Clip Audio, Tempo e Warping 157 Loop Avanti-Indietro — Ogni segmento audio fra i transienti suona fino alla propria fine. Quindi il playback si inverte fino a quando non raggiunge un punto di zero-crossing vicino al centro del segmento e poi procede di nuovo in avanti verso la fine del segmento. Questo comportamento continua fino al tempo del transiente successivo. Questa modalità, in combinazione con la scelta "Preserva Transienti", può spesso produrre un'ottima qualità nei tempi più lenti.
Clip Audio, Tempo e Warping 158 9.3.4 Modalità Re-Pitch In modalità Re-Pitch Live non espande o comprime realmente il tempo della musica; regola, piuttosto, la velocità del playback per realizzare l'ammontare di stretching desiderato. In altre parole, accelerando il playback di un fattore 2 il suono viene trasposto su di una ottava.
Clip Audio, Tempo e Warping 159 pioni molto acuti si possono avere risultati migliori usando valori di Inviluppo più bassi. Analogamente, materiali di frequenza bassa possono suonare meglio con valori di Inviluppo più alti. (Nota: la modalità Complex Pro non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite). 9.3.7 Modalità REX La modalità REX differisce dalle altre modalità Warp in diversi modi.
Clip Audio, Tempo e Warping 160
Editing di Note e di Velocity MIDI 161 Capitolo 10 Editing di Note e di Velocity MIDI In Live, una clip MIDI contiene le note e i dati dei controller da eseguire con uno strumento MIDI. Questo può essere uno strumento virtuale della catena di dispositivi di una traccia MIDI (pag. 247) o uno synth esterno alimentato attraverso la assegnazione dell'uscita di una traccia (pag. 199). La clip MIDI (pag.
Editing di Note e di Velocity MIDI 162 10.2 L'Editor MIDI Per far apparire l'Editor MIDI, fate doppio clic su una clip MIDI per aprire la Vista Clip. Potete utilizzare il selettore dei Box della Vista Clip per assicurarvi che il box delle Note (pag. 139) venga mostrato. Quindi cliccate nella barra del titolo del box delle Note per fare apparire l'Editor MIDI sul lato destro dello schermo. L'Editor MIDI.
Editing di Note e di Velocity MIDI 163 Ascolto in anteprima delle note MIDI. Se la catena di dispositivi della vostra traccia MIDI contiene uno strumento (pag. 247), attivando l'interruttore Anteprima dell'Editor MIDI potete ascoltare le note mentre le selezionate e le spostate. Se la traccia MIDI è armata, l'attivazione dell'Anteprima vi consente anche di effettuare la registrazione passo-passo (pag. 241) di nuove note nella clip.
Editing di Note e di Velocity MIDI 164 10.3 Navigazione e Trasporto nell'Editor MIDI La posizione delle Note nella Scala è mostrata verticalmente, i tempi di battuta orizzontalmente. L'Editor MIDI ha una navigazione sia verticale, sia orizzontale. Lungo l'asse orizzontale si trova il righello del tempo, che mostra la posizione delle note lungo una linea musicale temporale.
Editing di Note e di Velocity MIDI 165 del tempo) per far scorrere la visualizzazione da sinistra a destra. 2. Cliccate e trascinate verticalmente il mouse nel righello delle note per cambiare le ottave visualizzate; trascinatelo orizzontalmente per cambiare lo "zoom verticale" delle note MIDI e della tastiera. 3. Cliccate e trascinate il mouse su una o più note per selezionarle oppure su una porzione dello sfondo dell'editor per selezionare un intervallo di tempo.
Editing di Note e di Velocity MIDI 166 Quando l'opzione Aree di Scrub Permanenti delle Preferenze Look/Feel è abilitata, cliccando nell'area di scrub posta appena sotto il righello dei tempi di battuta si avvia il playback dal punto cliccato, arrotondato al valore scelto per la quantizzazione globale.
Editing di Note e di Velocity MIDI 167 10.4.2 Compattazione e Loop Una caratteristica importante dell'Editor MIDI è il pulsante Fold (o Compatta), situato nell'angolo in alto a sinistra. L'attivazione di questo pulsante nasconderà immediatamente tutte le file, o tracce dei tasti, che non contengono note MIDI in qualsiasi clip della traccia. Ciò è molto utile, per esempio, quando si lavora con i kit di percussioni, spesso mappati su una sezione della tastiera corrispondente al tipo di percussione (ad es.
Editing di Note e di Velocity MIDI 168 10.4.3 Agganciamento alla Griglia La maggior parte delle funzioni nell'Editor MIDI sono soggette all'agganciamento alla griglia (pag. 105). Ma quando si regolano gli eventi con il mouse, la griglia è "magnetica"; le posizioni degli eventi possono essere spostate liberamente fino alla linea della griglia precedente o successiva e poi, se continuate a trascinarle, verranno calamitate.
Editing di Note e di Velocity MIDI 169 successiva. •Tenete premuto il tasto [Maiusc] mentre premete i tasti freccia per estendere o ridurre la porzione di tempo selezionata, spostandone il marcatore d'inserimento. Tenete premuti il tasto [ALT](PC) / [ALT](Mac) più il tasto [Maiusc] mentre premete i tasti freccia per estendere o ridurre il lato opposto della selezione.
Editing di Note e di Velocity MIDI 170 cia di tasti vengono aggiunte alla selezione, oppure rimosse (se erano già selezionate). Selezionando una o più note le si rende soggette ai comandi del menu Modifica, come Copia e Incolla. Le note negli appunti vengono incollate a partire dalla posizione del marcatore d'inserimento. Tenendo premuto il tasto [CTRL](PC) / [ALT](Mac) e trascinando delle note, ne creerete delle copie nelle nuove posizioni.
Editing di Note e di Velocity MIDI 171 per l'editing dell'Arrangiamento (pag. 106), ci sono dei comandi "... Tempo" che agiscono sull'intera clip MIDI, inserendo o eliminando del tempo. Nota: queste operazioni non modificano la posizione di Inizio/Fine della clip o le impostazioni del ciclo di loop.
Editing di Note e di Velocity MIDI 172 Quantizzazione delle Note MIDI. Usando le opzioni presentate nella finestra, potete selezionare sia la dimensione corrente della griglia, sia uno specifico valore metrico di quantizzazione e stabilire se la quantizzazione debba essere applicata all'inizio o alla fine delle note (o ad ambedue). La quantizzazione della fine delle note ne modificherà la lunghezza, in modo da farle terminare alla suddivisione metrica scelta.
Editing di Note e di Velocity MIDI 173 Cambiamento della Velocity delle Note. Come nell'Editor delle Note, potete effettuare selezioni multiple dei marcatori di Velocity da modificare cliccandoli col mouse mentre mantenete premuto il tasto [Maiusc]. Suggerimento: per impostare la stessa Velocity ad un gruppo di note, selezionatene i marcatori nell'Editor di Velocity, trascinateli su o giù fino al valore massimo o minimo, quindi regolate la Velocity al valore desiderato.
Editing di Note e di Velocity MIDI 174 Suggerimento #2: per tracciare una rampa di Velocity lineare attraverso una selezione di note, in primo luogo selezionate le note da trattate (se necessario, usando il tasto [Maiusc] per selezionare note non adiacenti). Assicuratevi che non sia attivata la Modalità Disegno e disegnate la linea nell'Editor di Velocity mentre tenete premuto il tasto [CTRL](PC) / [CMD](Mac).
Editing di Note e di Velocity MIDI 175 10.4.9 Stiramento delle Note MIDI Marcatori di Stiramento delle Note MIDI. Quando più note o un intervallo di tempo vengono selezionati nell'Editor delle Note, appaiono i marcatori di Stiramento delle Note, consentendo di scalare proporzionalmente nel tempo le note. I marcatori sono una coppia di indicatori rivolti verso il basso che si agganciano all'inizio e alla fine della selezione.
Editing di Note e di Velocity MIDI 176 10.4.10 Ritaglio delle Clip MIDI I dati MIDI che si trovano al di fuori del ciclo di loop possono essere eliminati tramite il comando Ritaglia Clip. Fate semplicemente [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac) su una clip MIDI nella Vista Sessione o nella Vista Arrangiamento e selezionate questa opzione nel menu di contesto. A differenza dell'operazione di ritaglio delle clip audio (pag. 139), ritagliando una clip MIDI non si crea un nuovo file su disco. 10.4.
Conversione dell'Audio in MIDI 177 Capitolo 11 Conversione dell'Audio in MIDI (Nota: le funzionalità descritte in questo capitolo non sono disponibili nelle edizioni Intro e Lite). Anche se il warping di Live consente ai file audio di essere utilizzati molto più flessibilmente rispetto al software audio tradizionale, ci sono anche svariati modi per estrarre informazioni musicali da clip audio e inserirle nella clip MIDI, per ulteriori possibilità creative.
Conversione dell'Audio in MIDI 178 La finestra di dialogo dello Spezzettamento (o Slicing). Quando selezionate Spezzetta in una Nuova Traccia MIDI vi verrà presentata una finestra di dialogo. Questa offre sia un elenco di divisioni di spezzettamento, sia un selettore per scegliere il Preset di Spezzettamento. Il selettore della parte superiore vi consente di spezzettare con una varietà di risoluzioni di beat o in funzione dei Marcatori Warp o dei Transienti della clip.
Conversione dell'Audio in MIDI 179 3. I Controlli Macro del Drum Rack verranno pre-assegnati a parametri utili per Simpler, determinati dalle impostazioni del Preset di Spezzettamento selezionato. Nei Preset di Spezzettamento di fabbrica queste pre-assegnazioni includono i controlli basilari di inviluppo e i parametri per regolare le proprietà di loop e di crossfade di ciascuno pezzetto. Regolando uno di questi Controlli Macro si regolerà il parametro mappato, simultaneamente in ciascun Simpler.
Conversione dell'Audio in MIDI 180 11.1.2 Uso di effetti sui pezzetti Poiché ogni pezzetto "vive" nella propria catena del Drum Rack, potete facilmente processare i singoli pezzetti con degli effetti audio propri.
Conversione dell'Audio in MIDI 181 La traccia viene precaricata con un Rack di Strumenti che riproduce un suono di sintetizzatore. Utilizzando il Controllo Macro "Synth to Piano" del Rack potete regolare il timbro di questo suono tra un synth analogico e un piano elettrico. Lo strumento è stato concepito per essere abbastanza versatile per fornire una buona anteprima, ma può naturalmente essere rimpiazzato con un altro strumento di vostra scelta. Il Rack di Strumenti di Converti Melodia in MIDI.
Conversione dell'Audio in MIDI 182 11.5 Ottimizzazione per una miglior qualità di conversione I comandi Converti possono generare risultati interessanti quando vengono utilizzati su registrazioni preesistenti della vostra collezione, ma anche quando vengono utilizzati sul vostro personale materiale registrato.
Uso dei Groove 183 Capitolo 12 Uso dei Groove Il ritmo e il "feeling" di ciascuna clip del vostro Set possono essere modificati mediante l'uso dei groove. Live viene fornito una vasta raccolta di groove, che appaiono nel browser come file .agr. File di Groove nel Browser. Il modo più semplice per lavorare con la libreria dei groove consiste nel trascinare i groove dal browser direttamente sulle clip del vostro Set.
Uso dei Groove 184 Il pulsante della Sostituzione Dinamica del Groove. I groove possono essere applicati sia alle clip MIDI, sia alle clip audio. Nelle clip audio i groove funzionano regolando il comportamento di warping (pag. 145), pertanto agiscono solo sulle clip con Warp abilitato. 12.
Uso dei Groove 185 La Raccolta di Groove 12.1.1 Regolazione dei parametri dei Groove Nella Raccolta di Groove i groove appaiono in un elenco e offrono un certo numero di parametri che possono essere modificati in tempo reale per regolare il comportamento di qualsiasi clip li stia usando. Potete anche salvare e scambiare dinamicamente i groove tramite i pulsanti posti accanto al nome di ciascun Groove.
Uso dei Groove 186 ungere un certa "umanizzazione" ai loop elettronici fortemente quantizzati. Nota: questa funzione applica casualità differenziate per ogni voce della vostra clip, di modo che le note che in origine suonavano assieme vengano ora sfasate casualmente sia rispetto alla griglia, sia una rispetto all'altra. •Velocity — Regola quanto la Velocity delle note delle clip siano influenzate dalle informazioni di Velocity contenute nel file del groove.
Uso dei Groove 187 Dopo aver cliccato il pulsante Commit (o Attribuisci), il selettore Groove della Clip viene automaticamente impostato su "None" (nessuno). 12.2 Editing dei Groove L'effetto prodotto dai file di groove sulle vostre clip è una combinazione di due fattori: le impostazioni dei parametri effettuate nella Raccolta di Groove e le posizioni delle note nei file di groove stessi.
Uso dei Groove 188 12.3 Suggerimenti sui Groove Questa sezione presenta alcuni suggerimenti per ottenere il massimo dai groove. 12.3.1 Groove di una voce singola I batteristi usano spesso le variazioni temporali di particolari strumenti per creare un ritmo convincente. Ad esempio, suonando l'hi-hat a tempo, ma collocando colpi di rullante leggermente dopo il beat è un buon modo per creare un feeling rilassato.
Lancio delle Clip 189 Capitolo 13 Lancio delle Clip L'unicità della Vista Sessione di Live è dovuta al fatto che offre a voi, musicisti, un ambiente spontaneo che favorisce la performance e l'improvvisazione. Tra le varie opportunità per trarre vantaggio dalla Vista Sessione, un ruolo importante è giocato dal modo in cui configurate le vostre diverse clip.
Lancio delle Clip 190 Per rendere visibile il box di Lancio usate il selettore dei Box della Vista Clip. Nota: potete editare le impostazioni di lancio di più alla volta, selezionando prima le clip e poi aprendo la Vista Clip. 13.2 Modalità di Lancio Il selettore Modalità di Lancio della Clip.
Lancio delle Clip 191 13.3 Quantizzazione del lancio delle Clip Il selettore Quantizzazione della Clip. Il selettore Quantizzazione della Clip vi consente di impostare una correzione dei tempi di risposta all'innesco della clip. Per disabilitare la quantizzazione della clip, scegliete "None" (nessuna). Per usare l'impostazione di Quantizzazione Globale della Barra di Controllo, scegliete "Global".
Lancio delle Clip 192 Il controllo Intensità della Velocity vi permette di regolare l'effetto della Velocity delle note MIDI sul volume della clip: se impostato a zero, non c'è alcuna influenza; a 100% le note più "soft" (suonate più piano) fanno eseguire la clip in silenzio. Per approfondimenti sull'esecuzione via MIDI delle clip, leggete la relativa sezione (pag. 543). 13.5 Modalità Legato L'interruttore Modalità Legato.
Lancio delle Clip 193 13.6 Azioni Seguenti Le Azioni Seguenti consentono di creare catene di clip che possono innescarsi l'un l'altra in modo ordinato o casuale (o in entrambi i modi). Una Azione Seguente della clip definisce cosa accada ad altre clip nello stesso gruppo dopo l'esecuzione della clip. Un "gruppo" è definito da clip organizzate in slot successivi della stessa traccia. Le tracce possono avere un numero illimitato di gruppi, separati da slot vuoti. 1 2 3 I controlli dell'Azione Seguente.
Lancio delle Clip 194 "Stop" semplicemente arresta la clip dopo che questa è stata eseguita secondo il Tempo dell'Azione Seguente scelto. Nota: ciò prevale sulle impostazioni loop/regione della clip. "Play Again" esegue di nuovo la clip. "Previous" innesca la clip precedente (quella sopra alla clip corrente). "Next" innesca la clip seguente del gruppo. Se una clip con questa regolazione è l'ultima di un gruppo, questa Azione Seguente innesca la prima clip.
Lancio delle Clip 195 1. Trascinate la clip nella Vista Arrangiamento e assicuratevi che l'interruttore Loop della Vista Clip non sia attivato. Usate il comando Dividi del menu Modifica (pag. 107) per dividere la clip tra "parte da eseguire normalmente" e "parte da eseguire in loop". 2. Cliccate e trascinate le due clip risultanti nella Vista Sessione portando il cursore del mouse (senza rilasciarlo) sul selettore della Vista Sessione.
Lancio delle Clip 196 Seguente "Play Next Clip" in ogni clip, le clip suoneranno una dopo l'altra all'infinito o fino a quando non diremo loro di fermarsi. I cicli possono essere ravvivati da riarrangiamenti occasionali attraverso l'aggiunta di altre Azioni Seguenti, ad es. "Any", alle quali assegneremo valori di Chance più piccoli. 13.6.3 Loop Temporanei di Clip Ci sono alcune interessanti applicazioni delle Azioni Seguenti per la generazione di loop musicali temporanei.
Lancio delle Clip 197 L'uso combinato delle Azioni Seguenti e della Modalità Legato fornisce un potente mezzo per cambiare gradualmente una melodia o un ritmo. Immaginate di avere un gruppo formato da diverse clip identiche con la stessa melodia e che queste clip siano impostate per suonare in Modalità Legato.
Lancio delle Clip 198
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 199 Capitolo 14 Assegnazioni ed Entrate/ Uscite Nell'ambito di Live, le "assegnazioni" (o "routing") sono la messa a punto delle sorgenti e delle destinazioni del segnale delle tracce (cioè sono lo smistamento delle entrate e delle uscite). La maggior parte delle assegnazioni ha luogo nella sezione Entrate/Uscite delle tracce del mixer, che offre, per ogni traccia, i selettori per la scelta della sorgente e della destinazione del segnale.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 200 •La coppia di selettori più in alto ("Audio/MIDI From") seleziona l'entrata della traccia. Le tracce audio hanno un ingresso audio, le tracce MIDI un ingresso MIDI. Le Tracce di Ritorno ricevono il proprio segnale in ingresso dalle rispettive Mandate (o "Sends") (pag. 228). •Il pulsante di opzione Monitor seleziona la modalità di monitoraggio: cioè la condizione d’ascolto dell’ingresso attraverso la traccia.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 201 I pulsanti Arma (abilita alla registrazione) delle tracce Audio e MIDI. •Per monitorare permanentemente l'ingresso della traccia, indipendentemente dal fatto che la traccia sia "armata" o le clip stiano suonando, scegliete l'opzione In. Questa regolazione, in pratica, trasforma la traccia in ciò che in alcuni sistemi viene definito un "Aux": la traccia non viene usata per la registrazione, ma per prendere un segnale da altrove (ad es. da un programma ReWire slave).
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 202 coppia di selettori per l'uscita. Se sono selezionate più tracce, qualsiasi cambiamento facciate su questi selettori viene applicato a tutte le tracce selezionate. L'elenco degli ingressi e delle uscite disponibili dipende dalle Preferenze Audio, che possono essere raggiunte tramite l'opzione "Configure...".
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 203 14.3.1 Elenco delle Porte MIDI nelle Preferenze Elenco delle Porte MIDI nelle Preferenze Potete stabilire quali porte MIDI rendere disponibili per Live usando il riquadro Porte MIDI delle Preferenze MIDI/Sync. Qui sono elencate tutte le porte di ingresso e di uscita disponibili. Affinché le tracce di Live possano ricevere/trasmettere da/a una specifica porta MIDI, il corrispondente interruttore nella colonna Traccia deve essere impostato su Sì.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 204 In questo modo, quando la tastiera del computer è regolata per trasmettere le note fra C3 e C4, i tasti sono mappati alle note MIDI in modo tale che la fila centrale della tastiera (ASDF...) corrisponda agli slot dei campioni del campionatore di percussioni Impulse (pag. 454). Ciò significa che potete suonare e registrare pattern di batteria direttamente dalla tastiera del computer.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 205 Le Spie MIDI della Barra di Controllo. Le tre coppie di spie rappresentano, da sinistra a destra: 1. Segnali MIDI Clock e Timecode usati per la sincronizzazione di Live con altri sequencer (pag. 669). Nota: questa serie di spie è visibile solo quando una sorgente esterna di sincronizzazione è stata attivata nell'Elenco delle Porte MIDI delle Preferenze. 2. Messaggi MIDI usati per il controllo remoto degli elementi dell'interfaccia utente di Live (pag. 543). 3.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 206 Il seguente esempio mostra come trasmettere dati MIDI da una delle tracce MIDI di Live ad uno strumento all'interno di Reason (by Propellerhead) e poi rimandarne il risultato audio ad una traccia audio di Live: 1. Prima, avviate Live. 2. Poi, avviate Reason e configurate il rack di Reason come desiderate. 3. Nel selettore Tipo di Uscita della traccia MIDI scegliete "Reason". 4.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 207 4. Selezionate "Reason" tramite il primo selettore MIDI To dell'External Instrument. 5. Il secondo selettore vi presenta un elenco degli strumenti correntemente disponibili nel vostro rack di Reason; selezionate lo strumento al quale desiderate inviare i dati MIDI. 6. Tramite il selettore Audio From dell'External Instrument selezionate il canale audio che corrisponde allo strumento al quale state inviando il segnale MIDI. 7. Attivate il pulsante Arma della traccia MIDI.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 208 14.6 Assegnazioni Interne Il mixer di Live e i dispositivi di routing esterni consentono le assegnazioni inter-traccia. Questo tipo di assegnazioni, sebbene potenziale fonte di confusione, abilita diverse importanti opzioni creative e tecniche. Tramite il mixer, le assegnazioni inter-traccia possono funzionare in due modi: 1. La Traccia A viene impostata per inviare il proprio segnale d'uscita alla Traccia B.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 209 Il metodo 2, d'altra parte, lascia la Traccia A inalterata, a parte il fatto che la Traccia B attinge dalla sua uscita. Possiamo aggiungere facilmente altre tracce che, come la Traccia B, attingano il segnale d'uscita dalla Traccia A. Questo è il metodo di assegnazione "una-in-molte", un buon esempio del quale è la creazione di strati layer di strumenti. 14.6.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 210 traversato le catene di dispositivi e il mixer. Ogni cambiamento si riflette sul segnale prelevato. Mettendo in solo una traccia che prelevi il segnale Post Mixer di un'altra traccia non vi permetterà di ascoltare la traccia "prelevata". Punti di Prelievo nei Rack I punti di prelievo per ogni catena di una traccia. Se una traccia ha uno o più Rack di Strumenti o di Effetti (pag.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 211 Mettendo in solo una traccia che prelevi il segnale da una Catena, in uno qualsiasi dei suddetti punti di prelievo, vi permetterà di ascoltare il segnale d'uscita di quel dato punto. 14.6.2 Uso delle Assegnazioni Interne Questa sezione illustra più dettagliatamente diversi esempi di assegnazioni interne.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 212 indipendentemente da cosa stia accadendo in Live. I pulsanti Monitor delle altre tracce vanno impostati su "Off". Registrazione Audio di strumenti MIDI Lavorando con il MIDI e con strumenti software complessi, talvolta è più utile registrare l'audio prodotto, piuttosto che il flusso MIDI. Una singola nota MIDI, ad esempio, può indurre Absynth (by Native Instruments) a produrre qualcosa che suona più come una parte musicale, che non come un singolo timbro.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 213 Creazione di Sub-Mix Sub-mix dei singoli elementi di un Drum Kit. Supponiamo di avere i diversi elementi di un drum kit (tamburi, piatti, etc.) assegnati a tracce separate per una registrazione multitraccia. Durante il mixaggio, possiamo cambiare facilmente i volumi dei singoli elementi, ma la regolazione del volume dell'intero drum kit nei confronti del resto della musica è meno agevole. Di conseguenza, aggiungiamo una nuova traccia audio per sub-mixare i vari elementi.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 214 regolando un controllo Send (o Mandata) come desiderato. La Traccia di Ritorno corrispondente fungerà quindi da canale del submixer. Diverse tracce MIDI che suonano lo stesso strumento Consideriamo una traccia MIDI contenente uno strumento virtuale, ad es. un Simpler che suona un pad sound. Abbiamo già registrato le clip MIDI in questa traccia, quando ci rendiamo conto che vorremmo aggiungere una ripresa indipendente e parallela dello stesso strumento.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 215 Lo strumento è stato isolato in una traccia dedicata. Potremmo essere infastiditi dal fatto che mettendo in mute la traccia del pad (spegnendone l'Attivatore) si mette in mute anche l'altra traccia MIDI. Per essere precisi, l'altra traccia continua a suonare, ma il suo contenuto MIDI viene suonato da uno strumento che in questo momento è escluso dal mix (mute).
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 216 Uso delle uscite individuali di Impulse per processare separatamente gli slot dei campioni. Creiamo semplicemente una traccia audio e scegliamo tramite il suo selettore Tipo di Entrata la traccia con Impulse. Ora il selettore Canale di Entrata, oltre a Pre FX, Post FX e Post Mixer, offre anche le otto uscite individuali di Impulse, identificate secondo il campione usato in ogni slot.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 217 Tracce che "inviano MIDI a" e "prelevano audio da" parti di uno Strumento Multi-Timbrico. La trasmissione tramite il mixer di dati MIDI ad uno strumento multi-timbrico è una variante di un caso descritto precedentemente (pag. 214). Una traccia MIDI ospita lo strumento multi-timbrico e le tracce MIDI supplementari vengono usate per inviare i dati alle singole parti.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 218 Ripetete i passaggi 2-5 per inviare e prelevare componenti aggiuntivi del vostro strumento multitimbrico. Potreste anche mettere l'intero sistema di dispositivi External Instrument in una singola traccia, collocandoli tutti nella catena di dispositivi di un Rack.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 219 quando si utilizzano questi dispositivi non è necessario seguire la procedura sopra indicata: potete semplicemente selezionare la sorgente di sidechain all'interno dei dispositivi stessi. Realizzazione di Layer di Strumenti Supponiamo di avere una traccia MIDI contenente uno strumento che utilizza un suono di strings (archi), che gradiremmo arricchire aggiungendo un suono di brass (ottoni) che suoni le stesse note.
Assegnazioni ed Entrate/Uscite 220
Mixaggio 221 Capitolo 15 Mixaggio 15.1 Il Mixer di Live Live include una sezione mixer accessibile attraverso due viste: Il Mixer della Vista Arrangiamento. Nella Vista Arrangiamento il mixer appare come una striscia orizzontale alla destra dell'area delle tracce. Per visualizzare tutti i controlli del mixer di una traccia, espandete la traccia usando il pulsante posto vicino al suo nome, quindi aggiustatene l’altezza secondo necessità.
Mixaggio 222 Il Mixer della Vista Sessione. Il mixer della Vista Sessione ha un layout da mixer verticale standard, che potreste trovare più intuitivo rispetto al mixer dell'Arrangiamento. Nota: se state lavorando con una sola finestra, il tasto [Tab] commuta tra la Vista Arrangiamento e la Vista Sessione. Se state lavorando con due finestre, il tasto [Tab] scambia l'Arrangiamento e la Sessione tra le finestre, permettendovi di vedere il vostro Arrangiamento mentre utilizzate il mixer della Sessione.
Mixaggio 223 I selettori della Sezione Mixer. Vediamo i controlli del mixer: 5 6 4 3 1 2 4 1 5 6 2 3 I controlli del Mixer. 1. Il Meter mostra i livelli d'uscita della traccia sia di picco sia RMS. Durante il monitoraggio, invece, mostra i livelli d'ingresso di picco e RMS. I meter di picco visualizzano i cambiamenti di livello improvvisi, mentre i meter RMS forniscono una migliore impressione del volume percepito. 2. Il controllo Volume regola il livello d'uscita della traccia.
Mixaggio 224 volta, a meno che venga premuto il tasto [CTRL](PC) / [CMD](Mac) oppure sia disattivata l'opzione Solo Esclusivo della sezione Record/Warp/Launch delle Preferenze. 6. Se l'interruttore Arma Registrazione è attivato, la traccia è abilitata alla registrazione (pag. 235). Con più tracce selezionate, agendo sull'interruttore Arma di una traccia si agisce anche su quello delle altre.
Mixaggio 225 segnali superiori a 0dB possono diventare problematici unicamente nelle assegnazioni da/per ingressi/uscite fisici (come quelli della vostra sound card) oppure nella memorizzazione audio su file. Ciò nondimeno, Live fornisce questi feedback visivi opzionali per i segnali che oltrepassano 0dB in qualsiasi traccia. 15.2 Tracce Audio e Tracce MIDI In Live, le tracce audio e MIDI servono ad ospitare ed eseguire le clip, come spiegato in precedenza (pag. 35).
Mixaggio 226 Potete trascinare le tracce tramite le rispettive barre del titolo per riorganizzarle; potete cliccare le barre e trascinarne i bordi per cambiarne la loro larghezza (nella Vista Sessione) o l'altezza (nella Vista Arrangiamento). Potete selezionare più tracce contemporaneamente cliccandole mentre mantenete premuto, rispettivamente, il tasto [Maiusc] per tracce adiacenti o il tasto [CTRL] per tracce non adiacenti.
Mixaggio 227 Una Traccia di Gruppo espansa, visualizzata nella Vista Sessione... Quando le tracce vengono collocate in un Gruppo, i loro selettori di assegnazione "Audio To" (pag. 208) vengono assegnati automaticamente a "Group", a meno che non abbiano già un'assegnazione personalizzata (cioè una destinazione diversa "Master"). Potete usare una Traccia di Gruppo esclusivamente come "collettore" di tracce per re-indirizzare verso qualche altra destinazione le uscite delle tracce incluse. ...
