Manuale di Riferimento Ableton Versione 8
Live Versione 8.1.
1 Capitolo 1 Benvenuti a Live 1.1 Il Team Ableton vi ringrazia Live è il frutto di musicisti desiderosi di un miglior modo di creare, produrre ed eseguire musica usando un computer. Un grandissimo sforzo è stato profuso per rendere Live facile e piacevole da usare, ma al tempo stesso capace di aiutarvi a creare musica con illimitata profondità e raf natezza. Uno sforzo che continua anche mentre state leggendo queste righe...
CAPITOLO 1. BENVENUTI A LIVE 1.2 1.2.1 2 Quali sono le novità di Live 8? Nuovo motore di Warping Il motore di Warping di Live è stato profondamente innovato, includendo una più accurata individuazione dei transienti e un'interfaccia ridisegnata che consente di trascinare la forma d'onda lungo una linea temporale ssa. I nuovi controlli di inviluppo e di loop dei transienti nella Modalità Beats consentono una qualità di warping superiore, soprattutto nei tempi più lenti.
CAPITOLO 1. BENVENUTI A LIVE 3 Le tracce audio e MIDI possono essere riunite in una Traccia di Gruppo. Le Tracce di Gruppo possono essere compresse od espanse per aiutare ad organizzare meglio il vostro usso di lavoro nelle Viste Sessione e Arrangiamento. L'interfaccia di Live può essere ingrandita per massimizzarne la visibilità tramite il cursore Ingrandimento dello Schermo.
CAPITOLO 1. BENVENUTI A LIVE 4 Frequency Shifter combina gli effetti di spostamento in frequenza e di modulazione ad anello in un unico dispositivo. 1.2.5 Nuova Libreria La Libreria di Live ora è popolata da una grande raccolta di nuovi strumenti creativi, includendo numerosi preset per dispositivi, loop e campioni, kit di costruzione e modelli di Set. 1.2.6 Controller Supporto per APC40, APC20 e Novation Launchpad, controller dedicati per Ableton Live. 1.2.
5 Capitolo 2 Primi passi Quando installate ed eseguite Live per la prima volta, appare una nestra di autorizzazione. In caso di dubbi o incertezze nel corso della procedura di autorizzazione, fate riferimento al capitolo autorizzazione di Live. Se (ancora) non avete acquistato Live, potete comunque provarne tutte le funzioni, ma non sarete in grado di salvare o esportare i vostri lavori. 2.
CAPITOLO 2. PRIMI PASSI 2.1.1 6 Uso della Finestra Info e dell'Indice La Finestra Info di Live vi indica il nome e la funzione di qualsiasi cosa sulla quale posiate il cursore del mouse. Per alcuni elementi potete creare un testo personalizzato che apparirà in questa nestra. La Finestra Info e il relativo tasto Mostra/Nascondi Se necessitate di maggiori informazioni su un argomento o su uno speci co elemento dell'interfaccia utente consultate questo manuale di riferimento.
CAPITOLO 2. PRIMI PASSI 7 Nella sezione Look/Feel potete effettuare varie impostazioni, incluse la lingua usata dal programma e lo schema di colori (o skin) dell'interfaccia utente di Live. Potete regolare anche le dimensioni degli oggetti visualizzati sullo schermo: il cursore Ingrandimento dello Schermo consente di variare le dimensioni dei componenti della schermata di Live, entro una percentuale compresa tra il 50% e il 200% rispetto le dimensioni standard.
CAPITOLO 2. PRIMI PASSI 8 e dell'installazione della piattaforma di Live e dei componenti aggiuntivi, come lo strumento Operator. Le Preferenze Library permettono di speci care la collocazione della Libreria di Live e di gestire i Live Pack correntemente installati. 2.3 La Finestra Principale di Live La maggior parte del vostro lavoro con Live si svolge nella nestra principale.
CAPITOLO 2. PRIMI PASSI 9 default a Exposé e non agirà sulla modalità A Pieno Schermo senza che Exposé sia stato disattivato o assegnato ad un altro tasto tramite le preferenze di sistema di OS X.) Se una delle viste dei browser è aperta, potete regolare la divisione della nestra principale trascinandola col mouse. Regolazione della divisione della Finestra Principale.
10 Capitolo 3 Autorizzazione di Live Live è protetto contro l'uso illegale tramite un sistema di protezione da copia. Questo sistema è stato progettato per rispondere ai più alti standard di sicurezza evitando al tempo stesso scocciature ai nostri clienti. Se trovate che questa procedura sia un inconveniente, siete invitati a considerare come la protezione da copia assicuri il vostro investimento: permette infatti che Ableton vi fornisca supporto e continui lo sviluppo di Live.
CAPITOLO 3. AUTORIZZAZIONE DI LIVE 3.1 3.1.1 11 FAQ sulla protezione da copia Posso usare Live o altri prodotti Ableton senza un Numero di Serie? Se (ancora) non avete acquistato Live o i suoi prodotti aggiuntivi, potete comunque provarne tutte le funzioni, ma il salvataggio e l'esportazione risulteranno disabilitati. Se l'uso di Live o di un altro prodotto vi induce ad acquistarlo, visitate il webshop Ableton1 .
CAPITOLO 3. AUTORIZZAZIONE DI LIVE 12 Per usare Live su più di un computer alla volta, necessitate di una licenza secondaria o di una licenza residenziale. Ableton offre queste licenze a prezzi speciali. 3.1.4 Posso eseguire i miei Set con un computer non autorizzato? Anche se Live non è autorizzato, potete caricare ed eseguire un Live Set senza limitazioni di tempo. Non potete, tuttavia, salvare o esportare il vostro lavoro.
13 Capitolo 4 I Concetti di Live Questo capitolo illustra i concetti essenziali di Live. Vi raccomandiamo di leggerlo n dagli inizi della vostra esperienza con Live, poiché una solida comprensione dei principi base del programma vi aiuterà a sfruttare appieno il potenziale di Live nella vostra produzione musicale. 4.1 Live Set Il tipo di documento che create e col quale lavorate in Live è denominato Live Set.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 14 Un Live Set nel Browser dei File. Selezionando la voce Libreria nel Browser dei File di Live sarete condotti alla Libreria di strumenti creativi di Live. A seconda dei contenuti che avete installato, qui potete trovate un certo numero di Set demo. Per aprire un Live Set fate doppio clic sul suo nome nel Browser. 4.2 Arrangiamento e Sessione I mattoncini musicali di base di Live sono denominati Clip.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 15 semplicemente l'apparenza del Live Set e non commuta le modalità, non altera ciò che sentite o non cambia ciò che è memorizzato. I selettori Vista Arrangiamento e Vista Sessione La Vista Arrangiamento e la Vista Sessione interagiscono in modi utili. Ad es. è possibile improvvisare con le Clip della Sessione e registrare un log dell'improvvisazione nell'Arrangiamento (cioè registrare una lista degli eventi e delle operazioni effettuate), per successivi perfezionamenti.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 16 Una traccia può eseguire soltanto una clip alla volta. Pertanto, di solito, le clip che dovrebbero suonare alternativamente vanno collocate in una stessa colonna della Vista Sessione; le clip che dovrebbero suonare insieme vanno collocate nelle varie tracce in riga, ciò che denominiamo Scene. Una Scena nella Vista Sessione.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 4.4 17 Audio e MIDI Le clip rappresentano i segnali registrati. Live tratta due tipi di segnale: audio e MIDI. Nel mondo digitale, un segnale audio è una serie di numeri che emula un segnale continuo, come quello generato da un microfono o inviato ad un altoparlante. Un segnale MIDI è una sequenza di comandi , tipo ora suona DO4, mezzo piano .
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 18 I Campioni vengono trascinati dai Browser dei File di Live. Live offre molte opzioni per eseguire i campioni in entusiasmanti modi nuovi, permettendovi di creare una quantità di suoni nuovi senza realmente cambiare il campione originale: tutti i cambiamenti sono calcolati in tempo reale, mentre il campione viene suonato. Le rispettive regolazioni vengono effettuate nella Vista Clip, che compare sullo schermo facendo doppio clic su una clip.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 19 Auto-Warp di Live rende davvero facile allineare qualsiasi campione al tempo della song, si trattasse anche della registrazione della performance di una jazz-band ubriaca. Diversamente, usando le regolazioni di warping estreme, è anche possibile cambiare radicalmente l'impronta di un suono. 4.6 Clip MIDI e File MIDI Una Clip MIDI contiene materiale musicale sotto forma di note MIDI e inviluppi dei controller.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 4.7 20 Strumenti e Mixer Una traccia può contenere non solo le clip, ma anche una Catena di Dispositivi per l'elaborazione dei segnali. Un doppio clic sulla barra del titolo di una traccia fa apparire la Vista Traccia, la quale mostra la catena dei dispositivi della traccia. La Vista Traccia mentre mostra una Catena di Dispositivi di una Traccia MIDI.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 21 I dispositivi incorporati di Live sono disponibili tramite il Browser dei Dispositivi. In Live potete usare anche dispositivi plug-in. Plug-in VST e Audio Units (solo Mac OS X) sono disponibili tramite il Browser dei Dispositivi Plug-in. I Dispositivi Plug-in sono disponibili tramite il Browser dei Dispositivi Plug-in. Consideriamo una clip audio che suona in una traccia audio. Il segnale audio dalla clip raggiunge il dispositivo più a sinistra nella catena.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 22 un limite al numero di dispositivi che potete utilizzare allo stesso tempo - un argomento che merita un trattamento a parte. Nota: i collegamenti del segnale fra dispositivi audio sono sempre stereo, ma gli ingressi e le uscite del software possono essere con gurati come mono nelle Preferenze Audio. Dopo essere passato attraverso la catena di dispositivi, il segnale con uisce nel mixer di Live.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 23 I dispositivi che ricevono e restituiscono segnali audio sono denominati effetti audio. Gli effetti audio sono l'unico tipo di dispositivo collocabile in una traccia audio o in una Traccia di Ritorno. D'altro canto, altri due tipi di dispositivi sono disponibili per l'uso nelle tracce MIDI: effetti MIDI e strumenti. Consideriamo una traccia MIDI che suona una clip. Dalla clip il segnale MIDI viene inviato alla catena di dispositivi della traccia.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 4.8 24 Preset e Rack Ogni dispositivo di Live può memorizzare e richiamare speci ci insiemi di parametri come preset. Poiché i preset vengono salvati indipendentemente dai Live Set, i nuovi preset diventano parte di una libreria dalla quale può attingere qualsiasi progetto. I Rack di Strumenti, Drum ed Effetti di Live permettono di salvare combinazioni di dispositivi e delle loro regolazioni come singoli preset.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 25 propri dispositivi. Inoltre, le tracce possono ricevere segnale dall'esterno, da un programma ReWire o da un'altra traccia o da un dispositivo di Live. I controlli di Monitor regolano le condizioni di ascolto del segnale di ingresso attraverso la traccia. Altresì, è possibile indirizzare i segnali dall'interno di una catena di dispositivi di una traccia verso dispositivi hardware esterni utilizzando i dispositivi External Audio Effect e External Instrument. 4.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 26 La registrazione di Sessione, congiuntamente all'opzione Sovra-Registrazione (overdub) e alla Quantizzazione in Registrazione, è un buon metodo per creare pattern di drum, i quali si costruiscono aggiungendo delle successioni di note ad un ritmo base ripetuto a ciclo continuo. Per praticarlo è suf ciente una tastiera MIDI (o la tastiera del computer) e una traccia MIDI con Impulse, lo strumento a percussione di Live. 4.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 4.12 27 Inviluppi di Clip Gli inviluppi sono rinvenibili non solo nelle tracce, ma anche nelle clip. Gli inviluppi di clip si usano per modulare i controlli dei dispositivi e del mixer. Le clip audio hanno, in più, degli inviluppi di clip che in uenzano il pitch (frequenza), il volume e altro ancora; questi inviluppi possono essere usati per cambiare la melodia e il ritmo del materiale audio registrato.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 28 I tasti MIDI e i controller MIDI che sono stati mappati sui controlli di Live non sono disponibili per la registrazione nelle tracce MIDI. Questi messaggi vengono ltrati prima di passare il segnale MIDI alle tracce MIDI. Le clip della Sessione, gli interruttori, i tasti ed i pulsanti possono essere mappati anche sui tasti della tastiera del computer. L'operazione si effettua nella Modalità Mappatura dei Tasti, che funziona esattamente come la Modalità Mappatura MIDI.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 29 essere ri-trascinate da un Live Set ai Browser dei File e quindi esportate nell'hard disk come Live Clip. Una Live Clip nel Browser dei File. Le Live Clip sono un modo molto potente di immagazzinare le idee, poiché salvano non solo le regolazioni della Vista Clip della clip, ma anche gli strumenti della traccia corrispondente e la catena di effetti.
CAPITOLO 4. I CONCETTI DI LIVE 30 Selezione del segnalibro Libreria . Alla prima esecuzione di Live, il programma installa automaticamente la sua Libreria nella vostra cartella utente standard. Naturalmente potete spostarla in una nuova posizione. Dopo l'installazione, la Libreria contiene già alcune idee sonore, omaggio di Ableton.
31 Capitolo 5 Gestione di File e Set Facendo musica con Live si usano vari tipi di le, da quelli che contengono MIDI e audio, a quelli più speci ci del programma, quali Live Clip e Live Set. Questo capitolo spiegherà tutto ciò che dovete sapere sull'utilizzo di ciascuno di questi le in Live. In ogni caso, daremo innanzitutto un'occhiata ai Browser dei File di Live, attraverso i quali la giunge al programma maggior parte dei le. 5.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 32 I pulsanti di selezione del Browser dei File. Ogni Browser può puntare ad una diversa locazione del disco, che Live ricorderà attraverso le sessioni. Il display del Browser è diviso in colonne che corrispondono a Nome , Data , Live Pack , etc., che potete mostrare e nascondere usando le opzioni del menu di contesto (PC) / Ctrl (Mac). Mostrare/Nascondere le colonne del Browser. Le colonne possono essere riordinate mediante trascinamento.
33 CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET La directory root (cartella base) di questo Browser è Library . La cartella di base del Browser può essere cambiata facilmente: facendo doppio clic su Cartella Superiore , l'elemento in cima al Browser, la root del Browser si sposterà su di uno livello nella gerarchia dell'hard disk. L'elemento Cartella Superiore del Browser dei File.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 34 Per pulire il Browser usate (PC) / Ctrl (Mac) per accedere al menu di contesto, quindi selezionate l'opzione Chiudi tutte le Cartelle per mostrare soltanto le cartelle di livello superiore. Lo stesso avverrà facendo doppio clic su un pulsante di selezione del Browser dei File. 5.1.2 I segnalibri del Browser Usando i segnalibri potete salvare e richiamare rapidamente le posizioni delle cartelle frequentemente usate nel Browser.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 35 Attivazione della modalità di Ricerca del Browser. Dopo avere immesso i vostri termini di ricerca, per iniziare la ricerca cliccate sul pulsante Vai o premete il tasto Return (o Invio) della tastiera del vostro computer. Il campo dei termini di Ricerca e il pulsante Vai. Live userà i vostri termini di ricerca per scandagliare l'intera cartella di base del Browser. I risultati includeranno i le che corrispondono a tutti i termini di ricerca, non solo alcuni.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 36 Il pulsante Riscansiona. La funzione di Riscansionamento automatico per nuove ricerche può essere attivata e disattivata nelle Preferenze File/Folder. Mentre la ricerca/riscansionamento è in corso, il pulsante adiacente cambia nome in Stop .
37 CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET navigazione in altri Browser no. Infatti, mentre attendete che una ricerca nisca in un Browser, potete avviare ricerche separate negli altri Browser. Lo stato di ricerca in corso in un determinato Browser viene segnalato tramite un cerchietto rotante sul pulsante del relativo Browser. Il cerchietto rotante segnala che è in corso una ricerca.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 38 Il pulsante di Anteprima. Suggerimento: potete ascoltare i le in anteprima anche quando il pulsante Anteprima non Return o è attivato, premendo . Cliccate sul le di un campione (o usate e ) per selezionarlo. Cliccate nell'area di scrub (ascolto per sfregamento) della Scheda di Anteprima per fare in modo che la riproduzione salti a quel punto. (Nota: non è possibile effettuare lo scrub delle clip che sono state salvate con la funzione Warp disattivata).
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 39 La manopola Volume di Preascolto. Se il vostro hardware audio offre uscite audio multiple, potete effettuare un preascolto separato, detto cue , dei le, attraverso le cuf e collegate ad un'altra coppia di uscite, mentre la musica continua a suonare. Per apprendere come impostare Live per il preascolto, fate riferimento alla relativa sezione del capitolo Mixaggio. 5.1.
40 CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET I le possono essere trascinati dentro a Live direttamente da Explorer (Windows) / Finder (Mac). 5.1.6 Gestione dei File nel Browser Potete usare i Browser dei File di Live per tutte le attività di manutenzione dei le che utilizzate normalmente col vostro sistema operativo: Spostare le e cartelle trascinandoli e rilasciandoli o usando copia/taglia e incolla.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 41 Lo strumento incorporato Impulse dispone di otto slot in grado di eseguire i campioni. Gli slot possono essere riempiti trascinandovi i campioni. In alternativa, potete cliccare sul pulsante Sostituzione Dinamica che appare non appena spostate il mouse sopra lo slot. Il pulsante Sostituzione Dinamica in uno Slot di Impulse.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 42 Quando la modalità Sostituzione Dinamica viene riattivata, il Browser della Sostituzione Dinamica proverà a ricostruire quello che avete visto quando avete caricato il le corrente nello slot di Impulse. Se, per esempio, il le corrente fu trovato cercando gretsch kick, il Browser della Sostituzione Dinamica apparirà con quei termini nel campo di ricerca.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 5.2.1 43 Cache per Decodi ca e Web Per risparmiare risorse di calcolo, Live conserva i le decodi cati dei campioni compressi nella cache di decodi ca. Normalmente non è necessaria alcuna gestione della cache, poiché Live cancella automaticamente i le più vecchi per lasciare spazio a quelli nuovi. Potete, tuttavia, imporre dei limiti alle dimensioni della cache usando le opzioni della sezione Cache per Decodi ca e Web delle Preferenze File/Folder.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 44 Cliccando sul pulsante Salva della Vista Clip si memorizzeranno le impostazioni della clip corrente assieme al le di analisi del campione. La volta successiva in cui viene trascinato dentro a Live, il campione comparirà con tutte le relative regolazioni della clip intatte. Ciò è particolarmente utile per conservare le impostazioni dei Marcatori Warp assieme al campione.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 5.2.4 45 Esportazione Audio e Video Il comando Esporta Audio/Video del menu File consente di esportare l'audio in uscita da Live come nuovi campioni. I le che ne risultano possono essere usati per masterizzare un CD audio da ascoltare oppure un CD di dati, che può fungere da backup del vostro lavoro o essere usato con altre applicazioni audio digitali.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 46 Eseguendo Esporta Audio/Video mentre è attiva la Vista Sessione, Live vi chiederà di speci care la lunghezza del campione da renderizzare. La nestra di dialogo Esporta Audio/Video apparirà con un campo misure-battiti-sedicesimi nel quale potete immettere la lunghezza desiderata. Live catturerà l'audio per la durata speci cata, partendo dalla posizione corrente di inizio esecuzione.
47 CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET La nestra di dialogo Esporta offre diverse opzioni di rendering audio: Normalizza se l'opzione è attivata, il campione derivato dal processo di rendering sarà normalizzato (cioè il le sarà ampli cato in modo che il picco più alto raggiunga il massimo headroom disponibile). Renderizza come Loop se l'opzione è attivata, Live creerà un campione che può essere usato come loop. Per esempio, supponete che il vostro Live Set usi un effetto delay.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 48 Rendering in Tempo Reale Normalmente, il rendering avviene come processo of ine. Ma se il set contiene un External Audio Effect o un External Instrument indirizzati verso unità effetti o sintetizzatori hardware, il processo di rendering è un po' diverso. In questo caso, il rendering delle uscite master avviene in tempo reale.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 49 Stato di avanzamento del Rendering in Tempo Reale. Auto-Restart on drop-outs Il rendering in tempo reale richiede un po' più di potenza di CPU rispetto al rendering of ine. In alcuni casi, possono veri carsi dei drop-outs (piccole lacune o difetti nell'audio). Live rileva quando avvengono dei drop-outs: se l'opzione Auto-Restart è attivata, il rendering verrà fatto ripartire dall'inizio. Restart riavvia manualmente il processo di rendering. Cancel zato.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 50 Oltre alle impostazioni per il rendering audio, la nestra di dialogo Esporta presenta anche le opzioni per il rendering video: Crea File Video Se questa opzione è attivata, un le video verrà creato nella stessa cartella del vostro audio renderizzato. Nota: questa opzione è attiva solo in presenza di video clip nella Vista Arrangiamento.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 51 nel Browser dei File come cartelle; l'apertura delle cartelle vi fornisce l'accesso alle singole tracce dei le (chiamate anche canali, piste, voci o strumenti). Un File MIDI e le rispettive Tracce nel Browser. Nota: mentre potete rinominare o eliminare interi le MIDI tramite il Browser, ciò non è possibile con le singole tracce MIDI in essi contenute. Questo vale anche per i singoli componenti dei Live Set. 5.3.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 52 Per salvare nell'hard disk una clip del Live Set aperto basta trascinarla in una qualsiasi cartella del Browser dei File. Live gestirà la copia del campione della clip in questa nuova posizione in funzione della scelta del selettore Raccogli i File quando Esporti. Potete quindi digitare un nuovo nome per la clip oppure confermare con Return (o Invio) quello suggerito da Live. Una Live Clip nel Browser.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 5.5 53 Live Set Il tipo di documento che create ed utilizzate con Live è denominato Live Set. Pensate a questo come ad un singolo brano. I Set devono essere salvati all'interno di progetti, in modo che Live possa tracciare e gestire tutte le diverse componenti di un Live Set: Live Clip, preset dei dispositivi, eventuali campioni utilizzati, etc. 5.5.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 54 Area di trascinamento della Vista Arrangiamento per l'importazione di Live Set. Se preferite importare singole tracce da un Set, potete espandere il Live Set nel Browser dei File esattamente come se fosse una cartella. Espansione di un Set per rivelarne i contenuti Ora potete trascinare le singole tracce e rilasciarle come descritto all'inizio di questa sezione.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 55 Rivelazione delle Clip della Vista Sessione contenute in un Set. Potete sfogliare, ascoltare in anteprima ed importare le clip della Vista Sessione dal Set come se fossero state salvate come Live Clip individuali. Ciò, fondamentalmente, signi ca che qualsiasi Live Set può servire da fonte di suoni per qualsiasi altro, suggerendo incroci e riutilizzi creativi. 5.5.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 56 Il Live Set modello, Template.als , è collocato nella cartella delle Preferenze di Live, dalla quale può essere copiato o cancellato. Il modo più facile per individuare questa cartella è quello di cercare Template.als nel vostro disco. Oltre al Set modello caricato di default, la Libreria di Live contiene una cartella denominata Templates (modelli).