Mixaggio 228 15.4 Tracce di Ritorno e Traccia Master Oltre alle Tracce di Gruppo e alle tracce che eseguono le clip, un Live Set dispone di una Traccia Master (traccia di controllo generale) e di Tracce di Ritorno; queste non possono eseguire le clip, ma consentono processamenti e assegnazioni di segnale più flessibili. Le Tracce di Ritorno e la Traccia Master occupano il lato destro del mixer della Vista Sessione e la parte inferiore della Vista Arrangiamento.
Mixaggio 229 Ogni Traccia di Ritorno ha un selettore Pre/Post che determina se il segnale inviato dalle tracce delle clip sia prelevato prima o dopo lo stadio del mixer (cioè i controlli pan, volume e attivazione della traccia). L'impostazione "Pre" vi consente di creare un mix ausiliario che viene processato nella Traccia di Ritorno indipendentemente dal mix principale.
Mixaggio 230 Scegliete tra 7 diverse curve di Dissolvenza Incrociata (o Crossfading). Il grafico seguente illustra livello di potenza e risposta di ogni curva di crossfading. A+B Power Level Crossfader Response Transition Dipped Intermediate Constant Power Slow Fade Slow Cut Fast Cut Proprietà delle curve di Crossfading. Il crossfader può essere mappato su qualsiasi controller continuo MIDI (assoluto o incrementale) (pag. 543).
Mixaggio 231 disponibili separatamente per la mappatura via MIDI o via tastiera. Ci sono due speciali condizioni di controllo remoto del crossfader: •Un solo tasto mappato ad una delle tre posizioni assegnabili del crossfader (sinistra, centro o destra) alternerà tra le posizioni assolute sinistra e destra del crossfader. •Mappando due dei tre campi è possibile effettuare lo "snapping back" (ritorno istantaneo) mantenendo premuto uno dei due tasti mappati e premendo e rilasciando l'altro.
Mixaggio 232 di crossfade di ciascuna traccia, scegliete "Mixer" tramite il selettore Dissolvenze/Dispositivi e "X-Fade Assign" tramite il selettore dei Controlli. La curva di automazione del crossfader è accessibile quando viene scelto "Mixer" tramite il Selettore Dissolvenze/Dispositivi della Traccia Master e "Crossfade" tramite il relativo Selettore dei Controlli. 15.
Mixaggio 233 4 5 3 2 1 I controlli di Preascolto (o Cueing) del Mixer della Vista Sessione. 1. Il selettore Uscita Master (o Master Out) seleziona l'uscita della vostra interfaccia da usare come uscita principale. 2. Il selettore Uscita Preascolto (o Cue Out) seleziona l'uscita della vostra interfaccia hardware da usare per il preascolto. Quest'uscita deve essere diversa da quella selezionata per il Master.
Mixaggio 234 15.7 Ritardi di Traccia In Live è disponibile un controllo di Ritardo di Traccia per ogni traccia. Il controllo permette di ritardare o pre-ritardare in millisecondi l'uscita delle tracce per compensare ritardi umani, acustici, hardware e altri ritardi ambientali. Questa sezione dell'interfaccia può essere mostrata o nascosta tramite il rispettivo selettore della Sezione Mixer. I controlli e il selettore dei Ritardi di Traccia.
Registrazione di nuove Clip 235 Capitolo 16 Registrazione di nuove Clip Questo capitolo tratta della registrazione di nuove clip usando i segnali audio e MIDI in ingresso. Nota: questo è un tipo di registrazione diverso rispetto alla cattura delle clip di Sessione nell'Arrangiamento (pag. 117). Per ottenere buone registrazioni audio, assicuratevi che le Preferenze Audio siano impostate correttamente.
Registrazione di nuove Clip 236 Per default, le tracce audio si predispongono a registrare un segnale mono dall'ingresso esterno 1 o 2. le tracce MIDI si predispongono a registrare tutti i dati MIDI in arrivo attraverso i dispositivi di entrata esterni attivi (pag. 203). La tastiera del computer, per default, è attivata come dispositivo di immissione pseudo-MIDI (pag. 203), permettendovi di registrare il MIDI anche in assenza di controller hardware MIDI.
Registrazione di nuove Clip 237 Cliccando sul pulsante Arma di una traccia si disarmano tutte le altre tracce, a meno che non si tenga premuto il tasto [CTRL](PC) / [CMD](Mac). Se sono selezionate più tracce, cliccando su uno dei pulsanti Arma si armano anche le altre tracce. Armando una traccia si seleziona la traccia in modo da poter accedere prontamente ai suoi dispositivi nella Vista Dispositivi. 16.
Registrazione di nuove Clip 238 2. La registrazione crea nuove clip in tutte le tracce che hanno il pulsante Arma acceso. 3. Quando la Sovraincisione dell'Arrangiamento MIDI è attivata, le nuove clip MIDI contengono una miscela del segnale già presente nella traccia e del nuovo segnale in ingresso. Nota: la Sovraincisione (o Overdub) è applicabile soltanto sulle tracce MIDI. 4. Per evitare di registrare prima di un punto di punch-in (entrata "al volo" in registrazione), attivate l'interruttore Punch-In.
Registrazione di nuove Clip 239 3 1 5 4 6 2 Registrazione nella Vista Sessione. 1. Per ottenere delle clip tagliate correttamente, regolate il selettore Quantizzazione Globale su qualsiasi valore diverso da "None" (nessuna). 2. Attivate il pulsante Arma delle tracce nelle quali desiderate registrare. Negli slot vuoti delle tracce "armate" compariranno i pulsanti di Registrazione della Clip. 3.
Registrazione di nuove Clip 240 Stop della Barra di Controllo. 6. Per interrompere la riproduzione e prepararsi per un nuovo "take", premete il pulsante New. Questo ferma le clip di tutte le tracce armate e seleziona una scena nella quale possano essere registrate le nuove clip, se necessario creando una nuova scena. Nota: per default, lanciando una scena della Vista Sessione, negli slot vuoti abilitati alla registrazione che appartengono a quella scena non si attiverà la registrazione.
Registrazione di nuove Clip 241 a suonarci sopra senza essere registrati. Quando siete pronti per registrare di nuovo, premete nuovamente il pulsante di Registrazione della Sessione. Pressioni successive del pulsante Registrazione della Sessione alterneranno riproduzione e sovraincisione. Nota: tenendo premuto il tasto [ALT](PC) / [ALT](Mac) mentre fate doppio clic su uno slot vuoto per creare una nuova clip, armerete contestualmente la traccia e lancerete la clip.
Registrazione di nuove Clip 242 2. Attivate l'interruttore Anteprima nell'Editor MIDI della clip. 3. Cliccate nell'Editor MIDI per posizionare il marcatore d'inserimento nel punto in cui desiderate iniziare la registrazione. Premendo il tasto freccia destra sulla tastiera del computer, il marcatore d'inserimento si sposterà verso destra, con passi pari alle impostazioni della griglia. Tutte le note che tenete premute quando premete il tasto freccia destra verranno aggiunte alla clip.
Registrazione di nuove Clip 243 La manopola Volume di Anteprima/Preascolto. Per regolare il volume del metronomo, usate la manopola Volume di Anteprima/Preascolto. Nota: l'interpretazione metrica di Live del materiale di una clip può essere editata in qualunque momento, usando i Marcatori Warp. I Marcatori Warp possono essere usati per correggere gli errori di sincronizzazione e per cambiare groove o feeling alle vostre registrazioni audio o MIDI.
Registrazione di nuove Clip 244 Le note MIDI registrate possono essere quantizzate anche dopo la registrazione tramite il comando Quantizza del menu Modifica, come descritto nel capitolo sull'editing MIDI (pag. 171). 16.6 Registrazione con pre-conteggio Tramite il menu a tendina posto accanto all'interruttore del Metronomo è possibile impostare un pre-conteggio (o "count-in") per la registrazione, cioè un conto alla rovescia che precedere la registrazione.
Registrazione di nuove Clip 245 Potete risparmiare del tempo impostando, nella sezione Record/Warp/Launch delle Preferenze, valori di default "ragionevoli" per le clip che state registrando. In particolare, è una buona idea indicare la categoria approssimativa di suono da registrare, scegliendo l'appropriata Modalità Warp di default. Se successivamente optate per un song tempo differente, il programma manterrà automaticamente una buona qualità sonora (pag. 156), solitamente senza ulteriori aggiustamenti.
Registrazione di nuove Clip 246 Un pulsante viene usato per saltare alla scena seguente... il pulsante di Lancio di una Traccia. ... e un altro pulsante per iniziare e finire la registrazione nella rispettiva traccia. Potete mappare anche gli elementi usati per la navigazione nella registrazione passo-passo (o "step recording") (pag. 241). Le frecce della registrazione passo-passo (o "step recording").
Lavorare con Strumenti ed Effetti 247 Capitolo 17 Lavorare con Strumenti ed Effetti Ogni traccia di Live può ospitare molteplici dispositivi. Questi dispositivi possono essere di tre tipi differenti: •Gli effetti MIDI agiscono sui segnali MIDI e possono essere collocati soltanto nelle tracce MIDI. •Gli effetti audio agiscono sui segnali audio e possono essere collocati nelle tracce audio. Possono essere collocati anche nelle tracce MIDI, purché a valle di uno strumento.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 248 Dispositivi nella Vista Dispositivi. Per risparmiare spazio nella Vista Dispositivi, un dispositivo può essere minimizzato facendo doppio clic sulla sua barra del titolo oppure scegliendo Compatta nel suo menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac). I dispositivi possono essere minimizzati. Per saperne di più su un particolare dispositivo e su come usarlo, consultate le sezioni Guida degli Effetti Audio di Live (pag.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 249 17.1 Uso dei Dispositivi di Live Dispositivi nel browser di Live. I dispositivi incorporati di Live sono accessibili nel browser. Noterete che i Synth, gli Effetti Audio e gli Effetti MIDI di Live hanno delle proprie etichette nella barra laterale del browser. Il modo più facile per collocare un dispositivo in una traccia è fare doppio clic su di esso nel browser, generando così una nuova traccia che lo ospita.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 250 I pulsanti Arma delle tracce MIDI e Audio. Questo è il modo, ad esempio, per processare con gli effetti di una traccia gli strumenti che suonate dal vivo oppure per suonare lo strumento di una traccia usando una tastiera MIDI. Nota: potete passare facilmente da questa configurazione alla registrazione di nuove clip per ulteriori usi in Live (pag. 235). Se avete preferenze di monitoraggio alternative, fate riferimento alla sezione Monitoraggio (pag.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 251 La catena di dispositivi di una traccia MIDI può contenere tutti e tre i tipi di dispositivo. Per rimuovere un dispositivo dalla catena, cliccate sulla sua barra del titolo e premere il tasto [Backspace] o il tasto [Canc] del vostro computer oppure usate il comando Elimina del menu Modifica. Per cambiare l'ordine dei dispositivi, trascinate un dispositivo per la barra del titolo e rilasciatelo vicino a qualsiasi altro dispositivo nella Vista Dispositivi.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 252 Nelle tracce di Live i dispositivi sono dotati di meter in ingresso e in uscita. Questi visualizzatori di livello sono utili nell'individuazione dei dispositivi problematici della catena: le rilevazioni dei meter di segnali bassi o assenti consentiranno di intervenire opportunamente, regolando, disattivando o rimuovendo i dispositivi. I meter di livello tra i dispositivi di una catena.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 253 I Preset nel Browser. Potete passare in rassegna e caricare rapidamente i preset con la tastiera del computer: •Scorrete su e giù usando i tasti freccia su e giù. •Chiudete e aprite le cartelle dei dispositivi usando i tasti freccia sinistra e destra. •Premete il tasto [Invio] per caricare un dispositivo o un preset.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 254 Il pulsante Sostituzione Dinamica dei Preset. Il collegamento fra il browser e il dispositivo si interrompe se viene selezionata una Vista differente oppure se il tasto [Q] o il pulsante Sostituzione Dinamica vengono premuti nuovamente. La Sostituzione Dinamica dei Preset può essere annullata anche premendo il tasto [ESC] oppure cliccando sul pulsante Esci della barra della Modalità Sostituzione Dinamica posta in cima al browser.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 255 Preset di default I preset salvati nelle cartelle Defaults della vostra Libreria Utente verranno caricati al posto delle impostazioni generiche dei dispositivi. Ci sono anche cartelle Defaults che consentono di: •personalizzare il modo in cui Live risponde alle vostre azioni, come il rilascio, lo spezzettamento (o "slicing") e la conversione da audio a MIDI dei campioni.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 256 •Tramite la Modalità Configurazione del plug-in (pag. 262), impostate il vostro set di parametri desiderato •Aprite il menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac) della barra del titolo della traccia e selezionate "Salva come Configurazione di Default" Se possedete entrambe le versioni VST e Audio Units di un particolare plug-in installato, potete creare preset di configurazione di default separati per ciascun tipo.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 257 •Aggiungete degli effetti MIDI o audio a questa catena •Regolate i parametri di ciascun dispositivo. •Assegnate i Controlli Macro (pag. 287) a qualsiasi parametro dei dispositivi della catena •Trascinate l'intero Drum Rack nella cartella Defaults/Slicing della vostra Libreria Utente Potete creare più preset di spezzettamento da scegliere con il selettore Preset di spezzettamento della finestra di dialogo che appare quando eseguite operazioni di spezzettamento.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 258 •Salvate il dispositivo o la traccia nella cartella appropriata della vostra cartella Defaults specifica-del-Progetto. Da questo momento, ogni volta che caricherete un Set da questo Progetto saranno utilizzati i preset di default che avete salvato in queste cartelle di Progetto, anziché quelli che si trovano nella Libreria Utente.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 259 Nota: i preset dei plug-in sono disponibili nel browser solo per i plug-in Audio Units. In alcuni casi, i preset di fabbrica per Audio Units compariranno nel Browser solo dopo aver collocato il dispositivo in una traccia e attivato il relativo pulsante Sostituzione Dinamica. Nota: la prima volta che avviate Live, nessun plug-in comparirà nell'etichetta Plug-Ins perché prima dovete "attivare" le vostre sorgenti di plug-in.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 260 17.2.1 I Plug-in nella Vista Dispositivi Un Plug-in VST nella Vista Dispositivi. Una volta trascinato dal browser ad una traccia, il plug-in viene visualizzato nella Vista Dispositivi. Per i plug-in che hanno meno di 32 parametri modificabili, un pannello di Live rappresenterà tutti i parametri come slider orizzontali.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 261 Visualizzazione dei pannelli dei Plug-in in finestre separate Il pulsante Editing del Plug-in. Il pulsante Editing del Plug-In apre una finestra mobile che mostra il pannello originale del plugin VST o Audio Units. Cambiare i parametri nella finestra mobile ha lo stesso effetto che cambiarli nel pannello di Live e viceversa.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 262 Modalità Configurazione dei Plug-In Il pulsante della Modalità Configurazione. La Modalità Configurazione vi permette di personalizzare il pannello di Live per mostrare solo i parametri del plug-in cui volete accedere. Ecco come fare: •Accedete alla Modalità Configurazione premendo il pulsante "Configure" della barra del titolo del dispositivo. •Cliccate su un parametro della finestra dell'editor del plug-in per aggiungerlo al pannello di Live.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 263 Ci sono diversi modi per aggiungere i parametri dei plug-in al pannello di Live senza entrare in Modalità Configurazione: •Regolando un parametro nella finestra mobile del plug-in si creano delle voci temporanee per quel parametro nell'inviluppo della clip e nei selettori di automazione, così come nei selettori del campo X-Y del pannello. Queste voci vengono rimosse quando modificate un altro parametro.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 264 Editing del Plug-In. La finestra dell'editor si aprirà così come finestra di una "normale" applicazione, anziché come finestra mobile, e accetterà la vostra digitazione. Nota: questa funzionalità è concepita soltanto come modo per aggirare le limitazioni di tali plug-in. Vi suggeriamo di chiudere la finestra dopo che avete finito di digitare e di riaprirla in modo normale prima di lavorare con i parametri del plug-in. 17.3 Plug-in VST 17.3.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 265 per Live. Nota: potete scegliere di non usare in Live i vostri plug-in VST impostando questa opzione su "No". Impostazioni delle sorgenti dei Plug-in VST per Mac OS X. Per installare i vostri plug-in VST sotto Mac OS X agite come segue: 1. I vostri plug-in VST normalmente saranno installati nella seguente cartella delle vostre directory home e local: /Library/Audio/Plug-Ins/VST.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 266 Alcuni plug-in VST contengono errori o sono incompatibili con Live. Durante il processo di scansione questi plug-in potrebbero indurre il programma ad arrestarsi (crash). Al riavvio di Live, apparirà una finestra che vi indicherà quale plug-in abbia causato il problema. A seconda degli elementi rilevati da Live, potrebbe esservi proposta la scelta tra effettuare un'altra scansione o rendere non disponibili i plug-in problematici.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 267 Preset e Banco VST possono essere importati da file. Cliccando sul pulsante Carica Preset o Banco VST appare una finestra standard di apertura file per l'individuazione del file desiderato. Il pulsante Carica Preset o Banco VST (sinistra) e il pulsante Salva Preset o Banco VST (destra). Windows soltanto: tramite il menu "Tipo di File" potete scegliere di individuare solo file di tipo "VST Program Files" o di tipo "VST Bank Files" o tutti.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 268 browser oppure accedete alle Preferenze File/Folder con [CTRL][,](PC) / [CMD][,](Mac). Vi troverete la sezione Sorgenti dei Plug-in. Attivando l'opzione Usa Audio Units attivate i plug-in Audio Units in modo che compaiano nel browser di Live. Nota: in seguito potrete sempre disattivare questa opzione, qualora decideste di non usare gli Audio Units. Attivazione dei plug-in Audio Units.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 269 17.5 Compensazione del ritardo dei dispositivi Live compensa automaticamente i ritardi causati dagli strumenti e dagli effetti sia di Live che dei plug-in, inclusi quelli collocati nelle Tracce di Ritorno. Questi ritardi possono scaturire dal tempo impiegato dai dispositivi per processare un segnale in ingresso e per trasmetterne il risultato.
Lavorare con Strumenti ed Effetti 270
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 271 Capitolo 18 Rack di Strumenti, Drums ed Effetti L'interno di un Rack di Effetti Audio. Un Rack è uno "congegno" flessibile per lavorare con effetti, plug-in e strumenti in una catena di dispositivi della traccia. I Rack possono essere utilizzati per costruire complessi processori di segnale, strumenti dalle prestazioni dinamiche, sintetizzatori "impilati" e altro ancora.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 272 18.1 Panoramica sui Rack 18.1.1 Flusso del segnale e Catene di dispositivi parallele L'interno di un Rack di Effetti Audio. In ciascuna traccia di Live i dispositivi sono collegati in serie in una catena di dispositivi, facendo passare i segnali da un dispositivo a quello seguente, da sinistra verso destra.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 273 18.1.2 Controlli Macro I Controlli Macro. Una proprietà unica dei Rack è costituita dai Controlli Macro. I Controlli Macro sono rappresentati da un pannello con otto manopole, ciascuna in grado di trattare qualsiasi numero di parametri di qualsiasi dispositivo di un Rack. Le modalità del loro uso dipende da voi — ad es.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 274 tracce audio. Possono essere collocati anche nelle tracce MIDI, purché a valle di uno strumento. •I Rack di Strumenti contengono strumenti, ma possono contenere anche effetti sia MIDI che audio. In questo caso, i dispositivi devono essere collocati nella catena del Rack di Strumenti come segue: prima tutti gli effetti MIDI, poi lo strumento ed infine tutti gli effetti audio. •I Drum Rack (pag.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 275 18.3 1 Componenti dei Rack 2 4 3 5 I componenti di un Rack di Effetti. 1 2 6 3 4 5 I componenti di un Drum Rack. 1. I Rack hanno "viste" distinte, che possono essere mostrate o nascoste secondo necessità. Pertanto, ogni Rack possiede sul lato sinistro una colonna delle viste, che ospita i corrispondenti selettori. I selettori delle viste effettivamente disponibili variano a seconda del tipo di Rack (Strumenti, Drum o Effetti) usato. 2. Controlli Macro 3.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 276 Per spostare, copiare o cancellare un intero Rack in una volta sola, semplicemente selezionatene la barra del titolo (anziché le barre del titolo dei dispositivi che contiene). Una volta selezionato, un Rack può anche essere rinominato usando il comando Rinomina del menu Modifica. Potete anche inserire un vostro Testo di Info per un Rack, tramite il comando Edita Testo Info del menu Modifica o del menu di contesto [right-click](PC) / [CTRL-click](Mac) del Rack.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 277 18.4 Elenco delle Catene L'Elenco delle Catene in un Rack di Effetti Audio. Non appena entrano in un Rack, i segnali vengono per prima cosa accolti dall'Elenco delle Catene. Pertanto, sceglieremo questo punto anche per la nostra introduzione. L'Elenco delle Catene rappresenta il punto di ramificazione dei segnali ricevuti: ogni catena di dispositivi parallela ha inizio qui, come voce di questo elenco.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 278 controlli di Volume e di Pan e le catene di Drum Rack hanno i controlli aggiuntivi di Mandata e di Assegnazione MIDI. Come le Live Clip, intere catene possono essere salvate e ricaricate come preset nel browser. Potete assegnare ad una catena un nome descrittivo, selezionandola ed usando il comando Rinomina del menu Modifica.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 279 Chain Select (Selezione di Catena). Gli editor delle Zone sono accessibili tramite i pulsanti posti sopra l'Elenco delle Catene. L'adiacente pulsante Nascondi li nasconde alla vista. Nota: i Rack di Effetti Audio non hanno le Zone Key e Velocity, poiché questi due tipi di Zone filtrano solamente dati MIDI. Analogamente, i Drum Rack non hanno affatto le Zone: filtrano le note MIDI in funzione dei selettori dei rispettivi Elenchi di Catene.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 280 6. L'uscita di tutte le catene parallele viene mixata per produrre l'uscita finale del Rack di Effetti MIDI. Qualora, nella catena di dispositivi della traccia, dopo il Rack fosse collocato un altro dispositivo, questo riceverebbe l'uscita del Rack per processarla. 18.5.2 Zone di Tasti (Key) L'Editor delle Zone Key (di Tasti).
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 281 Ogni catena in Rack di Strumenti o di Effetti MIDI possiede anche una Zona di Velocity, che specifica la gamma di Velocity delle Note MIDI ON alla quale risponderà. L'Editor delle Zone di Velocity, se visualizzato, rimpiazza l'Editor delle Zone di Tasti alla destra dell'Elenco delle Catene. La Velocity delle note MIDI ON è misurata su una scala 1-127, graduata nella parte superiore dell'editor.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 282 Nei Rack di Effetti MIDI gli Intervalli di Attenuazione attenuano le Velocity delle note che entrano in una catena. Nei Rack di Strumenti e nei Rack di Effetti Audio (che emettono segnali audio), gli Intervalli di Attenuazione attenuano il Volume d'uscita di ciascuna catena.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 283 volta può essere uguale al valore del Selettore di Catena (visualizzato nella parte superiore dell'editor). Di conseguenza, spostando il Selettore di Catena determiniamo quale catena può processare i segnali. Con il nostro encoder MIDI alla mano, possiamo ora saltare con estrema facilità fra i setup dello strumento o dell'effetto.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 284 2 3 4 1 L'Elenco delle Catene in un Drum Rack. 1. In aggiunta ai selettori standard disponibili in tutti Rack, nella colonna delle viste i Drum Rack presentano quattro controlli supplementari. Dall'alto in basso, questi sono gli attivatori/disattivatori delle sezioni Entrate/Uscite, Mandate e Ritorni e il pulsante AutoSelezione. 2. Sezione Entrate/Uscite. Il selettore Receive imposta la nota MIDI in arrivo alla quale risponderà la catena di drum.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 285 Il selettore Audio To del mixer delle Catene di Ritorno consente di indirizzare l'uscita di una Catena di Ritorno verso l'uscita principale del Rack o direttamente verso le Tracce di Ritorno del Set. 18.6.1 Vista dei Pad La Vista dei Pad. La Vista dei Pad è una caratteristica esclusiva dei Drum Rack e offre un modo semplice per mappare e manipolare i campioni e i dispositivi. Ogni pad rappresenta una delle 128 note MIDI disponibili.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 286 Se una selezione multipla di campioni viene trascinata su un pad vuoto, nuovi Simpler e nuove catene saranno mappati cromaticamente verso l'alto, a partire da tale pad, rimpiazzando tutti gli eventuali campioni già assegnati ai pad in questione (ma, come precedentemente descritto, lasciando inalterati tutti gli effetti).
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 287 Sebbene la Vista dei Pad sia progettata per facilitare l'editing e il sound design, eccelle anche come interfaccia di esecuzione, in particolare quando innescata da una superficie di controllo hardware con pad. Se il vostro pad controller è una delle superfici di controllo supportate nativamente da Ableton (pag. 544), è sufficiente selezionarlo nella sezione MIDI/Sync delle Preferenze di Live.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 288 I seguenti punti vi introdurranno alla mappatura: 1. Abilitate la Modalità Mappatura dei Controlli Macro cliccando sul pulsante Modalità Mappatura; 2. Selezionate il parametro del dispositivo da mappare cliccandolo una volta; 3. Mappate il parametro cliccando sul pulsante Map di un qualsiasi Controllo Macro. I dettagli verranno aggiunti al Browser delle Mappature.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 289 18.8 Mixaggio con i Rack Qualsiasi Rack di Strumenti o Drum Rack che contenga più di una catena può essere visualizzato e mixato nel mixer della Vista Sessione, assieme alle tracce. Una traccia che contenga questi Rack disporrà, nella propria barra del titolo, di un pulsante che espande/compatta il mixer del Rack. Analogamente, qualsiasi catena nidificata all'interno del Rack disporrà di tale pulsante.
Rack di Strumenti, Drums ed Effetti 290 parametro delle altre catene selezionate. Nota: questo comportamento agisce solo quando si regolano i parametri tramite il mixer della Vista Sessione e non quando si regolano gli stessi parametri nell'Elenco delle Catene del Rack. 18.8.1 Estrazione delle Catene Tutte le catene possono essere trascinate dai Rack che le contengono e collocate in altre tracce o in altri Rack, sia dall'Elenco delle Catene, sia dal mixer della Vista Sessione.
Automazione ed Editing degli Inviluppi 291 Capitolo 19 Automazione ed Editing degli Inviluppi Spesso, lavorando con il mixer e i dispositivi di Live, desidererete che i movimenti dei controlli diventino parte della musica. Il movimento di un controllo lungo la linea temporale della song o della Clip della Sessione è denominato automazione; un controllo il cui valore cambi nel corso di questa linea temporale si dice automatizzato.
Automazione ed Editing degli Inviluppi 292 Il pulsante Arma Automazione. Quando il pulsante Arma Automazione è attivato, tutti i cambiamenti di un controllo che si verificano mentre il pulsante Registra Arrangiamento della Barra di Controllo è acceso diventano automazione. Provate a registrazione l'automazione di un controllo; per esempio un cursore di Volume del mixer. Dopo la registrazione, eseguite il playback di ciò che avete appena registrato per vedere e sentire l'effetto del movimento del controllo.
Automazione ed Editing degli Inviluppi 293 1 2 3 I controlli per la registrazione dell'automazione della Sessione. 1. Attivate il pulsante Arma Automazione per predisporre la registrazione dell'automazione. 2. Attivate il pulsante Arma delle tracce nelle quali desiderate registrare. Negli slot vuoti delle tracce "armate" compariranno i pulsanti di Registrazione della Clip. 3. Cliccate sul pulsante Registrazione della Sessione per iniziare la registrazione dell'automazione.
Automazione ed Editing degli Inviluppi 294 Ciò vi consente, ad esempio, di sovraincidere l'automazione della Sessione in una clip MIDI esistente anche senza registrare delle note nella clip. Ogni automazione nella Vista Sessione diventa "automazione di traccia" quando le clip vengono registrate o copiate nella Vista Arrangiamento. 19.2.
Automazione ed Editing degli Inviluppi 295 one si spegne per indicare che l'automazione del controllo è disattivata. Tutta l'automazione, pertanto, viene scavalcata dalla regolazione manuale corrente. Quando uno o più controlli automatizzati del vostro Live Set non sono attivi, il pulsante Ri-Attiva l'Automazione della Barra di Controllo si accende. Il pulsante Ri-Attiva l'Automazione.
Automazione ed Editing degli Inviluppi 296 3 5 8 1 4 6 2 7 Inviluppi di automazione nella Vista Arrangiamento. 1. Per visualizzare gli inviluppi di una traccia, "espandete" la traccia cliccando sul pulsante posto accanto al nome della traccia. (Nota: con le Tracce di Gruppo (pag. 226) potrebbe essere necessario espandere l'altezza della traccia per vederne gli inviluppi.) 2.
Automazione ed Editing degli Inviluppi 297 Una volta selezionato un inviluppo nella traccia, appaiono diversi nuovi pulsanti: 6. Il pulsante sposta l'inviluppo in una propria linea di automazione sotto la clip. Potete quindi selezionare un altro parametro di automazione dal selettore per vederlo simultaneamente. Se il selettore Dissolvenze/Dispositivi è impostato su "Nessuno", questo pulsante sarà nascosto. 7. Il pulsante nasconde la rispettiva linea di automazione.
Automazione ed Editing degli Inviluppi 298 Disegno di un inviluppo. Il disegno genera passi grandi quanto la griglia visibile, che potete modificare tramite una serie di pratici comandi brevi (pag. 105). Per disegnare a "mano libera" potete nascondere la griglia disattivando l'opzione Aggancia alla Griglia del menu Opzioni oppure usando la scorciatoia [CTRL][4](PC) / [CMD][4](Mac).
Automazione ed Editing degli Inviluppi 299 Per spostare tutti i Breakpoint inclusi nella selezione, trascinatene uno. Il vostro movimento è limitato dai breakpoint vicini, a meno che non manteniate premuto il tasto [Maiusc] mentre trascinate il mouse, cosa che eliminerà i breakpoint mentre passate loro sopra. Mantenendo premuto il tasto [CTRL](PC) / [CMD](Mac) mentre trascinate il mouse, attiverete temporaneamente una risoluzione più fine.
Automazione ed Editing degli Inviluppi 300 Un segmento di inviluppo curvato. 19.5.3 Blocco degli Inviluppi Quando spostate le clip della Vista Arrangiamento, normalmente Live sposta tutta l'automazione con la clip. A volte, potreste desiderare di vincolare gli inviluppi alla posizione della composizione, anziché alle clip: questa è esattamente la funzione dell'interruttore Blocca Inviluppi. Potete attivare/disattivare Blocca Inviluppi anche tramite il menu Opzioni. L'interruttore Blocca Inviluppi. 19.
Automazione ed Editing degli Inviluppi 301 Se desiderate che le vostre modifiche agiscano sia sulla clip, sia su tutti gli inviluppi ad essa associati, applicate i comandi del menu Modifica ad una selezione nella traccia della clip. Nota: Live vi consente di copiare e incollare i movimenti degli inviluppi non solo da un punto nel tempo ad un altro, ma anche da un parametro ad un altro.
Automazione ed Editing degli Inviluppi 302
Inviluppi di Clip 303 Capitolo 20 Inviluppi di Clip Ogni clip di Live può avere i propri inviluppi di clip. Gli aspetti di una clip influenzabili dagli inviluppi di clip cambiano a seconda del tipo e della configurazione della clip; gli inviluppi di clip possono fare qualsiasi cosa, da rappresentare i dati di un controller MIDI, ad automatizzare o modulare i parametri dei dispositivi.
Inviluppi di Clip 304 Il Box degli Inviluppi della Vista Clip. Il menu superiore è il Selettore dei Dispositivi e seleziona una categoria generale di controlli con i quali operare. Le voci elencate da questo selettore cambiano a seconda del tipo di clip: •Le clip audio presentano voci relative alla "Clip" (i controlli del campione della clip), ad ogni Effetto della catena di dispositivi della traccia e al Mixer.
Inviluppi di Clip 305 20.2 Inviluppi di Clip Audio Gli inviluppi di clip estendono l'approccio "elastico" di Live all'audio e, in combinazione con li effetti audio di Live, trasformano Live in un potentissimo strumento di sound-design. Usando gli inviluppi di clip con le clip audio potete creare una grande quantità di interessanti variazioni della stessa clip in tempo reale: qualsiasi cosa compresa tra correzioni minimali e suoni interamente nuovi ed indipendenti. 20.2.
Inviluppi di Clip 306 L'inviluppo di trasposizione a gradini (in alto) e a rampe (in basso). Nota: le impostazioni di Warp determinano quanto accuratamente il motore di time-warping di Live tracci la curva di inviluppo. Per ottenere una risposta più immediata: nelle modalità Tones e Texture riducete il valore di Grain Size (dimensione dei granuli); nella modalità Beats usate un valore piccolo per il controllo Risoluzione della Granularità.
Inviluppi di Clip 307 20.2.3 Silenziamento o Attenuazione delle Note di un Campione Selezionate "Clip" nel selettore dei Dispositivi e "Volume Modulation" nel selettore dei Controlli. Disegnando dei gradini in Modalità Disegno o creando delle curve con i breakpoint, potete imporre al campione una curva di volume arbitraria. Imposizione di un inviluppo di volume ad un campione.
Inviluppi di Clip 308 ad una nota da un sedicesimo; la modulazione può raggiungere estremi compresi nell'intervallo "+8" — "-8" sedicesimi di sfasamento (offset). La modulazione dello sfasamento del campione è il mezzo giusto per creare rapidamente interessanti variazioni di "beat loop".
Inviluppi di Clip 309 20.3 Inviluppi di Clip del Mixer e dei Dispositivi Gli inviluppi di clip possono essere usati per automatizzare o modulare i controlli del mixer e dei dispositivi. Dal momento che i controlli del mixer e dei dispositivi possono essere controllati nello stesso tempo da entrambi i tipi di inviluppo (e anche dagli inviluppi di automazione dell’Arrangiamento (pag. 295)), questa è una potenziale fonte di confusione.
Inviluppi di Clip 310 Per prevenire confusioni, un puntino, posto sotto la guida del cursore Volume del mixer, indica l'impostazione modulata effettiva del volume. Modulazione del Volume del mixer. Il puntino sotto la guida del cursore Volume rappresenta l'impostazione del volume modulato. Quando alzate ed abbassate il cursore Volume, potete osservare il puntino che segue il vostro movimento con un rapporto relativo. Modulare i controlli delle Mandate (o Sends) della traccia è altrettanto facile.
Inviluppi di Clip 311 20.3.3 Modulazione dei Controlli dei Dispositivi Tutti i dispositivi della traccia di una clip sono elencati nel selettore dei Dispositivi (il selettore superiore) degli inviluppi della clip. La modulazione dei parametri dei dispositivi funziona in modo simile alla modulazione dei controlli del mixer.
Inviluppi di Clip 312 Un inviluppo di clip di controller MIDI. Molte delle tecniche descritte nella seguente sezione sullo scollegamento di un inviluppo di clip dalla clip associata possono essere adattate per l'uso con inviluppi di clip di controller MIDI. 20.5 Scollegamento degli Inviluppi di Clip dalle Clip Un inviluppo di clip può avere delle proprie impostazioni di loop/regione "locali".
Inviluppi di Clip 313 2 1 4 3 Uso di un inviluppo di clip per creare una dissolvenza su varie ripetizioni di un loop. 1. Scegliete l'inviluppo di volume della Clip o del Mixer e cliccate sul pulsante Region/Loop per impostarlo su Unlinked, scollegandolo così dal campione. I cicli di loop dell'inviluppo di clip appaiono colorati per indicare che questo inviluppo ora ha sue proprie regolazioni Region/Loop locali. Inoltre, diventano disponibili anche i controlli Region/Loop del box degli Inviluppi.
Inviluppi di Clip 314 Partiamo dalla clip che abbiamo appena messo a punto affinché sfumi in 8-misure. Attivate lo interruttore Loop dell'inviluppo di volume della clip. Ora, quando eseguite la clip, potete sentire ripetersi la dissolvenza da 8-misure. Potete disegnare o editare qualunque inviluppo da sovrapporre al loop del campione.
Inviluppi di Clip 315 ogni terzo battito. Potete certamente pensare ad altri parametri che un modello simile potrebbe modulare in modi interessanti. 20.5.4 Inviluppi di Clip usati come LFO Se trattate sintesi sonora, potreste pensare ad un inviluppo di clip con un loop locale come ad un LFO. Questo LFO funziona in sync con il tempo del progetto, ma è possibile anche renderlo "non sincronizzato" impostando un periodo di loop dispari.
Inviluppi di Clip 316
Lavorare con il Video 317 Capitolo 21 Lavorare con il Video L'architettura flessibile di Live lo rende la scelta perfetta per sonorizzare il video. Potete ritagliare le clip video per selezionarne delle parti e usare i Marcatori Warp per allineare visivamente la musica al video nella Vista Arrangiamento. Potete poi renderizzare (pag. 64) cioè esportare su disco il vostro file editato assieme all'audio.
Lavorare con il Video 318 21.2 Aspetto dei Video in Live 21.2.1 Clip Video nella Vista Arrangiamento Una clip video appare nella Vista Arrangiamento esattamente come una clip audio, eccetto che per i "fori dentati" nella barra del titolo. Una Clip Video con un Marcatore QuickTime. Nella Vista Arrangiamento e nella Vista Clip, Live visualizza anche i marcatori QuickTime del file video, se presenti.
Lavorare con il Video 319 21.2.2 La Finestra Video Clip Video nella Vista Arrangiamento. La Finestra Video è una finestra mobile separata, che rimane sempre in primo piano rispetto alla finestra principale di Live. Può essere trascinata in qualsiasi posizione gradiate e non verrà mai coperta da Live. Potete attivarne/disattivarne la visibilità con un comando del menu Visualizza. La finestra video può essere ridimensionata trascinandone l'angolo inferiore destro.
Lavorare con il Video 320 gli hit-point, cioè i punti di riferimento ai quali la musica si sincronizzerà. Nota: affinché la clip possa essere impostata come tempo master, l'interruttore Warp della clip video deve essere attivato. Impostazione di una Clip Video come Tempo Master. Ricordate che, come descritto nel capitolo Clip Audio, Tempo e Warping (pag.
Lavorare con il Video 321 21.3 Adattamento del Suono al Video In Live, sono sufficienti pochi passi per iniziare ad operare con il video. Consideriamo una situazione comune: far corrispondere una parte musicale agli edit o agli hit point di un video: 1. Assicuratevi che la Vista Arrangiamento di Live sia visibile. Se state usando Live su un solo monitor, il tasto [Tab] della tastiera del computer commuterà tra la Vista Sessione e la Vista Arrangiamento. 2.
Lavorare con il Video 322 21.4 Trucchi di aggiustamento Video Comunemente, i compositori ricevono i file video con alcuni secondi di spazio vuoto prima dell'inizio "reale" dell'azione. Questo pre-roll ("due-bip") serve come riferimento di sincronizzazione per il tecnico di mixaggio, il quale si aspetta che anche i file audio del compositore includano lo stesso pre-roll.
Lavorare con il Video 323 3. A questo punto, sia l'azione che la musica da comporre cominciano a 1.1.1 / 00.00.00.00. Quando la musica è completata e pronta per essere renderizzata su disco, dobbiamo ripristinare il pre-roll: 4. Nella Vista Arrangiamento, selezioniamo tutti i materiali (menu Modifica/Seleziona Tutto), quindi trasciniamo l'intera composizione, posizionandola alcuni secondi più a destra: La Clip Video e la clip finale della musica. 5.
Lavorare con il Video 324
Guida degli Effetti Audio di Live 325 Capitolo 22 Guida degli Effetti Audio di Live Live dispone di una raccolta personalizzata di effetti audio incorporati. I principi fondamentali sull'utilizzo degli effetti di Live sono trattati nel capitolo Lavorare con Strumenti ed Effetti (pag. 247). 22.1 Amp L'effetto Amp. Amp è un effetto che simula la sonorità e il carattere di sette amplificatori per chitarra classici.
Guida degli Effetti Audio di Live 326 La versione completa di Amp non è inclusa nella versione standard di Live, ma è fornita in bundle con l'effetto Cabinet (pag. 334) come caratteristica speciale disponibile per l'acquisto separato. Ci sono sette modelli di amplificatore tra cui scegliere: •Clean è basato sul canale "Brilliant" di un ampli classico degli anni '60. Questo amplificatore è stato ampiamente utilizzato dai chitarristi della British Invasion.
Guida degli Effetti Audio di Live 327 esempio, aumentando i livelli di EQ si può, in alcuni casi, aumentare anche la quantità di distorsione. Presence (o Presenza) è un controllo supplementare di tono per le frequenze medio/alte nello stadio di amplificazione di potenza. La sua influenza sul suono varia considerevolmente a seconda del modello di amplificatore utilizzato, ma può aggiungere (o sottrarre) "definizione" o "brillantezza". L'interruttore Output commuta tra processamento mono e stereo (Dual).
Guida degli Effetti Audio di Live 328 Oltre alle chitarre Mentre Amp e Cabinet suonano alla grande con le chitarre, si possono ottenere risultati molto interessanti utilizzandoli con batterie, sintetizzatori o altre sorgenti sonore. Ad esempio, provate ad usare Amp con Operator (pag. 457) o Analog (pag. 423) per aggiungere grinta analogica ai vostri suoni digitali. 22.2 Auto Filter L'effetto Auto Filter. L'effetto Auto Filter offre l'emulazione di un classico filtro analogico.
Guida degli Effetti Audio di Live 329 I filtri PRD utilizzano un design di tipo Ladder e non hanno alcuna esplicita limitazione di risonanza. Sono modellati sui filtri usati in un vecchio monosynth a doppio-oscillatore statunitense. I parametri più importanti dei filtri sono i tipici controlli da synth: Frequenza e Risonanza.
Guida degli Effetti Audio di Live 330 L'attivazione di questa sezione con il pulsante Sidechain vi permette di scegliere un'altra traccia tramite il selettore sottostante. Questo fa sì che il segnale della traccia scelta inneschi l'inseguitore d'inviluppo del filtro, al posto del segnale che viene effettivamente trattato.
Guida degli Effetti Audio di Live 331 (l'Inviluppo, l'LFO o la frequenza di taglio regolata manualmente). Attivando questa funzione, la modulazione del filtro viene aggiornata ritmicamente, con cambiamenti per passi che seguono il master tempo. I pulsanti numerati rappresentano note da 1 sedicesimo; così, per esempio, selezionando "4" come valore di beat, si produce un cambiamento di modulazione una volta per beat (4 sedicesimi = 1 quarto).
Guida degli Effetti Audio di Live 332 L'LFO dell'Auto Pan modula l'ampiezza dei canali stereo sinistro e destro con le forme d'onda sinusoidale, triangolare, dente di sega discendente o casuale. Il controllo Shape spinge la forma d'onda ai suoi limiti superiori e inferiori, "indurendone" la curva. La forma d'onda può essere impostata come "Normal" o "Invert" (usate "Invert ", per esempio, per creare la forma d'onda dente di sega ascendente dalla forma d'onda dente di sega discendente).
Guida degli Effetti Audio di Live 333 L'effetto Beat Repeat consente la creazione di ripetizioni controllate o randomizzate (casuali) di un segnale in ingresso. Il controllo Interval definisce ogni quanto il Beat Repeat catturi nuovo materiale ed inizi a ripeterlo. L'intervallo è sia sincronizzato, sia espresso in termini di tempo della song, con valori che variano da "1/32" a "4 misure". Il controllo Offset (sfasamento, disallineamento) sposta il punto definito da Interval in avanti nel tempo.
Guida degli Effetti Audio di Live 334 segmenti per diminuirne la frequenza, senza però comprimerli di nuovo per compensare il cambiamento di lunghezza. Ciò significa che, con alti valori del parametro Pitch, la struttura ritmica può diventare piuttosto ambigua. Il controllo Pitch Decay affusola la curva di Pitch, facendo in modo che ogni porzione ripetuta suoni più bassa rispetto alla precedente. Avvertimento: questo è il parametro più oscuro di Beat Repeat.
Guida degli Effetti Audio di Live 335 per fornire una gamma di sonorità autentiche, con microfoni e posizionamenti microfonici ottimali. La versione completa di Cabinet non è inclusa nella versione standard di Live, ma è fornita in bundle con l'effetto Amp (pag. 325) come caratteristica speciale disponibile per l'acquisto separato. Il selettore Speaker (o Altoparlanti) permette di scegliere tra una varietà di dimensioni e di combinazioni di altoparlanti.
Guida degli Effetti Audio di Live 336 L'interruttore Output commuta tra processamento mono e stereo (Dual). Tenete presente che in modalità Dual Cabinet utilizza il doppio di risorse di CPU. Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). 22.5.1 Suggerimenti per Cabinet Ecco alcuni suggerimenti per l'utilizzo di Cabinet: Amp e Cabinet I cabinet per chitarra sono normalmente alimentati dagli amplificatori per chitarra.
Guida degli Effetti Audio di Live 337 22.6 Chorus L'effetto Chorus. L'effetto Chorus usa due Delay paralleli modulati nel tempo per creare effetti chorus (ispessimento) e flanger. Ciascun Delay ha un proprio controllo del tempo di ritardo, calibrato in millisecondi. Il Delay 1 dispone di in un filtro passa-alto che può rimuovere le basse frequenze dal segnale ritardato. Valori alti del filtro passa-alto lasciano passare attraverso il Delay 1 soltanto le frequenze molto alte.
Guida degli Effetti Audio di Live 338 Attivando l'interruttore *20 si moltiplica per venti la frequenza di modulazione per realizzare suoni più estremi. Il controllo Feedback determina quanto segnale in uscita ritorni all'ingresso, mentre l'interruttore Polarity regola la polarità. I cambiamenti di polarità hanno maggior effetto con elevate quantità di feedback e tempi di ritardo brevi.
Guida degli Effetti Audio di Live 339 Il cursore Threshold stabilisce dove inizi la compressione. I segnali sopra la soglia vengono attenuati in funzione del valore specificato dal parametro Ratio, che regola il rapporto tra segnale in ingresso e segnale in uscita. Ad esempio, con un rapporto di compressione "3", se un segnale sopra la soglia aumenta di 3dB, l'uscita del compressore aumenterà soltanto di 1dB. se un segnale sopra la soglia aumenta di 6dB, l'uscita aumenterà soltanto di 2dB.
Guida degli Effetti Audio di Live 340 La vista Minimizzata di Compressor. •La Curva di Trasferimento mostra il livello d'ingresso sull'asse orizzontale e il livello d'uscita su quello verticale. Questa visualizzazione è utile per impostare il parametro Knee, che è visibile come una coppia di linee punteggiate intorno alla soglia. La Curva di Trasferimento di Compressor, •La vista Attività mostra il livello del segnale d'ingresso in grigio chiaro.
Guida degli Effetti Audio di Live 341 Il display dell'Attività di Compressione che mostra Ingresso e Uscita. I controlli Attack (tempo d'attacco) e Release (tempo di rilascio) sono parametri essenziali per controllare il tempo di risposta del Compressor, definendo quanto velocemente reagisca ai cambiamenti di livello del segnale in ingresso.
Guida degli Effetti Audio di Live 342 Compressor può essere commutato tra tre modalità di funzionamento. Con Peak selezionato, il Compressor reagisce ai picchi brevi del segnale. Questa modalità è più aggressiva e precisa, quindi funziona bene per compiti di "limitazione", ovvero quando si deve essere certi che non ci siano assolutamente segnali oltre la soglia impostata.
Guida degli Effetti Audio di Live 343 dere ai parametri di Sidechain, espandete la finestra Compressor agendo sul pulsante relativa barra del titolo. della I parametri di sidechain sono divisi in due sezioni. Sulla sinistra ci sono i controlli esterni. L'attivazione di questa sezione con il pulsante Sidechain vi permette di scegliere un qualsiasi punto di prelievo interno di Live (pag. 209) tramite il selettore sottostante.
Guida degli Effetti Audio di Live 344 Mixaggio di un narratore Il sidechaining è comunemente utilizzato per il cosiddetto effetto "ducking". Per esempio, immaginate di avere una traccia contenente una voce fuori campo e un'altra traccia contenente della musica. Poiché desiderate che nel mix il commento parlato abbia sempre il volume più alto, la musica deve passare in secondo piano (o uscire di scena) ad ogni intervento del narratore.
Guida degli Effetti Audio di Live 345 22.8 Corpus L'effetto Corpus. Corpus è un effetto che simula le caratteristiche acustiche di sette tipi di oggetti risonanti. Sviluppato in collaborazione con Applied Acoustics Systems, Corpus utilizza la tecnologia di modellazione fisica per fornire una vasta gamma di parametri e opzioni di modulazione. La versione completa di Corpus non è inclusa nella versione standard di Live, ma è fornita in bundle con lo strumento Collision (pag.
Guida degli Effetti Audio di Live 346 termina il grado al quale i messaggi MIDI di Note Off silenziano la risonanza. Allo 0% le Note Off vengono ignorate e il tempo di decadimento è basato solo sul valore del parametro Decay, che si trova sotto il selettore Tipo di Risonanza. Ciò emula il comportamento degli strumenti a percussione melodici fisici, tipo Marimba e Glockenspiel. Al 100% la risonanza viene silenziata contestualmente alla Nota Off, indipendentemente dal tempo di Decay.
Guida degli Effetti Audio di Live 347 •Beam simula le proprietà di risonanza di barre di diversi materiali e dimensioni. •Marimba, una variante specializzata del modello Beam, riproduce la caratteristica intonazione degli armonici delle barre della marimba, prodotti come risultato del profondo incavo delle barre. •String simula il suono prodotto dalle corde di diversi materiali e dimensioni.
Guida degli Effetti Audio di Live 348 Il parametro Ratio (o Rapporto) è disponibile solo per i risonatori Membrane e Plate e regola il rapporto tra le dimensioni dell'oggetto, lungo i suoi assi X e Y. Il controllo Brightness (o Brillantezza) regola l'ampiezza delle varie componenti di frequenza. A valori più alti corrisponde un maggior volume delle frequenze più alte. Questo parametro non viene utilizzato con i risonatori Pipe e Tube. Il controllo Inharm.
Guida degli Effetti Audio di Live 349 se l'intonazione o la qualità sono impostate su valori bassi. Questo parametro non è disponibile con i risonatori Pipe e Tube. La manopola Gain (o Guadagno) aumenta o attenua il livello del segnale processato. La manopola Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) controlla il bilanciamento tra segnale in entrata originale (Dry) e segnale inviato al processamento di Corpus (Wet).
Guida degli Effetti Audio di Live 350 Il controllo Tone (o Timbro) regola la distribuzione spettrale delle distorsioni, dirigendole nei registri più alti oppure attraverso la gamma media e più giù. Il controllo Drive determina quanto segnale raggiunga la valvola; maggiore il valore di Drive, più "sporca" l'uscita. L'intensità della valvola è controllata dalla manopola Bias, che spinge il segnale nei celebrati ambiti della distorsione non lineare.
Guida degli Effetti Audio di Live 351 22.10 EQ Eight L'effetto EQ Eight. (Nota: l'effetto EQ Eight non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite). L'effetto EQ Eight è un equalizzatore che offre fino a otto filtri parametrici per canale d'ingresso, utili per cambiare il timbro di un suono. Il segnale d'ingresso può essere processato usando una delle tre modalità: Stereo, L/R e M/S. La modalità Stereo usa una singola curva per filtrare nello stesso modo entrambi i canali di un ingresso stereo.
Guida degli Effetti Audio di Live 352 •Notch (riduce drasticamente le frequenze all'interno di una gamma ristretta); •High shelf (esalta o attenua le frequenze superiori alla frequenza specificata); •12 or 48 dB/octave High cut (taglia le frequenze superiori alla frequenza specificata). Ogni banda del filtro può essere attivata o disattivata con un interruttore indipendente posto sotto il selettore. Disattivate le bande che non sono in uso per risparmiare risorse di CPU.
Guida degli Effetti Audio di Live 353 Quando è abilitato il Q Adattabile, l'entità di Q aumenta con l'aumentare dell'entità del rafforzamento o del taglio. Questa modalità si traduce in un volume di uscita più consistente e si basa sul comportamento degli equalizzatori analogici classici. Per mettere temporaneamente in solo un filtro, attivate la modalità Audition tramite l'icona della cuffia.
Guida degli Effetti Audio di Live 354 22.11 EQ Three L'effetto EQ Three. Se avete già usato un buon DJ mixer saprete senz'altro cosa sia questo dispositivo: un EQ che permette di regolare indipendentemente il livello delle frequenze basse, medie e alte. Ogni banda può essere regolata da -infinito a +6dB usando i controlli Gain (o Guadagno). Ciò significa che potete completamente rimuovere, per esempio, il bass drum (cassa) o la linea di basso di una traccia, lasciando le altre frequenze inalterate.
Guida degli Effetti Audio di Live 355 Nota: i filtri di questo dispositivo sono ottimizzati per suonare più come una buona e potente cascata di filtri analogici che non come un "pulito" filtro digitale. La modalità a 48dB, in particolare, non fornisce una qualità di trasferimento lineare perfetta, conseguendone una leggera "colorazione" del segnale in ingresso, anche quando tutti i comandi sono impostati a "0.00 dB".
Guida degli Effetti Audio di Live 356 Le modalità Noise e Sine utilizzano un singolo generatore di modulazione. La modalità Wide Noise (rumore ampio), invece, ha generatori di rumore indipendenti per i canali destro e sinistro, che creano un lieve incremento stereo. 22.13 External Audio Effect Il dispositivo External Audio Effect. (Nota: il dispositivo External Audio Effect non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).
Guida degli Effetti Audio di Live 357 Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Impostatelo a 100% se usate l'External Audio Effect in una Traccia di Ritorno. Il pulsante Invert (o Inverti Fase) inverte la fase del segnale processato che ritorna in Live.
Guida degli Effetti Audio di Live 358 22.14 Filter Delay L'effetto Filter Delay. (Nota: l'effetto Filter Delay non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite). L'effetto Filter Delay offre tre linee di ritardo indipendenti, ciascuna preceduta da filtri passabasso e passa-alto collegati. Questo consente di applicare i delay soltanto a determinate frequenze del segnale d'ingresso, stabilite dalle regolazioni dei filtri. Anche il feedback di ciascuno dei tre delay viene rimandato ai filtri.
Guida degli Effetti Audio di Live 359 della sezione Delay Time si riducono e si estendono i tempi di ritardo per importi frazionari, producendo così l'effetto di temporizzazione di tipo "swing" che si trova nelle batterie elettroniche. Se la Modalità di Delay è impostata come Time, il tempo di ritardo cambia in millisecondi. In questo caso, per editare il tempo di ritardo cliccate e trascinate il mouse su e giù nel campo Millisecondi di Ritardo oppure cliccate nel campo e digitate direttamente il valore.
Guida degli Effetti Audio di Live 360 I ritardi del Flanger possono essere regolati tramite il controllo Delay Time (tempo di ritardo). Il controllo Feedback rimanda una parte del segnale d'uscita all'ingresso del dispositivo, mentre il pulsante Polarity ("+" o "-") imposta la polarità. Delay Time e Feedback possono essere modificati simultaneamente tramite il controller X-Y dell'effetto. Usando la sezione Envelope è possibile effettuare un controllo periodico del tempo di ritardo.
Guida degli Effetti Audio di Live 361 22.16 Frequency Shifter L'effetto Frequency Shifter. (Nota: l'effetto Frequency Shifter non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite). L'effetto Frequency Shifter sposta le frequenze di un segnale audio in ingresso, su o giù per un importo in Hertz definito dall'utente. Importi di spostamento piccoli possono produrre lievi effetti di tremolo o di phasing, mentre importi di spostamento grandi possono creare sonorità dissonanti e metalliche.
Guida degli Effetti Audio di Live 362 Il Frequency Shifter contiene due LFO per modulare la frequenza dei canali stereo sinistro e destro. Gli LFO dispongono di sei possibili forme d'onda: sinusoidale, quadra, triangolare, dente di sega ascendente, dente di sega discendente e casuale. Il grado di influenza degli LFO sulla frequenza si regola tramite il controllo Amount. La velocità degli LFO è determinata dal controllo Rate, che può essere regolato in termini di Hertz.
Guida degli Effetti Audio di Live 363 Intonazione delle percussioni "Accordare" delle percussioni acustiche campionate (ad es. tamburi) può essere complicato. Usando i controlli di trasposizione di un campionatore spesso si cambia il carattere dei suoni in modo non realistico, ottenendone dei campioni innaturali. Lo spostamento di frequenza può essere una valida alternativa. Provate ad utilizzare il dispositivo in modalità Shift, con il controllo Dry/Wet impostato al 100%.
Guida degli Effetti Audio di Live 364 22.17 Gate L'effetto Gate. (Nota: l'effetto Gate non è disponibile nell'edizione Lite). L'effetto Gate lascia passare soltanto i segnali il cui livello ecceda una soglia specificata dall'utente. Un Gate può eliminare il rumore di basso livello che si presenta fra i suoni (ad es. sibili o ronzii) oppure può modellare un suono spostando la soglia in modo che tagli le code di un riverbero o di un delay oppure tronchi il decadimento naturale di uno strumento.
Guida degli Effetti Audio di Live 365 vicino al livello di soglia. Il valore di Return è rappresentato nel display come un'ulteriore linea orizzontale arancione. Con il pulsante Flip (o Inversione) attivato, il Gate funziona al rovescio: il segnale passa soltanto se il suo livello è al di sotto della soglia. Un gate può reagire ad un segnale in ingresso solo dopo l'arrivo del segnale. Poiché deve applicare anche un inviluppo di attacco/rilascio, il gating è sempre lievemente in ritardo.
Guida degli Effetti Audio di Live 366 nescato interamente dalla sorgente di sidechain. A 0%, la sidechain è praticamente bypassata. Nota: aumentando il guadagno non si aumenta il volume del segnale sorgente nel mix. L'audio di sidechain è solo un innesco (trigger) per il Gate e non viene mai realmente udito. L'uso del Gate via sidechain può essere impiegato per imporre moduli ritmici da una sorgente ad un'altra.
Guida degli Effetti Audio di Live 367 Il Glue Compressor è un compressore a modello analogico realizzato in collaborazione con Cytomic, basato sul classico bus compressor di una famosa console di mixaggio degli anni '80. Come il Compressor originale di Live (pag.
Guida degli Effetti Audio di Live 368 di lasciarlo disabilitato, a meno che questo particolare tipo di distorsione "colorata" non sia proprio quello che state cercando. Il display ad ago del Glue Compressor mostra la quantità di riduzione del guadagno in dB. Il LED Clip diventa rosso se il livello di uscita del dispositivo sta eccedendo gli 0 dB. Se il Soft clipping è attivato, questo LED diventa giallo per indicare che i picchi vengono tagliati. 22.18.
Guida degli Effetti Audio di Live 369 Sulla destra della sezione esterna ci sono i controlli di EQ della sidechain. L'attivazione di questa sezione fa sì che il Glue Compressor venga innescato da una specifica banda di frequenze, anziché da un segnale "completo". Tale banda può appartenere al segnale compresso oppure, utilizzando l'EQ in combinazione con una sidechain esterna, al segnale audio di un'altra traccia.