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 57 Il pulsante Sostituzione Dinamica dell'Elenco dei File di Riferimento. Editare un campione di riferimento usando un'applicazione esterna (che può essere scelta nella sezione File/Folder delle Preferenze). Cliccando sul pulsante Edita, il campione di riferimento verrà aperto nell'applicazione esterna. Il campione rimarrà of ine per tutto il tempo di attivazione del pulsante Edit.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 5.6.1 58 Progetti e Live Set Potete creare manualmente un Progetto cliccando (PC) / Ctrl (Mac) nel Browser e selezionando Crea Progetto nel menu di contesto. Normalmente, Live se ne prende cura automaticamente. Quando salvate un Live Set con un nuovo nome o in una nuova posizione, Live genera una nuova cartella di progetto e vi salva il Live Set a meno che voi non stiate salvando il Live Set in un Progetto Live già esistente.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 59 Una seconda versione del Live Set è stata aggiunta al Progetto. Tango Project adesso contiene due Live Set e la relativa cartella Samples/Recorded contiene i campioni usati da entrambi. Ed ora, per qualcosa completamente differente, usiamo il comando Nuovo Live Set del menu File e registriamo un'aria di samba.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 60 Supponiamo che, nel corso del nostro lavoro su Tango with Piano.als , veniamo sviati: il brano evolve verso qualcosa di totalmente diverso e riteniamo che dovrebbe vivere in un Progetto tutto suo. Così, con Salva Live Set come... lo salviamo con un nuovo nome ed in una qualsiasi posizione al di fuori del Progetto in corso, diciamo sul Desktop: Un nuovo Progetto è stato aggiunto salvando un Live Set al di fuori del Progetto originale.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 61 Nota per gli utenti di precedenti versioni di Live: per prevenire problemi di compatibilità, Live 8 non consente di sovrascrivere i Live Set creati con precedenti versioni. Vi sarà, invece, chiesto di salvarli con Salva Live Set come... . Così facendo vi assicurerete che i Live Set appena salvati risiedano nelle cartelle di progetto. 5.6.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 5.6.3 62 Gestione dei File in un Progetto Il File Manager di Live offre diversi attrezzi utili per il controllo dei progetti. Una volta che avete aperto un Live Set che fa parte del progetto che desiderate gestire, usate il comando Gestisci i File del menu File, quindi cliccate sul pulsante Gestisci Progetto.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 63 Ableton produce contenuti di Librerie che possono servire da punto di partenza per esplorazioni creative. I contenuti sono pubblicati sotto forma di Live Pack di Fabbrica ( Factory Live Packs ), disponibili attraverso i CD dell'installazione, tramite DVD o presso il sito web Ableton2 . Per installare un Live Pack di Fabbrica nella Libreria: fate doppio clic sul le Live Pack (.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET Presets contiene tutti i preset di fabbrica dei dispositivi di Live. Samples contiene tutti i campioni utilizzati dai preset di Live. 64 Templates contiene una raccolta di Set modello con tracce pre-con gurate e con gurazioni di assegnazione per una varietà di scenari di registrazione comuni. Dopo aver utilizzato Live per un po', probabilmente scoprirete che ci sono altre cartelle nella vostra Libreria.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 65 In tutti questi tre casi, potete anche scegliere di creare una nuova Libreria, senza copiare o spostare alcun contenuto dalla locazione precedente. Live vi darà la possibilità di installare tutti i pacchetti di default nella nuova posizione. Se la posizione di destinazione è una Libreria creata con una versione precedente di Live, sarete avvertiti sui possibili problemi di compatibilità.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 66 L'elenco File mancanti del File Manager. 5.8.1 Riparazione manuale Per riparare manualmente un riferimento interrotto del le, individuate il le mancante nel Browser dei File, trascinatelo nel File Manager e rilasciatelo nella rispettiva linea nell'elenco dei le mancanti. Nota: Live non si curerà di sapere se il le che offrite sia realmente il le che mancava. 5.8.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 67 Opzioni della riparazione automatica nel File Manager. Cerca Cartella include nella ricerca una cartella de nita dall'utente, così come qualsiasi sotto-cartella. Per sceglierla cliccate sul pulsante associato Imposta Cartella. Cerca Progetto Cerca Libreria include nella ricerca la cartella del Progetto del Set corrente. include nella ricerca la Libreria di Live.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 5.9 68 Raccolta dei le esterni Per prevenire che un Live Set contenga riferimenti interrotti ai le, Live fornisce l'opzione di raccogliere i le (cioè copiarli) nella cartella del Progetto del Set. L'operazione si effettua attraverso il File Manager: Usate il comando Gestisci i File del menu File. Cliccate sul pulsante Gestisci Set. Espandete il pulsante triangolare (di compattazione) della sezione File Esterni. Opzioni per la raccolta dei File Esterni.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 69 Un conteggio dei le e lo spazio usato sul disco associato; Un pulsante Mostra che elencherà i le nel Browser dei File; Un selettore Sì/No per l'attivazione/disattivazione della raccolta. Nota: assicuratevi di confermare le vostre scelte cliccando sul pulsante Raccogli e Salva del File Manager! Il pulsante Raccogli e Salva del File Manager.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 70 File Manager di Live potete trovare i le mancanti e raccogliere i le esterni non solo per il Live Set, ma anche per: La Libreria usate il comando Gestisci i File del menu File; quindi cliccate sul pulsante Gestisci Libreria. Il Progetto Live corrente usate il comando Gestisci i File del menu File; quindi cliccate sul pulsante Gestisci Progetto.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 71 Nota: potete trovare anche i le inutilizzati dalla Libreria: usate il comando Gestisci i File del menu File, poi cliccate sul pulsante Gestisci Libreria e, in ne, veri cate la sezione File inutilizzati.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 5.13 Domande frequenti sulla gestione dei File 5.13.1 Come faccio a creare un Progetto? 72 Un Progetto viene creato automaticamente ogni volta che salvate un Live Set, tranne quando lo salvate nella Libreria o in un Progetto preesistente. Potete altresì creare manualmente un progetto cliccando con (PC) / Ctrl (Mac) nel Browser e selezionando Crea Progetto nel menu di contesto. 5.13.
73 CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET usarli come modelli (templates) per altri Live Set. Allo stesso modo, dovreste salvare un Live Set in un Progetto già esistente solamente se è in qualche modo collegato al Progetto ad es. una versione alternativa di un brano già presente nel Progetto. 5.13.5 Dove devo salvare le mie Live Clip? Se desiderate avere le vostre Live Clip disponibili per tutti i vostri Progetti, create una sottocartella della Libreria e salvate qui le vostre clip.
CAPITOLO 5. GESTIONE DI FILE E SET 5.13.7 74 Come faccio ad esportare un Progetto nella Libreria e mantenere la mia struttura di cartelle? Se esportate un Progetto nella Libreria, Live cercherà nella Libreria per vedere se i nomi delle cartelle corrispondono a quelli del vostro Progetto, creando, se necessario, le eventuali cartelle mancanti.
75 Capitolo 6 Vista Arrangiamento La Vista Arrangiamento visualizza l'Arrangiamento, che contiene la musica disposta lungo una linea temporale della composizione, come un nastro multitraccia. Un brano musicale nella Vista Arrangiamento. La Vista Arrangiamento è un potente strumento di editing che vi permette di combinare ed organizzare facilmente MIDI, loop, effetti sonori, video e interi brani musicali.
76 CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 6.1 Navigazione Live offre diversi metodi rapidi per zoomare e scorrere la visualizzazione dell'Arrangiamento: 6 1 2 3 4 5 Navigazione della Vista Arrangiamento. 1. Per cambiare gradualmente il livello di zoom, cliccate e trascinate verticalmente il mouse partendo dal righello dei tempi di battuta, nella parte superiore della Vista Arrangiamento (potete anche trascinarlo orizzontalmente per scorrere lungo la visualizzazione). 2.
CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 77 4. Per cambiare la porzione di Arrangiamento visualizzata, trascinate i bordi destro e sinistro del riquadro. 5. Per vedere più in dettaglio una parte speci ca dell'Arrangiamento, cliccate sopra di essa nella Panoramica e trascinate verso il basso per aumentare lo zoom intorno alla parte. Nota: potete anche trascinare orizzontalmente per scorrere lungo la visualizzazione.
78 CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO Per continuare l'esecuzione dal punto dell'ultimo arresto, anziché dal marcatore d'inserimento, mantenete premuto il tasto mentre premete la barra spaziatrice. 3. Quando nelle Preferenze Look/Feel è attivata la funzione Aree di Scrub permanenti, cliccando nell'area di scrub sopra le tracce si farà in modo che il playback salti a quel punto. La grandezza di questi salti è quantizzata in funzione delle impostazioni del menu di Quantizzazione della Barra di Controllo.
CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 79 6. Si possono impostare numerose posizioni di esecuzione dell'Arrangiamento usando dei Locatori lanciabili. Nota: qualsiasi tasto della tastiera del computer o messaggio MIDI può essere mappato sui comandi di trasporto, come descritto nel relativo capitolo. 6.3 Avvio dell'Arrangiamento con i Locatori Uso dei Locatori per avviare l'esecuzione nell'Arrangiamento. I Locatori possono essere impostati in qualsiasi punto dell'Arrangiamento.
CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 80 pature MIDI/di Tasti. Nota: il richiamo del locatore è soggetto alla quantizzazione. Facendo doppio clic su un locatore, si selezionerà il locatore e si avvierà il playback dell'Arrangiamento da quel punto. Raggiunto il primo o l'ultimo locatore dell'Arrangiamento, i tasti Locatore Precedente/ Successivo salteranno, rispettivamente, all'inizio e alla ne dell'Arrangiamento.
CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 81 d'inserimento tramite il menu Crea oppure in qualsiasi punto dell'area di scrub utilizzando il menu di contesto (PC) / Ctrl (Mac). I marcatori di metrica appaiono appena sotto il righello dei tempi di battuta, ma, se un Set non contiene cambiamenti di metrica, quest'area di marcatori rimane nascosta, liberando dello spazio sopra l'Arrangiamento.
CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO alle regole della teoria musicale, potete usare le due opzioni del menu di contesto / Ctrl (Mac) per correggerle . 82 (PC) Una misura frammentaria e le relative opzioni di correzione . Elimina Tempo della Misura Frammentaria elimina la durata della misura frammentaria dall'Arrangiamento, spostando così e avvicinando nella linea temporale qualsiasi materiale audio o MIDI su entrambi i lati dell'area eliminata.
83 CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO trollo: i campi a sinistra stabiliscono il punto d'inizio del loop, quelli a destra ne determinano la lunghezza. Il comando Loop della Selezione del menu Modi ca esegue in una volta sola tutte le operazioni sopra esposte: attiva il Loop dell'Arrangiamento e ne imposta il ciclo di loop (estremi e corpo centrale selezionabili) in funzione della selezione corrente nell'Arrangiamento. Il Ciclo di Loop dell'Arrangiamento.
84 CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 6.6 Spostamento e ridimensionamento delle Clip Nella Vista Arrangiamento, un pezzo audio o MIDI è rappresentato da una clip collocata in una data posizione della composizione, in una delle tracce di Live. Spostamento di una Clip. Trascinando una clip la si può spostare in un'altra posizione della composizione e/o in un'altra traccia. Modi ca della lunghezza di una Clip. Trascinando il bordo sinistro o destro della clip ne si cambia la lunghezza.
CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 85 3. Cliccate e trascinate la guida della dissolvenza per cambiare la durata della dissolvenza/assolvenza. 4. Cliccate e trascinate la guida della curva per cambiare la pendenza della dissolvenza/assolvenza. 3 1 2 4 Potete anche impostare la lunghezza di una dissolvenza selezionando una porzione di tempo all'interno della clip che includa l'inizio o la ne della clip ed eseguendo il comando Crea Dissolvenza/Assolvenza del menu di contesto (PC) / Ctrl (Mac) della clip.
CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 86 Clip con Dissolvenza Incrociata. Selezionando una guida di dissolvenza e premendo il tasto Delete (o Canc) si elimina la dissolvenza, a meno che nelle Preferenze Record/Warp/Launch sia attivata l'opzione Crea Dissolvenze agli estremi della Clip. In questo caso, premendo il tasto Delete si ripristina la lunghezza prede nita di 4 ms della guida di dissolvenza.
CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 6.8 87 Selezione di Clip e Tempo Ad eccezione dello spostamento e del ridimensionamento delle clip, l'editing dell'Arrangiamento di Live è basato sulla selezione: voi selezionate qualcosa usando il mouse, quindi eseguite sulla selezione un comando di menu (ad es. Taglia, Copia, Incolla, Duplica).
CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 88 Cliccare sul ciclo di loop è una scorciatoia equivalente ad usare il comando Seleziona Loop del menu Modi ca, il quale seleziona tutto il materiale incluso all'interno del loop. Tenendo premuto il tasto mentre si clicca col mouse si estende la selezione corrente, tanto nella stessa traccia, quanto attraverso varie tracce. Cliccate sul Ciclo di Loop per selezionare il loop per l'editing. 6.
89 CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 3 (PC) / 3 (Mac) per attivare/disattivare la modalità a terzine (ad Usate Ctrl es. da ottavi a terzine di ottavi). 4 (PC) / 4 (Mac) per attivare/disattivare l'agganciamento alla Usate Ctrl griglia. Quando la griglia è disattivata, il cursore non si aggancia alle suddivisioni metriche. 5 (PC) / Usate Ctrl allo zoom e ssa.
CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 90 Un buco fra le clip è stato cancellato, prima selezionandolo, poi usando il comando Taglia Tempo. Incolla Tempo incolla nell'Arrangiamento la selezione di tempo copiata, aumentandone così la durata generale per una quantità di tempo pari a quella copiata. Duplica Tempo colloca nell'Arrangiamento una copia dell'intervallo di tempo selezionato, aumentandone così la durata generale per una quantità di tempo pari a quella della selezione.
CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 91 Per isolare una parte della clip fate quanto segue: 1. Espandete la traccia; 2. Nel display della forma d'onda o del MIDI selezionate la parte della clip che desiderate isolare; 3. Usate il comando Dividi per dividere la clip originale in tre pezzi. Il risultato della divisione di una Clip. 6.12 Consolidamento delle Clip Il comando Consolida sostituisce il materiale contenuto nella selezione della Vista Arrangiamento con una nuova clip per traccia.
CAPITOLO 6. VISTA ARRANGIAMENTO 92 Supponete di essere giunti, editando o improvvisando, ad uno scenario di clip che suona bene in modalità Loop dell'Arrangiamento. Selezionando questa parte dell'Arrangiamento (ad esempio usando il comando Seleziona Loop del menu Modi ca) e poi utilizzando il comando Consolida, creerete una nuova clip trattabile come un loop. Così, per esempio, potrete trascinare i bordi della clip per generare più ripetizioni.
93 Capitolo 7 Vista Sessione Nella Vista Arrangiamento di Live, come in tutti i programmi di sequencing tradizionali, tutto accade lungo una linea temporale ssa della composizione. Per un certo numero di applicazioni, questa è una condizione limitante: Suonando dal vivo o facendo il DJ, generalmente non si sa in anticipo quali saranno l'ordine dei brani, la lunghezza di ciascun brano e l'ordine delle parti all'interno di ciascun brano. In teatro il suono deve reagire a ciò che accade sul palco.
CAPITOLO 7. VISTA SESSIONE 7.1 94 Clip della Vista Sessione I controlli di una Clip della Vista Sessione. 1. Ogni clip nella Vista Sessione ha un pulsante triangolare sul bordo sinistro. Cliccate il pulsante con il mouse per lanciare l'esecuzione della clip in qualsiasi momento oppure preselezionate una clip cliccandone il nome e lanciatela usando il tasto Return (o Invio) del computer. Potete poi passare alle clip vicine usando i tasti freccia.
CAPITOLO 7. VISTA SESSIONE 95 performance dal vivo o mentre state registrando nell'Arrangiamento, indipendentemente da cosa stiano facendo le vostre singole clip della Sessione. Potete sempre rimandare i campi Posizione dell'Arrangiamento a 1.1.1 e arrestare il playback dell'intero Live Set premendo due volte il pulsante Stop della Barra di Controllo. I campi Posizione dell'Arrangiamento e il pulsante Stop.
CAPITOLO 7. VISTA SESSIONE 96 Tracce ridimensionate nella Vista Sessione. Per accedere più comodamente a più clip alla volta, potete ridimensionare le tracce della Vista Sessione cliccando e trascinando i bordi delle rispettive barre del titolo. Le tracce possono essere ristrette in questo modo no a rendere visibili soltanto i pulsanti di Lancio della Clip ed i controlli essenziali della traccia. Una Scena nella Vista Sessione. Le le orizzontali sono denominate Scene.
CAPITOLO 7. VISTA SESSIONE 97 il comando Edita Testo Info del menu Modi ca o tramite il menu di contesto (PC) / Ctrl (Mac) della scena. Il menu di contesto contiene anche una tavolozza di colori nella quale scegliere un colore personalizzato per la scena. Le scene possono essere riordinate mediante trascinamento. Potete selezionare più scene contemporaneamente cliccandole mentre mantenete premuto il tasto per scene per scene non adiacenti.
CAPITOLO 7. VISTA SESSIONE 7.3 98 Campi di Stato della Traccia Potete capire la condizione della traccia osservando il campo Stato della Traccia, posto appena sopra i comandi del mixer della traccia attiva: Una Traccia che: esegue una Clip di Sessione in loop... L'icona diagramma a torta rappresenta una Clip di Sessione in loop. Il numero alla destra del cerchio è la lunghezza in battiti del loop, il numero alla sinistra indica quante volte il loop sia stato eseguito a partire dal lancio.
CAPITOLO 7. VISTA SESSIONE 7.4 99 Impostazione della Griglia della Vista Sessione Le clip arrivano nella Vista Sessione tramite importazione dai Browser dei File oppure tramite registrazione. Trascinamento multiplo di Clip nella Vista Sessione. Se trascinate clip multiple nella Vista Sessione, per default Live le dispone verticalmente, in una traccia. Per disporle orizzontalmente in una scena, mantenete premuto il tasto Ctrl (PC) / (Mac) prima di rilasciarle.
CAPITOLO 7. VISTA SESSIONE 7.4.2 100 Rimozione dei pulsanti Stop della Clip Slot senza i pulsanti Stop della Clip. Potete aggiungere e rimuovere i pulsanti Stop della Clip nella griglia usando il comando Aggiungi/Rimuovi Pulsante Stop del menu Modi ca. Ciò è utile per pre-con gurare il comportamento del lancio delle scene: se, ad esempio, non volete che la scena 3 abbia effetto sulla traccia 4, rimuovete il pulsante Stop della traccia 4 nella scena 3. 7.4.
CAPITOLO 7. VISTA SESSIONE 101 Quando il pulsante di Registrazione è acceso, Live annota nell'Arrangiamento tutte le vostre azioni: Il pulsante di Registrazione della Barra di Controllo. le clip lanciate; i cambiamenti di proprietà delle clip medesime; i cambiamenti dei controlli del mixer e dei dispositivi, altrimenti detti automazione. i cambiamenti di tempo e di divisione metrica, se inclusi nei nomi delle scene lanciate.
CAPITOLO 7. VISTA SESSIONE 102 Il pulsante Stop a tutte le Clip Per disabilitare simultaneamente tutte le Clip dell'Arrangiamento, cliccate sul pulsante Stop a tutte le Clip nel campo di Stato della Traccia Master. Le clip nell'Arrangiamento e nella Vista Sessione esistono indipendentemente le une dalle altre, cosa che rende facile continuare ad improvvisare nell'Arrangiamento no a che non sia OK.
103 Capitolo 8 Vista Clip La Vista Clip è l'ambiente nel quale possono essere impostate e modi cate le proprietà delle clip. La Vista Clip. La Vista Clip viene aperta cliccando sulla Panoramica della Clip oppure facendo doppio clic su una clip nella Vista Sessione o nella Vista Arrangiamento.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 104 Cliccando sulla Panoramica della Clip si apre la Vista Clip. Nella Vista Sessione, cliccando su un campo Stato della Traccia si apre la Vista Clip per l'editing della clip correntemente in esecuzione nella traccia. Cliccando su un campo Stato della Traccia nella Vista Sessione si apre la Vista Clip. Nella Vista Clip, le proprietà di più clip possono essere editate collettivamente come multiselezione.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 105 Le clip MIDI e le clip Audio di Live hanno insiemi di proprietà tra loro differenti e, conseguentemente, non condividono lo stesso kit di controlli della Vista Clip. I due tipi di clip hanno in comune quanto segue: Il box della Clip contiene le regolazioni di base della clip. Il box degli Inviluppi e l'Editor degli Inviluppi gestiscono gli inviluppi della clip, che sono usati per modulare gli effetti, il mixer e i controlli della clip o i comandi MIDI.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 106 La Vista Clip di una Clip MIDI. Per un miglior sfruttamento dello spazio sullo schermo, potete mostrare o nascondere i box di Lancio, Inviluppi, Campione o MIDI usando il selettore dei box della Vista Clip nel box della Clip. Potete anche alternare la visualizzazione tra Display del Campione/Editor MIDI e Editor degli Inviluppi cliccando nella barra del titolo rispettivamente del Campione/box delle Note e del box degli Inviluppi.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 8.1 107 Box della Clip Il box della Clip. 8.1.1 Attivatore della Clip Usando questo interruttore potete disattivare una clip, in modo che non venga eseguita una volta lanciata nella Vista Sessione o durante il playback dell'Arrangiamento. Le clip possono anche essere attivate/disattivate direttamente nella Vista Sessione o nella Vista (PC) / Ctrl (Mac). Arrangiamento tramite i rispettivi menu di contesto 8.1.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 108 Il selettore Colore della Clip consente di scegliere il colore della clip. 8.1.3 Metrica della Clip Usando i campi Metrica della Clip potete speci care la divisione metrica di una clip MIDI o audio. Questa impostazione serve solo per la visualizzazione e non in uisce sulla riproduzione. Nota: la Metrica della Clip è completamente separata dalla divisione metrica del progetto e può essere impostata indipendentemente per ogni clip.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 109 Nota: questa operazione sovrascriverà qualsiasi Inviluppo della Clip relativo al volume già presente nella clip. 8.1.5 Sfasamento e Aggiustamento della Clip Usando i tasti Aggiustamento del box della Clip potete saltare avanti o indietro all'interno di una clip che sta suonando. I salti avranno la stessa grandezza del periodo impostato tramite la Quantizzazione Globale. Usate i tasti Aggiustamento per saltare lungo la clip.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 8.2 8.2.1 110 Box del Campione Controlli di Warp I controlli di Warp del box del Campione. Quando il selettore Warp è disattivato, Live esegue il campione col suo normale tempo originale, indipendentemente dal tempo del Live Set corrente. Ciò è utile per i campioni che non hanno una struttura ritmica inerente al contesto: colpi di percussione, atmosfere, effetti sonori, parlato e simili. Attivate il selettore Warp per eseguire i campioni strutturati ritmicamente (ad es.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 8.2.2 111 Loop/Regione del Campione e Display del Campione Zoom e Scorrimento L'area di Zoom/Scorrimento della Clip. Nel Display del Campione , zoom e scorrimento funzionano in buona parte come nella Vista Arrangiamento. Quando la funzione Warp è disattivata, zoom e scorrimento possono essere effettuati in qualsiasi punto del Display del Campione.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 112 Per fare in modo che il Display del Campione segua la posizione dell'esecuzione e scorra automaticamente, accendete l'interruttore Segui oppure usate il comando Segui del menu Opzioni. L'interruttore Segui. Esecuzione e Scrubbing delle Clip La sezione del campione che viene suonata quando una clip viene lanciata si stabilisce tramite i controlli di loop e di regione della clip.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 113 Usate i campi Inizio della Clip e Fine della Clip per cambiare la lunghezza della Clip. Potete anche regolare numericamente l'inizio e la ne della clip, usando i rispettivi campi di valore alla sinistra del Display del Campione. Per le clip trattate con warping, questi campi mostrano i valori in misure-battiti-sedicesimi; per le clip non trattate con warping, i valori sono espressi in minuti-secondi-millisecondi.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 114 8 , 9 e 0 . Tenendo premuto il mouse nell'area di scrub, viene eseguita ripetutamente una porzione di clip di lunghezza pari alla quantizzazione impostata. Con valori di quantizzazione piccoli o con l'impostazione None (nessuna) ciò consente di effettuare lo scrubbing (ascolto per sfregamento) della musica.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 115 Ctrl (PC) / (Mac) accorciano o allungano il ciclo di loop per passi pari alle correnti impostazioni della griglia. Ctrl (PC) / (Mac) raddoppiano o dimezzano la lunghezza del ciclo di loop. Indipendentemente dalla posizione del ciclo di loop, l'esecuzione della clip comincerà dalla posizione contrassegnata dal marcatore di inizio, il che signi ca che potete impostare la clip per incappare in un loop. Impostazione della Clip per incappare in un loop.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 8.2.3 116 Trasposizione e Guadagno della Clip I controlli Trasposizione e Guadagno della Clip. Il controllo Trasposizione sposta il pitch (frequenza, altezza) della clip per semitoni. Il campo Detune agisce sull'intonazione ne della clip per centesimi (100 centesimi = 1 semitono). Il cursore Guadagno della Clip, calibrato in dB, cambia il guadagno (volume) della clip. 8.2.4 Editing distruttivo del Campione Il tasto di avvio dell'Editor del Campione.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 8.2.5 117 Memorizzazione della Clip di Default col Campione Il tasto Save Default Clip . Il tasto Salva Clip di Default salva le impostazioni della clip corrente assieme al campione. Con più clip selezionate, questo pulsante salverà le impostazioni di tutte contemporaneamente. Una volta salvate, Live richiamerà queste impostazioni della clip ogni volta che trascinerete il campione in un Live Set.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 118 Nota: a partire dal Live 7, la modalità Hi-Q utilizza un algoritmo che produce minori artefatti udibili rispetto alle versioni precedenti. Sebbene riteniamo che questo abbia fortemente migliorato la qualità sonora, i Set creati con le precedenti versioni di Live che abbiano utilizzato la modalità Hi-Q ora potrebbero suonare diversamente.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 8.2.8 119 Modalità RAM della Clip L'interruttore Modalità RAM della Clip. Attivando l'interruttore Modalità RAM, Live carica l'audio riferito alla clip nella memoria del computer, anziché leggerlo in tempo reale dall'hard disk. La modalità RAM può aiutare a risolvere i seguenti problemi: L'hard disk del vostro computer è troppo lento per trasferire in tempo reale l'audio di tutte le tracce desiderate.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 120 Progetto del Set, sotto Samples/Processed/Reverse. Fino a quando il Set non sarà salvato, il nuovo campione rimarrà nella posizione speci cata dalla Cartella dei File Temporanei. Ci sono alcune regole per il processo di inversione. Primo: tutti i Marcatori Warp rimarranno ssati alle loro posizioni nel campione. Ciò signi ca che un Marcatore Warp sul battere della seconda misura di una clip, dopo l'inversione nirà sul battere della penultima misura.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 8.2.11 121 Sostituzione ed Editing del Campione Per sostituire il campione di riferimento della clip con un altro, trascinate il nuovo campione direttamente dal Browser dei File nella Vista Clip. Le impostazioni della clip, come trasposizione e volume, saranno mantenute. I Marcatori Warp saranno mantenuti soltanto se il nuovo campione ha la stessa identica lunghezza di quello vecchio.
CAPITOLO 8. VISTA CLIP 8.3.2 122 Bank e Program Change Live può inviare messaggi di Bank/Program Change MIDI ai dispositivi esterni e ai plugin che supportano i messaggi di Program Change MIDI. A seconda delle impostazioni di questi controlli, lanciando una clip si inviano anche i suoi messaggi bank/program change. Questo signi ca che, se state usando Live per trasmettere messaggi MIDI al vostro synth, ogni clip MIDI del vostro Live Set può utilizzare un suono differente sul vostro synth.
123 Capitolo 9 Controllo del Tempo e Warping A differenza della musica memorizzata su nastro o in una workstation audio digitale tradizionale, la musica In Live rimane sempre elastica . Live è in grado di processare in time-warping i campioni mentre uiscono dall'hard disk, in modo da sincronizzarli al tempo del Live Set corrente. Ciò accade senza modi carne il pitch (frequenza, altezza), che può essere cambiato indipendentemente.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 124 fare una mappatura MIDI del campo Tempo con dei controller separati, uno per ogni lato del punto decimale. Impostando una manopola per il controllo grossolano del tempo in BPM e un altro per il controllo ne del tempo in centesimi di BPM disporrete di una suf ciente precisione per adattarvi a esecuzioni dal vivo o altre sorgenti non sincronizzate.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 9.1.3 125 Aggiustamento del Tempo I pulsanti Aggiustamento del Tempo. Nonostante Live possa essere facilmente sincronizzato con dispositivi MIDI esterni, può capitarvi di trovarvi in situazioni nelle quali dobbiate adeguarvi a sorgenti non bloccate su un tempo, come musicisti live o giradischi.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 126 default per il warping delle nuove clip, ma in questo box le pre-impostazioni possono essere sovrascritte per ogni singola clip. Quando l'interruttore Warp è disattivato, Live esegue il campione col suo normale tempo originale, indipendentemente dal tempo del Live Set corrente. Ciò è utile per i campioni che non hanno struttura ritmica inerente al contesto: colpi di percussione, atmosfere, effetti sonori, parlato e simili.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 127 / Ctrl (Mac) sul campo Tempo nella Barra di Controllo e usate il comando Libera l'Automazione del Tempo. Tutte le clip saranno impostate come Slave, ma l'Automazione del Tempo rimarrà in funzione. Nota: quando l'interruttore EXT è attivato, l'interruttore Master/Slave non ha effetto ed appare disabilitato. 9.2.2 Marcatori Warp Pensate ad un campione come ad un elastico che desiderate appuntare con degli spilli ad un righello (il tempo musicale).
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 128 L'interruttore Segui della Barra di Controllo. Transienti e Pseudo Marcatori Warp Quando caricate un campione in Live per la prima volta, Live analizza automaticamente l'audio e ne trova i transienti. Questi sono i punti dell'audio nei quali iniziano le note o gli eventi e, solitamente, sono buoni posti per collocare dei Marcatori Warp. I transienti appaiono (dopo aver aumentato lo zoom) come piccoli marcatori nella parte superiore del Display del Campione.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 129 Sebbene solitamente Live esegua un buon lavoro nel posizionamento dei transienti nei punti appropriati, siete di liberi di eliminare e creare i transienti tramite i corrispondenti comandi del menu Crea. Salvataggio dei Marcatori Warp I vostri Marcatori Warp saranno salvati automaticamente con il Live Set, ma voi potreste anche desiderare di salvarli con il le del campione stesso, in modo che siano ricostruiti ogni volta che trascinate il le dentro a Live.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 130 Un loop di due misure come appare nella Vista Clip, per default. Il campo Seg. BPM (o Tempo Originale) mostra l'interpretazione di Live del tempo del loop; se ritenete di conoscere il tempo del loop, potete digitarlo. Talvolta, l'interpretazione di Live del tempo originale è errata del doppio o della metà. In questo caso, correggetela cliccando rispettivamente sui pulsanti *2 e :2.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 131 Impostazione dei Marcatori Warp per un loop mal tagliato . Sincronizzazione di loop con lunghezze dispari Se importate un campione che contiene un loop di sette misure, Live inizialmente suppone che il loop sia lungo otto misure (o quattro, a seconda della sua lunghezza) e lo esegue fuori sincrono. Per un playback corretto, il marcatore alla ne del campione deve trovarsi all'inizio della misura otto, anziché della misura nove.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 132 Se in un loop di percussioni un singolo evento risulta in ritardo, non dovete far altro che appuntarlo con un Marcatore Warp e trascinare il marcatore no alla posizione corretta. Per evitare di coinvolgere le regioni vicine del campione, potreste appuntare anche le posizioni degli eventi adiacenti. Uso dei Marcatori Warp per modi care il Groove.
133 CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING I risultati di Auto-Warp nella Vista Clip. Non appena l'Auto-Warp completa il corretto set di informazioni per l'interpretazione, la clip è pronta per essere eseguita in perfetto sincrono con il tempo del Live Set. In ogni caso, qualora l'Auto-Warp non dovesse realizzare adeguatamente ciò che desiderate, potete controllarne i risultati. Il resto di questa sezione considererà vari modi di guidare l'auto-warping di Live.
134 CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING Uso del menu di contesto per guidare l'Auto-Warp. Guidare l'Auto-Warp è relativamente semplice quando avete importato un loop perfettamente tagliato. Potete indicare all'Auto-Warp di operare in funzione del comando Warp come Loop di ...-misure. Live proporrà la lunghezza di loop più sensata rispetto al tempo del Live Set corrente.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 135 (Mac) e selezionare più Marcatori Warp per spostarli contemporaneamente. I quattro comandi Warp da qui forniscono vari modi di resettare i Marcatori Warp posti alla destra del marcatore di griglia o del Marcatore Warp selezionato, lasciando inalterati i Marcatori Warp posti alla sinistra. Questi comandi sono disponibili anche per il marcatore di inizio. Warp da qui applica l'algoritmo di Auto-Warp sul materiale posto alla destra del marcatore selezionato.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 136 e voi desiderate apportare le stesse alterazioni temporali in ogni registrazione. Pensate, ad esempio, ad una registrazione multi-traccia della performance di una band, con tutti i musicisti che suonano a tempo con gli altri, ma con qualche difetto nella temporizzazione generale. 9.2.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 9.3 137 Accorgimenti per Stretching di buona qualità Live offre diverse modalità di time-stretching (adattamento del tempo) per trattare ogni tipo di materiale audio. Le modalità di time-stretching di ciascuna clip e i relativi parametri vengono impostati nel box del Campione della Vista Clip. Le modalità di warping sono varietà differenti di tecniche di resintesi granulare.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 138 Loop Avanti Ogni segmento audio fra i transienti suona no alla propria ne. Poi il playback torna ad un punto di zero-crossing vicino al centro del segmento e continua in loop no al tempo del transiente successivo. * Loop Avanti-Indietro * Ogni segmento audio fra i transienti suona no alla propria ne.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 139 Il controllo Grain Size (o Dimensione dei Granuli) determina la dimensione del granulo usato, ma, a differenza della modalità Tones, questa è una regolazione che Live userà inalterata, cioè senza considerare le caratteristiche del segnale. Flux (o Fluttuazione) introduce la casualità (randomness) nel processamento del campione. A valori maggiori corrisponde una casualità maggiore. 9.3.
CAPITOLO 9. CONTROLLO DEL TEMPO E WARPING 140 modalità Complex, la Complex Pro funziona particolarmente bene con trame polifoniche o con intere composizioni. Il cursore Formanti regola il grado di compensazione delle formanti del campione durante le trasposizioni. Al 100% le formanti originali vengono preservate, permettendo grandi cambiamenti di trasposizione pur mantenendo la qualità tonale originale del campione. Nota: questo cursore non ha alcun effetto se il campione viene riprodotto non trasposto .
141 Capitolo 10 Editing di Note e di Velocity MIDI In Live, una clip MIDI contiene le note e i dati dei controller da eseguire con uno strumento MIDI. Questo può essere uno strumento virtuale della catena di dispositivi di una traccia MIDI o uno synth esterno alimentato attraverso la assegnazione dell'uscita di una traccia. La clip MIDI fornisce al dispositivo uno spartito musicale da suonare, speci cando l'altezza, la lunghezza, la posizione e la dinamica (de nita velocity, nel lessico MIDI) delle note.
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 10.2 142 L'Editor MIDI Per far apparire l'Editor MIDI, fate doppio clic su una clip MIDI per aprire la Vista Clip. Potete utilizzare il selettore dei Box della Vista Clip per assicurarvi che il box delle Note venga mostrato. Quindi cliccate nella barra del titolo del box delle Note per fare apparire l'Editor MIDI sul lato destro dello schermo. L'Editor MIDI.
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 143 Ascolto in anteprima delle note MIDI. Se la catena di dispositivi della vostra traccia MIDI contiene uno strumento, attivando l'interruttore Anteprima dell'Editor MIDI potete ascoltare le note mentre le selezionate e le spostate. Se la traccia MIDI è armata, l'attivazione dell'Anteprima vi consente anche di effettuare la registrazione passo-passo di nuove note nella clip.
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 144 L'Editor MIDI ha una navigazione sia verticale, sia orizzontale. Lungo l'asse orizzontale si trova il righello del tempo, che mostra la posizione delle note lungo una linea musicale temporale. L'asse verticale contiene sia il righello delle note, che visualizza le ottave C0 C10 (DoO Do10), sia il piano roll, cioè una rappresentazione della tastiera di un pianoforte.
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 145 4. Per aumentare e diminuire lo zoom della selezione corrente usate i tasti + e - del computer. 5. Anche la Panoramica della Clip, posta appena sotto l'Editor MIDI, può essere usata per la navigazione. La Panoramica della Clip mostra sempre l'intero contenuto della clip MIDI selezionata. Il riquadro rettangolare nero rappresenta la parte della clip correntemente visualizzata nell'Editor soprastante.
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 146 Ingrandite l'Editor MIDI trascinando la linea di separazione tra Vista Clip e Vista Sessione. 10.4 Editing MIDI 10.4.1 Editing Non-Distruttivo Potete sempre restituire alla vostra clip MIDI il suo precedente stato usando il comando Annulla del menu Modi ca.
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 147 Il pulsante Fold (o Compatta ) estrapola le Tracce dei Tasti che contengono note. Quando editate il MIDI, potrebbe capitarvi di voler cambiare la parte della clip che state ascoltando oppure di voler fare un loop della clip da ascoltare ripetutamente. A tale scopo, potete usare i marcatori loop/regione. Usate i Marcatori Loop/Regione per selezionare una speci ca Regione della clip da eseguire. 10.4.
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 148 Ecco come funziona la selezione: Cliccando su una nota la si seleziona. Si possono selezionare più note contemporaneamente: potete farlo con un unico gesto cliccando su uno spazio vuoto e mantenendo premuto il mouse mentre tracciate un riquadro tratteggiato che includa le note desiderate. Il tasto Esc deseleziona tutte le note selezionate.
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 149 Le combinazioni o estendono o riducono la durata delle note selezionate, con passi basati sulle impostazioni della griglia. Per spostare la selezione alla nota precedente o successiva nella stessa traccia di tasti usate la combinazione Alt (PC) / (Mac) o .
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 150 Modi ca della lunghezza delle Note. Trucchetto: per impostare la stessa lunghezza ad un gruppo di note, selezionatele, afferrate la ne di quella più lunga, trascinatele tutte a lunghezza zero, quindi estendetele alla lunghezza desiderata. 10.4.6 I comandi ...Tempo nell'Editor MIDI I comandi standard degli appunti (come Taglia, Copia e Incolla) agiscono solo sulle note correntemente selezionate (o sulle note all'interno di una selezione di tempo).
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 151 Duplica Tempo colloca nella clip una copia della porzione di tempo selezionata, unitamente alle note in essa contenute Elimina Tempo elimina dalla clip MIDI la porzione di tempo selezionata, avvicinando di conseguenza nella linea temporale le note di entrambi i lati dell'area eliminata. Inserisci Silenzio inserisce una quantità di tempo vuoto pari a quella correntemente selezionata nella clip. Il tempo viene inserito prima dell'area selezionata.
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 152 zazione della ne delle note ne modi cherà la lunghezza, in modo da farle terminare alla suddivisione metrica scelta. Potete anche quantizzare le note senza però conferire loro quel feeling quantizzato : usando il controllo Intensità le note verranno spostate soltanto di una percentuale del valore di quantizzazione impostato. 10.4.
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 153 Disegno di Velocity identiche (sinistra) e di un Crescendo (destra).
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 154 L'Editor di Velocity mostra anche le Velocity di Note-Off. Nota: la Velocity di Note-Off (o di rilascio ) è un parametro un po' esoterico ed è supportato solo da alcuni dispositivi. Lo strumento Ableton Sampler, per esempio, offre la Velocity di Note-Off come controller per una varietà di parametri. 10.4.9 Stiramento delle Note MIDI Tre variazioni create con il comando Stira Note.
CAPITOLO 10. EDITING DI NOTE E DI VELOCITY MIDI 155 sono state selezionate inizialmente. I marcatori di Stiramento delle Note si agganciano sempre alle linee della griglia dell'Editor delle Note, a meno che la griglia non sia invisibile o che il tasto Alt (PC) / (Mac) non sia mantenuto premuto durante il trascinamento.
156 Capitolo 11 Uso dei Groove Il ritmo e il feeling di ciascuna clip del vostro Set possono essere modi cati mediante l'uso dei groove. La Libreria di Live include una vasta raccolta di groove, che appaiono nel Browser come le .agr. File di Groove nel Browser. Il modo più semplice per lavorare con la Libreria dei Groove consiste nel trascinare i groove dal Browser direttamente sulle clip del vostro Set.
CAPITOLO 11. USO DEI GROOVE 157 damente una serie di groove, potete attivare il pulsante della Sostituzione Dinamica posto sopra il selettore Groove della Clip e poi passare in rassegna i groove nel Browser mentre la clip sta suonando. Il pulsante della Sostituzione Dinamica del Groove. I groove possono essere applicati sia alle clip MIDI, sia alle clip audio. Nelle clip audio i groove funzionano regolando il comportamento di warping, pertanto agiscono solo sulle clip con Warp abilitato. 11.
CAPITOLO 11. USO DEI GROOVE 158 La Raccolta di Groove 11.1.1 Regolazione dei parametri dei Groove Nella Raccolta di Groove i groove appaiono in un elenco e offrono un certo numero di parametri che possono essere modi cati in tempo reale per regolare il comportamento di qualsiasi clip li stia usando. Potete anche salvare e scambiare dinamicamente i groove tramite i pulsanti posti accanto al nome di ciascun Groove.
CAPITOLO 11. USO DEI GROOVE 159 Casualità Regola la quantità di uttuazione temporale casuale applicata alle clip che utilizzando il groove selezionato. Ai livelli bassi, questa funzione può essere utile per aggiungere un certa umanizzazione ai loop elettronici fortemente quantizzati.
CAPITOLO 11. USO DEI GROOVE 11.2 160 Editing dei Groove L'effetto prodotto dai le di groove sulle vostre clip è una combinazione di due fattori: le impostazioni dei parametri effettuate nella Raccolta di Groove e le posizioni delle note nei le di groove stessi. Per modi care direttamente i contenuti di un le di groove, trascinatelo dal Browser o dalla Raccolta di Groove in una traccia MIDI. Questo creerà un nuova clip MIDI, che potrete poi editare come fareste con una qualsiasi clip MIDI.
CAPITOLO 11. USO DEI GROOVE 11.3.1 161 Groove di una voce singola I batteristi usano spesso le variazioni temporali di particolari strumenti per creare un ritmo convincente. Ad esempio, suonando l'hi-hat a tempo, ma collocando colpi di rullante leggermente dopo il beat è un buon modo per creare un feeling rilassato. Tuttavia, poiché i le di groove si applicano ad un'intera clip alla volta, questo tipo di raf natezza può essere dif cile da ottenere con una singola clip.
162 Capitolo 12 Lancio delle Clip L'unicità della Vista Sessione di Live è dovuta al fatto che offre a voi, musicisti, un ambiente spontaneo che favorisce la performance e l'improvvisazione. Tra le varie opportunità per trarre vantaggio dalla Vista Sessione, un ruolo importante è giocato dal modo in cui congurate le vostre diverse clip. Questo capitolo descrive il gruppo di impostazioni usate per stabilire il comportamento di ogni clip della Vista Sessione, una volta innescata o lanciata . 12.
CAPITOLO 12. LANCIO DELLE CLIP 163 Per rendere visibile il box di Lancio usate il selettore dei Box della Vista Clip. Nota: potete editare le impostazioni di lancio di più alla volta, selezionando prima le clip e poi aprendo la Vista Clip. 12.2 Modalità di Lancio Il selettore Modalità di Lancio della Clip.
CAPITOLO 12. LANCIO DELLE CLIP 12.3 164 Quantizzazione a livello della Clip Il selettore Quantizzazione della Clip. Il selettore Quantizzazione della Clip vi consente di impostare una correzione dei tempi di risposta all'innesco della clip. Per disabilitare la quantizzazione della clip, scegliete None (nessuna). Per usare l'impostazione di Quantizzazione Globale della Barra di Controllo, scegliete Global .
CAPITOLO 12. LANCIO DELLE CLIP 165 Il controllo Intensità della Velocity vi permette di regolare l'effetto della velocity delle note MIDI sul volume della clip: se impostato a zero, non c'è alcuna in uenza; a 100% le note più soft (suonate più piano) fanno eseguire la clip in silenzio. Per approfondimenti sull'esecuzione via MIDI delle clip, leggete la relativa sezione. 12.5 Modalità Legato L'interruttore Modalità Legato.
CAPITOLO 12. LANCIO DELLE CLIP 12.6 166 Azioni Seguenti Le Azioni Seguenti consentono di creare catene di clip che possono innescarsi l'un l'altra in modo ordinato o casuale (o in entrambi i modi). Una Azione Seguente della clip de nisce cosa accada ad altre clip nello stesso gruppo dopo l'esecuzione della clip. Un gruppo è de nito da clip organizzate in slot successivi della stessa traccia. Le tracce possono avere un numero illimitato di gruppi, separati da slot vuoti.
CAPITOLO 12. LANCIO DELLE CLIP 167 Stop semplicemente arresta la clip dopo che questa è stata eseguita secondo il Tempo dell'Azione Seguente scelto. Nota: ciò prevale sulle impostazioni loop/regione della clip. Play Clip Again esegue di nuovo la clip. Play Previous Clip innesca la clip precedente (quella sopra alla clip corrente). Play Next Clip innesca la clip seguente del gruppo. Se una clip con questa regolazione è l'ultima di un gruppo, questa Azione Seguente innesca la prima clip.
CAPITOLO 12. LANCIO DELLE CLIP 168 1. Trascinate la clip nella Vista Arrangiamento e assicuratevi che l'interruttore Loop della Vista Clip non sia attivato. Usate il comando Dividi del menu Modi ca per dividere la clip tra parte da eseguire normalmente e parte da eseguire in loop . 2. Cliccate e trascinate le due clip risultanti nella Vista Sessione portando il cursore del mouse (senza rilasciarlo) sul selettore della Vista Sessione.
CAPITOLO 12. LANCIO DELLE CLIP 169 I cicli possono essere ravvivati da riarrangiamenti occasionali attraverso l'aggiunta di altre Azioni Seguenti, ad es. Play Any Clip , alle quali assegneremo valori di Chance più piccoli. 12.6.3 Loop Temporanei di Clip Ci sono alcune interessanti applicazioni delle Azioni Seguenti per la generazione di loop musicali temporanei.
CAPITOLO 12. LANCIO DELLE CLIP 170 L'uso combinato delle Azioni Seguenti e della Modalità Legato fornisce un potente mezzo per cambiare gradualmente una melodia o un ritmo. Immaginate di avere un gruppo formato da diverse clip identiche con la stessa melodia e che queste clip siano impostate per suonare in Modalità Legato.
171 Capitolo 13 Assegnazioni ed Entrate/Uscite Nell'ambito di Live, le assegnazioni (o routing ) sono la messa a punto delle sorgenti e delle destinazioni del segnale delle tracce (cioè sono lo smistamento delle entrate e delle uscite). La maggior parte delle assegnazioni ha luogo nella sezione Entrate/Uscite delle tracce del mixer, che offre, per ogni traccia, i selettori per la scelta della sorgente e della destinazione del segnale.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 172 I selettori Sezione Entrate/Uscite e Sezione Mixer del mixer. In tutte le tracce in grado di riprodurre le clip, la sezione Entrate/Uscite ha la stessa con gurazione: La coppia di selettori più in alto ( Audio/MIDI From ) seleziona l'entrata della traccia. Le tracce audio hanno un ingresso audio, le tracce MIDI un ingresso MIDI. Le Tracce di Ritorno ricevono il proprio segnale in ingresso dalle rispettive Mandate (o Sends ).
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 13.1 173 Monitoraggio Nell'ambito di Live, monitorare signi ca passare il segnale d'ingresso di una traccia all'uscita della traccia. Supponete di aver predisposto una traccia audio per ricevere il segnale in ingresso da una chitarra. Effettuare il monitoraggio comporta che il segnale proveniente dalla vostra chitarra suonata dal vivo raggiunga effettivamente l'uscita della traccia, attraverso la catena di dispositivi della traccia.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 174 così, l'eventuale latenza. Generalmente è preferibile lavorare con un'interfaccia audio che presenti latenze trascurabili (pochi millisecondi). Se state registrando in Live con la funzione di monitoraggio impostata su Off , potreste voler effettuare degli aggiustamenti della Latenza complessiva nella sezione Audio delle Preferenze (aggiustamenti descritti nel tutorial incorporato nel programma sulle impostazioni delle Preferenze Audio).
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 175 dispositivi della traccia sono sempre stereo, anche quando l'ingresso della traccia è mono o quando la traccia esegue campioni mono. Il mono è trasformato in stereo semplicemente usando lo stesso segnale per i canali destro e sinistro. Quando una traccia viene assegnata ad un'uscita mono, i segnali destro e sinistro vengono sommati e attenuati di 6dB per evitare il clipping. 13.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 13.3.2 176 Esecuzione MIDI con la tastiera del computer La tastiera del computer può essere utilizzata per generare note MIDI. Per abilitare questa funzione attivate il pulsante Tastiera MIDI del Computer nella Barra di Controllo oppure K (PC) / K (Mac) per l'omonima funzione usate la scorciatoia Ctrl del menu Opzioni. Attivazione della Tastiera MIDI del Computer.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 13.3.3 177 Connessione di Sintetizzatori Esterni Le assegnazioni MIDI verso un sintetizzatore esterno sono dirette: il selettore Tipo di Uscita si imposta sulla porta MIDI alla quale è connesso il sintetizzatore MIDI; il selettore Canale di Uscita si usa per selezionare il canale MIDI sul quale inviare i dati.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 178 2. Messaggi MIDI usati per il controllo remoto degli elementi dell'interfaccia utente di Live. 3. Messaggi MIDI che transitano da/verso le tracce MIDI di Live. I messaggi MIDI che risultano mappati per il controllo remoto degli elementi dell'interfaccia utente di Live vengono mangiati dalla mappatura e non verranno passati alle tracce MIDI. Ciò può causare qualche confusione, che però può essere facilmente risolta osservando le spie. 13.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 179 4. Il selettore Canale di Uscita vi presenta una lista degli strumenti che correntemente disponibili nel vostro rack di Reason; selezionate lo strumento al quale desiderate inviare i dati MIDI. 5. Nel selettore Tipo di Entrata della traccia audio scegliete Reason . 6. Nel selettore Canale di Entrata della traccia audio scegliete il canale audio che corrisponde allo strumento al quale state inviando dati MIDI. 7.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 13.5 180 Ricampionamento L'uscita Master di Live può essere diretta ad una traccia audio ed essere registrata, o ricampionata. Il ricampionamento può essere uno strumento utile e divertente, poiché vi consente di generare dei campioni da ciò che sta accadendo in un Live Set, campioni che possono essere immediatamente integrati.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 181 Ciò è possibile perché il selettore Tipo di Entrata della Traccia B mostra tutte le tracce che emettono un segnale di tipo appropriato. Due modi per assegnare la Traccia A alla Traccia B. Entrambi i metodi danno come risultato che l'uscita della Traccia A sia inviata all'ingresso della Traccia B.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 182 Ogni volta che il selettore d'ingresso Tipo di Entrata della coppia Audio From della traccia viene impostato su un'altra traccia (come descritto nel metodo 2 della sezione precedente), il segnale ricevuto può essere prelevato da uno di tre punti differenti, scelto tramite il selettore Canale di Entrata: Pre FX, Post FX o Post Mixer. I punti di prelievo per le assegnazioni delle tracce.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 183 Punti di Prelievo nei Rack I punti di prelievo per ogni catena di una traccia. Se una traccia ha uno o più Rack di strumenti o di effetti nella propria catena di dispositivi, i punti di prelievo interni (Pre FX, Post FX e Post Mixer) saranno disponibili anche per ogni catena all'interno del Rack. Se una traccia contiene uno o più Drum Rack (o Rack di Percussioni), i punti di prelievo interni saranno disponibili per tutte le catene di ritorno dei Rack.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 13.6.2 184 Uso delle Assegnazioni Interne Questa sezione presenta più dettagliatamente diversi esempi assegnazioni interne. Registrazione Post-Effetti Supponiamo che stiate inviando a Live il segnale di una chitarra, sviluppando una canzone traccia per traccia, sovrapponendo una ripresa di registrazione all'altra.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 185 Registrazione Audio di strumenti MIDI Lavorando con il MIDI e con strumenti software complessi, talvolta è più utile registrare l'audio prodotto, piuttosto che il usso MIDI. Una singola nota MIDI, ad esempio, può indurre Absynth (by Native Instruments) a produrre qualcosa che suona più come una parte musicale, che non come un singolo timbro.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 186 Creazione di Sub-Mix Sub-mix dei singoli elementi di un Drum Kit. Supponiamo di avere i diversi elementi di un drum kit (tamburi, piatti, etc.) assegnati a tracce separate per una registrazione multitraccia. Durante il mixaggio, possiamo cambiare facilmente i volumi dei singoli elementi, ma la regolazione del volume dell'intero drum kit nei confronti del resto della musica è meno agevole.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 187 Assegnazione dell'uscita di una traccia MIDI supplementare ad una traccia MIDI esistente per riutilizzarne lo strumento. Ciò si realizza impostando il selettore Tipo di Uscita della nuova traccia MIDI su Pad . Notate che il selettore Canale di Uscita ora offre più destinazioni: possiamo sia inviare l'uscita della nuova traccia all'ingresso della traccia pad , sia indirizzarla direttamente al Simpler.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 188 l'Attivatore) si mette in mute anche l'altra traccia MIDI. Per essere precisi, l'altra traccia continua a suonare, ma il suo contenuto MIDI viene suonato da uno strumento che in questo momento è escluso dal mix (mute). A questo si può facilmente rimediare tagliando le clip dalla traccia del pad ed incollandole in una terza traccia, che può essere posta in mute indipendentemente (e che può contenere i propri effetti MIDI).