Guida degli Effetti Audio di Live 370 (Nota: l'effetto Grain Delay non è disponibile nell'edizione Lite). L'effetto Grain Delay spezzetta il segnale d'ingresso in particelle molto piccole (chiamate "granuli"), che poi vengono individualmente ritardate e che possono anche avere intonazioni differenti rispetto al segnale originale. Rendendo casuali l'intonazione e il tempo di ritardo si possono creare delle complesse masse di suono e di ritmo che sembrano avere scarsa relazione con la fonte.
Guida degli Effetti Audio di Live 371 controllo Pitch principale, introducendo così diversi gradi di stabilità/instabilità nella struttura di pitch del suono. Il parametro Feedback regola quanto segnale in uscita venga rinviato all'ingresso della linea di ritardo.
Guida degli Effetti Audio di Live 372 Il controllo Ceiling (o Limite Massimo) imposta il massimo livello d'uscita del Limiter. Se il livello del segnale in ingresso non ha picchi che superano questo limite massimo, il Limiter in pratica non ha effetto. Il selettore Stereo / L/R determina come il Limiter tratti i picchi che si verificano solo su un lato del segnale stereo. In modalità L/R il Limiter funziona come due limitatori separati, con una limitazione indipendente per ciascun canale.
Guida degli Effetti Audio di Live 373 22.21 Looper L'effetto Looper. (Nota: l'effetto Looper non è disponibile nell'edizione Lite). Il Looper è un effetto audio basato sui classici dispositivi di loop in tempo reale. Vi permette di registrare l'audio e di eseguirlo in loop, creando infinite sovraincisioni sincronizzate al vostro Set. Se il Set non è in riproduzione, il Looper può analizzare l'audio in entrata e impostare il tempo di Live in modo da corrispondergli.
Guida degli Effetti Audio di Live 374 quantizzazione del lancio in funzione delle impostazioni del selettore Quantizzazione (pag. 47). Se la riproduzione di Live è in stop, il trasporto del Looper si attiva immediatamente, indipendentemente dalle impostazioni di Quantizzazione. Il tasto Clear (o Cancella) cancella il buffer del Looper.
Guida degli Effetti Audio di Live 375 Stopped Clear Record Empty Click Play Overdub Undo/Redo Doubleclick Hold Schema di funzionamento del pulsante di Trasporto Multi-Funzione del Looper. Il pulsante di Trasporto Multi-Funzione del Looper è ottimizzato per l'uso con un footswitch MIDI. Per assegnare un pedale, accedete alla Modalità Mappatura MIDI (pag. 549), cliccate sul pulsante, poi premete il pedale collegato. Quindi uscite dalla Modalità Mappatura MIDI.
Guida degli Effetti Audio di Live 376 •Song in esecuzione: se il selettore Record Length del Looper è impostato su "x bars" (x misure), il Looper registrerà finché non si preme un altro pulsante di trasporto. Se specificate un numero fisso di misure da registrare selezionando un'altra opzione del selettore, il Looper registrerà per il tempo specificato, poi passerà alla modalità Riproduzione o Sovraincisione, a seconda dell'impostazione del pulsante posto accanto a questo selettore.
Guida degli Effetti Audio di Live 377 default su Re-Pitch (pag. 158). Potete anche trascinare i file audio nell'area "Drag me!", rimpiazzando il contenuto del buffer del Looper. Potete poi utilizzare questo materiale, per esempio, come base per ulteriori sovraincisioni. La manopola Speed (o Velocità) regola la velocità di riproduzione del Looper (e quindi il pitch, cioè la frequenza).
Guida degli Effetti Audio di Live 378 •Rec/OVR/Stop (registrazione/sovraincisione/stop): permette di ascoltare sempre il segnale d'ingresso, tranne quando il Looper è in modalità riproduzione. Questa opzione è simile alla modalità Insert del Beat Repeat (pag. 332) e può essere usata per registrare del materiale che può interrompere improvvisamente la riproduzione di Live. 22.21.
Guida degli Effetti Audio di Live 379 22.22 Multiband Dynamics L'effetto Multiband Dynamics. (Nota: l'effetto Multiband Dynamics non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite). Il dispositivo Multiband Dynamics è uno strumento flessibile per modificare la gamma dinamica del materiale audio.
Guida degli Effetti Audio di Live 380 downward compression (common) original dynamic range smaller dynamic range original dynamic range smaller dynamic range upward compression (uncommon) Compressione verso il basso e compressione verso l'alto. L'opposto della compressione è l'"espansione". Un tipico espansore abbassa i livelli dei segnali che sono al di sotto di una determinata soglia. Questo è il modo in cui lavora il dispositivo Gate di Live (pag.
Guida degli Effetti Audio di Live 381 Riassumendo: •Compressione verso il basso (comune): riduce i segnali forti •Compressione verso l'alto (non comune): aumenta i segnali lievi •Espansione verso il basso (comune): riduce i segnali lievi •Espansione verso l'alto (non comune): aumenta i segnali forti Il dispositivo Multiband Dynamics consente di effettuare tutti questi tipi di processamento.
Guida degli Effetti Audio di Live 382 mano che regolate il guadagno o il processamento di dinamica di una banda, potete vedere come la sua uscita cambi rispetto al suo ingresso. Quando spostate il mouse sopra il display, passando sopra le estremità sinistra o destra dei blocchi il cursore assume la forma di una parentesi quadra. Questi blocchi rappresentano i livelli del segnale, rispettivamente, sotto le soglie Inferiori (Below) e sopra le soglie Superiori (Above).
Guida degli Effetti Audio di Live 383 Attivando Soft Knee (lett. curva morbida del ginocchio), la compressione o l'espansione iniziano gradualmente, man mano che il segnale si avvicina alla soglia. Anche il selettore RMS/Peak influisce sulla velocità di risposta del Multiband Dynamics alle variazioni di livello. Selezionando Peak il dispositivo reagisce ai picchi brevi contenuti nel segnale.
Guida degli Effetti Audio di Live 384 L'attivazione del pulsante Sidechain vi permette di scegliere un qualsiasi punto di assegnazione interna di Live tramite il selettore sottostante. Questo fa sì che la sorgente scelta agisca come innesco (trigger) del dispositivo, al posto del segnale che viene effettivamente compresso.
Guida degli Effetti Audio di Live 385 vostre regolazioni. In generale, il de-essing (lett. rimozione delle sibilanti) funziona meglio con tempi di attacco e di rilascio piuttosto brevi. Decompressione Ai tecnici di mastering viene spesso chiesto di fare miracoli, come aggiungere "spinta" ed energia ad un mix che è già stato fortemente compresso e che, pertanto, non ha quasi più transienti residui.
Guida degli Effetti Audio di Live 386 22.23 Overdrive L'effetto Overdrive. (Nota: l'effetto Overdrive non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite). Overdrive è un effetto di distorsione che rende omaggio ad alcuni classici dispositivi a pedale comunemente usati dai chitarristi. A differenza di molte unità di distorsione, può essere "spinto" in modo estremo senza sacrificare la gamma dinamica. Lo stadio di distorsione è preceduto da un filtro passa-banda che può essere controllato con un controller X-Y.
Guida degli Effetti Audio di Live 387 Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Regolatelo a 100% se usate l'Overdrive in una Traccia di Ritorno. 22.24 Phaser L'effetto Phaser. (Nota: l'effetto Phaser non è disponibile nell'edizione Lite). L'effetto Phaser utilizza una serie di filtri passa-tutto per generare uno spostamento di fase nello spettro di frequenza di un suono.
Guida degli Effetti Audio di Live 388 Il Phaser contiene due LFO per modulare la frequenza del filtro dei canali stereo sinistro e destro. Gli LFO dispongono di sei possibili forme d'onda: sinusoidale, quadra, triangolare, dente di sega ascendente, dente di sega discendente e casuale. Il limite di influenza degli LFO sulla frequenza del filtro si regola tramite il controllo Amount. La velocità degli LFO è determinata dal controllo Rate, che può essere regolato in termini di Hertz.
Guida degli Effetti Audio di Live 389 L'effetto Ping Pong Delay usa una singola linea di ritardo multi-tap per generare un delay che salti dall'uscita sinistra a quella destra. Il delay è preceduto da un filtro passa-basso e passa-alto che può essere controllato con un controller X-Y. Per definire la larghezza di banda del filtro, cliccate e trascinate lungo l'asse verticale. Per impostare la posizione della banda di frequenza, cliccate e trascinate lungo l'asse orizzontale.
Guida degli Effetti Audio di Live 390 dalità Fade è l'opzione di default. •Jump salta immediatamente al nuovo tempo di ritardo. Nota: questo causerà un clic udibile se il tempo di ritardo viene cambiato mentre le ripetizioni stanno suonando. La modalità Jump corrisponde al comportamento di default prima di Live 8. Caricando dei Set creati con le precedenti versioni di Live sarà selezionata automaticamente la modalità Jump. 22.26 Redux L'effetto Redux.
Guida degli Effetti Audio di Live 391 Il selettore Modalità di Downsample definisce se il downsampling debba eseguire l'interpolazione su una gamma più piccola ("Soft", riduzione di fino a 20.0 campioni) o su una gamma più grande ("Hard", riduzione di fino a 200 campioni). La Bit Reduction (lett. riduzione di bit) è simile, ma mentre il downsampling sovrappone una griglia nel tempo, la riduzione di bit fa lo stesso con l'ampiezza.
Guida degli Effetti Audio di Live 392 Il segnale d'ingresso passa innanzitutto attraverso un filtro e poi nei risonatori. Ci sono quattro tipi di filtro d'ingresso selezionabili: passa-basso, passa-banda, passa-alto e notch. La frequenza del filtro d'ingresso può essere regolata con il parametro Frequency. Il primo risonatore è alimentato da entrambi i canali d'ingresso (destro e sinistro), mentre il secondo ed il quarto sono dedicati al canale sinistro e il terzo e il quinto al canale destro.
Guida degli Effetti Audio di Live 393 22.28 Reverb L'effetto Reverb. 22.28.1 Input Processing (Processamento d'ingresso) Il segnale d'ingresso passa in primo luogo attraverso i filtri Lo Cut (taglia-basse) e Hi Cut (tagliaalte), il controller X-Y dei quali consente di cambiare la frequenza centrale della banda (asse X) e la larghezza della banda (asse Y). Entrambi i filtri possono essere disattivati, quando non necessari, per risparmiare risorse di CPU.
Guida degli Effetti Audio di Live 394 suono diffuso si manifesta più tardi. Un valore più alto può a volte migliorare l'intelligibilità della sorgente, mentre un valore più basso può dare un decadimento più graduale. Il controllo Spin applica delle modulazioni alle prime riflessioni. Il controller X-Y agisce sulla profondità e sulla frequenza di queste modulazioni. Una maggior profondità tende a fornire una risposta di tarda diffusione meno "colorata" (spettralmente più neutra).
Guida degli Effetti Audio di Live 395 disabilitato, il segnale in ingresso contribuirà all'ampiezza diffusa. L'interruttore Flat (o Piatto) bypassa i filtri shelving High e Low quando Freeze è attivato. Se Flat è disattivato, la riverberazione congelata perderà energia nelle bande di frequenza attenuate, in funzione dello stato dei filtri shelving High e Low.
Guida degli Effetti Audio di Live 396 Saturator è un effetto di modellazione d'onda in grado di aggiungere quel contributo "sporco", di spinta o di calore mancante al vostro suono. Può ammantare i segnali d'ingresso in una saturazione morbida o condurli a molte varietà di distorsione differenti. Una griglia X-Y aiuta a visualizzare la curva di modellazione di Saturator. I valori d'ingresso e d'uscita del modellatore sono mappati, rispettivamente, sugli assi X e Y.
Guida degli Effetti Audio di Live 397 alla curva di distorsione. •Period (o Periodo, frequenza) determina la densità d'ondulazione dell'onda sinusoidale sovrapposta. Il pulsante DC attiva un filtro DC nello stadio d'ingresso di Saturator. Questo è utile soprattutto per la rimozione di offset DC dal materiale audio che li contiene. L'attivazione del pulsante Color abilita due filtri.
Guida degli Effetti Audio di Live 398 L'effetto Simple Delay offre due linee di ritardo indipendenti, una per ciascun canale (destro e sinistro) Link. Attivando l'interruttore Link, le impostazioni del canale destro (R) vengono disabilitate, consentendo di applicare le impostazioni del canale sinistro (L) ad entrambe le parti (L e R). Per riferire il tempo del delay al tempo della song impostate la Modalità di Delay come Sync, abilitando così l'uso del selettore delle Divisioni in Beat.
Guida degli Effetti Audio di Live 399 22.31 Spectrum Il dispositivo Spectrum. (Nota: il dispositivo Spectrum non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite). Spectrum esegue l'analisi in tempo reale della frequenza dei segnali audio in ingresso. I risultati vengono rappresentati in un grafico, con "dB" lungo l'asse verticale e "frequenza/altezza" lungo l'asse orizzontale. I livelli di picco vengono conservati nel grafico fino al riavvio della song.
Guida degli Effetti Audio di Live 400 Il pulsante Graph (o Grafico) alterna la visualizzazione dello spettro tra Line (linea singola interpolata) e Bins (istogrammi a frequenze discrete). Max commuta il display dell'ampiezza massima accumulata. Con Max abilitato, potete resettare l'ampiezza massima cliccando sul display. I pulsanti Scale X vi permettono di scegliere la scala di rappresentazione delle frequenze tra lineare, logaritmica e a semitoni.
Guida degli Effetti Audio di Live 401 22.32 Tuner Il dispositivo Tuner. Tuner analizza e visualizza la frequenza monofonica in entrata, nonché la sua distanza dal semitono più vicino. Tuner è basato sui classici accordatori per chitarra, ha un grande display concepito per facilitare la visibilità sul palco ed è perfetto per accordare strumenti o sintetizzatori esterni. Nota: Tuner non è un effetto audio, ma uno strumento di misura e non altera in alcun modo il segnale in ingresso.
Guida degli Effetti Audio di Live 402 Tuner in Modalità Target. In Modalità Strobe (stroboscopio) la curva diventa una banda rotante di luci. Il verso di rotazione indica se il segnale sia crescente o calante. Se la banda ruota verso destra la frequenza in arrivo è crescente, se ruota verso sinistra il segnale è calante. Quanto più il vostro segnale è stonato, tanto più velocemente la banda ruota. Tuner in Modalità Strobe.
Guida degli Effetti Audio di Live 403 Tuner nella Vista a Istogramma. Trascinate verso l'alto o verso il basso sul display per far scorrere le diverse altezze, oppure trascinate orizzontalmente per aumentare o ridurre lo zoom. Con Auto attivato, il display si regola automaticamente in modo che la frequenza in ingresso sia al centro del display. Il cursore Reference vi consente di cambiare la frequenza di riferimento utilizzata da Tuner nell'analisi dei segnali in arrivo.
Guida degli Effetti Audio di Live 404 22.33 Utility Il dispositivo Utility. Il dispositivo Utility può svolgere alcune funzioni molto utili, specialmente in combinazione con altri dispositivi. Il pulsante Mute, se abilitato, fa semplicemente tacere il segnale in arrivo. Nota: i controlli di attivazione e di Mute di una traccia sono sempre collocati alla fine della catena del segnale.
Guida degli Effetti Audio di Live 405 200% l'uscita contiene soltanto la differenza tra canale destro e canale sinistro. Se il selettore Modalità dei Canali viene impostato su "Left" o "Right" il controllo Width non ha funzione e quindi è disabilitato. Nella parte inferiore del dispositivo vi sono due controlli di Fase, uno per ogni canale. Come suggerito dal nome, invertono la fase del rispettivo canale. 22.34 Vinyl Distortion L'effetto Vinyl Distortion.
Guida degli Effetti Audio di Live 406 Il controllo Drive aumenta o diminuisce la quantità generale di distorsione generata sia da Tracing Model, sia da Pinch Effect. Ci sono due modalità di distorsione: Soft e Hard. La modalità Soft simula il suono di disco dub, mentre la modalità Hard è più simile a quella di un disco in vinile standard. I pulsanti Stereo/Mono determinano se la distorsione Pinch avvenga in stereo o in mono. Per una simulazione realistica delle distorsioni del vinile regolatelo su Stereo.
Guida degli Effetti Audio di Live 407 I vocoder lavorano eseguendo il segnale portante e il segnale del modulatore attraverso banchi di filtri passa-banda. Il livello d'uscita di ciascuno filtro del modulatore viene poi analizzato e utilizzato per controllare il volume del corrispondente filtro del segnale portante. Il Vocoder di Live deve essere inserito in una traccia che contiene il materiale audio che intendete usare come modulatore.
Guida degli Effetti Audio di Live 408 La manopola Unvoiced (senza intonazione, lett. "senza voce") regola il volume di un generatore di rumore aggiuntivo, che viene utilizzato per risintetizzare le porzioni del segnale modulatore prive di pitch, come i suoni "f" e "s". Il cursore Sens. (o Sensibilità Unvoiced) imposta la sensibilità dell'algoritmo di individuazione delle porzioni di segnale prive di intonazione. Al 100% il generatore di rumore senza intonazione è sempre attivo.
Guida degli Effetti Audio di Live 409 I controlli Attack e Release (o Tempo di Attacco/Rilascio) regolano quanto velocemente il Vocoder risponda alle variazioni di ampiezza del segnale modulatore. Tempi molto rapidi preservano i transienti del modulatore, ma possono causare artefatti da distorsione. Gli interruttori Mono / Stereo / L/R determinano quanti canali vengano utilizzati per portante e modulatore. La modalità Mono tratta portante e modulatore come sorgenti mono.
Guida degli Effetti Audio di Live 410 5. Se state creando il vostro materiale col sintetizzatore e con la voce in tempo reale, assicuratevi che il pulsante Arma sia attivato in entrambe le tracce. 6. Suonate il sintetizzatore mentre parlate nel microfono. Sentirete il ritmo del vostro parlato con la timbrica e le frequenze del sintetizzatore. Per ascoltare solo il segnale trattato col Vocoder, mettete in Solo la traccia della voce, in modo che la "normale" traccia del sintetizzatore venga silenziata.
Guida degli Effetti MIDI di Live 411 Capitolo 23 Guida degli Effetti MIDI di Live Live dispone di una raccolta personalizzata di effetti MIDI incorporati. I principi fondamentali sull'utilizzo degli effetti di Live sono trattati nel capitolo Lavorare con Strumenti ed Effetti (pag. 247). 23.1 Arpeggiator L'effetto Arpeggiator. L'effetto Arpeggiator di Live prende le singole note MIDI da una accordo tenuto (o da una singola nota) e le esegue come un pattern (modello) ritmico.
Guida degli Effetti MIDI di Live 412 23.1.1 Sezioni Style e Rate Il selettore Style dell'Arpeggiator determina la sequenza delle note nel pattern ritmico. "Up" e "Down". "UpDown" e "DownUp". "Down & Up" e "Up & Down". "Converge" e "Diverge". "Con & Diverge".
Guida degli Effetti MIDI di Live 413 "Pinky Up" e "Pinky UpDown". "Thumb Up" e "Thumb UpDown". Lo stile "Play Order" posiziona le note nei pattern secondo l'ordine col quale vengono suonate. Questo, pertanto, è riconoscibile soltanto quando è stato eseguito più di un accordo o di una nota.
Guida degli Effetti MIDI di Live 414 è determinata dallo stesso controllo Intensità Globale dei Groove della Raccolta di Groove (pag. 184). Con il parametro Hold (o Mantenimento) attivo, l'Arpeggiator continuerà a suonare il pattern anche dopo che i tasti della tastiera sono state rilasciati. Il pattern sarà ripetuto fino a quando non sarà premuto un altro tasto.
Guida degli Effetti MIDI di Live 415 oppure, impostando l'opzione "Shift" nel selettore Tanspose (o Modalità di Trasposizione), di eseguirla in semitoni. Il controllo Distance (o Distanza di Trasposizione) stabilisce la distanza fra i passaggi di trasposizione, regolandola in intervalli della scala (per le trasposizioni "Major" e "Minor") o in semitoni (per la trasposizione "Shift").
Guida degli Effetti MIDI di Live 416 toni rispetto all'originale. Ad esempio, regolando Shift 1 a "+4 semitoni" e Shift 2 a "+7 semitoni" si ottiene un accordo maggiore, del quale la nota in arrivo è la radice. Il controllo Velocity posto sotto ogni manopola Shift permette un'ulteriore modellazione armonica, dato che lo strumento consenta cambiamenti di volume o di timbro in funzione della Velocity.
Guida degli Effetti MIDI di Live 417 Quando Trigger (o Sorgente d'Innesco) è impostato su Note On sono disponibili solo i controlli di tempo. La Length (lunghezza) delle note tenute può essere regolata in millisecondi (modalità Time) oppure sincronizzata al tempo della song (modalità Sync). Il controllo Gate definisce la percentuale del valore di Length alla quale vengono tenute le note. A 200% la lunghezza di una nota verrà raddoppiata.
Guida degli Effetti MIDI di Live 418 23.4 Pitch L'effetto Pitch. L'effetto Pitch è una utilità di trasposizione che cambia il pitch delle note in arrivo di +/- 128 semitoni. I controlli Range (o Intervallo) e Lowest (o La più bassa) agiscono insieme per definire una gamma di Note Accettate attraverso la quale è consentito alle note di passare. Le note non comprese in questa gamma verranno bloccate, facendo lampeggiare il LED dell'effetto.
Guida degli Effetti MIDI di Live 419 23.5 Random L'effetto Random. L'effetto Random aggiunge un elemento di imprevedibilità al parametro pitch (altezza). Il controllo Chance definisce la probabilità che il pitch della nota ricevuta venga cambiato in un valore casuale. Potete pensare a questo parametro come a una specie di controllo Dry/Wet (segnale Originale/Processato) della casualità.
Guida degli Effetti MIDI di Live 420 uscita sarà sempre la nota seguente nella serie. Allo 0% la successiva nota in uscita sarà sempre la nota in arrivo. Per esempio, con Chance impostata a 100%, Choices a 12 e Scale a 1, eseguendo una volta C3 (Do3) si innescherà C3, ma ciascun successivo C3 innescherà il seguente semitono superiore, fino a quando il dispositivo non raggiungerà C4, punto dal quale ricomincerà daccapo con C3.
Guida degli Effetti MIDI di Live 421 basso a sinistra) mostrata nella matrice può essere cambiata usando il controllo Base. L'asse X della matrice mostra i valori delle note in arrivo e l'asse Y i loro equivalenti in uscita. Usate i clic del mouse per spostare o cancellare i quadratini arancioni, che definiscono dove sarà inviata sulla scala una nota in arrivo. (Cancellare una nota dalla matrice della scala significa che non suonerà più.
Guida degli Effetti MIDI di Live 422 Le manopole Out Low e Out Hi (o Intervallo di Uscita) controllano la Velocity in uscita (da 1 a 127), che è rappresentata dall'asse Y del display X-Y. Le Velocity in arrivo che sono mostrate nel display si trovano all'interno dell'Intervallo di Entrata, scelto tramite i controlli Range (o Intervallo) e Lowest (o Nota più bassa), e sono rappresentate sull'asse X. La curva risultante mostra come la Velocity venga alterata dall'effetto.
Guida degli Strumenti di Live 423 Capitolo 24 Guida degli Strumenti di Live Live dispone di una raccolta personalizzata di strumenti incorporati. I principi fondamentali sull'utilizzo degli effetti di Live sono trattati nel capitolo Lavorare con Strumenti ed Effetti (pag. 247). 24.1 Analog Lo strumento Analog. Analog è un sintetizzatore analogico virtuale, creato in collaborazione con Applied Acoustics Systems.
Guida degli Strumenti di Live 424 La versione completa di Analog non è inclusa nella versione standard di Live, ma è uno speciale dispositivo acquistabile separatamente. 24.1.1 Architettura e Interfaccia La seguente figura illustra il flusso del segnale di Analog: Filter 1 Oscillator 1 Amp 1 L R Oscillator 2 LFO 2 Pre Filter Mix LFO 1 Filter Env 1 Amp Env 1 Filter 2 Amp 2 Filter Env 2 Amp Env 2 Output LFO 1 L R L R LFO 2 Noise Diagramma del flusso del segnale di Analog.
Guida degli Strumenti di Live 425 24.1.2 Oscillatori Display e Shell di Analog: i parametri dei due Oscillatori. I due oscillatori di Analog usano la modellazione fisica per carpire il carattere degli oscillatori hardware vintage. Dal momento che utilizzano la modellazione anziché le wavetables sono esenti da aliasing. Ogni oscillatore può essere attivato/disattivato indipendentemente tramite gli interruttori della shell: Osc 1 o Osc 2.
Guida degli Strumenti di Live 426 Il pitch (frequenza) dell'oscillatore può essere modulato in base alle impostazioni dei parametri del display Pitch Mod e Pitch Env. Il cursore dell'LFO determina l'intensità della modulazione dell'LFO sul pitch. Anche in questo caso, il parametro è abilitato solo se l'LFO è attivato. Il cursore Key controlla quanto l'intonazione dell'oscillatore sia soggetta ai cambiamenti del pitch delle note MIDI.
Guida degli Strumenti di Live 427 24.1.3 Generatore di rumore Display e Shell di Analog: i parametri del Generatore di Rumore. Il Generatore di Rumore (o Noise Generator) produce rumore bianco e include un proprio filtro passa-basso con pendenza a -6dB per ottava. Il generatore può essere attivato/disattivato tramite l'interruttore Noise della shell. Il suo livello d'uscita si regola con il cursore posto a destra dell'interruttore.
Guida degli Strumenti di Live 428 24.1.4 Filtri Display e Shell di Analog: i parametri dei due Filtri. I due filtri multi-modalità di Analog sono dotati di una architettura di routing flessibile, di più opzioni di saturazione e di una serie di possibilità di modulazione. Come per gli oscillatori, tutti i parametri possono essere impostati indipendentemente per ciascun filtro. Gli interruttori Fil 1 e Fil 2 della shell attivano/disattivano i rispettivi filtri.
Guida degli Strumenti di Live 429 saturazione è uguale per valori positivi e negativi. Le modalità Asym applicano una saturazione asimmetrica. Per entrambi i tipi, valori più alti si traducono in una maggior distorsione. Drive può essere completamente disattivato scegliendo Off nel selettore. Sperimentate le varie opzioni per comprendere come agiscano sui segnali in arrivo. 24.1.5 Amplificatori Display e Shell di Analog: i parametri dei due Amplificatori.
Guida degli Strumenti di Live 430 24.1.6 Inviluppi Display (e Shell) di Analog: i parametri degli Inviluppi. Oltre agli inviluppi di pitch delle sezioni degli oscillatori, Analog è dotato di inviluppi indipendenti per ciascun filtro e amplificatore. Questi quattro inviluppi hanno controlli identici, interamente ospitati all'interno del display.
Guida degli Strumenti di Live 431 Il selettore Slope sceglie la curva dei segmenti dell'inviluppo tra lineare ed esponenziale. Il cambiamento viene rappresentato anche nella visualizzazione dell'inviluppo. Normalmente, ogni nuova nota innesca un proprio inviluppo dall'inizio della fase d'attacco. Abilitando Legato una nuova nota suonata mentre un'altra nota sia già premuta utilizzerà l'inviluppo della prima nota dalla posizione corrente.
Guida degli Strumenti di Live 432 24.1.7 LFO Display e Shell di Analog: i parametri dei due LFO. I due LFO di Analog possono essere impiegati come sorgenti per la modulazione di oscillatori, filtri e amplificatori. Come per le altre sezioni, ciascun LFO dispone di parametri indipendenti. Gli interruttori LFO 1 e LFO 2 della shell attivano/disattivano i rispettivi LFO, mentre le manopole Rate ne regolano la velocità.
Guida degli Strumenti di Live 433 24.1.8 Parametri Globali Display e Shell di Analog: i parametri delle Opzioni Globali. I parametri Globali della shell e del display regolano la risposta di Analog ai dati MIDI e ai controlli di esecuzione quali vibrato e glissando. Il controllo Volume della shell regola il volume d'uscita generale dello strumento. In pratica è il controllo master e può aumentare o attenuare l'uscita delle sezioni degli amplificatori.
Guida degli Strumenti di Live 434 L'attivazione dell'effetto unisono abilita i due ulteriori parametri Unison del display. Il selettore Voices sceglie tra 2 o 4 voci sovrapposte, mentre il cursore Delay aumenta il tempo di ritardo che precede l'attivazione di ciascuna voce sovrapposta. L'interruttore Gli attiva/disattiva l'effetto Glide (glissando). Si usa per fare in modo che il pitch "scivoli" tra le note, anziché cambiare improvvisamente.
Guida degli Strumenti di Live 435 nazione). L'opzione in alto a sinistra configura una struttura di routing in parallelo, con ciascun oscillatore che alimenta esclusivamente il proprio filtro e il proprio amplificatore. L'opzione in alto a destra è simile, ma in questo caso ciascun oscillatore divide la propria uscita equamente tra i due filtri.
Guida degli Strumenti di Live 436 24.2.1 Architettura e Interfaccia Il suono di Collision è prodotto da una coppia di oscillatori, chiamati Mallet e Noise, che alimentano una coppia di risonatori indipendenti (o collegati). Mentre gli oscillatori producono la componente iniziale del suono, sono i parametri dei risonatori ad avere il maggior impatto sul carattere del suono. L'interfaccia di Collision è divisa in schede, a loro volta suddivise in sezioni.