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 189 la traccia con Impulse. Ora il selettore Canale di Entrata, oltre a Pre FX, Post FX e Post Mixer, offre anche le otto uscite individuali di Impulse, identi cate secondo il campione usato in ogni slot. Nota: assegnando un'uscita individuale di Impulse ad un'altra traccia, se ne toglie automaticamente il segnale dal mixaggio interno di Impulse.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 190 canale MIDI. Le tracce audio supplementari possono quindi essere usate per prelevare le uscite individuali dello strumento, come descritto precedentemente. È altresì possibile utilizzare il dispositivo External Instrument per indirizzare dati MIDI verso (e segnale audio da) l'uscita secondaria dei plug-in multi-timbrici. Questo scenario elimina la necessità di creare un'ulteriore traccia audio per ciascuna uscita prelevato: 1.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 191 Invio di un segnale di parlato all'ingresso di sidechain di un vocoder. Alcuni vocoder plug-in includono un sintetizzatore incorporato per generare il segnale carrier (portante). In questo caso, l'unica differenza dalla procedura sopra esposta consiste nel fatto che lo strumento del vocoder va trascinato in una traccia MIDI. L'assegnazione dell'ingresso audio di sidechain funziona come descritto precedentemente.
CAPITOLO 13. ASSEGNAZIONI ED ENTRATE/USCITE 192 Uso di una traccia MIDI ausiliare per realizzare un Layer di Strumenti. Forse vi domanderete perché questo funzioni, dato che l'uscita della traccia è audio e non MIDI. Il punto di prelievo del MIDI da un'altra traccia è collocato all'ultimo stadio MIDI possibile, ovvero dopo tutti gli effetti MIDI ed appena prima dello strumento.
193 Capitolo 14 Mixaggio 14.1 Il Mixer di Live Live include una sezione mixer accessibile attraverso due viste: Il Mixer della Vista Arrangiamento. Nella Vista Arrangiamento il mixer appare come una striscia orizzontale alla destra dell'area delle tracce. Per visualizzare tutti i controlli del mixer di una traccia, espandete la traccia usando il tasto posto vicino al suo nome, quindi aggiustatene l'altezza secondo necessità.
CAPITOLO 14. MIXAGGIO 194 Il Mixer della Vista Sessione. Nella Vista Sessione il mixer appare con la consueta disposizione verticale. Probabilmente troverete il mixer della Vista Sessione più intuitivo di quello della Vista Arrangiamento, che diventa pratico quando lavorate con l'automazione. Ricordate che il tasto Tab consente di alternare tra Vista Arrangiamento e Vista Sessione. Le opzioni del menu Visualizza elencate di seguito mostrano o nascondono i componenti del mixer.
195 CAPITOLO 14. MIXAGGIO I selettori della Sezione Mixer. Vediamo i controlli del mixer: 5 6 4 3 1 2 4 5 6 1 2 3 I controlli del Mixer. 1. Il Meter mostra il livello RMS (medio) ed il livello di picco dell'uscita della traccia. Durante il monitoraggio, invece, mostra il livello di ingresso. 2. Il controllo Volume regola il livello d'uscita della traccia. Con più tracce selezionate, regolando il Volume di una traccia si regola anche quello delle altre. 3.
CAPITOLO 14. MIXAGGIO 196 sia disattivata l'opzione Solo Esclusivo della sezione Record/Warp/Launch delle Preferenze. 6. Se l'interruttore Arma Registrazione è attivato, la traccia è abilitata alla registrazione. Con più tracce selezionate, agendo sull'interruttore Arma di una traccia si agisce anche su quello delle altre.
CAPITOLO 14. MIXAGGIO 197 la larghezza di una traccia si aggiungerà una scala in decibel accanto alle linee graduate dei meter. Queste estensioni sono disegnate per l'uso in con gurazioni di mixaggio tradizionali, ma sono disponibili ogni volta che la sezione Mixer viene visualizzata. Grazie all'enorme headroom del motore audio a 32-bit oating point di Live, i meter di Live possono essere portati profondamente in rosso senza che ciò causi clipping di segnale.
CAPITOLO 14. MIXAGGIO 198 Testo di Info per una traccia tramite il comando Edita Testo Info del menu Modi ca o del menu di contesto (PC) / Ctrl (Mac) delle tracce. Ciascuna traccia è rappresentata dalle rispettiva Barra del Titolo della Traccia. Potete trascinare le tracce tramite le rispettive barre del titolo per riorganizzarle; potete cliccare le barre e trascinarne i bordi per cambiarne la loro larghezza (nella Vista Sessione) o l'altezza (nella Vista Arrangiamento).
CAPITOLO 14. MIXAGGIO 199 La Traccia di Gruppo (cioè la colonna che rappresenta il gruppo di tracce) non può contenere clip, ma è simile alle tracce audio, nel senso che possiede i controlli del mixer e può ospitare gli effetti audio. Le Tracce di Gruppo offrono un modo rapido per creare dei sub-mix e, tramite il pulsante della barra del titolo, permettono di compattare ed espandere le tracce con clip incluse nel Gruppo.
CAPITOLO 14. MIXAGGIO 200 tracce incluse nel gruppo. Nella Vista Sessione, gli slot delle Tracce di Gruppo hanno pulsanti di Stop e di Lancio ogni volta che è disponibile almeno una clip in una determinata scena (linea orizzontale) del gruppo. Usare questi pulsanti equivale a lanciare o arrestare singolarmente tutte le clip contenute nella scena. Allo stesso modo, selezionando uno Slot di Gruppo equivale a selezionare tutte le clip contenute nella scena. 14.
CAPITOLO 14. MIXAGGIO 201 Un controllo di Mandata (o Send) di una traccia delle clip o di una Traccia di Gruppo regola quanto segnale dell'uscita della traccia inviare all'ingresso della rispettiva Traccia di Ritorno. Va aggiunto che persino l'uscita della Traccia di Ritorno stessa può essere inviata al proprio ingresso, permettendovi così di creare dei feedback.
CAPITOLO 14. MIXAGGIO 202 Il Crossfader e il Selettore. Il crossfader è accessibile tramite i selettori del mixer della Vista Sessione. E' dotato di sette diverse curve di dissolvenza incrociata, in modo che possiate scegliere quella più adatta al vostro stile. Per cambiare curva, cliccate con (PC) / Ctrl (Mac) sul crossfader, quindi scegliete una voce dal menu di contesto. Scegliete tra 7 diverse curve di Dissolvenza Incrociata (o Crossfading).
203 CAPITOLO 14. MIXAGGIO A+B Power Level Crossfader Response Transition Dipped Intermediate Constant Power Slow Fade Slow Cut Fast Cut Proprietà delle curve di Crossfading. Il crossfader può essere mappato su qualsiasi controller continuo MIDI (assoluto o incrementale). Oltre al cursore centrale del crossfader, le posizioni assolute destra e sinistra sono disponibili separatamente per la mappatura via MIDI o via tastiera.
CAPITOLO 14. MIXAGGIO 204 Ogni traccia ha due pulsanti di Assegnazione Crossfader, A e B. La traccia può avere tre stati rispetto al crossfader: Se nessuno pulsante di Assegnazione è acceso, il crossfader non agisce in alcun modo sulla traccia. Se A è acceso, la traccia viene eseguita senza attenuazioni no a quando il crossfader si trova nella metà di sinistra della sua gamma di valori. Non appena il crossfader si muove verso destra oltre la posizione centrale, la traccia viene sfumata.
205 CAPITOLO 14. MIXAGGIO Mettendo in solo una Traccia di Ritorno si mette in mute l'uscita principale di tutte le altre tracce, ma ancora vi consente di ascoltare qualsiasi segnale arrivi alla Traccia di Ritorno tramite le mandate (sends) delle tracce. Live vi consente di rimpiazzare il funzionamento standard del solo (o soloing) con un funzionamento di di preascolto (o cueing), permettendovi così di ascoltare in anteprima le tracce, esattamente come pre-ascoltereste un disco su un DJ-mixer.
CAPITOLO 14. MIXAGGIO 206 con le icone della cuf a. Quando l'interruttore Preascolto di una traccia viene premuto, il segnale d'uscita di quella traccia sarà sentito attraverso l'uscita scelta con il selettore Uscita Preascolto (o Cue Out). Nota: l'Attivatore della Traccia della stessa traccia continua a controllare se la traccia sia udibile sull'uscita Master oppure no. 5. Il controllo Volume di Preascolto regola il volume dell'uscita del preascolto.
CAPITOLO 14. MIXAGGIO 207 trolli di Ritardo di Traccia delle singole tracce. Tenete presente che i controlli di Ritardo di Traccia non sono disponibili quando la compensazione di ritardo dei dispositivi è disattivata.
208 Capitolo 15 Registrazione di nuove Clip Questo capitolo tratta della registrazione di nuove clip usando i segnali audio e MIDI in ingresso. Nota: questo è un tipo di registrazione diverso rispetto alla cattura delle clip di Sessione nell'Arrangiamento. Per ottenere buone registrazioni audio, assicuratevi che le Preferenze Audio siano impostate correttamente. Per approfondimenti sull'argomento, seguite la lezione incorporata nel programma sulla messa a punto delle Preferenze Audio.
CAPITOLO 15. REGISTRAZIONE DI NUOVE CLIP 209 La sezione Entrate/Uscite nella Vista Arrangiamento (sinistra) e nella Vista Sessione (destra). Per default, le tracce audio si predispongono a registrare un segnale stereo dalla coppia di ingressi esterni 1/2 ; le tracce MIDI si predispongono a registrare tutti i dati MIDI in arrivo attraverso i dispositivi di entrata esterni attivi.
CAPITOLO 15. REGISTRAZIONE DI NUOVE CLIP 210 che possiate ascoltare cosa si sta registrando. Questo comportamento è de nito automonitoraggio e può essere modi cato in funzione delle vostre necessità. Se state utilizzando una super cie di controllo supportata nativamente, armando una traccia MIDI si aggancia questa super cie di controllo automaticamente allo strumento della traccia.
211 CAPITOLO 15. REGISTRAZIONE DI NUOVE CLIP 15.3.1 Registrazione nell'Arrangiamento 1 6 3 4 2 5 Registrazione nell'Arrangiamento. 1. La registrazione comincia quando il pulsante di Registrazione della Barra di Controllo viene attivato ed il pulsante Play premuto. 2. La registrazione crea nuove clip in tutte le tracce che hanno il pulsante Arma acceso. 3.
CAPITOLO 15. REGISTRAZIONE DI NUOVE CLIP 212 volo dalla registrazione), attivate l'interruttore Punch-Out. Il punto di punch-out è identico al punto di ne del Loop dell'Arrangiamento. 6. Quando state registrando nel Loop dell'Arrangiamento, Live conserva l'audio registrato durante ogni passaggio.
CAPITOLO 15. REGISTRAZIONE DI NUOVE CLIP 213 2. Attivate il pulsante Arma delle tracce nelle quali desiderate registrare. Negli slot vuoti delle tracce armate compariranno i pulsanti di Registrazione della Clip. 3. Per cominciare la registrazione cliccate su qualsiasi pulsante di Registrazione della Clip. Nello slot apparirà una nuova clip con un pulsante Lancio della Clip rosso che indica che correntemente sta registrando.
CAPITOLO 15. REGISTRAZIONE DI NUOVE CLIP 214 5. Lanciate la clip. 6. Le note che suonate vengono aggiunte alla clip in loop e voi potete osservare la vostra registrazione nella Vista Clip. 7. Per default, l'interruttore della Sovra-Registrazione (o Overdub) della Barra di Controllo è attivato, di modo che potete sviluppare il vostro pattern strato dopo strato. Tuttavia, se volete fare una pausa di registrazione per un momento di prova, potete disattivare l'interruttore della Sovra-Registrazione.
CAPITOLO 15. REGISTRAZIONE DI NUOVE CLIP 2 1 215 3 Registrazione passo-passo (o step recording ) nell'Editor MIDI. 1. Armate la traccia MIDI che contiene la clip nella quale volete registrare. 2. Attivate l'interruttore Anteprima nell'Editor MIDI della clip. 3. Cliccate nell'Editor MIDI per posizionare il marcatore d'inserimento nel punto in cui desiderate iniziare la registrazione.
CAPITOLO 15. REGISTRAZIONE DI NUOVE CLIP 15.4 216 Registrazione in Sync Live mantiene sincronizzati l'audio e il MIDI che avete registrato, anche quando successivamente optate per un tempo della composizione diverso. Infatti, Live vi permette di cambiare il tempo in qualunque momento: prima, dopo e persino durante la registrazione. Potreste, ad esempio, barare un pochino riducendo il tempo mentre registrate una parte tecnicamente dif cile e rialzandolo in seguito.
CAPITOLO 15. REGISTRAZIONE DI NUOVE CLIP 15.5 217 Registrazione di note MIDI quantizzate Registrando il MIDI disponete dell'opzione per quantizzare automaticamente le note MIDI mentre registrate. Il selettore Quantizzazione in Registrazione del menu Modi ca consente di selezionare le suddivisioni metriche alle quali si allineeranno le vostre note registrate.
CAPITOLO 15. REGISTRAZIONE DI NUOVE CLIP 218 gio impostato su 2 misure, inizia da -2.1.1.) ed arriva no a 1.1.1. ovvero no al punto nel quale comincia la registrazione. Nota: il pre-conteggio è disabilitato quando Live è sincronizzato (come slave) a dispositivi MIDI esterni o usato come ReWire slave. 15.
CAPITOLO 15. REGISTRAZIONE DI NUOVE CLIP 15.9 219 Uso di controlli remoti per la registrazione Usando le modalità Mappatura dei Tasti e Mappatura MIDI potete controllare le funzioni di registrazione di Live senza usare il mouse. Potete mappare i controlli di registrazione e di trasporto della Barra di Controllo, così come i pulsanti Arma.
CAPITOLO 15. REGISTRAZIONE DI NUOVE CLIP 220 Le frecce della registrazione passo-passo (o step recording ). Questo vi permette, per esempio, di utilizzare i pedali MIDI per muovere il marcatore d'inserimento della clip, consentendovi di mantenere entrambe le mani libere per suonare una tastiera.
221 Capitolo 16 Lavorare con Strumenti ed Effetti In Live, ogni traccia può ospitare una serie di dispositivi. Questi dispositivi possono essere di tre tipi differenti: Gli effetti MIDI agiscono sui segnali MIDI e possono essere collocati soltanto nelle tracce MIDI. Gli effetti audio agiscono sui segnali audio e possono essere collocati nelle tracce audio. Possono essere collocati anche nelle tracce MIDI, purché a valle di uno strumento.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 222 Dispositivi nella Vista Traccia. Per risparmiare spazio nella Vista Traccia, un dispositivo può essere minimizzato facendo doppio clic sulla sua barra del titolo oppure scegliendo Compatta nel suo menu di contesto (PC) / Ctrl (Mac). I dispositivi possono essere minimizzati. Per saperne di più su un particolare dispositivo e su come usarlo, consultate le sezioni Effetti Audio di Live, Effetti MIDI di Live o Strumenti di Live.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 16.1 223 Uso dei Dispositivi di Live Il Browser dei Dispositivi di Live. Cliccate sul selettore del Browser dei Dispositivi per accedere al catalogo dei dispositivi incorporati di Live. Noterete che gli effetti MIDI, gli effetti audio e gli strumenti dispongono di cartelle differenziate. Il modo più facile per collocare un dispositivo in una traccia è fare doppio clic su di esso nel Browser, generando così una nuova traccia che lo ospita.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 224 I pulsanti Arma delle tracce MIDI e Audio. Questo è il modo, ad esempio, per processare con gli effetti di una traccia gli strumenti che suonate dal vivo oppure per suonare lo strumento di una traccia usando una tastiera MIDI. Nota: potete passare facilmente da questa con gurazione alla registrazione di nuove clip per ulteriori usi in Live.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 225 La catena di dispositivi di una traccia MIDI può contenere tutti e tre i tipi di dispositivo. Per rimuovere un dispositivo dalla catena, cliccate sulla sua barra del titolo e premere il tasto o il tasto Delete (o Canc) del vostro computer oppure usate il comando Elimina del menu Modi ca. Per cambiare l'ordine dei dispositivi, trascinate un dispositivo per la barra del titolo e rilasciatelo vicino a qualsiasi altro dispositivo nella Vista Traccia.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 226 mento alla sezione Carico della CPU. La funzione Congela Tracce trattata nel capitolo è di particolare aiuto quando si utilizzano dei dispositivi che comportano un uso intensivo della CPU. Nelle tracce di Live i dispositivi sono dotati di meter in ingresso e in uscita.
227 CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI I Preset nel Browser dei Dispositivi. Potete passare in rassegna e caricare rapidamente i preset con la tastiera del computer: Scorrete su e giù usando i tasti e . Chiudete e aprite le cartelle dei dispositivi usando i tasti Premete Return e . (o Invio) per caricare un dispositivo o un preset. Il pulsante Sostituzione Dinamica dei Preset.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 228 Nota: sebbene l'importazione via Browser sia il metodo suggerito, i preset possono essere trascinati anche da Explorer (Windows) / Finder (Mac) direttamente dentro a Live. Memorizzazione dei Preset Potete creare e salvare qualsiasi numero di vostri preset nel Browser dei Dispositivi. Il pulsante Salva Preset.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 229 Le cartelle Defaults dei Preset nella Libreria di Live. Per salvare le impostazioni correnti di un dispositivo come preset di default, aprite il menu di contesto cliccando con (PC) / Ctrl (Mac) sulla barra del titolo del dispositivo e selezionate Salva come Preset di Default . Questa procedura funziona per tutti gli strumenti di Live, gli effetti MIDI e gli effetti audio (compresi i diversi tipi di Rack).
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 230 Potete creare più preset di spezzettamento da scegliere con il selettore Preset di spezzettamento della nestra di dialogo che appare quando eseguite operazioni di spezzettamento. 16.2 Uso dei Plug-in La collezione di dispositivi che potete utilizzare con Live può essere estesa con i plug-in. Live supporta sia i plug-in in formato VST di Steinberg Media, sia i plug-in in formato Audio Units (AU) (solo Mac OS X).
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 231 dispositivo in una traccia e attivato il relativo pulsante Sostituzione Dinamica, compariranno soltanto nel Browser. Nota: la prima volta che avviate Live, nessun plug-in comparirà nel Browser dei Dispositivi Plug-in, perché prima dovete attivare le vostre sorgenti di plug-in. L'attivazione delle sorgenti di plug-in dice a Live quali plug-in desiderate usare e dove sono situati nel vostro computer.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 16.2.1 232 Plug-in nella Vista Traccia Un Plug-in VST nella Vista Traccia. Una volta trascinato dal Browser ad una traccia, il plug-in viene visualizzato nella Vista Traccia. Per i plug-in che hanno meno di 32 parametri modi cabili, un pannello di Live rappresenterà tutti i parametri come slider orizzontali.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 233 Visualizzazione dei pannelli dei Plug-in in nestre separate Il pulsante Editing del Plug-in. Il pulsante Editing del Plug-In apre una nestra mobile che mostra il pannello originale del plug-in VST o Audio Units. Cambiare i parametri nella nestra mobile ha lo stesso effetto che cambiarli nel pannello di Live e viceversa.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 234 Modalità Con gurazione dei Plug-In Il pulsante della Modalità Con gurazione. La Modalità Con gurazione vi permette di personalizzare il pannello di Live per mostrare solo i parametri del plug-in cui volete accedere. Per fare ciò: Accedete alla Modalità Con gurazione premendo il pulsante Con gure della barra del titolo del dispositivo. Cliccate su un parametro della nestra dell'editor del plug-in per aggiungerlo al pannello di Live.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 235 Ci sono diversi modi per aggiungere i parametri dei plug-in al pannello di Live senza entrare in Modalità Con gurazione: Regolando un parametro nella nestra mobile del plug-in si creano delle voci temporanee per quel parametro nell'inviluppo della clip e nei selettori di automazione, così come nei selettori del campo X-Y del pannello. Queste voci vengono rimosse quando modi cate un altro parametro.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 236 immettere un numero di serie o un codice di sblocco, mantenete premuto il tasto mentre cliccate il pulsante Editing del Plug-In. La nestra dell'editor si aprirà così come nestra di una normale applicazione, anziché come nestra mobile, e accetterà la vostra digitazione. Nota: questa funzionalità è concepita soltanto come modo per aggirare le limitazioni di tali plug-in.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 237 Impostazioni delle sorgenti dei Plug-in VST per Windows. Per Windows agite come segue: 1. Usate il parametro Cartella personalizzata dei Plug-in VST per indicare a Live la posizione dei vostri plug-in VST: cliccate sul pulsante Sfoglia per aprire una nestra di ricerca con la quale individuare e selezionare la cartella appropriata. 2.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 238 cartella come aggiuntivi o come sostitutivi di quelli della cartella di Sistema. Per indicare a Live la posizione di questa cartella, cliccate sul pulsante Sfoglia situato vicino all'opzione Cartella personalizzata dei Plug-in VST per aprire una nestra di ricerca con la quale individuare e selezionare la cartella appropriata. 3. Nota: potete disattivare i vostri plug-in VST di questa cartella usando l'opzione Usa Cartella personalizzata dei Plug-in VST.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 239 Il selettore Program di un plug-in VST. Per selezionare un programma dal banco del plug-in usate il selettore posto sotto la barra del titolo. Il numero di programmi per banco è sso. Voi operate sempre dentro al programma correntemente selezionato, cioè tutti i cambiamenti ai controlli del plug-in diventano parte del programma selezionato.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 16.4 240 Plug-in Audio Units I plug-in Audio Units sono disponibili soltanto in Mac OS X. Per la maggior parte degli aspetti funzionano esattamente come i plug-in VST. Un Plug-in Audio Units. La prima volta che avviate Live, i plug-in Audio Units non appariranno nel Browser dei Dispositivi Plug-in.
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 241 Apertura della nestra di un plug-in Audio Units. Gli Audio Units hanno preset che funzionano esattamente come quelli degli effetti di Live. Tuttavia, alcuni preset di AU non possono essere trascinati in locazioni differenti del Browser, poiché sono di sola lettura . I preset Audio Units hanno come estensione .
CAPITOLO 16. LAVORARE CON STRUMENTI ED EFFETTI 242 presente che i controlli di Ritardo di Traccia non sono disponibili quando la compensazione di ritardo dei dispositivi è disattivata. Nota: la compensazione di ritardo dei dispositivi può, a seconda del numero di tracce e di dispositivi in uso, aumentare il carico della CPU.
243 Capitolo 17 Rack di Strumenti, Drum ed Effetti Un Rack di effetti audio. Un Rack è uno congegno essibile per lavorare con effetti, plug-in e strumenti in una catena di dispositivi della traccia. I Rack possono essere utilizzati per costruire complessi processori di segnale, strumenti dalle prestazioni dinamiche, sintetizzatori impilati e altro ancora. Inoltre migliorano ulteriormente la vostra catena di dispositivi raggruppandone i comandi essenziali.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 244 camente da Live 8 in Rack. Nota: questi Live Set, una volta salvati, non possono più essere aperti con precedenti versioni di Live. 17.1 Panoramica sui Rack 17.1.1 Flusso del segnale e Catene di dispositivi parallele In ciascuna traccia di Live i dispositivi sono collegati in serie in una catena di dispositivi, facendo passare i segnali da un dispositivo a quello seguente, da sinistra verso destra.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 17.1.2 245 Controlli Macro I Controlli Macro. Una proprietà unica dei Rack è costituita dai Controlli Macro. I Controlli Macro sono rappresentati da un pannello con otto manopole, ciascuna in grado di trattare qualsiasi numero di parametri di qualsiasi dispositivo di un Rack. Le modalità del loro uso dipende da voi ad es.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 246 I Rack di Effetti Audio contengono soltanto effetti audio e possono essere collocati nelle tracce audio. Possono essere collocati anche nelle tracce MIDI, purché a valle di uno strumento. I Rack di Strumenti contengono strumenti, ma possono contenere anche effetti sia MIDI che audio.
247 CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 17.3 Componenti dei Rack 1 2 4 3 5 I componenti di un Rack di Effetti. 1 2 6 3 4 5 I componenti di un Drum Rack. 1. I Rack hanno viste distinte, che possono essere mostrate o nascoste secondo necessità. Pertanto, ogni Rack possiede sul lato sinistro una colonna delle viste, che ospita i corrispondenti selettori. I selettori delle viste effettivamente disponibili variano a seconda del tipo di Rack (Strumenti, Drum o Effetti) usato. 2.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 248 6. Vista dei Pad. Presente solo nei Drum Rack. Per spostare, copiare o cancellare un intero Rack in una volta sola, semplicemente selezionatene la barra del titolo (anziché le barre del titolo dei dispositivi che contiene). Una volta selezionato, un Rack può anche essere rinominato usando il comando Rinomina del menu Modi ca. Potete anche inserire un vostro Testo di Info per un Rack, tramite il comando Edita (PC) / Ctrl (Mac) del Rack.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 17.4 249 Elenco delle Catene L'Elenco delle Catene in un Rack di Effetti Audio. Non appena entrano in un Rack, i segnali vengono per prima cosa accolti dall'Elenco delle Catene. Pertanto, sceglieremo questo punto anche per la nostra introduzione. L'Elenco delle Catene rappresenta il punto di rami cazione dei segnali ricevuti: ogni catena di dispositivi parallela ha inizio qui, come voce di questo elenco.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 250 propri controlli di Volume e di Pan. Le catene di Drum Rack hanno i controlli aggiuntivi di Mandata e di Assegnazione MIDI. Come le Live Clip, intere catene possono essere salvate e ricaricate come preset nel Browser dei Dispositivi. Potete assegnare ad una catena un nome descrittivo, selezionandola ed usando il comando Rinomina del menu Modi ca.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 251 di Strumenti e di Effetti, l'Auto-Selezione agisce in combinazione con le Zone (descritte di seguito) ed è piuttosto utile durante la ricerca di malfunzionamenti in con gurazioni complesse. 17.5 Zone Le Zone sono insiemi di ltri di dati che risiedono all'ingresso di ogni catena in un Rack di Strumenti o di Effetti. Nel loro insieme, determinano la gamma di valori che possono passare attraverso la catena dei dispositivi.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 252 2. Il nostro Rack di Effetti MIDI ha quattro catene di dispositivi: tutte ricevono gli stessi dati MIDI, nello stesso tempo. 3. Prima che qualsiasi dato MIDI possa entrare in una catena di dispositivi, deve essere in grado di passare attraverso ogni Zona di quella catena. Ogni catena di un Rack di Effetti MIDI ha tre Zone: una Zona di Tasti (o Key), una Zona di Velocity e una Zona di Selezione di Catena (o Chain Select). 4.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 253 all'interno della rispettiva Zona di Tasti. Le Zone delle singole catene possono occupare qualsiasi numero di tasti, consentendo così di realizzare con gurazioni essibili di split di tastiera (divisione della tastiera in Zone, appunto). Gli Intervalli di Attenuazione delle Zone di tasti attenuano le Velocity delle note che entrano in una catena. 17.5.3 Zone di Velocity L'Editor delle Zone di Velocity.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 17.5.4 254 Zone di Selezione di Catena (Chain Select) L'Editor delle Zone di Selezione di Catena. L'attivazione del pulsante Chain in un Rack di Strumenti o di Effetti visualizza l'Editor delle Zone di Selezione di Catena. Questi tipi di Rack dispongono di Zone di Selezione di Catena, che vi consentono di ltrare le catene spontaneamente , attraverso un singolo parametro. L'editor ha una scala 0-127, simile a quella dell'Editor delle Zone di Velocity.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 255 Proviamo a considerare come possiamo fare uso delle Zone di Selezione di Catena durante una performance: Fare in modo che i Preset Bank usino le Selezioni di Catena Uso delle Zone di Selezione di Catena per creare preset di effetti. A differenza degli altri tipi di Zona, la lunghezza di default di una Zona di Selezione di Catena è 1 e il valore di default è 0.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 256 Crossfade tra i Preset Bank usando gli Intervalli di Attenuazione Dissolvenze incrociate tra i Preset degli Effetti usando le Zone di Selezione di Catena. Portando l'esempio precedente un passo più avanti, possiamo mettere a punto le nostre Zone di Selezione di Catena per produrre una transizione graduale fra i nostri preset . Per farlo, useremo gli Intervalli di Attenuazione delle nostre Zone.
257 CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 2 3 4 1 1. In aggiunta ai selettori standard disponibili in tutti Rack, nella colonna delle viste i Drum Rack presentano quattro controlli supplementari. Dall'alto in basso: il pulsante Auto-Selezione, gli attivatori/disattivatori delle sezioni Entrate/Uscite, Mandate e Ritorni. 2. Sezione Entrate/Uscite. Il selettore Receive imposta la nota MIDI in arrivo alla quale risponderà la catena di drum.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 258 sei Catene di Effetti Audio, che vengono alimentate dai cursori Send di ciascuna delle catene di drum sopra descritte. Il selettore Audio To del mixer delle Catene di Ritorno consente di indirizzare l'uscita di una Catena di Ritorno verso l'uscita principale del Rack o direttamente verso le Tracce di Ritorno del Set.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 259 stesso pad, questo viene collocato a valle del Simpler nella stessa catena. Per sostituire il Simpler, semplicemente trascinate un altro campione nello stesso pad: ogni effetto audio a valle o effetto MIDI a monte sarà lasciato intatto e solo il Simpler e il campione verranno sostituiti.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 260 Un pad che attivi più catene, mostra Multi come proprio nome. I suoi pulsanti Mute, Solo e Anteprima agiscono su tutte le sue catene. Se mettete in mute e in solo le catene singolarmente all'interno dell'Elenco delle Catene, le icone del pad ri ettono questa condizione mista. La Sostituzione Dinamica e la modi ca del nome sono disabilitate in un pad Multi, ma potete eliminarne tutte le catene in una volta sola.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 261 La nestra di dialogo dello Spezzettamento (o Slicing). La nestra di dialogo dello Spezzettamento offre sia un elenco di divisioni di spezzettamento, sia un selettore per scegliere il Preset di Spezzettamento. Il selettore della parte superiore vi consente di spezzettare con una varietà di risoluzioni di beat o in funzione dei Marcatori Warp o dei Transienti della clip.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 262 Nota: per elaborare tutte queste informazioni Live impiegherà un certo tempo. Eseguendo la clip MIDI si innescherà, nell'ordine, ciascuna catena del Drum Rack, in funzione delle informazioni di temporizzazione da voi speci cate o contenute nel le audio. Ciò apre molte nuove possibilità di editing, tra cui: Riarrangiamento della sequenza dei pezzetti Riarrangiamento dei dati MIDI spezzettati.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 263 del Drum Rack e usate la scorciatoia Ctrl -G per raggrupparle in un Rack nidi cato ; quindi inserite gli effetti dopo questo nuovo sub-Rack. Per possibilità ancor più creative, provate a inserire degli effetti MIDI prima del Drum Rack. I dispositivi Arpeggiator e Random sono in grado di offrire risultati particolarmente interessanti. Lo spezzettamento viene più comunemente applicato ai loop di percussioni, ma non c'è alcuna ragione per fermarsi lì.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 264 Sotto la manopola di ciascun Controllo Macro appare un pulsante Map; Si apre il Browser delle Mappature. I seguenti punti vi introdurranno alla mappatura: 1. Abilitate la Modalità Mappatura dei Controlli Macro cliccando sul pulsante Modalità Mappatura; 2. Selezionate il parametro del dispositivo da mappare cliccandolo una volta; 3. Mappate il parametro cliccando sul tasto Map di un qualsiasi Controllo Macro.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 17.8 265 Mixaggio con i Rack Qualsiasi Rack di Strumenti o Drum Rack che contenga più di una catena può essere visualizzato e mixato nel mixer della Vista Sessione, assieme alle tracce. Una traccia che contenga questi Rack disporrà, nella propria barra del titolo, di un pulsante che espande/compatta il mixer del Rack. Analogamente, qualsiasi catena nidi cata all'interno del Rack disporrà di tale pulsante.
CAPITOLO 17. RACK DI STRUMENTI, DRUM ED EFFETTI 266 essere eseguite tanto nel mixer, quanto nell'Elenco delle Catene. Cliccando sulla barra del titolo del mixer di una catena, nella Vista Traccia vengono mostrati solo i dispositivi di tale catena. Come avviene con le tracce, quando sono selezionate contemporaneamente più catene nel mixer della Vista Sessione, regolando un parametro del mixer di una catena si regola lo stesso parametro delle altre catene selezionate.
267 Capitolo 18 Automazione ed Editing degli Inviluppi Spesso, lavorando con il mixer e i dispositivi di Live, desidererete che i movimenti dei controlli diventino parte della musica. Il movimento di un controllo lungo la linea temporale della composizione è denominato automazione; un controllo il cui valore cambi nel corso di questa linea temporale si dice automatizzato. Praticamente tutti i controlli del mixer e dei dispositivi di Live possono essere automatizzati, compreso il tempo della composizione.
CAPITOLO 18. AUTOMAZIONE ED EDITING DEGLI INVILUPPI 268 Provate a registrare l'automazione del controllo Pan e dell'Attivatore della Traccia di una traccia: i LED di automazione appariranno nei rispettivi angoli superiori sinistri. Volume, Pan e Attivatore della Traccia sono stati automatizzati. 18.2 Cancellazione delle Automazioni Per eliminare i dati di automazione, cliccate con (PC) / Ctrl (Mac) su un controllo automatizzato per aprirne il menu di contesto e selezionate Elimina Automazione.
269 CAPITOLO 18. AUTOMAZIONE ED EDITING DEGLI INVILUPPI 1. Vi ricorda che lo stato corrente dei controlli differisce da quello presente nell'Arrangiamento. 2. Cliccandolo, vi consente di riattivare tutta l'automazione e quindi di tornare ai valori di automazione così come sono scritti sul nastro . 18.4 Disegno ed Editing delle Automazioni Nella Vista Arrangiamento, le curve di automazione possono essere viste ed editate come inviluppi con breakpoint. 3 5 8 1 4 6 2 7 1.
CAPITOLO 18. AUTOMAZIONE ED EDITING DEGLI INVILUPPI 270 la visualizzazione MIDI. L'asse verticale di un inviluppo rappresenta il valore del controllo mentre l'asse orizzontale rappresenta il tempo. Per gli interruttori e per i pulsanti di selezione l'asse del valore è di tipo discontinuo. 4. Il selettore Dissolvenze/Dispositivi consente di selezionare le dissolvenze delle clip audio, il mixer della traccia, uno dei dispositivi della traccia oppure Nessuno (per nascondere l'inviluppo).
CAPITOLO 18. AUTOMAZIONE ED EDITING DEGLI INVILUPPI 271 L'interruttore Modalità Disegno. Per attivare/disattivare la Modalità Disegno, selezionate l'opzione Modalità Disegno nel menu Opzioni oppure cliccate sull'interruttore Modalità Disegno della Barra di Controllo B (PC) / B (Mac). oppure usate la combinazione Ctrl Disegno di un inviluppo. Il disegno genera passi grandi quanto la griglia visibile, che potete modi care tramite una serie di pratiche scorciatoie.
CAPITOLO 18. AUTOMAZIONE ED EDITING DEGLI INVILUPPI 272 Per spostare tutti i Breakpoint inclusi nella selezione, trascinate uno di essi. Il vostro movimento è limitato dai breakpoint vicini, a meno che non manteniate premuto il tasto mentre trascinate il mouse, cosa che eliminerà i breakpoint (PC) / (Mac) mentre passate loro sopra. Mantenendo premuto il tasto Ctrl mentre trascinate il mouse, attiverete temporaneamente una risoluzione più ne.
CAPITOLO 18. AUTOMAZIONE ED EDITING DEGLI INVILUPPI 273 L'interruttore Blocca Inviluppi. 18.4.4 Comandi del Menu Modi ca Quando si lavora con dati di automazione, i comandi del menu Modi ca si comportano in modo diverso a seconda che la selezione sia nella traccia della clip o nella sua linea di automazione. Per copiare, tagliare, eliminare o duplicare l'automazione da una traccia, indipendente dalla clip associata, assicuratevi che il parametro che desiderate trattare sia nella propria linea (corsia).
CAPITOLO 18. AUTOMAZIONE ED EDITING DEGLI INVILUPPI 274 Inviluppo di Tempo. Agendo sull'inviluppo del tempo, potreste desiderare di scalare il display dell'asse del valore. Per far ciò usate i due box di valore posti sotto i selettori di inviluppo: i due box impostano rispettivamente il minimo (sinistra) e il massimo (destra) valore visualizzato, in BPM. Nota: questi due box determinano anche la gamma di valori di un eventuale controller MIDI assegnato al tempo.
275 Capitolo 19 Inviluppi di Clip Ogni clip di Live può avere i propri inviluppi di clip. Gli aspetti di una clip in uenzabili dagli inviluppi di clip cambiano a seconda del tipo e della con gurazione della clip; gli inviluppi di clip possono fare qualsiasi cosa, da rappresentare i dati di un controller MIDI, a modulare i parametri dei dispositivi.
CAPITOLO 19. INVILUPPI DI CLIP 276 Per lavorare con gli inviluppi di clip, visualizzate il box degli Inviluppi della Vista Clip usando il selettore più a destra ( E ) del pannello dei selettori dei box della Vista Clip. Il box degli Inviluppi contiene due selettori per la scelta dell'inviluppo da vedere ed editare. Il Box degli Inviluppi della Vista Clip. Il menu superiore è il Selettore dei Dispositivi e seleziona una categoria generale di controlli con i quali operare.
277 CAPITOLO 19. INVILUPPI DI CLIP Se create una buona sezione di inviluppo che desiderate si ripeta diverse volte, provate quanto segue: 1. Includete la sezione desiderata nel ciclo di loop e cliccate sul ciclo in modo da selezionarlo. Ciò equivale ad eseguire il comando Seleziona Loop del menu Modi ca (che seleziona tutto il materiale del loop). 2. Copiate l'inviluppo con Ctrl C (PC) / C (Mac). 3.
CAPITOLO 19. INVILUPPI DI CLIP 278 Naturalmente potete esportare un suono di recente creazione tramite il rendering o tramite il ricampionamento. Nella Vista Arrangiamento potete usare il comando Consolida per creare nuovi campioni. 19.2.2 Cambiamento di Altezza e di Intonazione per Note Trascinate un loop di campione dal Browser a Live ed eseguitelo. Cliccate sul pulsante di scelta rapida Transpose.
279 CAPITOLO 19. INVILUPPI DI CLIP Nota: le impostazioni di Warp determinano quanto accuratamente il motore di time-warping di Live tracci la curva di inviluppo. Per ottenere una risposta più immediata: nelle modalità Tones e Texture riducete il valore di Grain Size (dimensione dei granuli); nella modalità Beats usate un valore piccolo per il controllo Risoluzione della granularità.
CAPITOLO 19. INVILUPPI DI CLIP 19.2.4 280 Rimescolamento di Beats Un uso molto creativo degli inviluppi di clip consiste nel modulare lo sfasamento del campione. La modulazione Sample Offset trova la sua principale applicazione con i campioni ritmici ed è disponibile soltanto per le clip impostate per funzionare con la Modalità Warp Beats .
CAPITOLO 19. INVILUPPI DI CLIP 281 Alcune azioni dell'inviluppo di sfasamento del campione hanno un effetto caratteristico: una gura di scala mobile discendente, per esempio, ripete il gradino d'inizio dell'inviluppo. Similmente, una rampa liscia con una pendenza verso il basso ritarda il tempo e può creare piacevoli effetti di legatura quando la pendenza non è esattamente di 45 gradi (provatela con una risoluzione della Granularità dei Transienti a 1/32). 19.2.
CAPITOLO 19. INVILUPPI DI CLIP 282 forza il valore assoluto del controllo (e, quindi, anche la gamma operativa dell'inviluppo della clip) a diminuire. 19.3.1 Modulazione dei Volumi e delle Mandate del Mixer In pratica ci sono due modulazioni di volume: Volume della Clip e Volume del Mixer. Quest'ultima è una modulazione della stadio di guadagno del mixer e, quindi, interessa il segnale post-effetti.
CAPITOLO 19. INVILUPPI DI CLIP 19.3.3 283 Modulazione dei Controlli dei Dispositivi Tutti i dispositivi di una traccia della clip sono elencati nel selettore dei Dispositivi. La modulazione dei controlli dei dispositivi funziona esattamente come vi aspettereste.
CAPITOLO 19. INVILUPPI DI CLIP 284 Un inviluppo di clip per controller MIDI. Molte delle tecniche descritte nella seguente sezione sullo scollegamento di un inviluppo di clip dalla clip associata possono essere adattate per l'uso con inviluppi di clip di controller MIDI. 19.5 Scollegamento degli Inviluppi di Clip dalle Clip Un inviluppo di clip può avere delle proprie impostazioni di loop/regione locali .
285 CAPITOLO 19. INVILUPPI DI CLIP 2 1 4 Uso di un inviluppo di clip per creare una dissolvenza su varie ripetizioni di un loop. 3 1. Scegliete l'inviluppo di volume della clip e cliccate sul pulsante Region/Loop per impostarlo su Unlinked , scollegandolo così dal campione. I cicli di loop dell'inviluppo di clip appaiono colorati per indicare che questo inviluppo ora ha sue proprie regolazioni Region/Loop locali. Inoltre, diventano disponibili anche i comandi Region/Loop del box degli Inviluppi. 2.
CAPITOLO 19. INVILUPPI DI CLIP 19.5.2 286 Creazione di loop lunghi con loop corti Andiamo ancora un po' più avanti. Per una parte differente del vostro set, vorreste usare lo stesso loop da 1-misura perché suona molto bene, ma la sua ripetizione vi annoia. Vorreste, in qualche modo, trasformarlo in un loop più lungo. Partiamo dalla clip che abbiamo appena messo a punto af nché sfumi in 8-misure. Attivate lo switch Loop dell'inviluppo di volume della clip.
CAPITOLO 19. INVILUPPI DI CLIP 19.5.3 287 Imposizione di Pattern Ritmici sui Campioni Fin qui abbiamo parlato dell'imposizione di inviluppi lunghi su loop brevi. Potete pensare anche alle interessanti applicazioni che funzionano nel senso inverso. Considerate il campione di una song di parecchi minuti di lunghezza. Questo campione potrebbe essere trattato da una clip con un loop di inviluppo di volume da 1-misura.
288 Capitolo 20 Lavorare con il Video L'architettura essibile di Live lo rende la scelta perfetta per sonorizzare il video. Potete ritagliare le clip video per selezionarne delle parti e usare i Marcatori Warp per allineare visivamente la musica al video nella Vista Arrangiamento. Potete poi renderizzare cioè esportare su disco il vostro le editato assieme all'audio. Prima di tuffarvici, dovrete aver acquisito familiarità con i concetti presentati nel capitolo Controllo del Tempo e Warping.
CAPITOLO 20. LAVORARE CON IL VIDEO 20.2 Aspetto dei Video in Live 20.2.1 Clip Video nella Vista Arrangiamento 289 Una clip video appare nella Vista Arrangiamento esattamente come una clip audio, eccetto che per i fori dentati nella barra del titolo. Una Clip Video con un Marcatore QuickTime. Nella Vista Arrangiamento e nella Vista Clip, Live visualizza anche i marcatori QuickTime del le video, se presenti.
CAPITOLO 20. LAVORARE CON IL VIDEO 20.2.2 290 La Finestra Video La Finestra Video è una nestra mobile separata, che rimane sempre in primo piano rispetto alla nestra principale di Live. Può essere trascinata in qualsiasi posizione gradiate e non verrà mai coperta da Live. Potete attivarne/disattivarne la visibilità con un comando del menu Visualizza. La nestra video può essere ridimensionata trascinandone l'angolo inferiore destro.
CAPITOLO 20. LAVORARE CON IL VIDEO 20.2.3 291 Vista Clip I compositori di colonne sonore apprezzeranno l'opzione Tempo Master nella Vista Clip di Live. Quando si sonorizza il video, solitamente le clip video vengono impostate come tempo master (cioè comandano il tempo), mentre le clip audio sono lasciate come tempo slave (cioè seguono il tempo del master). Pertanto, queste sono le proprietà di Warp di default delle clip nella Vista Arrangiamento.
CAPITOLO 20. LAVORARE CON IL VIDEO 292 Poiché Live visualizza i marcatori QuickTime incorporati nel le video, questi possono essere usati come comode indicazioni visive mentre si impostano i Marcatori Warp. 20.3 Adattamento del Suono al Video In Live, sono suf cienti pochi passi per iniziare ad operare con il video. Consideriamo una situazione comune: far corrispondere una parte musicale agli edit o agli hit point di un video: 1. Assicuratevi che la Vista Arrangiamento di Live sia visibile.
CAPITOLO 20. LAVORARE CON IL VIDEO 293 6. Se desiderato, abilitate il Loop dell'Arrangiamento per focalizzare una sezione speci ca della composizione. 7. Quando avete nito, usate il comando Esporta Audio/Video del menu File. Tutto il vostro audio verrà mixato e salvato come singolo le audio. Utilizzando questo comando potete esportare anche i vostri le video. 20.
CAPITOLO 20. LAVORARE CON IL VIDEO 294 Trascinamento dello Marcatore d'Inizio dopo il pre-roll. A questo punto, sia l'azione che la musica da comporre cominciano a 1.1.1/00.00.00.00.
CAPITOLO 20. LAVORARE CON IL VIDEO 295 La Clip Video con il pre-roll ripristinato. Il comando Esporta Audio/Video, per default, crea le di campioni lunghi quanto la selezione dell'Arrangiamento; poiché la clip video è ancora selezionata, il le campione esportato avrà la stessa durata del le video originale, pre-roll incluso.
296 Capitolo 21 Guida degli Effetti Audio di Live Live dispone di una raccolta personalizzata di effetti audio incorporati. I principi fondamentali sull'utilizzo degli effetti di Live sono trattati nel capitolo Lavorare con Strumenti ed Effetti . 21.1 Auto Filter L'effetto Auto Filter. L'effetto Auto Filter offre l'emulazione di un classico ltro analogico.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 297 con un inseguitore d'inviluppo e/o con un LFO per creare effetti di movimento del ltro. L'inseguitore d'inviluppo può tracciare il segnale ltrato o una sorgente di sidechain esterna. Ci sono quattro diversi tipi di ltro: passa-basse, passa-alte, passa-banda e notch. Per ogni tipo, il controller X-Y agisce sui parametri frequenza (asse X) e Q (o risonanza, asse Y).
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 298 La manopola Gain regola il livello di ingresso della sidechain esterna, mentre la manopola Dry/Wet vi consente di utilizzare una combinazione di sidechain e segnale originale come innesco dell'inseguitore d'inviluppo: con Dry/Wet a 100% l'inseguitore d'inviluppo traccia esclusivamente la sorgente di sidechain; a 0% la sidechain è praticamente bypassata.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.2 299 Auto Pan L'effetto Auto Pan. L'Auto Pan offre una manipolazione dell'ampiezza e del panning guidata dall'LFO per la creazione di effetti di panning automatico, tremolo, modulazione d'ampiezza e chopping ( spezzettamento ) sincronizzato. L'LFO dell'Auto Pan modula l'ampiezza dei canali stereo sinistro e destro con le forme d'onda sinusoidale, triangolare, dente di sega discendente o casuale.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.3 300 Beat Repeat L'effetto Beat Repeat. L'effetto Beat Repeat consente la creazione di ripetizioni controllate o randomizzate (casuali) di un segnale in ingresso. Il controllo Interval de nisce ogni quanto il Beat Repeat catturi nuovo materiale ed inizi a ripeterlo. L'intervallo è sia sincronizzato, sia espresso in termini di tempo della song, con valori che variano da 1/32 a 4 misure .
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 301 imo verrà catturato e ripetuto per la lunghezza stabilita da Gate (o no a quando Repeat non venga disattivato). Grandi valori di griglia generano cicli ritmici, mentre piccoli valori generano artefatti sonori. Il pulsante No Triplets (nessuna terzina) imposta la divisione della griglia come binaria. La dimensione della griglia può essere resa casuale usando il controllo Variation. Se la Variation è regolata a 0 , la dimensione della griglia è ssa.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.4 302 Chorus L'effetto Chorus. L'effetto Chorus usa due Delay paralleli modulati nel tempo per creare effetti chorus (ispessimento) e anger. Ciascun Delay ha un proprio controllo del tempo di ritardo, calibrato in millisecondi. Il Delay 1 dispone di in un ltro passa-alte che può rimuovere le basse frequenze dal segnale ritardato. Valori alti del ltro passa-alte lasciano passare attraverso il Delay 1 soltanto le frequenze molto alte.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 303 Il controllo Feedback determina quanto segnale in uscita ritorni all'ingresso, mentre l'interruttore Polarity regola la polarità. I cambiamenti di polarità hanno maggior effetto con elevate quantità di feedback e tempi di ritardo brevi. Il controllo Dry/Wet regola il bilanciamento tra il segnale originale (Dry) e quello processato (Wet). Regolatelo a 100% quando usate il Chorus in una Traccia di Ritorno.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 304 classici. Il nuovo Compressor è pienamente retro-compatibile con i preset di Compressor I e Compressor II. I due parametri più importanti di un compressore sono Threshold (soglia) e Ratio (rapporto di compressione): Il cursore Threshold stabilisce dove inizi la compressione. I segnali sopra la soglia vengono attenuati in funzione del valore speci cato dal parametro Ratio, che regola il rapporto tra segnale in ingresso e segnale in uscita.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 305 posto sotto il cursore Output, si compensa automaticamente il livello di uscita se cambiano le impostazioni di Threshold e Ratio. I controlli Attack (tempo d'attacco) e Release (tempo di rilascio) sono parametri essenziali per controllare il tempo di risposta del Compressor, de nendo quanto velocemente reagisca ai cambiamenti di livello del segnale in ingresso.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 306 di guadagno si avvicina allo zero. Quindi, quale tipo si deve utilizzare? Naturalmente non c'è una risposta giusta , ma ci sono alcuni usi comuni per ogni modalità. La modalità Peak è più aggressiva e precisa, quindi funziona bene per compiti di limitazione , ovvero quando si deve essere certi che non ci siano assolutamente segnali oltre la soglia impostata.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.5.1 307 Parametri di Sidechain L'effetto Compressor con la sezione Sidechain. Normalmente, il segnale che viene compresso e la sorgente di ingresso che innesca il compressore sono lo stesso segnale. Ma usando il sidechaining è possibile comprimere un segnale in funzione del livello di un altro segnale o di una speci ca componente di frequenza.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 308 compresso oppure, utilizzando l'EQ in combinazione con una sidechain esterna, al segnale audio di un'altra traccia. Il pulsante cuf e tra le sezioni External ed EQ vi permette di ascoltare solo il segnale d'ingresso di sidechain, bypassando l'uscita del compressore.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 309 Usando l'EQ della sidechain in combinazione con questa tecnica può creare effetti ducking anche quando disponete solamente di una traccia con una batteria mixata (anziché con il suono isolato di una cassa). In questo caso, inserite il Compressor nella traccia che volete sottoporre a ducking. Quindi scegliete la traccia della batteria come sorgente della sidechain esterna. In ne attivate l'EQ della sidechain e selezionate il ltro passa-basse.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 310 MIDI From consentono di selezionare la traccia MIDI e il punto di prelievo dai quali ricevere le informazioni delle note MIDI. Con l'interruttore Frequency (o Frequenza MIDI) abilitato, l'intonazione della risonanza è determinata dalle note MIDI in ingresso. Se vengono premute più note contemporaneamente, l'interruttore Last/Low assegna la priorità all'ultima nota (Last) o alla più bassa (Low).