Guida degli Strumenti di Live 437 Sezione Mallet La sezione Mallet (o Battente) di Collision. La sezione Mallet (o Battente) simula l'impatto di un battente (bacchetta, feltro, etc.) contro una superficie. I parametri regolano le proprietà fisiche del battente stesso.
Guida degli Strumenti di Live 438 Sezione Noise La sezione Noise (o Rumore del Battente) di Collision. La sezione Noise (o Rumore) può essere usata al posto della o in aggiunta alla sezione Mallet. Come il battente, la sezione del rumore del battente produce il suono d'impulso iniziale di Collision. Ma Noise produce anche una componente di rumore bianco, che viene poi immessa in un filtro multi-modalità e in un generatore di inviluppo dedicato.
Guida degli Strumenti di Live 439 La sezione Noise può essere attivata/disattivata tramite il pulsante posto accanto al nome. 24.2.3 Schede Resonator I Risonatori di Collision. La parte principale del carattere di Collision è determinata dai parametri delle due schede Resonator. Ogni risonatore stereo può essere attivato o disattivato tramite l'interruttore della rispettiva scheda. Tenete presente che se entrambi i risonatori sono disattivati non verrà prodotto alcun suono.
Guida degli Strumenti di Live 440 Sezione Intonazione I parametri di Intonazione dei Risonatori. La manopole Tune e Fine funzionano come controlli di intonazione grezza e fine. Tune sposta l'intonazione verso l'alto o il basso con incrementi in semitoni, mentre Fine la corregge con incrementi in centesimi (fino ad un massimo di +/- 50 centesimi, cioè un quarto di tono). Il cursore Key (sotto la manopola Tune) determina il grado d'influenza dell'altezza delle note MIDI sull'intonazione del risonatore.
Guida degli Strumenti di Live 441 Il selettore Tipo di Risonanza permette di scegliere tra sette tipi di oggetti risonanti modellati fisicamente: •Beam simula le proprietà di risonanza di barre di diversi materiali e dimensioni. •Marimba, una variante specializzata del modello Beam, riproduce la caratteristica intonazione degli armonici delle barre della marimba, prodotti come risultato del profondo incavo delle barre. •String simula il suono prodotto dalle corde di diversi materiali e dimensioni.
Guida degli Strumenti di Live 442 Il parametro Radius (o Raggio) è disponibile solo per i risonatori Pipe e Tube. Questo cursore regola il raggio della canna o del tubo. Con l'aumentare del raggio aumentano sia il tempo di decadimento sia il sostegno delle frequenze alte. Con dimensioni molto grandi cambia anche il Pitch (altezza) fondamentale del risonatore.
Guida degli Strumenti di Live 443 Sezione Mixer Il Mixer dei Risonatori. Ciascun risonatore ha i propri controlli di Volume e di Pan. Pan può anche essere modulato dal pitch (altezza) delle note tramite il cursore K (Key) posto sotto la manopola. Il parametro Bleed (o Rientro) miscela una porzione del segnale originale dell'oscillatore con il segnale risonante. A valori più alti corrisponde una porzione maggiore di segnale originale.
Guida degli Strumenti di Live 444 Il selettore Modalità di Frequenza dell'LFO (accanto al selettore della forma d'onda) consente di impostare la frequenza in Hertz o in divisioni di beat sincronizzate al tempo. Il controllo Depth (o Profondità dell'LFO) regola l'intensità complessiva dell'LFO, mentre il controllo Rate (o Frequenza dell'LFO) ne regola la velocità.
Guida degli Strumenti di Live 445 Sezione Globale La sezione Globale di Collision. La sezione Globale (sul lato destro dell'interfaccia) contiene i parametri che riguardano il comportamento e le prestazioni generali di Collision. La manopola del Volume agisce da controllo d'uscita generale di Collision. Collision dispone di un Limiter incorporato che si attiva automaticamente quando il livello audio è troppo alto. L'intervento è segnalato dal LED posto nell'angolo superiore destro.
Guida degli Strumenti di Live 446 Mallet Noise Resonator 1 Resonator 2 I Risonatori in configurazione 1 + 2 (in parallelo). Il selettore Voices (o Numero di Voci) imposta la polifonia disponibile. Poiché ogni voce usata richiede ulteriori risorse di CPU, potrebbero essere necessari degli esperimenti con questo selettore per trovare un buon equilibrio tra prestazioni e suonabilità, in particolare sulle macchine più datate. Se la funzione Retrig.
Guida degli Strumenti di Live 447 Naturalmente, per programmare suoni non realistici va bene tutto: •Provate ad usare l'eccitatore di Rumore (Noise), specialmente con tempi di inviluppo lunghi, per creare trame diluite e semi-granulari. Questi parametri possono essere utilizzati anche per simulare speciali effetti acustici, come bicchieri di cristallo o vibrafoni suonati con l'arco. •Fate esperimenti con i risonatori configurati in parallelo (1 + 2).
Guida degli Strumenti di Live 448 di ciascun parametro. Electric è più di una semplice ricostruzione di strumenti vintage; i suoi parametri possono essere spinti fino a valori non praticabili con gli strumenti reali, ottenendo alcuni nuovi suoni davvero sorprendenti, che ancora conservano una calda qualità acustica. La versione completa di Electric non è inclusa nella versione standard di Live, ma è uno speciale dispositivo acquistabile separatamente. 24.3.
Guida degli Strumenti di Live 449 La sottosezione Noise simula il rumore dell'impatto causato dal martelletto quando colpisce il diapason. La manopola Decay (o Decadimento del Rumore) regola il tempo di dissolvenza di questo rumore, mentre il controllo Pitch (o Altezza del Rumore) imposta la frequenza centrale. Il controllo Level (o Livello del Rumore) regola il volume generale del rumore. L'ulteriore controllo di scalatura Key determina quanto il volume del rumore dipenda dal pitch delle note. 24.3.
Guida degli Strumenti di Live 450 La manopola Tone (o Timbro degli Smorzatori) regola la rigidità degli smorzatori: ruotandola verso sinistra simula smorzatori morbidi, che producono un suono più "dolce"; ruotandola verso destra aumenta la durezza degli smorzatori, producendo un suono più brillante. Il controllo Level (o Livello degli Smorzatori) regola la quantità complessiva di rumore degli smorzatori.
Guida degli Strumenti di Live 451 24.3.6 Sezione Global La sezione Global contiene i parametri che riguardano il comportamento e le prestazioni generali di Electric. La manopola Volume regola il livello d'uscita generale di Electric. Il selettore Voices (o Numero di Voci) imposta la polifonia disponibile.
Guida degli Strumenti di Live 452 Il dispositivo External Instrument. Il dispositivo External Instrument non è di per sé uno strumento, ma piuttosto un'utilità di routing (assegnazione) che consente di integrare facilmente sintetizzatori (hardware) esterni, dispositivi ReWire e plug-in multi-timbrici nei vostri progetti. Il dispositivo invia dati MIDI e riceve segnali di ritorno audio. I due selettori MIDI To (o MIDI verso) scelgono l'uscita alla quale il dispositivo invia dati MIDI.
Guida degli Strumenti di Live 453 Il selettore Audio From (o Audio da) fornisce opzioni per il ritorno del segnale audio dal synth hardware, dal plug-in o dal dispositivo ReWire. Se il routing avviene con un synth hardware, utilizzate questo selettore per scegliere gli ingressi della vostra interfaccia audio connessi alle uscite del synth. Le scelte disponibili dipenderanno dalle impostazioni delle Preferenze Audio.
Guida degli Strumenti di Live 454 24.5 Impulse Lo strumento Impulse. Impulse è un campionatore di percussioni dotato di complesse possibilità di modulazione. Gli 8 campioni di percussioni caricati negli slot (alloggiamenti) per campioni di Impulse possono essere trattati con time-stretching, filtrati e processati con componenti di inviluppo, saturazione, pan e volume, quasi tutti trattabili con modulazioni random (casuali) e basate sulla Velocity. 24.5.
Guida degli Strumenti di Live 455 esecuzione. Nota: questo comportamento vale anche per le reazioni di Impulse ai cambiamenti di parametro tramite inviluppi di clip o automazioni: i cambiamenti vengono applicati quando inizia una nuova nota. Se desiderate ottenere cambiamenti continui durante l'esecuzione di una nota usate Simpler (pag. 507). I parametri dello slot 8 includono anche il pulsante Link, situato nell'angolo in basso a sinistra, che collega lo slot 8 allo slot 7.
Guida degli Strumenti di Live 456 nale e aggiunge distorsione; al tempo stesso, questo rende la maggior parte dei segnali molto più forti e di solito deve essere compensato abbassando il controllo di volume del campione. Regolazioni estreme di Drive sui suoni gravi producono i tipici suoni overdrive delle percussioni dei synth analogici. L'inviluppo può essere regolato usando il controllo Decay (decadimento), che può essere impostato fino ad un massimo di 10.0 secondi.
Guida degli Strumenti di Live 457 24.6 Operator Lo strumento Operator. Operator è un sintetizzatore avanzato e flessibile che combina il concetto di "modulazione di frequenza" (FM) con la sintesi sottrattiva e additiva classica. Utilizza quattro oscillatori a forma d'onda multipla che possono modulare ciascuno le frequenze dell'altro, creando timbri molto complessi con un numero di elementi limitato.
Guida degli Strumenti di Live 458 Operator compattato. Ciascun oscillatore di Operator può inviare il proprio segnale direttamente all'uscita oppure usarlo per modulare un altro oscillatore. Operator offre undici algoritmi predefiniti che determinano come gli oscillatori siano collegati. La scelta dell'algoritmo si effettua cliccando su una delle icone di struttura mostrate nel display globale, che appare quando viene selezionata la sezione in basso a destra (global) della shell.
Guida degli Strumenti di Live 459 Se desiderate immergervi in profondità nel sound design, Operator vi terrà occupati! Se desiderate scomporre completamente l'universo e riassemblarlo, dovreste provare anche a modulare i controlli di Operator con gli inviluppi di clip (pag. 303) o con la automazione delle tracce (pag. 291). 24.6.2 Sezione Oscillatori I parametri del Display e della Shell di Oscillator A.
Guida degli Strumenti di Live 460 d'onda incorporate e poi modificarla nello stesso modo. Il piccolo display posto accanto al selettore Wave fornisce una panoramica in tempo reale della forma d'onda. Quando il puntatore del mouse si trova sopra l'area del display dell'oscillatore si trasforma in una matita. Disegnando nell'area del display si alzano o si abbassano le ampiezze delle armoniche.
Guida degli Strumenti di Live 461 tamente quella delle note suonate, ma per alcuni suoni potrebbe essere utile regolare uno o più oscillatori con frequenze fisse. Ciò può essere fatto per ogni singolo oscillatore attivando l'opzione Fixed (o Modalità Frequenza Fissa). Questo permette di creare dei suoni che, quando eseguiti con note differenti, varieranno soltanto nel timbro, mantenendo sempre lo stesso tono (altezza).
Guida degli Strumenti di Live 462 Aliasing La distorsione di aliasing è un effetto secondario comune a tutta la sintesi digitale ed è il risultato dei limiti di frequenza di campionamento e di precisione dei sistemi digitali. Si presenta principalmente alle frequenze alte. La sintesi FM è particolarmente soggetta a produrre questo genere di effetto, poiché si possono generare facilmente suoni con molte armoniche alte. Questo significa anche che le forme d'onda più complesse (ad es.
Guida degli Strumenti di Live 463 Il selettore Dest. B (o Destinazione B) permette all'LFO di modulare un ulteriore parametro. L'intensità di questa modulazione è determinata dal cursore Dest. B. L'LFO offre una scelta di forme d'onda per LFO classiche, sample and hold (S&H) e rumore. Il Sample and hold usa numeri casuali scelti alla velocità dell'LFO, creando i punti casuali utili per i tipici suoni sci-fi retro-futuristici. La forma d'onda Noise è semplicemente rumore trattato con un filtro passa-banda.
Guida degli Strumenti di Live 464 rimangono selezionati, permettendovi, se lo desiderate, di modificarli con i tasti cursore (tasti freccia) della tastiera. Suggerimento: le curve d'inviluppo possono essere copiate e incollate da un oscillatore di Operator all'altro utilizzando il menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac). Come sopra accennato, gli inviluppi del Filtro e del Pitch hanno anche pendenze regolabili.
Guida degli Strumenti di Live 465 I tempi di tutti gli inviluppi di Operator possono essere scalati all'unisono tramite il controllo Time (o Tempo) della sezione globale della shell. Nota: nelle modalità Beat e Sync i valori dei tempi di battuta non vengono influenzati dal parametro Time della sezione globale della shell.
Guida degli Strumenti di Live 466 I Filtri di Oscillator possono essere molto utili per modificare i timbri delle ricche sonorità generate dagli oscillatori. E, poiché gli oscillatori vi offrono anche le forme d'onda classiche dei sintetizzatori analogici, con essi potete costruire molto facilmente un sintetizzatore sottrattivo. Operator offre una selezione di otto tipi di filtro, ognuno dei quali può essere commutato tra pendenze a 12 e 24 dB.
Guida degli Strumenti di Live 467 •Inviluppo del Filtro, tramite il controllo Envelope del display del filtro. •LFO, abilitando nel display dell’LFO la Dest. A "FIL", oppure impostando la Dest. B su "Filter Freq". Suggerimento: il menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac) della manopola Freq (o Frequenza del Filtro) contiene la voce "Esegui per Tasto".
Guida degli Strumenti di Live 468 Suggerimento: alcuni suoni dovrebbero essere monofonici per natura, il che significa che dovrebbero usare soltanto una voce. (Il flauto è un buon esempio). In questi casi, potete regolare Voices a 1. Se Voices è regolato a 1, si verifica un altro effetto: le voci che si sovrappongono saranno suonate in "legato", il che comporta che gli inviluppi non saranno innescati nuovamente (retriggered) da voce a voce; cambierà soltanto il pitch.
Guida degli Strumenti di Live 469 Operator offre anche lo speciale parametro Spread che crea un ricco chorus stereo usando due voci per nota, posizionandone una a sinistra e una a destra. Le due voci vengono leggermente "stonate" e l'entità di detuning può essere regolata con il controllo Spread nella sezione Pitch della shell. Suggerimento: se o meno Spread venga applicato ad una nota particolare dipende dalla regolazione del parametro durante l'evento Note On.
Guida degli Strumenti di Live 470 24.6.10 Lista Completa dei Parametri Le seguenti sezioni spiegano la funzione di ciascun parametro di Operator. Ricordate che potete accedere alle spiegazioni dei controlli di Live (inclusi quelli di Operator) anche direttamente nel software, semplicemente puntando il mouse sul controllo e leggendo il testo che appare nella Finestra Info. I parametri di questa lista sono raggruppati in sezioni basate sulle aree di Operator nelle quali compaiono.
Guida degli Strumenti di Live 471 Intervallo del Pitch Bend (assegnazione Pitch Bend) — Definisce l'effetto (l'intervallo) dei messaggi di pitch bend MIDI. Pan — Regola la posizione panoramica di ogni nota nell'immagine stereo. E' particolarmente utile quando viene modulato tramite gli inviluppi di clip. Pan
Guida degli Strumenti di Live 472 Filter Res — Modula la risonanza del filtro quando si usano tipi di filtro aggiornati. Filter Morph — Modula la posizione nel ciclo di metamorfosi del filtro (ha effetto solo per il tipo di filtro Morph SVF). Filter Drive — Modula la quantità del Drive (non ha effetto quando è selezionato Morph SVF). Filter Envelope Amount — Modula l'intensità dell'inviluppo del filtro.
Guida degli Strumenti di Live 473 Trasposizione (Transpose) — Regola la trasposizione globale dello strumento. I cambiamenti di questo parametro agiscono anche sulle note che stanno già suonando. Tempo
Guida degli Strumenti di Live 474 Risonanza del Filtro (Res) — Nei filtri passa-basso e passa-alto definisce la risonanza attorno alla frequenza del filtro, nei filtri passa-banda e notch definisce la larghezza del filtro. Inviluppo/Filtro (pulsanti Envelope/Filter) — Commutano la visualizzazione tra inviluppo del filtro e risposta in frequenza del filtro. Frequenza del Filtro
Guida degli Strumenti di Live 475 Forma d'Onda dell'LFO — Sceglie fra diverse tipiche forme d'onda di LFO. Sample and Hold (S&H) crea punti casuali e Noise eroga rumore trattato con un filtro passa-banda. Tutte le forme d'onda sono a "banda limitata" per evitare clic indesiderati. Gamma dell'LFO — L'LFO copre un intervallo di frequenze estremo. Scegliete Low per una gamma "50 secondi — 30 Hz", Hi per "8Hz — 12 kHz". Sync sincronizza la frequenza dell'LFO al tempo del vostro Set.
Guida degli Strumenti di Live 476 Shell e Display degli Oscillatori A-D Osc Sì/No (pulsanti A-D) — Attiva/disattiva l'oscillatore. Frequenza Grezza dell'Osc (Coarse) — La relazione tra la frequenza dell'oscillatore e il pitch della nota è definito dai parametri Coarse e Fine. Coarse imposta il rapporto in numeri interi, creando relazioni armoniche. Frequenza Fine dell'Osc (Fine) — La relazione tra la frequenza dell'oscillatore e il pitch della nota è definito dai parametri Coarse e Fine.
Guida degli Strumenti di Live 477 Fase dell'Osc (Phase) — Regola la fase iniziale dell'oscillatore. La gamma rappresenta un ciclo intero. Retrigger dell'Osc (R) — Se attivato, ogni volta che viene innescata una nota la forma d'onda riparte dalla stessa posizione della propria fase. Se R è disattivato, l'oscillatore procedere liberamente.
Guida degli Strumenti di Live 478 Tempo di Decadimento dell'Inviluppo (Decay) — Determina il tempo impiegato da una nota per raggiungere il livello di sostegno dal livello di picco. Negli inviluppi degli oscillatori la forma di questo segmento dell'inviluppo è esponenziale. Negli inviluppi del filtro e del pitch la forma di questo segmento è regolabile.
Guida degli Strumenti di Live 479 Tempo dell'Inviluppo
Guida degli Strumenti di Live 480 Esegui per Tasto — Questo comando del menu di contesto [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac) della manopola Freq (o Frequenza del Filtro) ottimizza automaticamente il filtro per il tracciamento dei tasti, impostando la Frequenza di Taglio a 466 Hz e il parametro Freq
Guida degli Strumenti di Live 481 24.7.1 Iniziare ad usare Sampler Iniziare ad usare Sampler è facile quanto scegliere un preset dal browser. Come tutti i dispositivi di Live, i preset di Sampler sono raccolti nelle cartelle poste sotto il suo nome. Anche i preset importati da librerie di campioni di terze parti vi sono raccolti, nella cartella Imports.
Guida degli Strumenti di Live 482 Il menu di contesto della barra del titolo di Sampler. Mentre Taglia, Copia, Rinomina, Edita Testo Info ed Elimina dovrebbero già esservi familiari, le altre opzioni meritano qualche spiegazione. Raggruppa — Selezionando questo comando si carica Sampler in un nuovo Rack di Strumenti. Compatta — Riduce Sampler in modo che sia visibile solo la barra del titolo del dispositivo. Espandetelo rapidamente facendo doppio clic sulla barra del titolo del dispositivo.
Guida degli Strumenti di Live 483 24.7.4 Schede di Sampler Le funzioni di Sampler sono organizzate in schede per categorie (Zone, Sample, Pitch/Osc, Filter/Global, Modulation e MIDI), accessibili dalla barra del titolo di Sampler. Cliccando su una scheda se ne riveleranno i contenuti nell'area sottostante, con l'eccezione della scheda Zone. Oltre a servire come supporto organizzativo, ogni scheda dispone di uno o più LED che indicano se vi sono informazioni di modulazione nell'area corrispondente.
Guida degli Strumenti di Live 484 L'Editor delle Zone Key (di Tasti). L'Editor delle Zone si apre con una propria "vista" in una finestra dedicata, direttamente sopra la Vista Dispositivi. Usata in combinazione con le altre schede di Sampler, questa disposizione accelera notevolmente la creazione e l'editing dei multisample. Sul lato sinistro dell'Editor delle Zone c'è l'Elenco dei Layer di Campioni (stratificazione di campioni), nel quale si organizzano i multisample.
Guida degli Strumenti di Live 485 Vista dell’Editor di Zone (Key/Vel/Sel) — Questi pulsanti selezionano la visualizzazione nel display, scegliendo tra Editor delle Zone di Tasti (Key), Editor delle Zone di Velocity (Vel) e Editor di Selezione dei Campioni (Sel). Gli Editor di Zona di Tasti, Zona di Velocity e Selezione dei Campioni. Elenco dei Layer di Campioni L'elenco dei Layer di Campioni.
Guida degli Strumenti di Live 486 Il menu di contesto dell'Elenco dei Layer di Campioni. Facendo [clic-destro](PC) / [CTRL-clic](Mac) nell'Elenco dei Layer di Campioni si apre il menu di contesto, che offre le opzioni per ordinare e visualizzare i layer, distribuirli lungo la tastiera e altre opzioni di gestione e di manutenzione dei campioni. Elimina — Elimina i campioni correntemente selezionati. Duplica — Duplica i campioni correntemente selezionati. Rinomina — Rinomina il campione selezionato.
Guida degli Strumenti di Live 487 Mostra nel Browser — Naviga nel browser fino al campione selezionato nell'editor e lo seleziona. Gestisci Campione — Apre il File Manager e seleziona il campione scelto. Normalizza Volumi — Regola il controllo del Volume di Sampler in modo che il picco più alto di ciascun campione selezionato utilizzi il massimo headroom disponibile.
Guida degli Strumenti di Live 488 Zone di Tasti (Key) L'Editor delle Zone Key (di Tasti). Le Zone di Tasti (Key) definiscono la gamma di note MIDI con la quale suonerà ciascun campione. I campioni vengono innescati soltanto quando le note MIDI in arrivo si trovano all'interno della rispettiva zona di tasti. Ogni campione ha una sua propria zona di tasti, che può avere qualsiasi estensione, da un singolo tasto ad un massimo di 127.
Guida degli Strumenti di Live 489 Zone di Velocity L'Editor delle Zone di Velocity. La Zone di Velocity determinano la gamma di Velocity delle Note On MIDI (1-127) alla quale ciascun campione risponde. Il timbro della maggior parte degli strumenti musicali cambia notevolmente a seconda dell'intensità di esecuzione. Di conseguenza, i migliori multicampionamenti catturano non solo le singole note, ma anche ciascuna nota a Velocity differenti.
Guida degli Strumenti di Live 490 L'Editor delle Zone di Selezione dei Campioni, quando richiamato, appare accanto all'Elenco dei Layer di Campioni. L'editor ha una scala 0-127, simile a quella dell'Editor delle Zone di Velocity. Sopra il valore della scala c'è l'indicatore trascinabile definito Selettore di Campioni. Il selettore di Campioni. Nota: la posizione del Selettore di Campioni determina solamente quali campioni siano disponibili per l'innesco.
Guida degli Strumenti di Live 491 Inverti (Reverse) — E' un controllo globale e modulabile che inverte il playback dell'intero multisample. A differenza di quanto avviene con la funzione Inverti (Rev) della Vista Clip, non viene generato un nuovo campione.
Guida degli Strumenti di Live 492 Tempo di Attacco dell'Inviluppo (Attack) — Determina il tempo impiegato da un inviluppo per raggiungere il livello di picco, a partire dal livello iniziale. La forma dell'attacco può essere regolata tramite il parametro Pendenza dell'Attacco (A. Slope). Tempo di Decadimento dell'Inviluppo (Decay) — Determina il tempo impiegato da un inviluppo per raggiungere il livello di sostegno dal livello di picco.
Guida degli Strumenti di Live 493 Tempo di Loop dell'Inviluppo (Time) — Se una nota è ancora in esecuzione dopo la fine del segmento decadimento/sostegno, l'inviluppo ricomincerà dal proprio valore iniziale. Questo parametro definisce il tempo impiegato dalla nota per muoversi dal livello di sostegno al valore iniziale. Come sopra menzionato, gli inviluppi sono dotati anche di parametri che regolano la pendenza dei propri segmenti di inviluppo.
Guida degli Strumenti di Live 494 Loop di Sostegno Avanti/Indietro Attivato — Il playback procede fino alla Fine del Loop di Sostegno (Loop End), quindi inverte la direzione fino a raggiungere l'Inizio del Loop di Sostegno (Loop Start), poi procede di nuovo verso la Fine del Loop di Sostegno (Loop End). Se la Modalità del Loop di Rilascio (Release Mode) è "OFF", questo comportamento continua fino al completamento dello stadio di rilascio dell'inviluppo di volume.
Guida degli Strumenti di Live 495 Sustain Loop Release Loop Loop di Sostegno e di Rilascio. Inizio del Loop di Rilascio (Release Loop) — imposta la posizione di partenza del Loop di Rilascio (Release Loop). La fine del Loop di Rilascio è la Fine del Campione (Sample End). Il cursore Loop di Rilascio (Release Loop). Crossfade del Loop di Sostegno / Rilascio (Crossfade) — I crossfade dei loop contribuiscono a rimuovere i clic dalle transizioni dei loop.
Guida degli Strumenti di Live 496 Sustain Crossfade Release Crossfade Dissolvenze Incrociate del Loop di Sostegno e di Rilascio. Intonazione del Loop di Sostegno / Rilascio (Detune) — Poiché i loop non sono altro che oscillazioni, il pitch dei campioni può spostarsi all'interno di un loop, a seconda della durata del loop. Suggerimento: questo è particolarmente evidente con loop molto brevi. Con l'Intonazione del Loop (Detune), il pitch di queste regioni può essere adeguato al resto del campione.
Guida degli Strumenti di Live 497 Portando il cursore del mouse sopra la forma d'onda e facendo [clic-destro](PC) / [CTRL-clic] (Mac) si accede ad una serie di opzioni di editing e di visualizzazione. Come per il menu di contesto dell'Elenco dei Layer di Campioni, sono disponibili Mostra nel Browser, Gestisci Campioni, Normalizza Volumi e Normalizza i Pan. Inoltre, è possibile zoomare ingrandendo o riducendo le regioni di esecuzione o di loop, a seconda delle Modalità di Sostegno o di Loop selezionate.
Guida degli Strumenti di Live 498 24.7.7 Scheda Pitch/Osc La scheda Pitch/Osc. Oscillatore di Modulazione (Osc) Sampler è dotato di un Oscillatore di Modulazione dedicato per voce, che può effettuare la modulazione di frequenza o d'ampiezza (FM o AM) sul multicampione. L'oscillatore è dotato di un equipaggiamento completo, con 21 forma d'onda (disponibili nel selettore Type), più il proprio inviluppo d'ampiezza eseguibile in loop per la modellazione d'onda dinamica.
Guida degli Strumenti di Live 499 Vol
Guida degli Strumenti di Live 500 Spread — Quando si usa Spread vengono generate due voci leggermente stonate per nota. Ciò comporta anche una doppia incidenza sulle risorse di calcolo. Transp — Trasposizione globale, indicata in semitoni. Detune — Intonazione fine globale, indicata in centesimi.
Guida degli Strumenti di Live 501 Inoltre, il filtro Morph SVF ha lo stesso design di alta qualità ad uso efficiente della CPU dei filtri utilizzati in EQ Eight (pag. 351). I filtri MS2 utilizzano un design Sallen-Key e un circuito di soft-clipping per limitare la risonanza. Sono modellati sui filtri usati in un famoso monosynth semi-modulare giapponese. I filtri OSR sono un tipo di filtro a stato variabile con risonanza limitata da un diodo di hardclipping unico.
Guida degli Strumenti di Live 502 Filtri Legacy Aprendo un Set creato con una versione di Live precedente alla versione 9.5, le eventuali istanze di Sampler del Set si apriranno con i filtri legacy al posto degli otto filtri precedentemente descritti. Questi consistono in filtri passa-basso, passa-banda e passa-alto a 12 dB o 24 dB e di un filtro notch e non sono dotati di un controllo Drive. Ciascun Sampler caricato con i filtri legacy mostra un pulsante Upgrade nella barra del titolo.
Guida degli Strumenti di Live 503 zza di tutti gli inviluppi di Sampler. Time
Guida degli Strumenti di Live 504 pendenza.. Questo inviluppo può essere indirizzato verso 29 destinazioni in entrambi i selettori A e B. Nei due cursori a destra si imposta quanto l'inviluppo Ausiliare moduli le destinazioni A e B. LFO 1, 2 e 3 La parte rimanente della scheda Modulation contiene tre oscillatori a bassa frequenza (LFO Low Frequency Oscillator). Come suggerisce il nome, gli LFO di Sampler operano applicando una bassa frequenza (inferiore a 30 Hz) ad un parametro per modularlo.
Guida degli Strumenti di Live 505 LFO 1 ha quattro cursori per modulare rapidamente i parametri globali: Vol (o Volume < LFO 1) — LFO 1 può modulare il livello del volume globale. Questo cursore determina la profondità della modulazione su una scala 0-100. Pan (o Pan < LFO 1) — LFO 1 può modulare la posizione panoramica globale. Questo cursore determina la profondità della modulazione su una scala 0-100.
Guida degli Strumenti di Live 506 LFO 2 e 3. 24.7.10 Scheda MIDI La scheda MIDI. I parametri della scheda MIDI trasformano Sampler in uno strumento di performance dinamica. I controller MIDI Key, Velocity, Release Velocity, Aftertouch, Modulation Wheel, Foot Controller e Pitch Bend possono essere mappati su due destinazioni ciascuno, con gradi di influenza variabili individualmente tramite i cursori Amount A (o Intensità su A di LFO) e Amount B (o Intensità su B di LFO).