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 311 entrambi gli LFO alla stessa frequenza, ma può mettere le forme d'onda dei due LFO fuori fase tra loro, creando movimento stereo. Se impostato a 180 , le uscite LFO sono sfasate di 180 gradi, così quando un LFO raggiunge il proprio picco, l'altro si trova al proprio minimo. Se impostato a 360 o 0 , i due LFO procedono eseguito in sincrono. Spin (disponibile solo quando gli LFO sono in modalità Hertz) disallinea tra loro le velocità dei due LFO.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 312 La manopola Material regola la variazione di smorzamento alle diverse frequenze. Ai valori più bassi i componenti a bassa frequenza decadono più lentamente di quelli ad alta frequenza (simulando oggetti di legno, nylon o gomma). Ai valori più alti i componenti ad alta frequenza decadono più lentamente (simulando oggetti di vetro o metallo). Questo parametro non viene utilizzato con i risonatori Pipe e Tube.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 313 Il segnale processato passa attraverso un ltro passa-basse e passa-alte che può essere controllato con un controller X-Y. Per de nire la larghezza di banda del ltro, cliccate e trascinate lungo l'asse verticale. Per impostare la posizione della banda di frequenza, cliccate e trascinate lungo l'asse orizzontale. Il ltro può essere attivato o disattivato con l'interruttore Filter.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.7 314 Dynamic Tube L'effetto Dynamic Tube. L'effetto Dynamic Tube infonde ai suoni le peculiarità della saturazione valvolare. Un inseguitore d'inviluppo integrato genera delle variazioni di tono dinamiche, correlate al livello del segnale in ingresso. Tre modelli di valvole, A, B e C, forniscono una gamma di caratteristiche di distorsione tipiche dei reali ampli catori valvolari.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 315 Attack e Release sono caratteristiche dell'inviluppo che de niscono quanto velocemente l'inviluppo reagisca alle variazioni di volume del segnale in ingresso. Insieme, modellano la natura dinamica delle distorsioni. Nota: non hanno effetto quando Envelope è regolato a 0% . La manopola Output (o Livello di Uscita) consente di ridurre o incrementare il livello nale del segnale del dispositivo.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 316 Usando le modalità M/S e L/R, entrambe le curve vengono visualizzate simultaneamente come riferimento, sebbene sia editabile soltanto quella del canale attivo, selezionabile tramite il selettore Edit. I ltri possono commutare fra sei risposte. Da sinistra verso destra nel display: Low cut (taglia le frequenze inferiori alla frequenza speci cata).
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 317 frequenze di campionamento alte. Questa modalità comporta un certo incremento nell'uso delle risorse della CPU. 21.9 EQ Three L'effetto EQ Three. Se avete già usato un buon DJ mixer saprete senz'altro cosa sia questo dispositivo: un EQ che permette di regolare indipendentemente il livello delle frequenze basse, medie e alte. Ogni banda può essere regolata da -in nito a +6dB usando i controlli Gain (o Guadagno).
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 318 Un controllo molto importante è il selettore 24dB/48dB, che de nisce la pendenza del ltro e quindi quanto nettamente il ltro separi il segnale alla frequenza di crossover. L'impostazione più alta fornisce una taglio più drastico, ma richiede maggiori risorse di CPU. Nota: i ltri di questo dispositivo sono ottimizzati per suonare più come una buona e potente cascata di ltri analogici che non come un pulito ltro digitale.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 319 Width (larghezza), che de nisce la larghezza di banda del rumore. I valori più bassi conducono a frequenze di distorsione più selettive, mentre i valori più alti agiscono sull'intero segnale d'ingresso. Width non ha alcun effetto in modalità Sine. Le modalità Noise e Sine utilizzano un singolo generatore di modulazione.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 320 Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento tra il segnale originale (Dry) e quello processato (Wet). Impostatelo a 100% se usate l'External Audio Effect in una Traccia di Ritorno. Il pulsante Invert (o Inverti Fase) inverte la fase del segnale processato che ritorna in Live.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.12 321 Filter Delay L'effetto Filter Delay. L'effetto Filter Delay offre tre linee di ritardo indipendenti, ciascuna preceduta da ltri passabasse e passa-alte collegati. Questo consente di applicare i delay soltanto a determinate frequenze del segnale d'ingresso, stabilite dalle regolazioni dei ltri. Anche il feedback di ciascuno dei tre delay viene rimandato ai ltri. Ognuno dei tre delay può essere attivato o disattivato indipendentemente.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 322 per importi frazionari, producendo così l'effetto di temporizzazione di tipo swing che si trova nelle batterie elettroniche. Se la Modalità di Delay è impostata come Time, il tempo di ritardo cambia in millisecondi. In questo caso, per editare il tempo di ritardo cliccate e trascinate il mouse su e giù nel campo Millisecondi di Ritardo oppure cliccate nel campo e digitate direttamente il valore.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 323 Usando la sezione Envelope è possibile effettuare un controllo periodico del tempo di ritardo. Potete aumentare o diminuire l'entità dell'inviluppo (o invertirne la curva con valori negativi) e quindi usare i controlli Attack e Release per de nire la curva dell'inviluppo. Il Flanger contiene due LFO per modulare il tempo di ritardo dei canali stereo sinistro e destro.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.14 324 Frequency Shifter L'effetto Frequency Shifter. L'effetto Frequency Shifter sposta le frequenze di un segnale audio in ingresso, su o giù per un importo in Hertz de nito dall'utente. Importi di spostamento piccoli possono produrre lievi effetti di tremolo o di phasing, mentre importi di spostamento grandi possono creare sonorità dissonanti e metalliche.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 325 dente di sega ascendente, dente di sega discendente e casuale. Il grado di in uenza degli LFO sulla frequenza si regola tramite il controllo Amount. La velocità degli LFO è determinata dal controllo Rate, che può essere regolato in termini di Hertz oppure può essere sincronizzato al tempo della song e impostato in suddivisioni metriche (ad es. sedicesimi).
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 326 Intonazione delle percussioni Accordare delle percussioni acustiche campionate (ad es. tamburi) può essere complicato. Usando i controlli di trasposizione di un campionatore spesso si cambia il carattere dei suoni in modo non realistico, ottenendone dei campioni innaturali. Lo spostamento di frequenza può essere una valida alternativa. Provate ad utilizzare il dispositivo in modalità Shift, con il controllo Dry/Wet impostato al 100%.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.15 327 Gate L'effetto Gate. L'effetto Gate lascia passare soltanto i segnali il cui livello ecceda una soglia speci cata dall'utente. Un Gate può eliminare il rumore di basso livello che si presenta fra i suoni (ad es. sibili o ronzii) oppure può modellare un suono spostando la soglia al punto nel quale taglia le code di un riverbero o di un delay oppure può troncare il decadimento naturale di uno strumento.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 328 modo che il rilascio avvenga a circa 3dB sotto la soglia). Al termine del tempo di Hold, il gate si chiude nell'arco di tempo regolato dal parametro Release (o Tempo di Rilascio). Normalmente, il segnale che viene processato dal gate e la sorgente d'ingresso che innesca l'inseguitore d'inviluppo sono lo stesso segnale. Ma usando il sidechaining è possibile processare un segnale col gate in funzione dell'inviluppo di un altro segnale.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.16 329 Grain Delay L'effetto Grain Delay. L'effetto Grain Delay spezzetta il segnale d'ingresso in particelle molto piccole (chiamate granuli ), che poi vengono individualmente ritardate e che possono anche avere intonazioni differenti rispetto al segnale originale. Rendendo casuali l'intonazione e il tempo di ritardo si possono creare delle complesse masse di suono e di ritmo che sembrano avere scarsa relazione con la fonte.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 330 Il parametro Feedback regola quanto segnale in uscita venga rinviato all'ingresso della linea di ritardo. Valori molto alti possono condurre a feedback incontrollati e ad oscillazioni ad alto volume: attenzione al vostro udito e ai vostri altoparlanti se decidete di provare regolazioni di feedback estreme! Potete trasporre l'altezza (frequenza) dei granuli con il parametro Pitch, che agisce più o meno come un rude pitch shifter (traspositore di altezza).
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 331 L'effetto Limiter è un processore di gamma dinamica di qualità mastering che assicura che l'uscita non superi un livello speci cato. L'uso del Limiter è ideale nella Traccia Master per evitare il clipping. Un limitatore è essenzialmente un compressore con un rapporto di compressione in nito. (Per ulteriori informazioni sulla compressione fate riferimento alla sezione del manuale relativa al dispositivo Compressor).
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.18 332 Looper L'effetto Looper. Il Looper è un effetto audio basato sui classici dispositivi di loop in tempo reale. Vi permette di registrare l'audio e di eseguirlo in loop, creando in nite sovra-registrazioni sincronizzate al vostro Set. Se il Set non è in riproduzione, il Looper può analizzare l'audio in entrata e impostare il tempo di Live in modo da corrispondergli.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 333 Se la riproduzione di Live è in stop, il trasporto del Looper si attiva immediatamente, indipendentemente dalle impostazioni di Quantizzazione. Il tasto Clear (o Cancella) cancella il buffer del Looper. Se si preme Clear in modalità Overdub (sovra-registrazione) mentre il trasporto è in esecuzione, il contenuto del buffer viene cancellato, ma il tempo e la lunghezza vengono mantenuti.
334 CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE Stopped Clear Record Empty Click Play Overdub Undo/Redo Doubleclick Hold Il pulsante di Trasporto Multi-Funzione del Looper è ottimizzato per l'uso con un footswitch MIDI. Per assegnare un pedale, accedete alla Modalità Mappatura MIDI, cliccate sul pulsante, poi premete il pedale collegato. Quindi uscite dalla Modalità Mappatura MIDI.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 335 Song in esecuzione: se il selettore Record Length del Looper è impostato su x bars (x misure), il Looper registrerà nché non si preme un altro pulsante di trasporto. Se speci cate un numero sso di misure da registrare selezionando un'altra opzione del selettore, il Looper registrerà per il tempo speci cato, poi passerà alla modalità riproduzione o sovra-registrazione, a seconda dell'impostazione del pulsante posto accanto a questo selettore.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 336 er come nuovo le audio. Potete effettuare il trascinamento e il rilascio nel Browser o direttamente in una traccia, creando una nuova clip. La modalità Warp della clip appena creata sarà impostata per default su Re-Pitch. Potete anche trascinare i le audio nell'area Drag me! , rimpiazzando il contenuto del buffer del Looper. Potete poi utilizzare questo materiale, per esempio, come base per ulteriori sovra-registrazioni.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 337 di un rispettivo Looper. Se ciascun Looper è controllato con un proprio footswitch, potete passare tra gli stati di registrazione e di riproduzione mentre suonate uno strumento senza dovervi preoccupare delle impostazioni del monitoraggio. Rec/OVR/Stop (registrazione/sovra-registrazione/stop): permette di ascoltare sempre il segnale d'ingresso, tranne quando il Looper è in modalità riproduzione.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.19 338 Multiband Dynamics L'effetto Multiband Dynamics. Il dispositivo Multiband Dynamics è uno strumento essibile per modi care la gamma dinamica del materiale audio. Progettato principalmente come processore di mastering, il Multiband Dynamics permette la compressione e l'espansione verso l'alto e verso il basso di no a tre bande di frequenza indipendenti, con punti di crossover regolabili e controlli di inviluppo per ogni banda.
339 CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE downward compression (common) original dynamic range smaller dynamic range original dynamic range smaller dynamic range upward compression (uncommon) Compressione verso il basso e compressione verso l'alto. L'opposto della compressione è l' espansione . Un tipico espansore abbassa i livelli dei segnali che sono al di sotto di una determinata soglia.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 340 Compressione verso il basso (comune): riduce i segnali forti Compressione verso l'alto (non comune): aumenta i segnali lievi Espansione verso il basso (comune): riduce i segnali lievi Espansione verso l'alto (non comune): aumenta i segnali forti Il dispositivo Multiband Dynamics consente di effettuare tutti questi tipi di processamento.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 341 dB. Mano a mano che regolate il guadagno o il processamento di dinamica di una banda, potete vedere come la sua uscita cambi rispetto al suo ingresso. Quando spostate il mouse sopra il display, passando sopra le estremità sinistra o destra dei blocchi il cursore assume la forma di una parentesi quadra. Questi blocchi rappresentano i livelli del segnale, rispettivamente, sotto le soglie Inferiori (Below) e sopra le soglie Superiori (Above).
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 342 de nisce il tempo impiegato dal dispositivo per tornare al normale funzionamento dopo che il segnale è salito al di sopra della soglia. Attivando Soft Knee (lett. curva morbida del ginocchio), la compressione o l'espansione iniziano gradualmente, man mano che il segnale si avvicina alla soglia. Anche il selettore RMS/Peak in uisce sulla velocità di risposta del Multiband Dynamics alle variazioni di livello.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 343 De-essing Per rimuovere l' asprezza causata dai contenuti in alta frequenza troppo forti, provate ad abilitare solo la banda Superiore e ad impostarne la frequenza di crossover a circa 5 kHz. Quindi regolate gradualmente la soglia e il rapporto per applicare una lieve compressione verso il basso. Può essere utile mettere la banda in Solo per ascoltare più facilmente i risultati delle vostre regolazioni. In generale, il de-essing (lett.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.20 344 Overdrive L'effetto Overdrive. Overdrive è un effetto di distorsione che rende omaggio ad alcuni classici dispositivi a pedale comunemente usati dai chitarristi. A differenza di molte unità di distorsione, può essere spinto in modo estremo senza sacri care la gamma dinamica. Lo stadio di distorsione è preceduto da un ltro passa-banda che può essere controllato con un controller X-Y.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.21 345 Phaser L'effetto Phaser. L'effetto Phaser utilizza una serie di ltri passa-tutto per generare uno spostamento di fase nello spettro di frequenza di un suono. Il controllo Poles crea dei notch (in pratica dei solchi profondi e stretti) nello spettro di frequenza. Il controllo Feedback può poi essere usato per invertire la forma d'onda e per convertire questi notch in picchi (o in poli).
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 346 Il controllo Phase conferisce movimento stereo al suono, facendo funzionare gli LFO alla stessa frequenza, ma sfasando tra loro le rispettive forme d'onda. Se impostato a 180 , gli LFO saranno perfettamente in opposizione di fase (differenza di 180 gradi), così quando uno raggiungerà il proprio picco l'altro si troverà al proprio minimo. Il controllo Spin desintonizza tra loro le velocità dei due LFO.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 347 d'ingresso appaia al canale sinistro. Il tempo di ritardo tra l'input e il canale destro è il doppio. Se la Modalità di Delay è impostata come Time, il tempo di ritardo cambia in millisecondi. In questo caso, per editare il tempo di ritardo cliccate e trascinate il mouse su e giù nel campo Millisecondi di Ritardo oppure cliccate nel campo e digitate direttamente il valore.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.23 348 Redux L'effetto Redux. Nostalgici per la famosa qualità sonora di bassa risoluzione del Mirage di Ensoniq, del Fairlight CMI o del computer Commodore-64? Redux ci riporta agli albori del digitale riducendo la frequenza di campionamento e la risoluzione di bit del segnale. La sezione Downsample (lett. riduzione dei campioni) dispone di due parametri: la manopola Risoluzione di Downsample e il selettore Modalità di Downsample.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 349 La Riduzione di Bit de nisce un segnale in ingresso di 0dB come 16bit. I segnali sopra 0dB risultano clippati (distorti) e il LED rosso Overload (o Sovraccarico) si illumina. Disattivando la Riduzione di Bit si ottiene un piccolo risparmio di risorse della CPU. 21.24 Resonators L'effetto Resonators. Questo dispositivo consiste di cinque risonatori paralleli che sovrappongono un carattere tonale alla sorgente d'ingresso.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 350 note gravi durano più a lungo di quelle più acute. L'interruttore Const mantiene costante il tempo di Decay indipendentemente da pitch effettivo. I risonatori offrono due diverse modalità di risonanza: Mode A conferisce una risonanza che suona più realistica, mentre Mode B offre un effetto che risulta particolarmente interessante quando il parametro Note del Risonatore I è impostato sui pitch più bassi.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.25.1 351 Input Processing (Processamento d'ingresso) Il segnale d'ingresso passa in primo luogo attraverso i ltri Lo Cut (taglia-basse) e Hi Cut (taglia-alte), il controller X-Y dei quali consente di cambiare la frequenza centrale della banda (asse X) e la larghezza della banda (asse Y). Entrambi i ltri possono essere disattivati, quando non necessari, per risparmiare risorse di CPU.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.25.3 352 Global Settings (Impostazioni Globali) Il selettore Quality controlla il rapporto fra qualità del riverbero e prestazioni. risorse di CPU minime, mentre High eroga la riverberazione più ricca.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 353 La sezione Chorus aggiunge un po' di modulazione e di movimento alla diffusione. Come per la sezione Spin, potete controllare la frequenza e l'ampiezza della modulazione o disattivare la funzione. 21.25.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 354 il controllo Drive. Il meter sulla destra del display mostra quanto il segnale sia in uenzato da Saturator. La modellazione del segnale ha sei modalità sse: Analog Clip, Soft Sine, Medium Curve, Hard Curve, Sinoid Fold e Digital Clip. E' inoltre disponibile la modalità essibile Waveshaper (o Modellatore di Forma d'Onda), che offre sei parametri di modellazione d'onda editabili.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 355 basse. Il secondo ltro, essenzialmente un equalizzatore, viene utilizzato per il controllo delle frequenze più alte ed è dotato dei controlli Freq (frequenza di taglio), Width (larghezza) e Depth (profondità). Il controllo Output attenua il livello d'uscita del dispositivo. Quando l'interruttore Soft Clip è attivato, il Saturator applicherà all'uscita anche un'istanza della propria curva Analog Clip .
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 356 Se la Modalità di Delay è impostata come Time, il tempo di ritardo cambia in millisecondi. In questo caso, per editare il tempo di ritardo cliccate e trascinate il mouse su e giù nel campo Millisecondi di Ritardo oppure cliccate nel campo e digitate direttamente il valore. Il parametro Feedback regola quanto segnale in uscita da ciascun canale venga rinviato agli ingressi della linea di ritardo.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.28 357 Spectrum Il dispositivo Spectrum. Spectrum esegue l'analisi in tempo reale della frequenza dei segnali audio in ingresso. I risultati vengono rappresentati in un gra co, con dB lungo l'asse verticale e frequenza/ altezza lungo l'asse orizzontale. I livelli di picco vengono conservati nel gra co no al riavvio della song. Nota: Spectrum non è un effetto audio, ma uno strumento di misura e non altera in alcun modo il segnale in ingresso.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 358 Il pulsante Graph (o Gra co) alterna la visualizzazione dello spettro tra Line (linea singola interpolata) e Bins (istogrammi a frequenze discrete). I pulsanti Scale X vi permettono di scegliere la scala di rappresentazione delle frequenze tra lineare, logaritmica e a semitoni.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.29 359 Utility Il dispositivo Utility. Il dispositivo Utility può svolgere alcune funzioni molto utili, specialmente in combinazione con altri dispositivi. Il pulsante Mute, se abilitato, fa semplicemente tacere il segnale in arrivo. Nota: i controlli di attivazione e di Mute di una traccia sono sempre collocati alla ne della catena del segnale.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 21.30 360 Vinyl Distortion L'effetto Vinyl Distortion. L'effetto Vinyl Distortion emula alcune delle distorsioni tipiche del playback dei dischi in vinile. Queste distorsioni sono causate dai rapporti geometrici fra la puntina e il solco del disco. L'effetto, inoltre, offre un generatore di crepitii per la aggiunta di artefatti rumorosi. La sezione Tracing Model aggiunge al segnale in ingresso la distorsione armonica pari.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 361 tramite il controllo Density. Il controllo Volume regola la quantità di guadagno applicata al rumore. 21.31 Vocoder L'effetto Vocoder. Un vocoder è un effetto che combina le informazioni sulla frequenza di un segnale audio (chiamato carrier o portante) con il contorno di ampiezza di un altro segnale audio (chiamato modulatore o modulante).
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 362 pionamento dell'uscita del segnale portante. L'asse verticale regola la densità del rumore: trascinate il cursore verso il basso per diminuire la densità. External vi permette di selezionare uno qualsiasi dei punti di assegnazione interni tramite i selettori sottostanti. Questa è l'opzione che userete per ottenere la classica voce robotica . Modulator utilizza il modulatore stesso come portante.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 363 La grande area centrale del Vocoder mostra i livelli dei singoli ltri passa-banda. Cliccando all'interno del display potete attenuare questi livelli. Il selettore Bands (o Numero di Bande) imposta il numero di ltri utilizzati. Usando più bande si ottiene un'analisi più accurata del contenuto di frequenza del modulatore, ma sono richieste più risorse di CPU.
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 364 piccoli cambiamenti di Formante possono alterare il genere (maschile/femminile) apparente della sorgente. Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). 21.31.1 Suggerimenti per l'uso del Vocoder Questa sezione spiega come impostare le più comuni applicazioni del Vocoder. Sintetizzatore cantante La classica applicazione del vocoder è il sintetizzatore cantante .
CAPITOLO 21. GUIDA DEGLI EFFETTI AUDIO DI LIVE 365 Nota: generalmente otterrete risultati migliori se il suono del vostro sintetizzatore è brillante e ricco di armoniche. Provate delle patch basate su dente di sega per migliorare l'intelligibilità della voce. Per una maggior brillantezza e chiarezza provate a regolare il controllo Unvoiced e/o ad abilitare Enhance.
366 Capitolo 22 Guida degli Effetti MIDI di Live Live dispone di una raccolta personalizzata di effetti MIDI incorporati. I principi fondamentali sull'utilizzo degli effetti di Live sono trattati nel capitolo Lavorare con Strumenti ed Effetti . 22.1 Arpeggiator L'effetto Arpeggiator. L'effetto Arpeggiator di Live prende le singole note MIDI da una accordo tenuto (o da una singola nota) e le esegue come un pattern (modello) ritmico.
CAPITOLO 22. GUIDA DEGLI EFFETTI MIDI DI LIVE 367 del pattern possono essere controllate dal dispositivo, che fornisce anche un complemento completo di funzioni di arpeggio, sia classiche sia originali. Gli arpeggiatori sono un elemento classico nella musica synth degli anni '80. Il nome deriva dal concetto musicale di arpeggio : le note che formano un accordo vengono suonate in serie anziché all'unisono. Arpeggio deriva dal verbo italiano arpeggiare , che si riferisce a suonare le note su un'arpa. 22.1.
CAPITOLO 22. GUIDA DEGLI EFFETTI MIDI DI LIVE 368 Pinky Up e Pinky UpDown . Thumb Up e Thumb UpDown . Lo stile Play Order posiziona le note nei pattern secondo l'ordine col quale vengono suonate. Questo, pertanto, è riconoscibile soltanto quando è stato eseguito più di un accordo o di una nota.
CAPITOLO 22. GUIDA DEGLI EFFETTI MIDI DI LIVE 369 Con il parametro Hold (o Mantenimento) attivo, l'Arpeggiator continuerà a suonare il pattern anche dopo che i tasti della tastiera sono state rilasciati. Il pattern sarà ripetuto no a quando non sarà premuto un altro tasto. Quando Hold è attivo e anche uno qualsiasi dei tasti originali rimane sicamente premuto, le note possono essere aggiunte al pattern semplicemente suonandole.
CAPITOLO 22. GUIDA DEGLI EFFETTI MIDI DI LIVE 22.1.2 370 Sezioni Transposition e Velocity Il pattern generato da Arpeggiator può essere trasposto; i controlli di trasposizione del dispositivo permettono di forzare questa trasposizione in una speci ca tonalità maggiore o minore oppure, impostando l'opzione Shift nel selettore Tanspose (o Modalità di Trasposizione), di eseguirla in semitoni.
CAPITOLO 22. GUIDA DEGLI EFFETTI MIDI DI LIVE 371 Come suggerito dal nome, questo effetto assembla un accordo da ogni nota in arrivo, includendo no a sei ulteriori pitch (altezze) de niti dall'utente. Le manopole Shift 16 consentono di selezionare il pitch delle note che contribuiscono all'accordo, entro un intervallo di +/- 36 semitoni rispetto all'originale. Ad esempio, regolando Shift 1 a +4 semitoni e Shift 2 a +7 semitoni si ottiene un accordo maggiore, del quale la nota in arrivo è la radice.
CAPITOLO 22. GUIDA DEGLI EFFETTI MIDI DI LIVE 372 L'effetto Note Length altera la lunghezza delle note MIDI in arrivo. Può essere usato anche per innescare (trigger) le note tramite messaggi MIDI Note Off, anziché tramite i consueti messaggi MIDI Note On. Quando Trigger (o Sorgente d'Innesco) è impostato su Note On sono disponibili solo i controlli di tempo. La Length (lunghezza) delle note tenute può essere regolata in millisecondi (modalità Time) oppure sincronizzata al tempo della song (modalità Sync).
CAPITOLO 22. GUIDA DEGLI EFFETTI MIDI DI LIVE 22.4 373 Pitch L'effetto Pitch. L'effetto Pitch è una utilità di trasposizione che cambia il pitch delle note in arrivo di +/- 128 semitoni. I controlli Range (o Intervallo) e Lowest (o La più bassa) agiscono insieme per de nire una gamma di Note Accettate attraverso la quale è consentito alle note di passare. Le note non comprese in questa gamma verranno bloccate, facendo lampeggiare il LED dell'effetto.
CAPITOLO 22. GUIDA DEGLI EFFETTI MIDI DI LIVE 374 controllo Chance de nisce la probabilità che il pitch della nota ricevuta venga cambiato in un valore casuale. Potete pensare a questo parametro come a una specie di controllo Dry/Wet (segnale Originale/Processato) della casualità.
CAPITOLO 22. GUIDA DEGLI EFFETTI MIDI DI LIVE 22.6 375 Scale L'effetto Scale. L'effetto Scale altera il pitch delle note in arrivo in base ad una mappatura della scala. Ad ogni nota in arrivo ne viene assegnata una equivalente d'uscita sulla Matrice X-Y delle Note dell'effetto: ad esempio, tutte le note C (Do) in arrivo, in uscita potrebbero essere convertite in D (Re).
CAPITOLO 22. GUIDA DEGLI EFFETTI MIDI DI LIVE 22.7 376 Velocity L'effetto Velocity. L'effetto Velocity ri-mappa i 127 valori di velocity delle note MIDI. Può funzionare con messaggi MIDI di Note On o Note Off o entrambi, a seconda dell'impostazione del selettore Operation (o Funzionamento). Le manopole Out Low e Out Hi (o Intervallo di Uscita) controllano la velocity in uscita (da 1 a 127), che è rappresentata dall'asse Y del display X-Y.
CAPITOLO 22. GUIDA DEGLI EFFETTI MIDI DI LIVE 377 In modalità Fixed il controllo Out Hi de nisce un'unica velocity per tutte le note in uscita, indipendentemente dalla velocity delle note in arrivo. La funzione Random (o Casualità) aggiunge o sottrae un valore casuale a tutte le velocity ed è rappresentata da una area grigia nulla curva del display. I controlli Compand e Drive possono essere combinati per creare curve più complesse. Compand è uno strumento di compressione ed espansione simultanee.
378 Capitolo 23 Guida degli Strumenti di Live Live dispone di una raccolta personalizzata di strumenti incorporati. I principi fondamentali sull'utilizzo degli strumenti di Live sono trattati nel capitolo Lavorare con Strumenti ed Effetti . La versione box di Live 8 comprende la Essential Instrument Collection 2, una libreria multigigabyte di strumenti meticolosamente campionati e selezionati, pronti per essere usati sia con Simpler sia con Sampler.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.1 379 Analog Analog è un sintetizzatore analogico virtuale, creato in collaborazione con Applied Acoustics Systems. Con questo strumento non abbiamo cercato di emulare uno speci co sintetizzatore analogico vintage, ma piuttosto di combinare differenti caratteristiche dei leggendari sintetizzatori vintage in uno strumento moderno. Analog genera il suono simulando le diverse componenti del sintetizzatore attraverso la modellazione sica.
380 CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE Filter 1 Oscillator 1 Amp 1 L R Oscillator 2 LFO 2 Pre Filter Mix LFO 1 Filter Env 1 Amp Env 1 Filter 2 Amp 2 Filter Env 2 Amp Env 2 Output LFO 1 L R L R LFO 2 Noise Le principali sorgenti sonore del sintetizzatore sono due oscillatori e un generatore di rumore. Queste sorgenti possono essere indirizzate indipendentemente verso due diversi ltri multi-modalità, ciascuno collegato ad un ampli catore.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.1.2 381 Oscillatori Display e Shell di Analog: i parametri dei due Oscillatori. I due oscillatori di Analog usano la modellazione sica per carpire il carattere degli oscillatori hardware vintage. Dal momento che utilizzano la modellazione anziché le wavetables sono esenti da aliasing. Ogni oscillatore può essere attivato/disattivato indipendentemente tramite gli interruttori della shell: Osc 1 o Osc 2.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 382 Il pitch (frequenza) dell'oscillatore può essere modulato in base alle impostazioni dei parametri del display Pitch Mod e Pitch Env. Il cursore dell'LFO determina l'intensità della modulazione dell'LFO sul pitch. Anche in questo caso, il parametro è abilitato solo se l'LFO è attivato. Il cursore Key controlla quanto l'intonazione dell'oscillatore sia soggetta ai cambiamenti del pitch delle note MIDI.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.1.3 383 Generatore di rumore Display e Shell di Analog: i parametri del Generatore di Rumore. Il Generatore di Rumore (o Noise Generator) produce rumore bianco e include un proprio ltro passa-basse con pendenza a -6dB per ottava. Il generatore può essere attivato/ disattivato tramite l'interruttore Noise della shell. Il suo livello d'uscita si regola con il cursore posto a destra dell'interruttore.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.1.4 384 Filtri Display e Shell di Analog: i parametri dei due Filtri. I due ltri multi-modalità di Analog sono dotati di una architettura di routing essibile, di più opzioni di saturazione e di una serie di possibilità di modulazione. Come per gli oscillatori, tutti i parametri possono essere impostati indipendentemente per ciascun ltro. Gli interruttori Fil 1 e Fil 2 della shell attivano/disattivano i rispettivi ltri.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 385 Il selettore Drive del display sceglie il tipo di saturazione applicato all'uscita del ltro. Le tre opzioni Sym applicano una distorsione simmetrica, il che signi ca che il comportamento di saturazione è uguale per valori positivi e negativi. Le modalità Asym applicano una saturazione asimmetrica. Per entrambi i tipi, valori più alti si traducono in una maggior distorsione. Drive può essere completamente disattivato scegliendo Off nel selettore.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.1.6 386 Inviluppi Display (e Shell) di Analog: i parametri degli Inviluppi. Oltre agli inviluppi di pitch delle sezioni degli oscillatori, Analog è dotato di inviluppi indipendenti per ciascun ltro e ampli catore. Questi quattro inviluppi hanno controlli identici, interamente ospitati all'interno del display.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 387 Il selettore Slope sceglie la curva dei segmenti dell'inviluppo tra lineare ed esponenziale. Il cambiamento viene rappresentato anche nella visualizzazione dell'inviluppo. Normalmente, ogni nuova nota innesca un proprio inviluppo dall'inizio della fase d'attacco. Abilitando Legato una nuova nota suonata mentre un'altra nota sia già premuta utilizzerà l'inviluppo della prima nota dalla posizione corrente.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.1.7 388 LFO Display e Shell di Analog: i parametri dei due LFO. I due LFO di Analog possono essere impiegati come sorgenti per la modulazione di oscillatori, ltri e ampli catori. Come per le altre sezioni, ciascun LFO dispone di parametri indipendenti. Gli interruttori LFO 1 e LFO 2 della shell attivano/disattivano i rispettivi LFO, mentre le manopole Rate ne regolano la velocità.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 389 Con Retrig attivato, l'LFO ricomincia nella stessa posizione della propria fase ogni volta che viene innescata una nota. Il cursore Offset regola la fase della forma d'onda dell'LFO. 23.1.8 Parametri Globali Display e Shell di Analog: i parametri delle Opzioni Globali. I parametri Globali della shell e del display regolano la risposta di Analog ai dati MIDI e ai controlli di esecuzione quali vibrato e glissando.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 390 L'interruttore Uni della shell attiva l'effetto unisono, che sovrappone più voci per ogni nota suonata. Il cursore Detune, posto accanto all'interruttore, regola la quantità di variazione di intonazione applicata a ciascuna voce sovrapposta. L'attivazione dell'effetto unisono abilita i due ulteriori parametri Unison del display.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 391 simulano lo stretch tuning negativo: le note più alte diventano più scure, mentre le più basse diventano più chiare. Il cursore Error regola la percentuale d'errore d'intonazione casuale applicata ad ogni nota. Le quattro opzioni di Quick Routing (o Con gurazione Rapida) sul lato sinistro del display forniscono un modo semplice per con gurare rapidamente comuni parametri di routing (assegnazione).
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 392 La versione completa di Collision non è inclusa nella versione standard di Live, ma è fornita in bundle con l'effetto Corpus come caratteristica speciale acquistabile separatamente. Per i particolari siete pregati di visitare il sito del vostro distributore. 23.2.1 Architettura e Interfaccia Il suono di Collision è prodotto da una coppia di oscillatori, chiamati Mallet e Noise, che alimentano una coppia di risonatori indipendenti (o collegati).
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 393 Nota: se entrambe le sezioni Mallet e Noise sono disattivate, Collision non produrrà suono. Sezione Mallet La sezione Mallet (o Battente) di Collision. La sezione Mallet (o Battente) simula l'impatto di un battente (bacchetta, feltro, etc.) contro una super cie. I parametri regolano le proprietà siche del battente stesso.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 394 Sezione Noise La sezione Noise (o Rumore del Battente) di Collision. La sezione Noise (o Rumore) può essere usata al posto della o in aggiunta alla sezione Mallet. Come il battente, la sezione del rumore del battente produce il suono d'impulso iniziale di Collision. Ma Noise produce anche una componente di rumore bianco, che viene poi immessa in un ltro multi-modalità e in un generatore di inviluppo dedicato.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 395 a 0 non vi è alcuna fase di sostegno; quando è impostato a 100 non vi è alcuna fase di decadimento. In ne, il cursore R regola il Tempo di Rilascio, cioè il tempo impiegato dall'inviluppo per arrivare a zero dopo che il tasto è stato rilasciato. La sezione Noise può essere attivata/disattivata tramite il pulsante posto accanto al nome. 23.2.3 Schede Resonator I Risonatori di Collision.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 396 renderà, successivamente, le impostazioni identiche (dei due risonatori) e regolabili come un singolo valore. Sezione Intonazione I parametri di Intonazione dei Risonatori. La manopole Tune e Fine funzionano come controlli di intonazione grezza e ne. Tune sposta l'intonazione verso l'alto o il basso con incrementi in semitoni, mentre Fine la corregge con incrementi in centesimi ( no ad un massimo di +/- 50 centesimi, cioè un quarto di tono).
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 397 Sezione delle Proprietà Fisiche Le Proprietà Fisiche dei Risonatori. Il selettore Tipo di Risonanza permette di scegliere tra sette tipi di oggetti risonanti modellati sicamente: Beam simula le proprietà di risonanza di barre di diversi materiali e dimensioni. Marimba, una variante specializzata del modello Beam, riproduce la caratteristica intonazione degli armonici delle barre della marimba, prodotti come risultato del profondo incavo delle barre.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 398 i messaggi MIDI di Note Off silenziano la risonanza. Allo 0% le Note Off vengono ignorate e il tempo di decadimento è basato solo sul valore del parametro Decay. Ciò emula il comportamento degli strumenti a percussione melodici sici, tipo Marimba e Glockenspiel. Al 100% la risonanza viene silenziata contestualmente alla Nota Off, indipendentemente dal tempo di Decay. Il cursore Material regola la variazione di smorzamento alle diverse frequenze.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 399 sinistro e destro nel quale vengono misurate le vibrazioni. Allo 0% la risonanza viene monitorata al centro dell'oggetto. Valori più alti spostano il punto d'ascolto più vicino al bordo. Questi parametri non vengono utilizzati con i risonatori Pipe e Tube, che sono sempre misurati al centro della loro estremità permanentemente aperta. La manopola Hit (o Punto d'Impatto) regola sul risonatore il punto in cui l'oggetto viene colpito o altrimenti attivato.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.2.4 400 Scheda LFO Gli LFO di Collision. I due LFO indipendenti di Collision possono essere utilizzati come sorgenti di modulazione per una serie di parametri degli eccitatori e dei risonatori, selezionabili nei selettori Destination. I due LFO, inoltre, sono in grado di modulare l'un l'altro. Gli interruttori LFO 1 e LFO 2 attivano/disattivano i rispettivi LFO.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.2.5 401 Scheda MIDI La scheda MIDI di Collision. La scheda MIDI permette una grande varietà di mappature MIDI interne. I controller MIDI Pitch Bend, Modulation Wheel e Aftertouch possono essere mappati a due destinazioni ciascuno. L'intensità di modulazione di ogni destinazione è regolabile in modo indipendente tramite il rispettivo controllo Amount.
402 CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE I pulsanti Structure (o Struttura dei Risonatori) determinano se i risonatori di Collision siano disposti in serie (1 > 2) o in parallelo (1 + 2). Modalità in serie: Mallet e Noise vengono inviati al Risonatore 1. L'uscita di questo risonatore viene quindi sia mixata in mono e indirizzata al Risonatore 2, sia inviata al proprio mixer (in stereo.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.2.6 403 Suggerimenti di Sound Design Sebbene Collision sia stato progettato per modellare il comportamento di oggetti che esistono nel mondo sico, è importante ricordare che questi modelli consentono una maggiore essibilità rispetto ai loro corrispondenti sici.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.3 404 Drum Machines Drum Machines è una collezione di multicampionamenti di classici drum computers, registrata e programmata da Puremagnetik. I campioni sono disposti in preset di Drum Rack, che ne facilitano l'editing e le prestazioni di esecuzione. La versione completa di Drum Machines non è inclusa nella versione standard di Live, ma è uno speciale dispositivo acquistabile separatamente.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.4 405 Electric Lo strumento Electric. Electric è un piano elettrico software basato sui classici strumenti degli anni Settanta e sviluppato in collaborazione con Applied Acoustics Systems. Ogni componente di questi strumenti è stato creato utilizzando un'avanzatissima tecnologia di modellazione sica per fornire suoni realistici e vivi. La modellazione sica utilizza le leggi della sica per riprodurre il comportamento di un oggetto.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 406 risonatore metallico , opportunamente dimensionato per produrre la corretta intonazione. Una volta attivato, il diapason continua a risonare per proprio conto per un lungo periodo di tempo. Ma rilasciando il tasto, si applica uno smorzatore (damper) al diapason, che viene silenziato più velocemente. L'interfaccia di Electric è divisa in cinque sezioni principali, alcune delle quali sono ulteriormente ripartite in sottosezioni.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 407 La sottosezione Tine controlla la porzione del diapason che viene direttamente colpita dal martelletto. La manopola Decay (o Decadimento di Tine) regola il tempo di dissolvenza del suono di Tine mentre una nota rimane premuta. La manopola Color controlla l'ampiezza relativa di parziali alte e basse nello spettro di Tine: valori bassi incrementano la quantità di armoniche basse, mentre valori più alti comportano armoniche più alte.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 408 solo durante la fase di rilascio; se centrata, un'eguale quantità di rumore viene aggiunta sia durante l'attacco, sia durante il rilascio. 23.4.5 Sezione Pickup La sezione Pickup simula il comportamento del pickup a bobina magnetica che ampli ca il suono del diapason risonante. I pulsanti R-W impostano due diversi tipi di pickup: R simula i pickup elettro-dinamici, mentre W è basato su un modello elettro-statico.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 409 Il selettore Voices (o Numero di Voci) imposta la polifonia disponibile. Poiché ogni voce usata richiede ulteriori risorse di CPU, potrebbero essere necessari degli esperimenti con questo selettore per trovare un buon equilibrio tra prestazioni e suonabilità, in particolare sulle macchine più datate.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 410 Il dispositivo External Instrument non è di per sé uno strumento, ma piuttosto un'utilità di routing (assegnazione) che consente di integrare facilmente sintetizzatori (hardware) esterni, dispositivi ReWire e plug-in multi-timbrici nei vostri progetti. Il dispositivo invia dati MIDI e riceve segnali di ritorno audio. I due selettori MIDI To (o MIDI verso) scelgono l'uscita alla quale il dispositivo invia dati MIDI.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 411 La manopola Gain (o Guadagno d'Ingresso) regola il livello del segnale audio che rientra dalla sorgente sonora. Questo livello deve essere regolato con cura per evitare il clipping. Poiché i dispositivi esterni possono introdurre della latenza che Live non è in grado di rilevare automaticamente, potete compensare manualmente gli eventuali ritardi regolando il cursore Hardware Latency (latenza dell'hardware).
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.6 412 Impulse Lo strumento Impulse. Impulse è un campionatore di percussioni dotato di complesse possibilità di modulazione. Gli 8 campioni di percussioni caricati negli slot (alloggiamenti) per campioni di Impulse possono essere trattati con time-stretching, ltrati e processati con componenti di inviluppo, saturazione, pan e volume, quasi tutti trattabili con modulazioni random (casuali) e basate sulla velocity. 23.6.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 413 Ciascuno degli otto campioni ha un proprio set di parametri, situato nella zona sotto gli slot per campioni e visibile quando il campione viene cliccato. Le modi che delle impostazioni dei campioni si manifestano soltanto con la nota successiva non agiscono sulle note correntemente in esecuzione.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 414 armonico; il controllo di Risonanza enfatizza le frequenze vicino al punto speci cato. La frequenza del ltro può essere modulata sia da un valore casuale, sia dalla velocity delle note MIDI. 23.6.4 Saturatore e Inviluppo Il Saturatore conferisce al campione un suono più spesso, più rotondo, più analogico e può essere attivato o disattivato a piacere tramite l'interruttore Sat.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.6.7 415 Uscite Individuali Quando una nuova istanza di Impulse viene trascinata in una traccia, il suo segnale viene mixato con quelli degli altri strumenti ed effetti che alimentano la catena audio della traccia. Sovente può essere più importante isolare l'intero Impulse o uno dei suoi singoli campioni e inviarne il segnale ad una traccia separata. Per apprendere come eseguire questa operazione fate riferimento al capitolo Assegnazioni ed Entrate/Uscite.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.7.2 416 Accesso ai preset di Latin Percussion Dopo l'installazione, i preset di Latin Percussion sono accessibili tramite il Browser dei Dispositivi di Live, esattamente come avviene con gli altri strumenti integrati di Live. Troverete i preset nella cartella Latin Percussion all'interno della cartella Drum Rack. I preset di Latin Percussion, pertanto, vengono caricati come qualsiasi altro dispositivo, ad es.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.8 417 Operator Lo strumento Operator. Operator è un sintetizzatore avanzato e essibile che combina il concetto di modulazione di frequenza (FM) con la sintesi sottrattiva e additiva classica. Utilizza quattro oscillatori a forma d'onda multipla che possono modulare ciascuno le frequenze dell'altro, creando timbri molto complessi con un numero di elementi limitato.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 418 una sola volta al livello e alla frequenza di tutti gli oscillatori attraverso la shell; poi potete regolare l'inviluppo, la forma d'onda e altri parametri di ciascun singolo oscillatore nel suo display. Se non dovete accedere ai particolari del display, potete compattare Operator usando il pulsante triangolare posto nella parte superiore sinistra. Operator compattato.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 419 Tipicamente, la sintesi FM usa onde sinusoidali pure, creando forme d'onda più complesse tramite la modulazione. Tuttavia, per sempli care le operazioni di sound design e per generare una gamma di suoni possibili più ampia, abbiamo progettato Operator in modo che produca una serie di altre forme d'onda, compresi due tipi di rumore. Operator consente per no di disegnare forme d'onda personalizzate tramite un editor di parziali.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 420 D (quadra digitale) che sono particolarmente adatte per i suoni di bassi digitali. Le forme d'onda quadra, triangolare e dente di sega sono delle approssimazioni risintetizzate della forma ideale. I numeri inclusi nel nome visualizzato (ad es. Square 6 ) de niscono il numero di armoniche usate per la risintesi ( onda quadra con 6 armoniche ). I numeri più bassi suonano più pastosi e sono meno soggetti a generare aliasing alle alte frequenze.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 421 aggiungono ulteriore livello. Nota: se la funzione Normalizza è disattivata il volume può diventare estremamente alto. Potete esportare la vostra forma d'onda in formato .ams nella cartella Libreria/Samples/ Waveforms tramite un'opzione del menu di contesto (PC) / Ctrl (Mac). I le .ams possono essere re-importati in Operator trascinandoli dal Browser e rilasciandoli nell'area del display di uno degli oscillatori. I le .
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 422 della shell e dal suo inviluppo, che (tramite il pulsante Envelope) viene mostrato nel relativo display, da dove può essere editato. L'ampiezza può essere resa sensibile anche alla velocity e al pitch (altezza) delle note usando i parametri Vel e Key, disponibili nella sezione Inviluppo del display di ciascun oscillatore. La fase di ciascun oscillatore può essere regolata usando il controllo Phase nel relativo display.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 423 in modo completamente differente dalle altre. Ora, abbassate il valore di Tone e l'effetto si ridurrà, ma il suono risulterà meno brillante. 23.8.3 Sezione LFO I parametri dell'LFO di Operator. In Operator, l'LFO può praticamente essere pensato come un quinto oscillatore: funziona a frequenze audio e modula la frequenza degli altri oscillatori.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 424 il parametro Rate
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 425 rimanga piatto più a lungo, muovendosi più velocemente alla ne. Una pendenza di zero è lineare: l'inviluppo si muoverà alla stessa velocità lungo tutto il segmento. Con la sintesi FM è possibile creare suoni spettacolari, in niti, mutanti: gli inviluppi ciclici (inviluppi in loop) ne sono la chiave. La modalità Loop può essere attivata nell'angolo in basso a sinistra del display.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 426 velocity, usando il parametro di Time
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 427 La sezione Filtro offre 14 differenti tipi di ltro che includono diverse varietà di ltri passabasse, passa-banda, passa-alte e notch. Le modalità a 12dB e a 24dB si riferiscono alla quantità di attenuazione (pendenza del ltro). Le modalità a 24dB hanno un grado di attenuazione delle frequenze ltrate decisamente maggiore rispetto alle modalità a 12dB e sono comunemente usate nella creazione di patch di basso.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 428 golato con il parametro Voices nel display globale. Idealmente, si dovrebbe lasciare questa impostazione abbastanza alta, in modo che nessuna voce venga spenta durante l'esecuzione. Comunque un'impostazione tra 6 e 12 è solitamente più realistica considerando il carico per la CPU. Suggerimento: alcuni suoni dovrebbero essere monofonici per natura, il che signi ca che dovrebbero usare soltanto una voce (il auto è un buon esempio).
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 429 Operator include una funzione di glissando polifonico. Quando questa funzione è attivata, le nuove note cominceranno con l'altezza dell'ultima nota suonata e poi glisseranno gradualmente alle rispettive altezze suonate. Glide può essere attivo o disattivato con l'omonimo pulsante ed essere regolato con il controllo Glide Time (o Tempo del Glissando) nel display della sezione Pitch.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 430 e pioniere della computer music John Chowning, verso la metà degli anni 60. Nel 1973, lui e la Stanford University avviarono un rapporto con Yamaha che condusse ad uno degli strumenti musicali di maggior successo commerciale di sempre: il DX7. John Chowning ha realizzato alcune stupefacenti e belle composizioni musicali basate su un concetto di sintesi che voi ora potete esplorare in prima persona semplicemente suonando con l'Operator di Live.
431 CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE Retrigger dell'Osc (R) Quando è attivato, suonando delle note che sono già in esecuzione si re-innescano le note, anziché generare voci aggiuntive. Interpolazione Attiva/disattiva l'algoritmo d'interpolazione degli oscillatori e dell'LFO. Se disattivato, alcuni timbri suoneranno più grezzi, in particolare la forma d'onda del rumore. La sua disattivazione consente anche di risparmiare risorse della CPU.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 432 OSC Feedback Modula la quantità di feedback di tutti gli oscillatori. Nota: il feedback viene applicato solo agli oscillatori che non sono modulati da altri oscillatori. FM Drive Modula il volume di tutti gli oscillatori che stanno modulando altri oscillatori, modi cando in tal modo il timbro. Filter Frequency Filter Q Modula la frequenza di taglio del ltro. Modula la risonanza del ltro. Filter Envelope Amount Modula l'intensità dell'inviluppo del ltro.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 433 Trasposizione (Transpose) Regola la trasposizione globale dello strumento. I cambiamenti di questo parametro agiscono anche sulle note che stanno già suonando. Tempo
434 CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE Frequenza del Filtro (Freq) De nisce la frequenza centrale o la frequenza di taglio del ltro. Nota: la frequenza risultante può anche essere modulata dalla velocity delle note e dall'inviluppo del ltro. Risonanza del Filtro (Res) Nei ltri passa-basse e passa-alte de nisce la risonanza attorno alla frequenza del ltro, nei ltri passa-banda e notch de nisce la larghezza del ltro. Inviluppo/Filtro (pulsanti Envelope/Filter) ltro e risposta in frequenza del ltro.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 435 Gamma dell'LFO L'LFO copre un intervallo di frequenze estremo. Scegliete Low per una gamma 50 secondi 30 Hz , Hi per 8Hz 12 kHz . Sync sincronizza la frequenza dell'LFO al tempo del vostro Set. In virtù delle alte frequenze praticabili, l'LFO può funzionare anche come quinto oscillatore. Retrigger dell'Osc (R) Se attivato, ogni volta che viene innescata una nota l'LFO riparte dalla stessa posizione della propria fase.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 436 Frequenza Grezza dell'Osc (Coarse) La relazione tra la frequenza dell'oscillatore e il pitch della nota è de nito dai parametri Coarse e Fine. Coarse imposta il rapporto in numeri interi, creando relazioni armoniche. Frequenza Fine dell'Osc (Fine) La relazione tra la frequenza dell'oscillatore e il pitch della nota è de nito dai parametri Coarse e Fine. Fine imposta il rapporto in frazioni di numeri interi, creando relazioni disarmoniche.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 437 riparte dalla stessa posizione della propria fase. Se R è disattivato, l'oscillatore procedere liberamente. Ripetizione dell'Osc (Repeat) Attiva una ripetizione, con dissolvenza graduale, delle parziali disegnate, consentendo di generare armoniche più alte. Valori bassi di Repeat si traducono in un suono più brillante, mentre valori più alti si traducono in una maggior attenuazione e in una fondamentale più marcata.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 438 Tempo di Rilascio dell'Inviluppo (Release) Determina il tempo impiegato da una nota per raggiungere il livello nale dopo aver ricevuto un messaggio di Note Off. Negli inviluppi degli oscillatori questo livello è sempre -inf dB e la forma del segmento è esponenziale. Negli inviluppi del ltro e del pitch il livello nale è determinato dal parametro End e la forma del segmento è regolabile.