Guida degli Strumenti di Live 507 Infine, cliccando sull'immagine di Sampler, sulla destra, si attivano dei titoli a scorrimento con i crediti relativi a Sampler. Queste sono le persone che potete ringraziare! 24.7.11 Importazione di multisample di terze parti Sampler può utilizzare multisample creati da una serie di altri campionatori software e hardware. Per importare un multisample di terze parti, navigate fino al file nel browser di Live e trascinatelo in un Live Set.
Guida degli Strumenti di Live 508 Simpler è uno strumento che integra gli elementi di base di un campionatore con un set di parametri di un sintetizzatore classico. Una voce di Simpler suona una regione di un campione definita dall'utente, che a sua volta è processata da componenti di inviluppo, di filtro, di LFO, di volume e di pitch. Ma, a differenza di un campionatore convenzionale, Simpler include alcune funzionalità uniche, ereditate dalle clip di Live.
Guida degli Strumenti di Live 509 24.8.1 Modalità di Riproduzione Il parametro più importante per determinare come Simpler tratterà i campioni è il selettore della modalità, che viene utilizzato per scegliere una delle tre modalità di riproduzione di Simpler. Questo commutatore si trova sul lato sinistro della scheda Sample o lungo la parte inferiore della vista espansa del campione. Il selettore della Modalità nella scheda Sample. Il selettore della Modalità nella Vista Espansa.
Guida degli Strumenti di Live 510 •La modalità One-Shot è concepita esclusivamente per la riproduzione monofonica ed è ottimizzata per l'uso con colpi di percussioni ad esecuzione singola (one-shot) o brevi frasi campionate. Questa modalità dispone di controlli di inviluppo semplificati e non supporta il looping. Per default, innescando una nota viene riprodotto l'intero campione, indipendentemente da quanto a lungo la nota sia tenuta premuta.
Guida degli Strumenti di Live 511 Abbastanza frequentemente comincerete con una regione di campione più lunga e finirete con l'usarne soltanto una piccola parte. Il display della forma d'onda di Simpler può essere zoomato e fatto scorrere con le stesse modalità di altre parti di Live: trascinate il mouse verticalmente per aumentare o ridurre lo zoom e orizzontalmente per visualizzare le diverse aree del campione. Lo zoom funziona allo stesso modo in tutte le tre modalità di riproduzione.
Guida degli Strumenti di Live 512 Modalità One-Shot La scheda Sample in modalità One-Shot. In modalità One-Shot (Esecuzione Singola) le bandierine sinistra e destra impostano la regione di riproduzione disponibile (come fanno nella modalità Classic), ma non ci sono controlli di Loop o di Lunghezza. Non c'è nemmeno alcun controllo Voices: la modalità One-Shot è strettamente monofonica.
Guida degli Strumenti di Live 513 Snap lavora in modo simile alla propria funzione in modalità Classic, ma influisce solo sulle bandierine di Inizio e Fine (poiché non ci sono opzioni di loop). Modalità Slicing La scheda Sample in modalità Slicing. In modalità Slicing (Spezzettamento) le bandierine sinistra e destra impostano la regione di riproduzione disponibile (come nella modalità One-Shot).
Guida degli Strumenti di Live 514 posizione. Facendo doppio clic tra i pezzetti sulla forma d'onda verrà creato un pezzetto manuale. I pezzetti creati manualmente appaiono bianchi e vengono conservati indipendentemente dall'impostazione di Sensitivity (Sensibilità); se preferite invece spezzettare il vostro campione completamente a mano, impostate la sensibilità a 0% e create i pezzetti come desiderate.
Guida degli Strumenti di Live 515 24.8.3 Filter I controlli del Filtro di Simpler La sezione Filter di Simpler offre una selezione di otto tipi di filtro, ognuno dei quali può essere commutato tra pendenze a 12 e 24 dB. Questi includono tre filtri passa-alto, tre passa-basso e un passa-banda, tutti realizzati su modellazione analogica e progettati in collaborazione con Cytomic.
Guida degli Strumenti di Live 516 I pulsanti Frequency (Frequenza) e Envelope (Inviluppo) dell'area del display della sezione Filtro consentono di alternare la visualizzazione tra la risposta in frequenza del filtro e il suo inviluppo. La Frequenza di Taglio e la Risonanza del Filtro possono essere regolate tramite le manopole oppure trascinando la curva di risposta del filtro nell'area del display.
Guida degli Strumenti di Live 517 24.8.4 Inviluppi I controlli d'Inviluppo del Filtro e dell'Ampiezza di Simpler. Simpler contiene tre classici inviluppi ADSR, come nella maggior parte dei sintetizzatori, per modellare la risposta dinamica del campione. Le modulazioni di ampiezza, di frequenza del filtro e di pitch sono modificabili attivando i rispettivi pulsanti nella sezione degli inviluppi.
Guida degli Strumenti di Live 518 24.8.5 LFO La sezione LFO di Simpler. La sezione LFO (Low-Frequency Oscillator) offre le forme d'onda sinusoidale, quadra, triangolare, dente di sega discendente, dente di sega ascendente e casuale. L'LFO può funzionare liberamente, con frequenze comprese nell'intervallo 0.01—30 Hz, oppure sincronizzato alle divisioni temporali del Set. In Simpler gli LFO vengono applicati individualmente ad ogni voce (o nota suonata).
Guida degli Strumenti di Live 519 24.8.6 Parametri Globali I Parametri Globali di Simpler. La posizione nel panorama stereo si definisce tramite il controllo Pan, ma può essere ulteriormente movimentata per casualità (tramite il cursore Random>Pan) o modulata dall'LFO. Simpler offre anche lo speciale parametro Spread che genera un ricco chorus stereo usando due voci per nota, posizionandone una a sinistra e una a destra.
Guida degli Strumenti di Live 520 Simpler include una funzione globale di Glissando (Glide). Se attiva, le nuove note cominceranno dall'altezza dell'ultima nota suonata, poi glisseranno gradualmente alla propria altezza. Sono disponibili due modalità: Glide, che funziona monofonicamente, e Portamento, che funziona polifonicamente. La velocità di glissando si imposta con il controllo Time (Tempo). 24.8.
Guida degli Strumenti di Live 521 va Traccia MIDI è simile, ma, anziché sostituire il Simpler corrente, crea una traccia aggiuntiva contenente un Drum Rack. Inoltre, quando si spezzetta in una nuova traccia, viene creata una clip che riproduce in ordine i pezzetti. Per maggiori informazioni sullo Spezzettamento (Slicing), ved. il capitolo dedicato all'argomento (pag. 177). 24.8.8 Strategie di risparmio delle risorse di CPU La sintesi in tempo reale richiede molta potenza di calcolo.
Guida degli Strumenti di Live 522 24.9 Tension Lo strumento Tension. Tension è un sintetizzatore dedicato all'emulazione degli strumenti a corda, sviluppato in collaborazione con Applied Acoustics Systems. Il sintetizzatore è basato interamente sulla tecnologia di modellazione fisica e non utilizza campionamenti o wavetables: produce il suono risolvendo equazioni matematiche che modellano i diversi componenti degli strumenti a corda e le loro interazioni.
Guida degli Strumenti di Live 523 dall'interazione dito/capotasto (o ponticello) o terminazione (termination). Alle corde può essere applicato uno smorzatore (damper), in modo da ridurre il tempo di decadimento dell'oscillazione. E' il caso del pianoforte, ad esempio, quando si rilasciano i tasti e il pedale di risonanza. La vibrazione viene quindi trasmessa dalla corda al corpo (body) dello strumento, che può irradiare il suono in modo efficiente.
Guida degli Strumenti di Live 524 di Eccitatore: le scelte disponibili sono Bow (arco), Hammer (martelletto), Hammer (bouncing) (martelletto rimbalzante) e Plectrum (plettro). Bow (arco) — Questo eccitatore è associato agli strumenti ad arco, quali violino, viola e violoncello. L'arco pone la corda in costante oscillazione. Il movimento dei crini dell'arco sulla corda crea attrito, facendo in modo che la corda alterni tra aderenza e distacco dai crini.
Guida degli Strumenti di Live 525 La manopola Protrusion (o Protrusione del Plettro) regola quanta superficie del plettro sia posta sotto la corda. Valori più bassi si traducono in un suono più "leggero", più piccolo, in quanto la corda viene messa in movimento da una massa minore. Le manopole Stiffness (o Rigidità del Plettro), Velocity (o Velocità dell'Eccitatore) e Damping (o Smorzamento dell'Eccitatore) agiscono similmente alla modalità Hammer.
Guida degli Strumenti di Live 526 Sezione String La sezione String (Corda) di Tension. La vibrazione della corda è il componente principale del suono di uno strumento a corda. La lunghezza della corda è corresponsabile del pitch (altezza) del suono che sentiamo. Il modello teorico di una corda risonante è armonico, il che significa che le parziali della corda sono tutte multipli esatti della frequenza fondamentale.
Guida degli Strumenti di Live 527 Sezione Vibrato La sezione Vibrato di Tension. La sezione Vibrato utilizza un LFO per modulare il pitch della corda. Come per tutti i parametri di Tension, i controlli di questa sezione possono essere usati per migliorare il realismo di un modello di strumento a corda o per creare qualcosa di mai sentito prima.
Guida degli Strumenti di Live 528 Sezione Damper La sezione Damper (Smorzatore) di Tension. Tutti gli strumenti a corda impiegano qualche tipo di meccanismo di smorzamento che silenzia la corda risonante: nei pianoforti si tratta di un feltro che viene applicato alla corda quando il tasto viene rilasciato; negli strumenti come chitarre e violini il suonatore smorza interrompendo la vibrazione della corda con le dita.
Guida degli Strumenti di Live 529 Smorzatore a rilascio Sì/No) determina se il controllo Velocity sia abilitato o meno. Quando Gated è attivato, lo smorzatore viene applicato alla corda quando il tasto viene rilasciato; quando Gated è disattivato, lo smorzatore rimane sempre sulla corda, il che significa che il controllo Velocity non ha alcun effetto. I parametri Mass, Stiffness e Velocity dello smorzatore possono essere ulteriormente modulati dal pitch delle note tramite i cursori Key sottostanti.
Guida degli Strumenti di Live 530 Sezione Termination La sezione Termination (Terminazione) di Tension. La sezione Termination (Terminazione) modella l'interazione tra capotasto, dito e corda. In uno strumento fisico, questa interazione viene usata per cambiare la lunghezza effettiva della corda, che a sua volta determina il pitch (l'altezza) della nota suonata.
Guida degli Strumenti di Live 531 Valori più bassi generalmente si traducono in un suono più brillante e leggero, mentre valori più alti conferiscono maggior pienezza e profondità. La sezione Pickup può essere attivata/disattivata tramite il pulsante posto accanto al nome. Sezione Body La sezione Body (Corpo) di Tension. Il ruolo del Body (Corpo) o della tavola armonica di una strumento a corda è quello di irradiare l'energia delle vibrazioni provenienti dalle corde.
Guida degli Strumenti di Live 532 La sezione Body può essere attivata/disattivata tramite il pulsante posto accanto al nome. La manopola Volume, collocata da sola a destra di questa sezione, regola il livello d'uscita generale dello strumento. Questa manopola è replicata anche nella scheda Filter/Global. 24.9.3 Scheda Filter/Global La scheda Filter/Global contiene i parametri del filtro dello strumento e i controlli generali. Sezione Filter La sezione Filter di Tension.
Guida degli Strumenti di Live 533 La sottosezione Envelope contiene un generatore di inviluppo configurato come un classico ADSR (Attacco, Decadimento, Sostegno, Rilascio). Può essere attivata/disattivata tramite il pulsante posto accanto al nome. La manopola Attack imposta il Tempo di Attacco. Questo tempo può anche essere modulato dalla Velocity tramite il cursore sottostante.
Guida degli Strumenti di Live 534 Parametri Global e Keyboard I parametri Globali e Keyboard di Tension. La rimanente sezione contiene sia tutti i parametri che regolano le modalità di risposta di Tension ai dati MIDI, sia i controlli dei parametri esecutivi, come intonazione e portamento. La sezione Keyboard (Tastiera) contiene tutti i parametri relativi alla polifonia e all'intonazione di Tension.
Guida degli Strumenti di Live 535 Il cursore Error regola la percentuale d'errore d'intonazione casuale applicata ad ogni nota. Provate valori molto alti se volete rivivere le vostre esperienze con l'orchestrina della scuola. La sezione Unison vi permette di sovrapporre più voci per ogni nota suonata. L'interruttore accanto al nome attiva/disattiva questa sezione.
Guida degli Strumenti di Live 536 velocità potrebbe forse eccitare una corda non smorzata; ma se la stessa corda fosse costretta da un enorme smorzatore, l'arco avrebbe bisogno di aumentare la sua velocità per ricavarne qualche effetto. Per avere un'idea di ciò che è possibile, può essere utile studiare la composizione dei preset. Realizzerete subito che Tension può fare molto di più che creare semplicemente degli strumenti a corda.
Max for Live 537 Capitolo 25 Max for Live Max for Live, un prodotto add-on co-sviluppato con Cycling '74, consente agli utenti di estendere e personalizzare Live creando strumenti, effetti audio e dispositivi MIDI. Max for Live può essere utilizzato anche per ampliare le funzionalità dei controller hardware e persino modificare Clip e parametri all'interno di un Live Set.
Max for Live 538 Il percorso dell'installazione di Max. Una volta che l'autorizzazione sia stata completata e che Live abbia trovato l'applicazione Max, Max for Live dovrebbe essere pronto all'uso. A tal punto, i contenuti di Max inizieranno ad installarsi nella vostra Libreria di Live. 25.2 Uso dei dispositivi di Max for Live Max for Live è dotato di una collezione di strumenti ed effetti pronti all'uso.
Max for Live 539 25.3 Editing dei dispositivi di Max for Live I dispositivi (o "patch") di Max sono costituiti da oggetti che inviano dati l'un l'altro tramite cavi virtuali. Un Effetto Audio Max vuoto, per esempio, contiene già alcuni di questi elementi: l'oggetto plugin~ passa tutto l'audio in ingresso all'oggetto plugout~, che poi passa l'audio a qualsiasi ulteriore dispositivo della catena. Un Effetto Audio Max di default.
Max for Live 540 Un Effetto Audio di Max di default nell'Editor. Dopo le modifiche, si deve salvare il dispositivo di Max prima di usarlo in Live. Ciò si effettua tramite i comandi Save o Save As... (Salva o Salva come...) del menu File di Max. Salvando un dispositivo editato si aggiorneranno automaticamente tutte le istanze di tale dispositivo utilizzate nel Live Set corrente.
Max for Live 541 di Live per raccogliere tutte queste dipendenze in un unico luogo, specialmente se intendete condividere i vostri dispositivi di Max. Un modo di Max for Live per aiutarvi a gestire le dipendenze esterne è quello di consentirvi di congelare un dispositivo di Max. Un dispositivo congelato contiene tutti i file che sono necessari per utilizzarlo. Nota: congelare i dispositivi di Max non è come usare il comando Congela Tracce di Live (pag. 677).
Max for Live 542
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 543 Capitolo 26 Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti Per liberare il musicista dal mouse, la maggior parte dei controlli di Live può essere telecomandata con un controller MIDI esterno e con la tastiera del computer. Questo capitolo descrive i dettagli della mappatura dei seguenti tipi specifici di controlli dell'interfaccia utente di Live: 1.
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 544 26.1 Controllo Remoto via MIDI Live può essere controllato a distanza attraverso superfici di controllo MIDI esterne, come tastiere o controller MIDI. Live offre anche il controllo dedicato via Ableton Push (pag. 557) e Push 2(pag. 607).
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 545 non è elencato qui, non preoccupatevi: può ancora essere abilitato manualmente seguendo le indicazioni della sezione successiva, Configurazione manuale delle superfici di controllo (pag. 547). A seconda del controller, Live può avere bisogno di eseguire un "dump di preset" per completare la messa a punto. In questo caso, nelle Preferenze di Live verrà abilitato il pulsante Dump posto a destra dei rispettivi selettori di superfici di controllo.
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 546 Le superfici di controllo possono seguire la selezione dei dispositivi. In alternativa, anziché seguire la selezione dei dispositivi, le superfici di controllo supportate nativamente possono essere "bloccate" su dispositivi specifici, garantendone così l'accesso diretto e costante, a prescindere dalla selezione corrente nel vostro Live Set.
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 547 L'icona di una mano nella barra del titolo indica in modo pratico la condizione di dispositivo bloccato su una superficie di controllo. Nota: alcune superfici di controllo non supportano il vincolo ai dispositivi. L'implementazione di ciascun controller è indicata nella lezione incorporata Guida delle Superfici di Controllo. Le lezioni di Live sono accessibili attivando la Finestra Aiuto tramite i relativi comandi del menu Visualizza e del menu Aiuto. 26.1.
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 548 Una volta che il vostro controller sia stato riconosciuto da Live, avrete completato la fase di messa a punto (prima di uscire dalle Preferenze, tuttavia, vi suggeriamo di prendervi il tempo per selezionare una Modalità di Subentro). Il passo successivo sarà la creazione delle mappature MIDI fra la vostra superficie di controllo e Live. Fortunatamente, questa è un'operazione semplice e dovete farla soltanto per un parametro alla volta. 26.1.
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 549 26.2 Browser delle Mappature Il Browser delle Mappature. Tutte le mappature manuali MIDI, della tastiera del computer (pag. 554) e dei Controlli Macro (pag. 273) sono gestite dal Browser delle Mappature. Il Browser delle Mappature rimane nascosto fino a quando una delle tre modalità di mappatura non venga abilitata. A quel punto visualizzerà tutte le mappature della modalità corrente.
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 550 1. Accedete alla Modalità Mappatura MIDI cliccando sull'interruttore MIDI, posto nell'angolo superiore destro dello schermo. Noterete che gli elementi assegnabili dell'interfaccia sono evidenziati in blu (i colori possono differire da un computer all'altro) e che il Browser delle Mappature diventa disponibile. Se il vostro Browser è chiuso, la combinazione [CTRL][ALT][B](PC) / [CMD][ALT][B](Mac) lo aprirà. 2.
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 551 26.2.3 Mappatura con Controller MIDI Assoluti I controller MIDI assoluti trasmettono i messaggi a Live sotto forma di valori assoluti che variano da 0 a 127. Questi valori conducono a risultati differenti a seconda del tipo di controllo di Live al quale sono assegnati. Un messaggio con valore 127, per esempio, potrebbe portare il controllo di Volume di una traccia di Live al massimo oppure suonare una clip della Vista Sessione.
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 552 traccia di Live. Se il controllo hardware è ruotato completamente a destra e il controllo di Live completamente a sinistra, un piccolo movimento di una manopola hardware che trasmettesse valori assoluti direbbe a Live di collocare il Pan a destra, causando un brusco salto nel panning della traccia.
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 553 Navigazione Relativa della Vista Sessione Potete fare non solo delle mappature assolute dei singoli slot e delle singole scene, ma anche delle mappature relative per spostare la scena evidenziata e per operare sulle clip evidenziate. Sia in Modalità Mappatura MIDI, sia in Modalità Mappatura Tasti (pag. 554), sotto la griglia della Sessione appare una striscia di controlli assegnabili: 4 3 1 2 La striscia della "mappatura relativa" della Sessione. 1.
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 554 ogni controllo nell'interfaccia della Vista Clip può potenzialmente agire su qualsiasi clip del Live Set. Per questo motivo, vi suggeriamo di mappare i controlli della Vista Clip con controller MIDI relativi , per prevenire salti indesiderati nei valori dei parametri. 26.2.5 Controllo Remoto tramite la tastiera del computer L'interruttore Modalità Mappatura dei Tasti.
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 555 Fate attenzione a non confondere questa funzionalità di controllo remoto con la capacità di Live di utilizzare la tastiera del computer come tastiera pseudo-MIDI (pag. 203), la quale può generare note MIDI con i tasti del computer per l'uso con gli strumenti.
Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti 556
Uso di Push 557 Capitolo 27 Uso di Push Ableton Push è uno strumento per la creazione di song che fornisce il controllo diretto di melodia e armonia, ritmi, suoni e struttura del brano. In studio, Push consente di generare rapidamente clip che popolano la Vista Sessione di Live mentre lavorate totalmente sull'hardware. Sul palco, Push funge da potente strumento per il lancio delle clip. I controlli di Push sono suddivisi in una serie di sezioni, come illustrato nello schema seguente.
Uso di Push 558 Ci sono anche una serie di video che vi aiuteranno a muovere i primi passi con Push. Sono disponibili su https://www.ableton.com/learn-push/ 27.1 Configurazione La configurazione dell'hardware di Push è essenzialmente automatica. Se Live è in funzione, Push viene rilevato automaticamente non appena collegato ad una porta USB del computer. Dopo il collegamento, Push può essere utilizzato immediatamente.
Uso di Push 559 consentendovi di sfogliare livelli di sottocartelle più profondi o di visualizzare sul display un maggior numero di preset. I pulsanti In e Out. Navigate tramite il pulsante Selection Control (la prima fila sotto il display) di ciascuna colonna. Spostatevi sotto di una cartella tramite il pulsante State Control di ciascun livello (la seconda fila sotto il display).
Uso di Push 560 vuota, il display visualizza tutti i suoni, gli strumenti, i drum kit, gli effetti e i dispositivi Max for Live disponibili (pag. 537), nonché gli strumenti VST e Audio Units (pag. 258). Le cartelle sono visibili su Push solo se contengono elementi che possono essere caricati in un determinato momento.
Uso di Push 561 Step Sequencer Controls Drum Rack Pads Loop Length Controls La griglia di pad durante l'utilizzo di Drums. I 16 pad del Drum Rack sono disposti, come nei Drum Rack di Live, nella classica configurazione 4x4, permettendo di suonare in tempo reale. I colori dei pad del Drum Rack indicano quanto segue: •Giallo chiaro — questo pad contiene un suono. •Giallo scuro — questo pad è vuoto. •Verde — questo pad è correntemente in esecuzione. •Blu chiaro — questo pad è selezionato.
Uso di Push 562 I pulsanti Octave Up/Down (Ottava Su/Giù). 27.3.1 Modalità a 64-Pad Oltre al layout a tre sezioni predefinito di Push, potete anche usare l'intera griglia di 8x8 pad per suonare la batteria in tempo reale. Ciò risulta utile quando si lavora con drum kit molto grandi, come quelli creati con la funzione di spezzettamento (pag. 177). Per commutare alla modalità a 64-pad premete il pulsante Modalità Note una seconda volta.
Uso di Push 563 Il pulsante Device (Dispositivo). Per default, viene selezionato il Drum Rack, come indicato dalla freccia sul display. Per selezionare un singolo pad, invece, colpite quel pad, quindi premete il pulsante di selezione sotto il nome del pad. Selezione di un singolo Pad in un Drum Rack. Ora, attivando di nuovo la Modalità Browse potrete caricare o sostituire il suono del solo pad selezionato.
Uso di Push 564 27.3.3 Step Sequencing dei Ritmi Battendo su un pad lo si abilita anche per lo step sequencing. (Suggerimento: per selezionare un pad senza suonarlo, premete e mantenete premuto il pulsante Select mentre battete sul pad). Il pulsante Select. Per registrare le note con lo step sequencer, battete sui pad nei controlli dello step sequencer per inserire le note nella clip nei punti in cui le volete. La clip inizia a suonare non appena battete uno step.
Uso di Push 565 Durante l'esecuzione della clip, lo step che sta correntemente suonando viene indicato dal pad verde in movimento nella sezione step sequencer. (Quando è attivata la Registrazione, il pad in movimento è rosso). Battendo su uno step che possiede già una nota si cancellerà tale nota. Premete e mantenete premuto il pulsante Mute mentre battete su uno step per disattivarlo senza eliminarlo. Premete e mantenete premuto il pulsante Solo mentre fate tap su un pad per metterne il suono in solo.
Uso di Push 566 I colori dei pad nella sezione step sequencer indicano quanto segue: •Spento — questo step non contiene una nota. •Blu — questo step contiene una nota. Blu più scuri indicano Velocity maggiori. •Giallo scuro — questo step contiene una nota, ma la nota è posta in mute (silenziata). •Rosso chiaro — le due colonne di pad a destra diventano rosse se sono selezionate le terzine (Triplets) come dimensione degli step.
Uso di Push 567 Il pulsante Metronome. •Quindi premete il pulsante Record per iniziare a registrare Il pulsante Record (Registrazione). Ora qualsiasi pad del Drum Rack suoniate verrà registrato nella clip. Premendo nuovamente il pulsante Record si arresta la registrazione, ma si continua la riproduzione della clip. Premendo il pulsante Record una terza volta, si attiva la modalità Overdub (Sovraincisione), che vi consente di registrare nella clip mentre questa è in esecuzione.
Uso di Push 568 Il pulsante New. 27.3.5 Registrazione a lunghezza fissa Premete il pulsante Fixed Length (Lunghezza Fissa) per impostare la dimensione di nuove clip su una lunghezza predeterminata.
Uso di Push 569 Il pulsante Fixed Length (Lunghezza Fissa). Premete e mantenete premuto il pulsante Fixed Length per impostare la durata della registrazione. L'opzione di registrazione Fixed Length (a Lunghezza Fissa). Quando l'opzione Fixed Length è disabilitata, le nuove clip continuano a registrare fino a quando non premiate i pulsanti Record, New o Play/Stop.
Uso di Push 570 27.4 Opzioni di registrazione aggiuntive 27.4.1 Registrazione con Repeat Con il pulsante Repeat di Push attivato, potete tenere premuto un pad per riprodurre o registrare un flusso di note continuo e ritmicamente costante. Ciò è utile per registrare pattern regolari di charleston, per esempio. Variando la pressione del dito sul pad si cambia il volume delle note ripetute. Il pulsante Repeat. La velocità di ripetizione si imposta con i pulsanti Scene/Grid (Scena/Griglia).
Uso di Push 571 La manopola Swing. 27.4.2 Quantizzazione Premendo il pulsante Quantize (Quantizza) di Push si agganciano le note alla griglia nella clip selezionata. Il pulsante Quantize (Quantizza).
Uso di Push 572 Le opzioni di quantizzazione. Swing Amount determina la quantità di swing che verrà applicata alle note quantizzate. Nota: la quantità di Swing può essere regolata tramite l'Encoder 1 o tramite la manopola Swing dedicata. Quantize To imposta il valore di nota più vicina a cui le note verranno quantizzate, mentre Quantize Amount determina la quantità per cui le note possono essere spostate dalla loro posizione originale.
Uso di Push 573 Il pulsante Add Track (Aggiungi Traccia). (Suggerimento: premete e mantenete premuto il pulsante Add Track per scegliere fra tracce Audio, MIDI e di Ritorno). Aggiungendo una traccia si pone Push in Modalità Browse, cosicché voi potete caricare uno strumento immediatamente. Dopo aver caricato il vostro strumento, accertatevi che sia attivata la Modalità Note.
Uso di Push 574 I colori dei pad vi aiutano a mantenere l'orientamento mentre suonate: •Blu — questa nota è la nota fondamentale (root) della tonalità (C / Do). •Bianco — questa nota è nella scala, ma non è la fondamentale. •Verde — è la nota che sta suonando (anche altri pad diventano verdi se suonano la stessa nota). •Rosso — la nota correntemente in esecuzione mentre si registra.
Uso di Push 575 Il pulsante Scales. Utilizzando il display e i pulsanti Selection Control (Controllo della Selezione) e State Control (Controllo dello Stato) potete cambiare la tonalità suonata dalla griglia di pad. La tonalità correntemente selezionata è indicata nel display da una freccia: Per default, i pad e le opzioni di selezione della scala indicano scale maggiori.
Uso di Push 576 Do (C) (fatta eccezione per le tonalità che non contengono un Do, nel qual caso il pad in basso a sinistra suonerà la nota più vicina nella tonalità). Se la Modalità Fixed è disattivata, le note sulla griglia dei pad slittano in modo che il pad in basso a sinistra suoni sempre la fondamentale (root) della tonalità selezionata.
Uso di Push 577 (Suggerimento: una possibilità di editing è disponibile nella Modalità Note in tempo reale: per eliminare rapidamente tutte le note della stessa altezza all'interno del loop corrente, premete e mantenete premuto Delete e poi battete sul pad corrispondente). 27.6 Step Sequencing di Melodie e Armonie Oltre a suonare e registrare in tempo reale, potete anche trattare in step sequencing le vostre melodie e le vostre armonie.
Uso di Push 578 Come per il layout di esecuzione in tempo reale, premendo i pulsanti Octave Up e Down si sposta l'intervallo di note a disposizione. Per modificare l'intervallo potete usare anche la Touch Strip (striscia sensibile al tocco). (Suggerimento: mantenete premuto il tasto Shift mentre agite sulla Touch Strip o mentre premete i pulsanti Octave per regolare in modo fine l'intervallo di altezze).
Uso di Push 579 Ogni pad dell'area della Lunghezza del Loop corrisponde ad una pagina. Tenete presente che la pagina che vedete non è necessariamente la pagina che udite. Quando impostate la lunghezza del loop, le pagine si aggiornano in modo che la posizione di riproduzione corrente (come indicato dal pad verde in movimento nella sezione step sequencer) rimanga sempre visibile. Ma in alcuni casi, potreste voler disabilitare questo comportamento di autoinseguimento.
Uso di Push 580 27.7 Navigazione in Modalità Note Ora che avete creato qualche traccia, potete continuare ad aggiungerne altre. Ma potreste volervi spostare tra le tracce già esistenti per continuare a lavorare sulle idee musicali utilizzando quegli strumenti e dispositivi. I tasti freccia vi permettono di farlo. I tasti freccia. I tasti freccia sinistra/destra consentono di spostarsi tra le tracce.
Uso di Push 581 27.8 Controllo degli strumenti e degli effetti di Live Premendo il pulsante Device (Dispositivo) si mette Push in Modalità Device, che permette agli encoder di Push di controllare i parametri dei dispositivi di Live. Il pulsante Device (Dispositivo).
Uso di Push 582 Usate questi pulsanti per accedere a: •banchi di parametri supplementari (per gli effetti che hanno più di un banco di parametri). •catene di dispositivi supplementari all'interno di Rack che contengono più di una catena. 27.9 Mixaggio con Push Per controllare volumi, pan o mandate con gli encoder per fino a otto tracce contemporaneamente, premete il pulsante corrispondente di Push. Mantenete premuto il tasto Shift mentre regolate gli encoder per effettuare un controllo fine.
Uso di Push 583 In Modalità Track gli encoder controllano il volume, il pan e le prime sei mandate della traccia selezionata. Premete i pulsanti Selection Control (controllo della selezione) per selezionare la traccia da controllare in Modalità Track. Selezione delle tracce in Modalità Track. Premete il pulsante Master per selezionare la traccia Master. (Suggerimento: premete e mantenete premuto il pulsante Selection Control di una Traccia di Gruppo per espandere o compattare la traccia). 27.
Uso di Push 584 Il pulsante Automation (Automazione). Questo attiva il pulsante Arma Automazione della Sessione di Live, consentendovi di registrare le modifiche che apportate agli encoder di Push come parte della clip. Quando avete finito di registrare le modifiche dei parametri, premete nuovamente il pulsante Automation per disattivarlo.
Uso di Push 585 27.11 Automazione dello Step Sequencing Sia nello step sequencer di drum che nello step sequencer melodico, premete e mantenete premuto uno step per accedere ai parametri specifici della nota (selezionata premendo il pulsante sotto a "Notes" nel display) o all'automazione per-step (selezionata premendo il pulsante sotto "Automat" nel display). Mantenete premuto uno step per regolare i parametri della nota e dell'automazione. 27.11.
Uso di Push 586 Con più step selezionati, il display mostra l'intervallo di valori del parametro. Suggerimento: potete anche creare note con i vostri valori di Nudge (aggiustamento), Lenght (lunghezza) e Velocity desiderati tenendo premuto uno step vuoto e poi agendo su ciascuno di questi encoder.
Uso di Push 587 nendo premuto Note mentre si è in Modalità Session si commuta temporaneamente in Modalità Note). Il pulsante Session. In modalità Session la griglia di 8x8 pad lancia le clip e i pulsanti Scene/Grid lanciano le scene. Premendo un pad si innesca la clip nella posizione corrispondente della Vista Sessione di Live. Se la traccia è selezionata, premendo il pulsante si registra una nuova clip.
Uso di Push 588 •Premendo i tasti freccia Su o Giù potete spostarvi verso l'alto o verso il basso di una scena alla volta. Tenendo premuto il pulsante Shift mentre premete Su o Giù potete spostarvi verso l'alto o verso il basso di otto scene alla volta. (Suggerimento: potete anche usare i pulsanti Octave Up e Down per spostarvi di otto scene alla volta). •Premendo i tasti freccia Sinistra o Destra potete spostarvi nelle rispettive direzioni di una traccia alla volta.
Uso di Push 589 Pulsante User Impostazioni User (Utente) Pad Threshold (Soglia dei Pad) imposta la forza di esecuzione (o pressione) più lieve che innescherà le note. Con impostazioni più alte è richiesta maggiore forza. Nota: con le impostazioni più basse le note potrebbero innescare accidentalmente e i pad rimanere "appiccicati".
Uso di Push 590 Log 1 (Default) Linear 127 Note Velocity Note Velocity 127 1 Striking Force ― ―› 1 Striking Force ― ―› Log 3 Log 2 127 Note Velocity Note Velocity 127 1 Striking Force ―› 1 Striking Force ― ―› Log 5 Log 4 127 Note Velocity Note Velocity 127 1 Striking Force ― ―› 1 Striking Force ― ―› Diagramma delle Curve di Velocity di Push. L'opzione Workflow (Flusso di Lavoro) determina come Push si comporti quando vengono premuti Duplicate, New o le frecce Su/Giù.
Uso di Push 591 selezionata. Viene invece predisposto uno slot per clip vuoto, permettendovi di creare una nuova idea nella traccia corrente. •Le Frecce Su/Giù spostano su o giù di una singola scena. L'esecuzione delle clip della nuova scena inizia senza interruzioni. In Clip Workflow: •Duplicate crea in una nuova scena una copia della clip correntemente selezionata, mentre continua la riproduzione di tutte le clip correntemente in esecuzione nelle altre tracce.
Uso di Push 592 27.14 Guida dei Controlli di Push Di seguito viene spiegata la funzione di ciascuna sezione e di ciascun controllo. Sezione Focus/Navigazione Sezione Focus/Navigazione. Modalità Note — Quando è selezionata questa modalità, la sezione dei pad cambia la sua funzionalità in base al tipo di traccia correntemente selezionato: •Traccia MIDI contenente uno strumento — I pad suonano le note. Premendo Note ulteriori volte si alterna tra l'esecuzione in tempo reale e lo step sequencing melodico.
Uso di Push 593 Tasti Freccia — Vi permettono di spostavi attraverso il vostro Live Set (in Modalità Session) e tra le tracce o tra le scene/clip (in Modalità Note). Select — In Modalità Session, mantenete premuto Select e premete una clip per selezionarla senza lanciarla. Questo, inoltre, mostrerà il nome della clip sul display. In Modalità Note, tenete premuto Select e premete un pad del Drum Rack per selezionarne le note senza innescarlo. Sezione Add Sezione Add.
Uso di Push 594 Sezione Note Sezione Note. Questi pulsanti regolano come vengano suonate le note su Push. Scales (Scale) — Quando è attivata la Modalità Note ed è selezionata una traccia di strumento, premendo questo pulsante potete selezionare la scala che verrà suonata con i pad. Nota: questo pulsante non ha alcun effetto quando è selezionata una traccia di Drum Rack o quando è attivata la Modalità Session.
Uso di Push 595 Repeat (Ripeti) — Quando questa funzione è attivata, tenendo premuto un pad si re-innesca (retrigger) la nota. I pulsanti Scene/Grid cambiano il valore ritmico della nota ripetuta. Accent (Accento) — Quando Accent è attivato, tutte le note in entrata (sia sequenziate a step, sia suonate in tempo reale) vengono suonate alla Velocity massima. Premete e mantenete premuto Accent per abilitarlo temporaneamente.
Uso di Push 596 parametri supplementari per i dispositivi con più di otto parametri. In Modalità Browse i pulsanti In e Out fanno scorrere il display a destra o a sinistra, consentendovi di sfogliare livelli di sottocartelle più profondi o di visualizzare sul display un maggior numero di preset. Sezione Display/Encoder Sezione Display/Encoder. I sei pulsanti a destra del display determinano la modalità di modifica degli encoder.
Uso di Push 597 In Modalità Pan & Send (Pan & Mandate) premete il pulsante una volta per controllare i pan. Premendo altre volte si passa in successione al controllo delle varie mandate. Modalità Track. In Modalità Track gli encoder controllano il volume, il pan e le prime sei mandate della traccia selezionata. Selezionate quale traccia di clip controllare tramite gli otto pulsanti Selection Control (controllo della selezione). Premete il pulsante Master per selezionare la traccia Master.
Uso di Push 598 •Posizione •Lunghezza del Loop (o Fine della Clip, se il Loop è disattivato) •Loop attivato/disattivato •Modalità Warp •Detune (Intonazione Fine) •Trasposizione •Gain (Guadagno) Device (Dispositivo) — Gli encoder controllano i parametri del dispositivo selezionato. Browse (Sfoglia) — Gli encoder passano in rassegna i dispositivi e i preset.
Uso di Push 599 Sezione Tempo Sezione Tempo. Tap Tempo (Batti Tempo) — Battendo sul pulsante Tap Tempo una volta ogni battere, il tempo del Live Set seguirà il vostro battito. Se il pulsante "Avvia Riproduzione con Tap Tempo" è abilitato nelle Preferenze Record/Warp/Launch di Live, potete, inoltre, usare il tapping per il pre-conteggio: se state lavorando con una divisione in 4:4, quattro colpetti daranno inizio al playback della song col tempo scandito. Metronome — Attiva/disattiva il metronomo di Live.
Uso di Push 600 Undo (Annulla) — Annulla l'ultima azione. Premete e mantenete premuto Shift mentre premete Undo per Ripetere l'azione (Redo). Nota: il pulsante Undo di Push applica la funzionalità Annulla di Live, pertanto annulla le azioni nel vostro Live Set anche se sono state eseguite senza usare Push. Delete (Elimina) — In Modalità Note, questo pulsante elimina la clip selezionata. In Modalità Session, mantenete premuto il pulsante Delete e premete una clip per eliminare tale clip.
Uso di Push 601 Sezione Trasporto Sezione Trasporto. Fixed Length (Lunghezza Fissa) — Se attivata, tutte le nuove clip vengono create con un numero di misure fisso. Se disattivata, le nuove clip continuano a registrare fino a quando non premiate i pulsanti Record, New o Play/Stop. Premete e mantenete premuto il pulsante Fixed Length, quindi utilizzate i pulsanti sotto il display per specificare la lunghezza fissa di registrazione.
Uso di Push 602 New (Nuovo) — Premendo il pulsante New si arresta la clip selezionata e si prepara Live a registrare nuovo materiale. Questo vi permette di fare delle prove prima di effettuare una nuova registrazione. Record (Registra) — Premete il pulsante Record per iniziare a registrare. Premendo nuovamente il pulsante Record si arresta la registrazione, ma si continua la riproduzione della clip.
Uso di Push 603 Quando è selezionata la traccia di uno strumento, per default viene selezionato il pitch bend. Per modificare la funzionalità della Touch Strip, mantenete premuto Select e toccate la strip. Questo commuta tra le funzionalità pitch bend e mod wheel ogni volta che toccate la strip. Il display mostrerà brevemente la modalità corrente ogni volta che la modificate.
Uso di Push 604 Sezione Scene/Grid (Scena/Griglia) Sezione Scene/Grid (Scena/Griglia). Questi pulsanti cambiano la loro funzionalità anche a seconda del fatto che sia selezionata la Modalità Session o la Modalità Note. Quando è selezionata la Modalità Session, questi pulsanti lanciano le scene della Vista Sessione. (Suggerimento: tenete premuto il pulsante Select mentre premete un pulsante Scene per selezionare la scena senza lanciarla.
Uso di Push 605 Nota: alcuni pedali possono comportarsi "al contrario": ad esempio, le note potrebbero essere sostenute solo quando il pedale non è premuto. La polarità del footswitch di solito può essere corretta collegando il pedale alla porta mentre lo si tiene premuto, ma si raccomanda di utilizzare footswitch con un selettore di polarità fisico.
Uso di Push 606
Uso di Push 2 607 Capitolo 28 Uso di Push 2 Ableton Push 2 è uno strumento per la creazione di song che fornisce il controllo diretto di melodia e armonia, ritmi, campioni, suoni e struttura del brano. In studio, Push 2 consente di generare rapidamente clip che popolano la Vista Sessione di Live mentre lavorate totalmente sull'hardware. Sul palco, Push 2 funge da potente strumento per l'esecuzione in tempo reale, lo step sequencing e il lancio delle clip. Panoramica dei controlli di Push.
Uso di Push 2 608 Gran parte del comportamento di Push 2 dipende dalla modalità nella quale si trova, nonché dal tipo di traccia selezionata. Per aiutarvi ad imparare a lavorare con Push 2, questo capitolo vi guiderà attraverso alcuni dei flussi di lavoro fondamentali e vi fornirà una descrizione di tutti i controlli. Ci sono anche una serie di video che vi aiuteranno a muovere i primi passi con Push. Sono disponibili su https://www.ableton.com/learn-push/ 28.
Uso di Push 2 609 Il pulsante Browse. Il display è suddiviso in colonne. Entrando per la prima volta nella Modalità Browse, la colonna più a sinistra mostra la specifica categoria del dispositivo che si sta esplorando oppure l'etichetta User Files. Ogni colonna sulla destra mostra la sotto-cartella successiva (se esistente) oppure il contenuto della cartella corrente.
Uso di Push 2 610 Navigare su e giù nella gerarchia del browser. Per default, i campioni e i preset dei Pack ufficiali o della Libreria di Base di Live effettueranno l'anteprima quando selezionati nel browser. È possibile attivare/disattivare l'anteprima tramite il pulsante Preview. Il pulsante Preview (Anteprima).
Uso di Push 2 611 Per regolare il volume di anteprima, tenete premuto il pulsante Shift mentre ruotate l'encoder del volume Master. Il pulsante Shift. L'encoder del volume Master. Per caricare l'elemento selezionato, premete il pulsante Load. Caricamento degli elementi in Modalità Browse. Ciò che vedete in Modalità Browse dipende dal dispositivo che era stato selezionato per ultimo. Se stavate lavorando con uno strumento, la Modalità Browse vi mostrerà gli strumenti sostitutivi.
Uso di Push 2 612 28.3 Riproduzione e Programmazione dei Ritmi Per creare dei ritmi utilizzando Push, innanzitutto accertatevi che sia abilitata la Modalità Note. Il pulsante Modalità Note. Quindi usate la Modalità Browse per accedere alla sezione Drums del browser e caricate uno dei preset di Drum Rack dalla Libreria di Live.
Uso di Push 2 613 I 16 pad del Drum Rack sono disposti, come nei Drum Rack di Live, nella classica configurazione 4x4, permettendo di suonare in tempo reale. I controlli nel display e i pad del Drum Rack si abbinano al colore della traccia, con sottili variazioni che aiutano a capire cosa stia succedendo. I colori dei pad del Drum Rack indicano quanto segue: •Stesso colore della traccia — questo pad contiene un suono. •Versione più chiara del colore della traccia — questo pad è vuoto.
Uso di Push 2 614 grandi, come quelli creati con la funzione di spezzettamento (pag. 177). Per passare alla modalità a 64-pad premete il pulsante Layout. Il pulsante Layout. Premendo nuovamente Layout ripasserete al layout standard a tre sezioni, consentendovi di tornare rapidamente allo step sequencing. I colori dei pad della modalità a 64-pad sono gli stessi utilizzati nel layout a tre sezioni.
Uso di Push 2 615 Selezione di un singolo Pad in un Drum Rack. Ora, attivando di nuovo la Modalità Browse potrete caricare o sostituire il suono del solo pad selezionato. Una volta in Modalità Browse, facendo tap su altri pad li selezionerete per la navigazione, consentendovi di caricare o sostituire rapidamente più suoni all'interno del Drum Rack caricato. Dopo aver caricato l'elemento selezionato, il nome del pulsante Load (Carica) cambierà in Load Next (Carica Successivo).
Uso di Push 2 616 goli pad tramite gli altri pulsanti inferiori del display. Potete navigare al pad precedente o successivo mediante i pulsanti freccia sinistra e destra. Premete il pulsante inferiore del display del Drum Rack per accedere ai singoli pad. Opzioni aggiuntive dei Pad Per copiare un pad in una posizione differente del vostro Drum Rack, tenete premuto il pulsante Duplicate e premete il pad che desiderate copiare. Il pulsante Duplicate.
Uso di Push 2 617 Quando è selezionato un singolo pad, è possibile regolarne l'assegnazione al gruppo di smorzamento (choke) (pag. 284) tramite il primo encoder. Assegnazione di un Pad ad un Gruppo di Smorzamento (Chocke). 28.3.3 Step Sequencing dei Ritmi Facendo tap su un pad lo si seleziona e lo si abilita anche per lo step sequencing. Per registrare le note con lo step sequencer, fate tap sui pad nei controlli dello step sequencer per inserire le note nella clip nei punti in cui le volete.
Uso di Push 2 618 I pulsanti della sezione Scena/Griglia. Regolazione del tempo tramite l'encoder Tempo. Ciascun clic dell'encoder modifica il tempo con un incremento di 1 BPM. Tenendo premuto Shift durante la regolazione, il tempo viene regolato con incrementi di 0.1 BPM. Regolazione del tempo tramite l'encoder Tempo. Durante l'esecuzione della clip, lo step che sta correntemente suonando viene indicato dal pad verde in movimento nella sezione step sequencer.
Uso di Push 2 619 eliminarlo. Premete e mantenete premuto il pulsante Solo mentre fate tap su un pad per metterne il suono in solo. I pulsanti Mute e Solo. Potete anche regolare la Velocity e la micro-temporizzazione delle singole note, come descritto nella sezione sull'automazione dello step sequencing (pag. 652). Per eliminare l'intero pattern premete il pulsante Delete. Per eliminare tutte le note di un singolo pad premete e mantenete premuto Delete mentre fate tap su quel pad.
Uso di Push 2 620 posta in Mute (silenziata). •Spento — le due colonne di pad a destra rimarranno spente se come grandezza degli step sono selezionate le Terzine (Triplets). In tal caso, questi pad non sono attivi: possono essere usati solo i primi sei pad di ciascuna fila. Quando sono selezionate le Terzine (Triplets), gli step spenti non sono disponibili. Per informazioni dettagliate su come regolare i pad di lunghezza del loop, consultate la sezione Modifica della Lunghezza del Loop (pag. 631). 28.3.
Uso di Push 2 621 Il pulsante Metronome. •Quindi premete il pulsante Record per iniziare a registrare Il pulsante Record (Registrazione). Ora qualsiasi pad del Drum Rack suoniate verrà registrato nella clip. Premendo nuovamente il pulsante Record si arresta la registrazione, ma si continua la riproduzione della clip. Premendo il pulsante Record una terza volta, si attiva la modalità Overdub (Sovraincisione), che vi consente di registrare nella clip mentre questa è in esecuzione.
Uso di Push 2 622 Attivate Accent per riprodurre o registrare a piena Velocity. Suggerimento: se premete e rilasciate il pulsante Accent rapidamente, il pulsante rimane attivato. Se lo premete e tenete premuto, il pulsante si disattiva quando viene rilasciato, consentendo il controllo momentaneo di note accentate. Premendo New si arresta la riproduzione della clip correntemente selezionata e si prepara Live a registrare una nuova clip nella traccia correntemente selezionata.
Uso di Push 2 623 Il pulsante Fixed Length (Lunghezza Fissa). Premete e mantenete premuto il pulsante Fixed Length per impostare la durata della registrazione. L'opzione di registrazione Fixed Length (a Lunghezza Fissa). Quando l'opzione Fixed Length è disabilitata, le nuove clip continuano a registrare fino a quando non premiate i pulsanti Record, New o Play/Stop.
Uso di Push 2 624 charleston, per esempio. Variando la pressione del dito sul pad si cambia il volume delle note ripetute. Il pulsante Repeat. La velocità di ripetizione si imposta con i pulsanti Scene/Grid (Scena/Griglia). Suggerimento: se premete e rilasciate il pulsante Repeat rapidamente, il pulsante rimane attivato. Se lo premete e tenete premuto, il pulsante si disattiva quando viene rilasciato, consentendo il controllo momentaneo di note ripetute.
Uso di Push 2 625 Il pulsante Quantize (Quantizza). Premete e mantenete premuto il pulsante Quantize per cambiare le opzioni di quantizzazione: Le opzioni di quantizzazione. Swing Amount determina la quantità di swing che verrà applicata alle note quantizzate. Nota: la quantità di Swing può essere regolata tramite l'Encoder 1 o tramite la manopola Swing dedicata.
Uso di Push 2 626 28.5 Esecuzione di Melodie e Armonie Dopo aver lavorato su un ritmo, vorrete creare altri elementi, come una linea di basso, parti di armonia, etc. Se avete già altre tracce nel vostro Set, potete passare da una all'altra usando i pulsanti inferiori del display o i pulsanti freccia sinistra e destra. Passate da una traccia all'altra usando i pulsanti inferiori del display. Oppure potete aggiungere una nuova traccia premendo il pulsante Add Track.
Uso di Push 2 627 Scegliete un Tipo di Traccia ed opzionalmente caricate un Dispositivo. Quando si lavora con una traccia MIDI che contiene uno strumento, la griglia di 8x8 pad di Push si configura automaticamente per suonare le note. Per default, ogni nota della griglia è in tonalità di Do maggiore (C major). Il pad in basso a sinistra suona Do1 (C1) (anche se potete cambiare l'ottava con i pulsanti Octave Up e Octave Down). Spostandovi verso l'alto, ogni pad è ad una quarta sopra.
Uso di Push 2 628 •Rosso — la nota correntemente in esecuzione mentre si registra. Per suonare le triadi (accordi), provate la seguente forma in qualsiasi punto della griglia: Accordo di Do maggiore (C major). 28.5.1 Suonare in altre tonalità Premete il pulsante Scale di Push 2 per cambiare la tonalità e/o la scala selezionata. Il pulsante Scale. Usando i pulsanti superiori e inferiori del display potete cambiare la tonalità suonata dalla griglia di pad.
Uso di Push 2 629 Selezione di Tonalità (Key) e Scala (Scale). Oltre a cambiare la tonalità, potete cambiare anche il layout della griglia usando il pulsante inferiore del display sull'estrema destra.
Uso di Push 2 630 Tutte le opzioni di registrazione in tempo reale disponibili per la batteria (pag. 620) sono disponibili anche per le melodie e le armonie, inclusi il pulsante Accent, la Registrazione a lunghezza fissa (pag. 622), la Registrazione con Repeat (pag. 623) e la Quantizzazione (pag. 624). Ma per l'editing dettagliato, lavorerete con lo step sequencer melodico descritto nella sezione successiva.
Uso di Push 2 631 selezionato, le note che appartengono alla tonalità sono leggermente ombreggiate, mentre le note fuori tonalità rimangono spente. La fila bianca (per default la fila inferiore) indica la radice della tonalità selezionata. Ciascuna colonna di pad rappresenta uno step nella risoluzione impostata dai pulsanti Scene/Grid. Come per il layout di esecuzione in tempo reale, premendo i pulsanti Octave Up o Down si sposta l'intervallo di note a disposizione.
Uso di Push 2 632 Ogni pad dell'area della Lunghezza del Loop corrisponde ad una pagina. Tenete presente che la pagina che vedete non è necessariamente la pagina che udite. Quando impostate la lunghezza del loop, le pagine si aggiornano in modo che la posizione di riproduzione corrente (come indicato dal pad verde in movimento nella sezione step sequencer) rimanga sempre visibile. Ma in alcuni casi, potreste voler disabilitare questo comportamento di autoinseguimento.
Uso di Push 2 633 imposterà immediatamente il loop su quella pagina). Potete tornare all'auto-inseguimento anche tenendo premuto uno dei due pulsanti Page sinistra/destra. I colori dei pad nella sezione della Lunghezza del Loop indicano quanto segue: •Spento — questa pagina si trova al di fuori del loop. •Grigio — questa pagina è all'interno del loop, ma non è attualmente visibile nella sezione dello step sequencer.
Uso di Push 2 634 Dopo aver caricato un campione ed essere passati alla Device View (Vista Dispositivi), sul display di Push 2 vedrete la forma d'onda del campione insieme ad una serie di parametri che consentono di regolare rapidamente come il campione venga riprodotto. Questo è il banco principale dei controlli di Simpler. Il banco principale dei parametri di Simpler nel display. Per default, Simpler imposterà automaticamente determinati parametri in base alla lunghezza del campione caricato.
Uso di Push 2 635 •La modalità One-Shot è concepita esclusivamente per la riproduzione monofonica ed è ottimizzata per l'uso con colpi di percussioni ad esecuzione singola (one-shot) o brevi frasi campionate. Questa modalità dispone di controlli di inviluppo semplificati e non supporta il looping. Per default, innescando una nota viene riprodotto l'intero campione, indipendentemente da quanto a lungo il pad sia tenuto premuto.
Uso di Push 2 636 Premendo il pulsante superiore del display di Simpler si accede alla modalità Edit. In modalità Edit i pulsanti inferiori del display selezionano delle pagine di parametri aggiuntive e i pulsanti superiori del display attivano/disattivano determinate impostazioni. Premendo nuovamente il pulsante superiore del display di Simpler si esce dalla modalità Edit. Parametri aggiuntivi disponibili nella modalità Edit.
Uso di Push 2 637 28.7.2 Modalità One-Shot (Esecuzione Singola) Il banco principale di Simpler in modalità One-Shot (Esecuzione Singola) con controlli aggiuntivi della modalità Edit. In modalità One-Shot i controlli Zoom, Start e End funzionano come nella modalità Classic, al pari dei pulsanti Warp as..., :2, x2, Crop e Reverse.
Uso di Push 2 638 Riproduzione in Legato Le modalità Classic e One-Shot offrono un modo unico di re-intonazione al volo di un campione, senza cambiare la sua posizione di riproduzione. (Si tratta essenzialmente di una versione suonabile della modalità Legato delle clip (pag. 192)). Per attivare questa funzionalità: 1. In modalità Edit premete il secondo pulsante inferiore del display per visualizzare il banco di parametri Global. 2. Impostate il parametro Glide Mode su Glide. 3.
Uso di Push 2 639 L'encoder Sensitivity (Sensibilità) determina quanto Simpler sia sensibile ai livelli dei transienti all'interno del campione e, quindi, quanti pezzetti verranno creati automaticamente e disposti sui pad. Numeri più alti si traducono in più pezzetti, fino ad un massimo di 64 pezzetti. I pezzetti vengono disposti da sinistra verso destra in gruppi di quattro a partire dal pad in basso a sinistra.
Uso di Push 2 640 Nudge (Aggiusta) consente regolare con precisione la posizione di ciascun marcatore di spezzettamento. Ciò è particolarmente utile se si sente che il rilevamento automatico dei transienti di Live non ha spezzettato perfettamente il campione nel modo desiderato. Per una maggiore precisione di aggiustamento fate tap sul pad che desiderate correggere e usate l'encoder Zoom per ottenere uno sguardo ravvicinato.
Uso di Push 2 641 I pulsanti Freccia. Nota: selezionando una traccia MIDI su Push 2 la si arma automaticamente, in modo che possa essere suonata immediatamente. In Live, i pulsanti Arma delle tracce appaiono rosa per indicare che sono stati armati tramite selezione. Il pulsante Arma della Traccia di colore rosa. Potete anche armare manualmente qualsiasi traccia tenendo premuto il pulsante Record e premendo il pulsante inferiore del display di quella traccia.
Uso di Push 2 642 la scena selezionata. In Clip Workflow viene innescata soltanto la clip della traccia selezionata. Le clip di altre tracce non ne vengono interessate. Navigando con i tasti freccia su/giù in Modalità Note si avvia la la riproduzione sempre immediatamente e una clip innescata subentrerà nella posizione di riproduzione di qualunque clip stesse precedentemente suonando in quella traccia.
Uso di Push 2 643 Impostazioni della Modalità Device (Dispositivo). Una volta selezionato un dispositivo, premendo nuovamente il relativo pulsante superiore del display si accede alla modalità Edit. In modalità Edit i pulsanti inferiori del display selezionano delle pagine di parametri aggiuntive per il dispositivo selezionato. Pagine dei parametri del dispositivo in Modalità Edit.
Uso di Push 2 644 Alcuni dispositivi, ad esempio lo strumento Operator di Live (pag. 457), hanno più di otto pagine di parametri. Quando si lavora in modalità Edit con questi dispositivi, il pulsante inferiore del display più a destra mostra una freccia. Premete questo pulsante per far scorrere le pagine aggiuntive (e poi premete il pulsante inferiore del display più a sinistra per tornare indietro). Fate scorrere le pagine di parametri aggiuntive. 28.9.
Uso di Push 2 645 Per eliminare un dispositivo, tenete premuto il pulsante Delete e premete il pulsante superiore del display che corrisponde al dispositivo. Eliminazione di un dispositivo. Per disattivare un dispositivo (senza eliminarlo), tenete premuto il pulsante Mute e premete il pulsante superiore del display che corrisponde al dispositivo. I dispositivi disattivati (e tutti i loro parametri) appaiono in grigio nel display.
Uso di Push 2 646 Un Drum Rack. Per aprire un Rack selezionatelo usando il corrispondente pulsante superiore del display. Poi premete nuovamente questo pulsante. Il Rack si espanderà, rivelando i dispositivi della catena correntemente selezionata. Un Rack espanso appare nel display con una sottolineatura che si estende fino alla fine dei dispositivi che vi sono racchiusi. Ad ogni pressione del pulsante superiore del display del Rack selezionato il Rack verrà commutato tra aperto e chiuso.
Uso di Push 2 647 Gli encoder regolano i parametri del dispositivo selezionato. Per accedere ai dispositivi di catene supplementari all'interno di un Rack multi-catena, premete e tenete premuto il pulsante superiore del display del Rack. Le catene del Rack verranno visualizzate nella parte inferiore del display e potranno essere selezionate tramite i corrispondenti pulsanti inferiori del display. Selezione di una catena all'interno di un Rack. 28.
Uso di Push 2 648 Il pulsante Mix. Ogni pressione del pulsante Mix commuta tra la modalità Track Mix (Mix della Traccia) e la modalità Global Mix (Mix Globale). In modalità Track Mix gli encoder regolano Volume, Pan e livelli delle Mandate della traccia correntemente selezionata. I pulsanti inferiori del display vengono usati per selezionare la traccia. La modalità Track Mix (Mix della Traccia). (Suggerimento: tenete premuto Shift mentre regolate gli encoder per effettuare un controllo di precisione).
Uso di Push 2 649 Fate scorrere per visualizzare ulteriori Mandate. In modalità Global Mix gli encoder regolano Volumi, Pan o livelli delle Mandate delle otto tracce visibili. Selezionate quale parametro verrà controllato tramite i pulsanti superiori del display. Controllo dei Pan per otto tracce. Se il vostro Set contiene più di sei Tracce di Ritorno, il pulsante superiore del display più a destra cambierà in freccia, permettendovi di spostare a destra le Mandate disponibili.
Uso di Push 2 650 Il pulsante della traccia Master. 28.10.1 Mixaggio dei Rack e delle Tracce di Gruppo Nel display di Push 2 le Tracce di Gruppo e le Tracce che contengono Rack di Strumenti o Drum Rack hanno icone speciali che le contraddistinguono. Un Traccia di Gruppo e Tracce che contengono un Rack di Strumenti e un Drum Rack. Questi tipi di tracce possono essere espanse, consentendo di usare le modalità Mix per controllare le tracce e le catene al loro interno.
Uso di Push 2 651 Espandete una Traccia di Gruppo o una Traccia contenente un Rack per mixarne i contenuti. Usate i tasti freccia sinistra e destra per accedere alle catene supplementari o alle tracce che potrebbero essere state spinte fuori dal display dopo l'espansione. Suggerimento: quando lavorate con un Drum Rack espanso, tenete premuto Select e toccate un pad per saltare a quel pad nel mixer. Ciò rende più facile mixare un Drum Rack di grandi dimensioni. 28.
Uso di Push 2 652 è stata registrata dell'automazione per un parametro, tenendo premuto Delete e toccando un encoder si resetterà il parametro corrispondente al rispettivo valore di default. I parametri automatizzati sono indicati nel display con un puntino bianco accanto al nome del parametro. I parametri che avete sovrascritto (regolandoli manualmente mentre non registravate) mostrano il proprio valore con un puntino grigio. I parametri automatizzati e/o sovrascritti sono indicati nel display.
Uso di Push 2 653 •spostare leggermente (nudge) le note avanti o indietro nel tempo. Il valore rappresenta la percentuale di sfasamento della nota rispetto alla linea della griglia precedente. (Valori negativi indicano che la nota è collocata prima della linea della griglia). •modificare la lunghezza delle note selezionate. Il primo encoder regola la lunghezza grossolanamente, mentre il secondo encoder permette di regolare la lunghezza con accuratezza. •modificare la Velocity delle note selezionate.
Uso di Push 2 654 Il pulsante Clip. I colori del display riflettono il colore del clip e il nome della clip è evidenziato nell'angolo superiore sinistro. Alcuni dei parametri regolabili cambiano a seconda del tipo di clip selezionato. La Modalità Clip con una clip MIDI selezionata. Per le clip sia MIDI che audio, il secondo pulsante superiore del display attiva/disattiva il Loop.
Uso di Push 2 655 La Modalità Clip con una clip Audio selezionata. Quando si lavora con una Clip Audio diventano disponibili dei controlli aggiuntivi. È possibile ingrandire o ridurre lo Zoom del campione con il primo encoder. La posizione su cui si effettua lo zoom è centrata attorno all'ultimo encoder di posizione toccato (Start, Length, Loop, etc.). È inoltre possibile impostare modalità di Warp, guadagno e trasposizione della clip.
Uso di Push 2 656 In modalità Session la griglia di 8x8 pad lancia le clip e i pulsanti Scene/Grid lanciano le scene. Premendo un pad si innesca la clip nella posizione corrispondente della Vista Sessione di Live. Se la traccia è selezionata, premendo il pulsante si registra una nuova clip. I pad si accendono con colori diversi in modo che possiate sapere cosa sta accadendo: •Il colore di tutte le clip non in esecuzione del vostro Live Set si riflette sui pad. •Le clip che stanno suonando pulsano in verde.
Uso di Push 2 657 •Premendo i tasti freccia Sinistra o Destra potete spostarvi nelle rispettive direzioni di una traccia alla volta. I pulsanti Page sinistra e destra permettono di spostarvi di otto tracce alla volta. 28.14.1 Session Overview (Panoramica della Sessione). La Session Overview (Panoramica della Sessione) di Push vi permette di navigare rapidamente attraverso grandi Live Set senza guardare lo schermo del computer.
Uso di Push 2 658 Il pulsante Setup. Opzioni di Setup. Quando Pad Sensitivity (Sensibilità dei Pad) è impostato su valori alti ci vuole meno forza per innescare una Velocity più elevata. A parità di Velocity in ingresso, una Pad Sensitivity di 10 si traduce in livelli di uscita più alti, mentre un'impostazione di 0 si traduce in livelli di uscita più bassi. L'impostazione predefinita (e raccomandata) è 5. Pad Gain (Guadagno dei Pad) incrementa o riduce la curva di Velocity complessiva.
Uso di Push 2 659 Il modo più semplice per comprendere il rapporto fra i tre controlli di Velocity è osservare i cambiamenti della curva grafica sotto di essi. La forza di pressione (ingresso) è rappresentata sull'asse orizzontale, mentre il livello di uscita è rappresentato sull'asse verticale. Suggerimento: per usare una curva di Velocity lineare impostate Pad Gain a 4 e Pad Dynamics a 7.
Uso di Push 2 660 •le frecce su e giù spostano verso l'alto o verso il basso di una singola scena. L'esecuzione della clip della traccia correntemente selezionata della nuova scena inizia senza interruzioni. Le clip di altre tracce non ne vengono interessate. 28.16 Guida dei Controlli di Push 2 Di seguito è illustrata la funzione di ciascun pulsante e ciascun controllo. Tap Tempo (Batti Tempo) — Battendo sul pulsante Tap Tempo una volta ogni battere, il tempo del Live Set seguirà il vostro battito.
Uso di Push 2 661 tenete premuto Mute mentre premete un pad di Drum Rack per silenziare il pad. Mantenete premuto Mute mentre premete uno step dello step sequencer per disattivare lo step. Mantenete premuto Mute mentre premete il pulsante superiore del display di un dispositivo per disattivare il dispositivo. Solo — Mette in Solo la traccia correntemente selezionata. Mantenete premuto Solo mentre premete il pulsante inferiore del display di un'altra traccia per porre in Solo quella traccia.
Uso di Push 2 662 quantizzazione. Dopo aver modificato queste impostazioni, premete il pulsante una volta per uscire, poi premete e rilasciate il pulsante per applicare le modifiche. Duplicate — In Scene Workflow, Duplicate crea una nuova scena contenente tutte le clip correntemente in esecuzione. In Clip Workflow, Duplicate crea in una nuova scena una copia della clip correntemente selezionata, mentre continua la riproduzione di tutte le clip correntemente in esecuzione nelle altre tracce.
Uso di Push 2 663 reale) oppure l'intervallo di note disponibile (quando si è in step sequencing). Quando è selezionata la traccia di uno strumento, per default viene selezionato il pitch bend. Per modificare la funzionalità della Touch Strip, mantenete premuto Select e toccate la strip. Questo commuta tra le funzionalità pitch bend e mod wheel ogni volta che toccate la strip. Il display mostrerà brevemente la modalità corrente ogni volta che la modificate.
Uso di Push 2 664 User (Utente) — Tutte le funzionalità programmate di serie di Push 2 possono essere disabilitate tramite la Modalità User. Questo permette di riprogrammare Push 2 per controllare funzioni alternative di Live o altri software. (Suggerimento: gli encoder relativi di Push 2 funzionano meglio in modalità “Relative (2’s Comp.)”. Per assicurarvi che questa modalità sia selezionata, ruotate l'encoder lentamente verso sinistra durante la mappatura.
Uso di Push 2 665 Scale — Quando è attivata la Modalità Note ed è selezionata la traccia di uno strumento, premendo questo pulsante potete selezionare la scala che verrà suonata con i pad. Nota: questo pulsante non ha alcun effetto quando è selezionata una traccia di Drum Rack o quando è attivata la Modalità Session.
Uso di Push 2 666 l'esecuzione in tempo reale e lo step sequencing. •Traccia MIDI contenente un Drum Rack — La griglia di pad viene suddivisa: i 16 pad in basso a sinistra suonano il Drum Rack, i 16 pad in basso a destra regolano la lunghezza del loop della clip, le quattro file superiori controllano lo step sequencer. Premete di nuovo Layout per passare alla modalità a 64-pad, che vi consente di suonare la batteria attraverso l'intera griglia di 8x8 pad.
Uso di Push 2 667 Nota: alcuni pedali possono comportarsi "al contrario": ad esempio, le note potrebbero essere sostenute solo quando il pedale non è premuto. La polarità del footswitch di solito può essere corretta collegando il pedale alla porta mentre lo si tiene premuto, ma si raccomanda di utilizzare footswitch con un selettore di polarità fisico.
Uso di Push 2 668
Sincronizzazione e ReWire 669 Capitolo 29 Sincronizzazione e ReWire 29.1 Sincronizzazione via MIDI Il protocollo MIDI definisce due modi per sincronizzare i sequencer, ambedue supportati da Live. Entrambi i protocolli sono basati sul principio di un sync master (lett. padrone) che trasporta un segnale di sincronizzazione seguito dal/dai sync slave (lett. schiavo). MIDI Clock. Il MIDI Clock funziona come un metronomo che scandisca il tempo ad alta frequenza.
Sincronizzazione e ReWire 670 cronizzazione MIDI, attivate il dispositivo come destinazione della sincronizzazione nella sezione MIDI/Sync delle Preferenze di Live (cioè attivate l'interruttore Sync della porta di uscita verso il dispositivo). Scelta di uno Slave MIDI per Live. Il LED Spia di Invio Sync, posto a sinistra nella Barra di Controllo, lampeggia quando Live sta trasmettendo messaggi di sincronizzazione ai sequencer esterni. 29.1.
Sincronizzazione e ReWire 671 Quando è sincronizzato ad un dispositivo MIDI esterno, Live può accettare i puntatori di song position dal dispositivo, sincronizzandosi non solo in termini di tempo, ma anche di posizione nella composizione. Se il sync master salta ad una nuova posizione all'interno della song, Live fa lo stesso.
Sincronizzazione e ReWire 672 Regolazione del ritardo di sincronizzazione. 29.2 Collegamento via ReWire Live supporta l'interfaccia ReWire per il collegamento con un altro programma audio ReWirecompatibile che stia funzionando sullo stesso computer. La tecnologia ReWire, sviluppata da Propellerhead Software, fornisce ai programmi ReWirecompatibili: •accesso comune all'hardware audio; •funzionalità di trasporto condivisa; •sincronizzazione al word clock audio e alla song position; •scambio di flussi audio.
Sincronizzazione e ReWire 673 29.2.1 Esecuzione di Live in modalità ReWire Master La procedura passo-passo per la "trasmissione del MIDI a" e "la ricezione dell'audio da" un programma ReWire slave è illustrata nel capitolo Assegnazioni ed Entrate/Uscite (pag. 205). 29.2.2 Esecuzione di Live in modalità ReWire Slave In modalità ReWire slave, Live sia "riceve il MIDI da", sia "trasmette l'audio a" l'applicazione master.
Sincronizzazione e ReWire 674 rica, saranno ignorati. 29.2.3 Altro su ReWire Potete trovare ulteriori informazioni sulla configurazione e l'utilizzo di ReWire Ableton nelle pagine web FAQ8. Se lì non riuscite a trovare una risposta, siete pregati di contattare il team di supporto Ableton9. 8 9 http://www.ableton.com/pages/faq/rewire http://www.ableton.
Risorse audio e strategie del computer 675 Capitolo 30 Risorse audio e strategie del computer Il processamento audio in tempo reale è un compito impegnativo per i computer generalpurpose (per uso generico), solitamente concepiti per fare girare dei fogli elettronici e navigare in Internet. Un'applicazione come Live richiede una CPU potente e un hard disk veloce.
Risorse audio e strategie del computer 676 Il misuratore di carico della CPU. Il misuratore di carico della CPU della Barra di Controllo visualizza la percentuale d'uso corrente rispetto al potenziale di calcolo del computer. Per esempio, se la percentuale visualizzata è 10%, il computer procede in tutto riposo. Se la percentuale è 100%, l'elaborazione è all'estremo - probabilmente sentirete lacune, scatti o altri problemi audio.
Risorse audio e strategie del computer 677 Per esempio, trascinando dei dispositivi in un Live Set che non sta suonando non aumenta significativamente il carico della CPU. Il carico aumenta soltanto quando cominciate a suonare le clip o a immettete dell'audio negli effetti. Quando non c'è audio in arrivo, gli effetti vengono disattivati fino a che non siano nuovamente necessari .
Risorse audio e strategie del computer 678 Molte funzioni di editing rimangono disponibili anche per le tracce congelate. Il lancio delle clip può ancora essere fatto liberamente e i controlli del mixer, come volume, pan e mandate, sono ancora disponibili.
Risorse audio e strategie del computer 679 In una clip di Sessione congelata vengono inclusi soltanto due cicli di loop, il che significa che le clip con inviluppi di clip scollegati (Unlinked) (pag. 312), una volta congelate, dopo due cicli di loop possono suonare diversamente.
Risorse audio e strategie del computer 680 La Spia di sovraccarico dell'Hard Disk lampeggia quando l'hard disk non è (stato) in grado di leggere o scrivere l'audio in modo sufficientemente rapido. Se questa condizione si verifica durante le registrazioni causa una lacuna nel campione registrato; durante il playback causa delle interruzioni.
Scheda informativa sull'Audio 681 Capitolo 31 Scheda informativa sull'Audio Prima del rilascio di Live 7, gran parte dello sforzo di sviluppo di Ableton è stato concentrato sulla conduzione di test accurati ed oggettivi delle fondamentali prestazioni audio di Live. Come risultato di questo processo di test abbiamo implementato una serie di miglioramenti a "basso livello" (nel senso informatico) del motore audio.
Scheda informativa sull'Audio 682 mai alcun degrado del segnale. L'applicazione delle operazioni neutre all'audio che è stato registrato con Live assicura che, a partire dal punto della conversione analogico-digitale, l'audio rimanga invariato. L'applicazione delle operazioni neutre ai file importati in Live assicura che l'audio importato rimanga identico a quello dei file salvati su disco.
Scheda informativa sull'Audio 683 31.2.2 Frequenza di campionamento corrispondente/nessuna trasposizione La riproduzione con Live di un file audio non sottoposto a stretching è un'operazione neutra, a condizione che la frequenza di campionamento del file sia la stessa di quella impostata nelle Preferenze di Live e che il file venga riprodotto senza trasposizione. La neutralità dell'operazione è verificata dai test di cancellazione sulle uscite renderizzate.
Scheda informativa sull'Audio 684 volte e renderizzando l'uscita come file a 32 bit. Tutti i test ottengono una perfetta cancellazione di fase. Nota: mentre la somma a 64-bit viene applicata ad ogni singolo punto di mixaggio, il processamento interno di Live è sempre eseguito a 32-bit. Pertanto, i segnali che vengono mixati attraverso più punti di somma potrebbero essere ancora soggetti ad una quantità estremamente piccola di degrado del segnale.
Scheda informativa sull'Audio 685 Le tracce congelate della Vista Arrangiamento possono includere materiale audio che si estende oltre la fine della clip stessa, come code di riverbero e ripetizioni di delay. Per contro, le tracce congelate della Vista Sessione sono sempre lunghe esattamente due cicli di loop, per cui qualsiasi materiale audio che durante la riproduzione non congelata si estenda al di là di due cicli di loop verrà tagliato dopo il congelamento.
Scheda informativa sull'Audio 686 31.2.8 Effetti bypassati Gli effetti bypassati di Live vengono rimossi dal flusso del segnale. Ciò vale sia per i dispositivi di effetto incorporati, sia per i Plug-in VST e AU di terze parti. Di conseguenza, l'audio nel punto di uscita di un effetto bypassato è identico all'audio del punto di entrata. Nota: tuttavia, i dispositivi di effetto con parametri che richiedono intrinsecamente del ritardo — ad es.
Scheda informativa sull'Audio 687 In tutti i casi, l'uscita viene renderizzata e confrontata con l'uscita di una versione non divisa della stessa sorgente. Il test di cancellazione di fase dei due file conferma che sono identici. 31.3 Operazioni Non Neutre Le procedure di Live che causano un cambiamento nella qualità audio sono definite operazioni non neutre. Potete essere certi che l'utilizzo di queste operazioni causi quantomeno qualche modifica al segnale.
Scheda informativa sull'Audio 688 anziché mixare file di diverse frequenze di campionamento all'interno di uno stesso Set. Una volta esportati i campioni nella frequenza di campionamento che prevedete di usare in Live, i file possono essere importati senza alcuna perdita di qualità. Anche la renderizzazione dell'audio da Live con una frequenza di campionamento diversa da quella utilizzata durante il lavoro sul Progetto è un'operazione non neutra. A partire da Live 9.
Scheda informativa sull'Audio 689 31.3.5 Registrazione di segnali esterni (profondità di bit < convertitore A/D) In Live, la registrazione di segnali audio è un'operazione non neutra se la profondità di bit impostata nella finestra delle Preferenze di Live è inferiore a quella dei convertitori A/D utilizzati per la registrazione. Questa è una condizione non raccomandabile. 31.3.
Scheda informativa sull'Audio 690 31.3.9 Posizionamento panoramico Live utilizza un posizionamento panoramico a potenza costante con curve di guadagno sinusoidali. Nella posizione centrale l'uscita è a 0 dB, mentre i segnali posizionati completamente a sinistra o a destra vengono aumentati di +3 dB. Per minimizzare questo cambiamento di volume, può essere utile restringere la larghezza stereo complessiva prima di eseguire posizionamenti estremi.
Scheda informativa sull'Audio 691 Fine -centesimi) di alcuna clip. •Renderizzate sempre a 32 bit. Nota: queste pratiche, se da un lato assicurano una qualità audio ottimale, dall'altro disabilitano alcune funzionalità di Live — in particolare, la deformazione temporale e la sincronizzazione. 31.5 Riepilogo e Conclusioni Ableton ha redatto questo documento per aiutare gli utenti a comprendere esattamente come l'audio venga influenzato quando si eseguono le varie procedure di Live.
Scheda informativa sull'Audio 692
Scheda informativa sul MIDI 693 Capitolo 32 Scheda informativa sul MIDI Congiuntamente al lavoro sul motore audio, Ableton ha riservato un duro lavoro anche all'analisi della temporizzazione MIDI di Live e ad apportare miglioramenti dove necessario. Abbiamo redatto questa scheda informativa per aiutare gli utenti a comprendere i problemi implicati nella creazione di un affidabile e accurato ambiente MIDI basato su computer e per illustrare l'approccio di Live alla risoluzione di questi problemi.
Scheda informativa sul MIDI 694 casi, un ambiente di riproduzione ideale genererebbe una perfetta riproduzione delle informazioni memorizzate. 3. L'Esecuzione passante (o Esecuzione con rilancio o Playthrough) comprende l'invio di informazioni di note e controller MIDI da un dispositivo hardware (per esempio una tastiera MIDI) ad una DAW e poi, in tempo reale, il rilancio verso un sintetizzatore hardware (esterno) o verso un dispositivo plug-in all'interno della DAW.
Scheda informativa sul MIDI 695 32.3 Soluzioni MIDI di Live L'approccio di Ableton alla temporizzazione MIDI si basa su due presupposti chiave: 1. In tutti i casi, la latenza è preferibile al jitter. Poiché la latenza è costante e prevedibile, può essere trattata molto più facilmente sia dai computer sia dalle persone. 2.
Scheda informativa sul MIDI 696 temporizzazione e distorsione audio durante il playthrough, ma Live dovrebbe comunque continuare a registrare correttamente gli eventi MIDI nelle clip. Successivamente, una volta che il sistema abbia recuperato la propria stabilità, la riproduzione di questi eventi registrati dovrebbe essere precisa. 32.4 Variabili non controllabili da Live In genere, le datazioni sono un meccanismo estremamente affidabile per la gestione della temporizzazione degli eventi MIDI.
Scheda informativa sul MIDI 697 Live MIDI Source MIDI Splitter MIDI Clip MIDI-to-Audio Converter Audio Clip Configurazione del test sugli eventi MIDI in entrata. L'uscita di una sorgente MIDI (una tastiera o un'altra DAW che suoni lunghe sequenze di eventi MIDI casuali) viene inviata ad uno Splitter MIDI (divisore MIDI) hardware a latenza zero. Un'uscita dello splitter viene registrata in Live in una nuova clip MIDI. L'altra uscita viene inviata ad un Convertitore MIDI->Audio.
Scheda informativa sul MIDI 698 +/- 1 ms. OS X: •Interfaccia A: a 44.1 kHz e 1152 campioni di buffer il jitter è stato abbastanza equamente distribuito tra +/- 4 e 11 ms. Per tutte gli altri test, il jitter massimo è stato +/- 5 ms. In tutti i test la maggior parte del jitter si è verificata a +/- 1 ms. •Interfaccia B: nella maggior parte dei test il jitter massimo è stato +/- 4 o 5 ms. A 44.1 kHz e 1152 campioni di buffer il jitter è stato abbastanza equamente distribuito tra +/- 2 e 11 ms.
Scheda informativa sul MIDI 699 così la latenza al minimo. I controlli del buffer audio si trovano nella sezione Audio delle Preferenze di Live e variano a seconda del tipo di hardware che state utilizzando. Per ulteriori informazioni, fate riferimento alla lezione "Impostazione di Entrate/Uscite Audio". •Utilizzate un'interfaccia MIDI di alta qualità con i driver più aggiornati, per assicurarvi che le datazioni MIDI siano generate e processate con la massima precisione possibile.
Scheda informativa sul MIDI 700 •il nostro approccio alla soluzione di questi problemi in Live; •le ulteriori variabili di cui non possiamo rendere conto. Come già accennato, il modo migliore per risolvere i problemi di temporizzazione MIDI nel vostro studio è quello di utilizzare componenti hardware della massima qualità disponibile. Per gli utenti dotati di tali componenti, tutti i sistemi MIDI software dovrebbero funzionare senza problemi di rilievo.
Scorciatoie da tastiera di Live 701 Capitolo 33 Scorciatoie da tastiera di Live 33.
Scorciatoie da tastiera di Live 702 33.2 Accesso ai Menu Sotto Windows, potete accedere ad ogni menu premendo il tasto [ALT] e la prima lettera del menu (ad es. [ALT][F] per "File"). Mentre un menu è aperto, potete utilizzare: •tasti freccia su e giù per navigare tra le voci del menu; •tasti freccia destra e sinistra per aprire i menu vicini; •tasto [Invio] per scegliere una voce del menu. In OS X, potete accedere alle singole voci dei menu premendo [CMD][?].
Scorciatoie da tastiera di Live 703 Windows Macintosh Scorrimento Giù/Su tasti freccia su e giù tasti freccia su e giù Chiudi/Apri Cartelle tasti freccia sinistra e destra tasti freccia sinistra e destra Carica l'elemento selezionato del Browser [Invio] [Invio] Anteprima del File selezionato [Maiusc][Invio] [Maiusc][Invio] Ricerca nel Browser [CTRL][F] [CMD][F] Salta ai risultati della Ricerca tasto freccia giù tasto freccia giù Windows Macintosh Esegui dal Marcatore di Inizio/Stop [
Scorciatoie da tastiera di Live 704 Annulla [CTRL][Z] [CMD][Z] Ripeti [CTRL][Y] [CMD][Y] Rinomina [CTRL][R] [CMD][R] Seleziona tutto [CTRL][A] [CMD][A] Mantenendo premuto un tasto modificatore aggiuntivo, alcuni dei comandi sopra elencati possono agire anche su: Clip e Slot attraverso tutte le Tracce Windows Macintosh [Maiusc] [Maiusc] Tempo attraverso tutte le Tracce [Maiusc] [Maiusc] La parte selezionata dell'Inviluppo [ALT] [ALT] Il tasto [Tab] può essere usato per spostarsi da u
Scorciatoie da tastiera di Live 705 33.8 Comandi della Vista Sessione Vedasi anche comandi di editing.
Scorciatoie da tastiera di Live 706 Segui la riproduzione nel display [CTRL][Maiusc][F] [CMD][Maiusc][F] 33.10 Comandi per le Tracce Vedasi anche comandi di editing.
Scorciatoie da tastiera di Live 707 Crea un Segmento di Automazione Curvo [ALT] [ALT] 33.12 Modalità Mappatura Tasti/MIDI e tastiera MIDI del Computer Windows Macintosh [CTRL][M] [CMD][M] Attiva/Disattiva la Modalità Mappatura Tasti [CTRL][K] [CMD][K] Tastiera MIDI del Computer [CMD][Maiusc][K] Attiva/Disattiva la Modalità Mappatura MIDI [CTRL][Maiusc][K] 33.
Scorciatoie da tastiera di Live 708 Windows Macintosh Quantizza [CTRL][U] [CMD][U] Impostazioni di Quantizzazione...
Scorciatoie da tastiera di Live 709 33.16 Agganciamento alla Griglia e Disegno Windows Macintosh Attiva/Disattiva la Modalità Disegno [B] [B] Restringi la Griglia [CTRL][1] [CMD][1] Allarga la Griglia [CTRL][2] [CMD][2] Griglia a Terzine [CTRL][3] [CMD][3] Aggancia alla Griglia [CTRL][4] [CMD][4] Griglia Fissa/Adattabile allo Zoom [CTRL][5] [CMD][5] Ignora l'agganciamento durante il trascinamento [ALT] [CMD] 33.
Scorciatoie da tastiera di Live 710 Esporta Audio/Video [CTRL][Maiusc][R] [CMD][Maiusc][R] Esportazione di file MIDI [CTRL][Maiusc][E] [CMD][Maiusc][E] 33.
Scorciatoie da tastiera di Live 711
Indice 712 Indice A Analog...........................................................423 amplificatori...........................................429 architettura e interfaccia........................ 424 filtri..........................................................428 generatore di rumore............................. 427 inviluppi..................................................430 LFO..........................................................432 oscillatori..............................................
Indice 713 con zone................................................. 278 e spezzettamento................................... 177 estrazione...............................................290 flusso del segnale nei Rack................... 272 punti di prelievo interni..........................208 ciclo di loop con clip................................................... 132 nell’Arrangiamento.................................. 99 Clip...................................................................
Indice 714 nell’Arrangiamento................................106 nell’Editor MIDI.......................................171 comando Elimina Tempo della Misura Frammentaria........................................................... 98 comando Esporta Clip MIDI...........................71 comando Gestisci i File e cambiamento dei file di riferimento..... 76 e gestione dei progetti............................. 82 e impacchettamento dei Progetti Live..... 88 e individuazione dei file inutilizzati........
Indice 715 dispositivo Tuner............................................ 401 dissolvenze incrociate in Operator............................................. 471 in Sampler..............................................496 in Simpler................................................. 511 nella Vista Arrangiamento.................... 101 per le clip................................................689 dithering........................................................... 67 divisione metrica e nomi delle scene.....
Indice 716 effetto Vinyl Distortion..................................405 effetto Vocoder.............................................406 suggerimenti...........................................409 Electric...........................................................447 architettura e interfaccia........................448 sezione Damper.....................................449 sezione Fork...........................................449 sezione Global...................................... 451 sezione Mallet.....
Indice 717 controllo del mixer con..........................309 creazione di loop lunghi con.................313 e cambiamento del pitch delle note.....305 e cambiamento del volume delle note.307 editing generale di.................................303 imposizione di ritmi con..........................314 impostazioni di loop/regione per.........312 per controlli MIDI.................................... 311 rimescolamento di beats con................307 scollegamento dalle clip........................
Indice 718 controlli globali......................................467 elenco dei parametri.............................470 e risorse della CPU................................469 File AMS.................................................459 filtro.........................................................465 Glide e Spread......................................468 inviluppi..................................................463 layout......................................................457 LFO...................
Indice 719 pulsante Edita................................................ 134 pulsante Editing del Plug-in.......................... 261 pulsante Elimina Locatore.............................. 96 pulsante Espandi Plug-In..............................260 pulsante Espandi Traccia............101, 104, 296 pulsante Imposta Locatore (“Set”)................. 95 pulsante Lancio della Clip.............................110 pulsante Lancio della Scena......................... 112 pulsante Locatore precedente.........
Indice 720 spezzettamento......................................638 step sequencing dei ritmi........................617 step sequencing di melodie e armonie.630 Q quantizzazione comando per audio............................... 155 comando per le note MIDI selezionate.171 del lancio delle clip................................191 di note MIDI durante la registrazione..243 Quantizzazione in Registrazione................243 R Raccogli i File quando Esporti....................... 86 Raccolta di Groove.........
Indice 721 selettore Quantizzazione Globale................ 48 e registrazione di Sessione...................238 selettore Ritardi di Traccia............................234 selettore Uscita di Preascolto.......................233 selettore Uscita Master.................................233 silenziamento Clip.......................................................... 125 Simpler...........................................................507 e risorse della CPU................................ 521 filtro........
Indice 722 dispositivi nelle.......................................247 espansione...........................101, 104, 296 inserimento.............................................225 nella Vista Arrangiamento....................100 nella Vista Sessione.................................111 numerazione..........................................225 raggruppamento....................................226 ridenominazione....................................225 ridimensionamento................................