439 CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE Gli inviluppi del ltro e del pitch sono anche dotati di parametri che regolano la pendenza dei propri segmenti di inviluppo. Valori di pendenza positivi fanno in modo che l'inviluppo si muova dapprima rapidamente, poi più lentamente. Valori di pendenza negativi fanno in modo che l'inviluppo rimanga piatto più a lungo, muovendosi più velocemente alla ne. Una pendenza di zero è lineare: l'inviluppo si muoverà alla stessa velocità lungo tutto il segmento.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.9 440 Orchestral Strings, Brass, Woodwinds e Percussion Orchestral Strings, Brass, Woodwinds e Percussion sono librerie di campioni di suoni orchestrali di alta qualità, create in collaborazione con SONiVOX. Queste collezioni multi-gigabyte sono accuratamente multicampionate a diverse velocità e in svariate articolazioni. Questi prodotti non sono inclusi nella versione standard di Live, ma sono speciali applicazioni acquistabili separatamente.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 441 stesso preset: qualsiasi editing dei Controlli Macro abbiate già effettuato sarà conservato anche dopo la sostituzione. Per ogni libreria sono disponibili anche raccolte LE Pack, che contengono versioni molto ef cienti degli strumenti, adatte per abbozzare le idee. Tutti gli strumenti LE sono composti da le di campioni a 16-bit. Tutti i preset orchestrali sono opportunamente mappati a Controlli Macro per un miglior sfruttamento.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 442 La versione completa di Sampler non è inclusa nella versione standard di Live, ma è una speciale applicazione acquistabile separatamente. Per i particolari siete pregati di visitare il sito del vostro distributore. Gli utenti di Sampler che vogliono condividere i propri preset con tutti gli utenti di Live possono convertire il proprio lavoro in preset di Simpler preset.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 443 formattazione AKAI richiedono un passaggio prima di questa operazione. Per i dettagli consultate la sezione successiva). L'importazione creerà nuovi preset di Sampler, che potete trovare nel Browser dei Dispositivi sotto Sampler/Imported. Live fa apparire automaticamente il Browser dei Dispositivi per mostrare i nuovi preset, pronti per essere trascinati, riordinati, rinominati o cancellati.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 444 4. Fate doppio clic sull'elemento che appare per importare i contenuti del CD. 23.10.2 Schede di Sampler Sin dal primo approccio, noterete che le funzioni di Sampler sono organizzate in schede , accessibili tramite la barra del titolo. Oltre a servire come supporto organizzativo, ogni scheda dispone di LED che indicano se vi sono informazioni di modulazione nell'area corrispondente. Familiarizzeremo con Sampler esaminando ciascuna scheda.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 445 L'Editor delle Zone si apre con una propria vista in una nestra dedicata, direttamente sopra la Vista Traccia. Usata in combinazione con le altre schede di Sampler, questa disposizione accelera notevolmente la creazione e l'editing dei multisample. Sul lato sinistro dell'Editor delle Zone c'è lElenco dei Layer di Campioni (strati cazione di campioni), nella quale si organizzano i multisample.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 446 zone si visualizzeranno le informazioni sul corrispondente campione nella Barra di Stato. Selezionando un qualsiasi layer, se ne caricherà il relativo campione nella scheda Sample per esaminarlo. Zone di Tasti (Key) Le Zone di Tasti (Key) de niscono la gamma di note MIDI con la quale suonerà ciascun campione. I campioni vengono innescati soltanto quando le note MIDI in arrivo si trovano all'interno della rispettiva zona di tasti.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 447 Zone di Velocity L'Editor delle Zone di Velocity. La Zone di Velocity determinano la gamma di velocity delle Note On MIDI alla quale ciascun campione risponde. Il timbro della maggior parte degli strumenti musicali cambia notevolmente a seconda dell'intensità di esecuzione. Di conseguenza, i migliori multicampionamenti catturano non solo le singole note, ma anche ciascuna nota a velocity differenti.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 448 sono molto simili alle Zone di Selezione di Catena che si trovano nei Rack, in quanto saranno innescati solo i campioni con valori di Selezione dei Campioni che si sovrappongono al valore corrente del Selettore di Campioni. L'Editor delle Zone di Selezione dei Campioni, quando richiamato, appare accanto all'Elenco dei Layer di Campioni. L'editor ha una scala di 0-127, simile a quella dell'Editor delle Zone di Velocity.
449 CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE del Campione) e Pan aggiungono strumenti base di mixaggio dedicati al singolo campione, velocizzando le operazioni di assemblaggio e di messa a punto dei multisample. Inverti (Reverse) E' un controllo globale e modulabile che inverte il playback dell'intero multisample. A differenza di quanto avviene con la funzione Inverti (Rev) della Vista Clip, non viene generato un nuovo campione.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 450 box. In questo ambito, i campioni si riferiscono alla più piccola unità misurabile nell'audio digitale e non ai le audio che più comunemente chiamiamo campioni (o samples ). Inizio del Campione (Sample Start) E' il valore di tempo (nel campione) dal quale comincerà il playback.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 451 Modalità del Loop di Rilascio (Release Mode) - Può essere attivato quando è attiva una delle Modalità del Loop di Sostegno e consente le seguenti opzioni: OFF Lo stadio di rilascio dell'inviluppo di volume è attivo, ma avviene all'interno del Loop di Sostegno, con il playback che non procede mai oltre la Fine del Loop di Sostegno (Loop End).
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 452 nella RAM. Questa modalità può offrire prestazioni migliori quando si modulano i punti di Inizio e di Fine, ma caricando grandi multisample nella RAM porterà rapidamente il vostro computer ad essere a corto di RAM per altre mansioni. In ogni caso, è sempre raccomandabile avere nel vostro computer quanta più RAM possibile, poiché questo può apportare signi cativi guadagni nelle prestazioni. 23.10.5 Scheda Pitch/Osc La scheda Pitch/Osc.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 453 I valori dei parametri d'inviluppo possono essere regolati tramite i cursori o trascinando i breakpoint nel display dell'inviluppo.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 454 Si possono scegliere quattro diverse curve per il Modellatore di forme d'onda (Shaper), la cui in uenza è controllabile con il cursore Amount (o Intensità del Modellatore).
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.10.7 455 Scheda Modulation La scheda Modulation. La scheda Modulation offre un'inviluppo addizionale eseguibile in loop e tre LFO, tutti in grado di modulare più parametri, inclusi se stessi; ogni LFO può funzionare liberamente o essere sincronizzato al tempo del Live Set. Gli LFO 2 e 3 possono produrre effetti di modulazione stereo. Tempo di Attacco dell'LFO (Attack) E' il tempo necessario all'LFO per raggiungere la massima intensità.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.10.8 456 Scheda MIDI La scheda MIDI. I parametri della scheda MIDI trasformano Sampler in uno strumento di performance dinamica. I controller MIDI Key, Velocity, Release Velocity, Aftertouch, Modulation Wheel, Foot Controller e Pitch Bend possono essere mappati su due destinazioni ciascuno, con gradi di in uenza variabili individualmente. 23.11 Session Drums Session Drums è una libreria multicampionata di drum kit acustici registrati da Chocolate Audio.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 457 le note vengono reinnescate (retriggered). Questo elimina il tipico effetto mitragliatrice delle librerie di percussioni campionate. La versione completa di Session Drums non è inclusa nella versione standard di Live, ma è uno speciale dispositivo acquistabile separatamente. Per i particolari siete pregati di visitare il sito del vostro distributore. 23.11.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 458 Snare Bottom Questa catena controlla il livello della vibrazione ambientale del rullante per ciascuno strumento. Overhead Room Controlla il livello dei microfoni della presa stereo panoramica. Controlla il livello dei microfoni della presa stereo dell'ambiente. Sia per i kit stereo, sia per i kit multimic, ogni microfono in campo vicino o interno viene visualizzato come canale nel mixer della Vista Sessione. 23.11.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 459 tuzione Dinamica del relativo pad. Live elencherà nel Browser tutti i preset appropriati, permettendovi di scegliere un altro tom. Naturalmente, se desiderate sostituire il tom con un altro tipo di strumento, potete semplicemente passare ad un'altra cartella e fare lì la vostra scelta. Session Drums comprende anche una raccolta completa di Live Clip, che vengono installate nella vostra Libreria.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.12.1 460 Vista Campione La Vista Campione visualizza la forma d'onda del campione. I campioni possono essere trascinati in Simpler sia direttamente dal Browser, sia dalla Vista Sessione o dalla Vista Arrangiamento sotto forma di clip. In quest'ultimo caso, Simpler utilizzerà soltanto la sezione del campione demarcata dai marcatori di Inizio/Fineo dai marcatori di Loop.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 461 campione). L'interruttore Snap (o Aggancia) contribuirà ad attenuarli, forzando i marcatori di loop di Simpler ad agganciarsi ai punti di zero-crossing (punti in cui l'ampiezza è zero). Nota: l'agganciamento è basato sul canale sinistro dei campioni stereo. Perciò, anche con questa funzione attivata, nei campioni stereo potrebbe ancora essere possibile riscontrare dei disturbi.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.12.5 462 Filtro La sezione del Filtro offre i classici ltri passa-basse, passa-banda e passa-alte a 12dB e a 24dB e il ltro notch. Ciascun ltro può conferire al campione caratteristiche sonore differenti, rimuovendo determinate frequenze dalla forma d'onda. I parametri più importanti sono i tipici controlli da synth: Frequenza e Risonanza.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.12.7 463 Glide e Spread Simpler include una funzione globale di Glissando (Glide). Se attiva, le nuove note cominceranno dall'altezza dell'ultima nota suonata, poi glisseranno gradualmente alla propria altezza. Sono disponibili due modalità: Glide, che funziona monofonicamente, e Portamento, che funziona polifonicamente. Il tempo di questa funzione si regola tramite il controllo Time (o Tempo di Glissando Globale).
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 464 La posizione nel panorama stereo si de nisce tramite il controllo Pan, ma può essere ulteriormente movimentata per casualità (Rand) o modulata dall'LFO. Per concludere, il livello d'uscita di Simpler si regola tramite il controllo Volume, il quale può anche dipendere dalla velocity delle note, in funzione della profondità di modulazione impostata con Vel. Gli effetti di tremolo possono essere realizzati modulando il parametro del Volume con l'LFO. 23.12.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.13 465 Tension Lo strumento Tension. Tension è un sintetizzatore dedicato all'emulazione degli strumenti a corda, sviluppato in collaborazione con Applied Acoustics Systems. Il sintetizzatore è basato interamente sulla tecnologia di modellazione sica e non utilizza campionamenti o wavetables: produce il suono risolvendo equazioni matematiche che modellano i diversi componenti degli strumenti a corda e le loro interazioni.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.13.1 466 Architettura e Interfaccia Il principale meccanismo di produzione del suono dello strumento è la vibrazione della corda (string). La corda viene messa in movimento mediante l'azione di un eccitatore (excitator), che può essere un martelletto, un plettro (o un pizzico) oppure un arco.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 467 Sezione Excitator La sezione Excitator (Eccitatore) di Tension. La corda modellata può essere suonata utilizzando diversi tipi di eccitatori al ne di riprodurre tipi di strumenti e tecniche di esecuzione differenti. L'eccitatore si sceglie tramite il selettore Tipo di Eccitatore: le scelte disponibili sono Bow (arco), Hammer (martelletto), Hammer (bouncing) (martelletto rimbalzante) e Plectrum (plettro).
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 468 Martelletto, mentre Velocity (o Velocità dell'Eccitatore) controlla la velocità con la quale il martelletto colpisce la corda. Come per l'eccitatore Bow, questi tre parametri possono essere ulteriormente modulati dalla velocity e dal pitch delle note regolando i cursori Vel e Key.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 469 (Damper). (Se entrambe le sezioni Excitator e Damper sono disattivate, nulla può mettere in movimento la corda: se vi trovate nelle condizioni di non riuscire a produrre alcun suono, veri cate che almeno una di queste sezioni sia accesa). Nota: i parametri della sezione Excitator cooperano strettamente ad in uenzare il comportamento generale dello strumento. Potreste trovare, ad esempio, che alcune combinazioni di impostazioni risultino in nessun suono .
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 470 decadimento. Il cursore
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 471 Il cursore Error (o Errore del Vibrato) conferisce imprevedibilità al vibrato, introducendo una deviazione casuale nei parametri Rate, Amount, Delay e Attack. Sezione Damper La sezione Damper (Smorzatore) di Tension.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 472 Il controllo Velocity (o Velocità dello Smorzatore) regola sia la velocità con cui lo smorzatore viene applicato alla corda quando il tasto viene rilasciato, sia la velocità con la quale viene tolto dalla corda quando il tasto viene premuto. Siate cauti con questo parametro: valori molto elevati di Velocity possono fare in modo che lo smorzatore colpisca la corda assai duramente, derivandone un suono molto forte sul rilascio del tasto.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 473 Sezione Termination La sezione Termination (Terminazione) di Tension. La sezione Termination (Terminazione) modella l'interazione tra capotasto, dito e corda. In uno strumento sico, questa interazione viene usata per cambiare la lunghezza effettiva della corda, che a sua volta determina il pitch (l'altezza) della nota suonata.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 474 elettrica o nel piano elettrico. L'unico controllo di questa sezione è il cursore Position (o Posizione del Pickup), che funziona in modo analogo all'omonimo parametro delle sezioni Excitator e Damper. A 0% il pickup è posizionato nel punto terminale della corda; a 50%, sotto il punto medio. Valori più bassi generalmente si traducono in un suono più brillante e leggero, mentre valori più alti conferiscono maggior pienezza e profondità.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 475 La manopola Str/Body (o Bilanciamento Corda/Corpo) regola il rapporto tra il segnale d'uscita diretto della sezione String e il segnale ltrato dalla sezione Body: se ruotata completamente verso destra, non vi è alcuna uscita diretta dalla sezione String; se ruotata completamente verso sinistra, la sezione Body viene praticamente bypassata. La sezione Body può essere attivata/disattivata tramite il pulsante posto accanto al nome.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 476 Freq e Res possono essere modulati da LFO, inviluppo o pitch delle note, rispettivamente tramite i sottostanti cursori LFO, Env e Key. Nota: i cursori LFO e Env non hanno alcun effetto se le sottosezioni Envelope e LFO non sono abilitate. La sottosezione Envelope contiene un generatore di inviluppo con gurato come un classico ADSR (Attacco, Decadimento, Sostegno, Rilascio). Può essere attivata/disattivata tramite il pulsante posto accanto al nome.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 477 Modalità della Frequenza dell'LFO commutano il valore di Rate tra frequenza in Hertz e divisioni in beat sincronizzate al tempo. L'intera sezione Filter può essere attivata/disattivata tramite il pulsante posto accanto al nome Parametri Global e Keyboard I parametri Globali e Keyboard di Tension.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 478 Stretch simula una tecnica conosciuta come stretch tuning, che è una comune modi ca di intonazione per pianoforti elettrici e acustici. A 0% Tension suonerà con un temperamento uguale, il che signi ca che due note si trovano ad un'ottava di distanza quando la frequenza della fondamentale della nota superiore è esattamente doppia rispetto a quella della nota inferiore.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.13.4 479 Suggerimenti di Sound Design A prima vista, l'architettura modulare di Tension può non sembrare tanto diversa da ciò a cui siete abituati in altri sintetizzatori: consiste di blocchi di costruzione funzionali, che fanno uire l'informazione attraverso un percorso del segnale e la modi cano opportunamente.
CAPITOLO 23. GUIDA DEGLI STRUMENTI DI LIVE 23.14.1 480 Installazione della Essential Instrument Collection 2 La Essential Instrument Collection 2 (EIC) viene installata separatamente dall'installazione principale di Live. I vari strumenti sull'EIC DVD sono raggruppati in Live Pack separati, che possono essere installati secondo necessità. Per installare i Live Pack, trascinateli dal vostro sistema operativo o dal Browser di Live nella nestra di Live.
CAPITOLO 23.
482 Capitolo 24 Max for Live Max for Live, un prodotto add-on co-sviluppato con Cycling '74, consente agli utenti di estendere e personalizzare Live creando strumenti, effetti audio e dispositivi MIDI. Max for Live può essere utilizzato anche per ampliare le funzionalità dei controller hardware e persino modi care Clip e parametri all'interno di un Live Set. Oltre a fornire un kit completo per la creazione di dispositivi, Max for Live offre anche una collezione già pronta di strumenti, effetti e tutorial.
CAPITOLO 24. MAX FOR LIVE 483 utilizzato. Il capitolo sulla autorizzazione di Live contiene maggiori informazioni su questo processo; istruzioni dettagliate possono essere trovate sul sito web di Ableton2 . Se avete installato Max in una locazione diversa rispetto alla posizione di default, dovrete innanzitutto puntare ad essa nella sezione File/Folder delle Preferenze di Live: Il percorso dell'installazione di Max.
CAPITOLO 24. MAX FOR LIVE 484 successivamente spostato o rinominato, però, queste associazioni di le possono venire interrotte. In tal caso, potete usare il File Manager di Live per risolvere il problema. Per evitare questi problemi, si consiglia di memorizzazione sempre i dispositivi di Max e i loro preset nella stessa cartella. La Libreria di Live è la posizione da preferirsi. Un dispositivo di Max e i suoi preset nel Browser dei Dispositivi. 24.
CAPITOLO 24. MAX FOR LIVE 485 Un Effetto Audio Max di default. Per caricare un dispositivo di Max vuoto, trascinate un Max Instrument, Max MIDI Effect o Max Audio Effect dal Browser dei Dispositivi ad un vostro Set. Ciò che un dispositivo di Max fa effettivamente dipende dagli oggetti che contiene e da come sono collegati tra loro.
CAPITOLO 24. MAX FOR LIVE 486 Un Effetto Audio di Max di default nell'Editor. Dopo le modi che, si deve salvare il dispositivo di Max prima di usarlo in Live. Ciò si effettua tramite i comandi Save o Save As... (Salva o Salva come...) del menu File di Max. Salvando un dispositivo editato si aggiorneranno automaticamente tutte le istanze di tale dispositivo utilizzate nel Live Set corrente.
CAPITOLO 24. MAX FOR LIVE 487 funzionare correttamente. In tali casi, si consiglia di utilizzare gli attrezzi per la gestione dei le di Live per raccogliere tutte queste dipendenze in un unico luogo, specialmente se intendete condividere i vostri dispositivi di Max. Un modo di Max for Live per aiutarvi a gestire le dipendenze esterne è quello di consentirvi di congelare un dispositivo di Max. Un dispositivo congelato contiene tutti i le che sono necessari per utilizzarlo.
488 Capitolo 25 Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti Per liberare il musicista dal mouse, la maggior parte dei controlli di Live può essere telecomandata con un controller MIDI esterno e con la tastiera del computer. Questo capitolo descrive i dettagli della mappatura dei seguenti tipi speci ci di controlli dell'interfaccia utente di Live: 1. Slot della Vista Sessione Nota: le assegnazioni MIDI e dei tasti del computer sono vincolate agli slot, non alle clip che contengono. 2.
CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI 489 5. Crossfader Il comportamento del quale è descritto dettagliatamente nella rispettiva sezione del capitolo Mixaggio. 25.1 Controllo Remoto via MIDI Live può essere controllato a distanza attraverso super ci di controllo MIDI esterne, come tastiere o controller MIDI. Live offre anche il controllo dedicato via Akai APC40, Akai APC20 e Novation Launchpad.
CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI 490 Messa a punto delle super ci di controllo. Aprite il primo selettore nella colonna Super cie di Controllo per vedere se la vostra supercie di controllo sia supportata nativamente da Live: se è nell'elenco, potete selezionarne il nome e poi de nirne le porte di entrata e di uscita usando le due colonne a destra.
CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI 491 porte MIDI usate dalla vostra super cie di controllo. Questa abilitazione si effettua nel riquadro MIDI Ports della sezione MIDI/Sync delle Preferenze ed è descritta nella sezione seguente. Le mappature istantanee risultano assai vantaggiose perché i controller delle super ci di controllo si riassegneranno automaticamente per gestire il dispositivo correntemente selezionato in Live.
CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI 492 Blocca su... vincola una Super cie di Controllo ad un Dispositivo speci co. L'icona di una mano nella barra del titolo indica in modo pratico la condizione di dispositivo bloccato su una super cie di controllo. Nota: alcune super ci di controllo non supportano il vincolo ai dispositivi. L'implementazione di ciascun controller è indicata nella lezione incorporata Guida delle Super ci di Controllo.
CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI 493 De nizione manuale delle Super ci di Controllo. La tabella MIDI Ports elenca tutte le porte MIDI di entrata e di uscita disponibili. Per usare una porta di entrata per il controllo remoto di Live, assicuratevi che il corrispondente interruttore nella colonna Remoto sia impostato su Sì . Potete usare qualsiasi numero di porte MIDI per la mappatura remota: Live ne fonderà (merge) i segnali MIDI in arrivo.
CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI 494 setup organizzato in banchi (dove uno stesso controller è assegnato a una destinazione diversa di banco in banco), dovrete decidere come Live debba gestire i salti di valore improvvisi che si veri cheranno quando muoverete un controllo per la prima volta dopo un cambiamento di banco.
CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI 25.2 495 Browser delle Mappature Il Browser e il Selettore delle Mappature. Tutte le mappature manuali MIDI, della tastiera del computer e dei Controlli Macro sono gestite dal Browser delle Mappature. Il Browser delle Mappature rimane nascosto no a quando una delle tre modalità di mappatura non venga abilitata: a quel punto visualizzerà tutte le mappature della modalità corrente.
CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI 25.2.1 496 Assegnazione dei Controlli Remoti MIDI L'interruttore Modalità Mappatura MIDI. Una volta de nito il vostro setup per il controllo remoto nella sezione MIDI/Sync delle Preferenze, l'assegnazione di controllo remoto ai controller MIDI e alle note è semplice: 1. Accedete alla Modalità Mappatura MIDI cliccando sull'interruttore MIDI, posto nell'angolo superiore destro dello schermo.
CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI 497 Pulsanti di scelta multipla I messaggi di Note On cambiano la selezione tra le opzioni disponibili. Parametri Variabili Se assegnati ad una singola nota, i messaggi di Note On agiscono sul parametro facendolo scattare tra i suoi valori Min e Max. Se assegnati ad una gamma di note, ad ogni nota viene assegnato un valore discreto, equidistante nella gamma di valori del parametro.
498 CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI Pulsanti di scelta multipla La gamma di valori 0...127 del controller viene mappata sulla gamma di opzioni disponibili. Controlli Continui La gamma di valori 0...127 del controller viene mappata sulla gamma di valori del parametro. Live supporta anche i messaggi di pitch bend e i messaggi di controller ad alta precisione ( 14-bit Absolute ) con una gamma di valori 0...16383.
CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI 499 quando vengono ruotati rapidamente. Nel caso di super ci di controllo non supportate nativamente, Live prova a rilevare il tipo di controller e se questo usi l'accelerazione oppure no. Potete migliorare il processo di rilevamento muovendo lentamente verso sinistra il controller relativo quando fate un'assegnazione.
500 CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI 4 3 1 2 La striscia della mappatura relativa della Sessione. 1. Assegnate questi pulsanti ai tasti, alle note o ai controller per spostare su e giù la scena evidenziata. 2. Assegnate questo box di valore col numero della scena ad un controller MIDI (preferibilmente un encoder a corsa in nita) per scorrere tra le scene. Per i dettagli fate riferimento alla precedente sezione sulle mappature con controller MIDI relativi. 3.
CAPITOLO 25. CONTROLLO REMOTO VIA MIDI E TRAMITE TASTI 25.2.5 501 Controllo Remoto tramite la tastiera del computer L'interruttore Modalità Mappatura dei Tasti. La creazione delle assegnazioni dei controlli alla tastiera del vostro computer è diretta: 1. Accedete alla Modalità Mappatura Tasti cliccando sull'interruttore KEY, posto nell'angolo superiore destro dello schermo.
502 Capitolo 26 Uso di APC40 APC40 (Ableton Performance Controller) è un controller dedicato per Ableton Live, coprogettato da Ableton e Akai Professional1 . Questo capitolo vi aiuterà a con gurare il vostro APC40 e ve ne illustrerà le capacità. 26.1 Con gurazione Una volta che APC40 sia stato acceso e collegato alla porta USB del vostro computer, dovete selezionarlo nelle Preferenze di Live.
CAPITOLO 26. USO DI APC40 503 Con gurazione per APC40. 26.2 Matrice Clip Launch La matrice di pulsanti Clip Launch (o Lancio delle Clip) di APC40 vi offre un'accesso sico alle clip della vostra Vista Sessione. La matrice dispone di 40 pulsanti a tre colori, disposti in una griglia di 5 scene in altezza per 8 tracce in larghezza . Il sistema di codi ca a colori vi consente di sapere esattamente cosa stia accadendo in ogni clip.
CAPITOLO 26. USO DI APC40 504 Controlli per le Clip della Vista Sessione e per la Navigazione. Premendo un pulsante del riquadro Clip Launch si innesca la clip dello slot per clip corrispondente di Live. Se la traccia è armata (predisposta) per la registrazione, premendo il pulsante si registra una nuova clip. I pulsanti della matrice si accendono con colori diversi in modo che possiate sapere cosa stia accadendo: Ambra: questo slot contiene una clip. Verde: questa clip sta suonando.
CAPITOLO 26. USO DI APC40 505 Il controller vi dice cosa stia accadendo nel software, ma, cosa importantissima, anche il software rispecchia quello che sta succedendo sul controller. Gli slot per clip correntemente controllati dalla matrice di pulsanti dell'APC vengono indicati in Live con un bordo rosso. Le frecce direzionali e il tasto Shift aumentano la portata della griglia 8x5: Premendo i tasti freccia Su o Giù potete spostarvi verso l'alto o verso il basso per una scena alla volta.
CAPITOLO 26. USO DI APC40 26.4 506 Sezione Mixer APC40 dispone di otto tracce, ciascuna con il proprio fader e i propri pulsanti Solo/Pre-Cue (assolo/pre-ascolto), Activator (attivazione, con funzione anche di Mute) e Record Arm (abilitazione alla registrazione). Un fader Master controlla il volume generale e una manopola Cue Level controlla il volume del pre-ascolto, così potete pre-ascoltare una clip o il metronomo, senza che il vostro pubblico lo senta. I controlli del Mixer.
CAPITOLO 26. USO DI APC40 26.5 507 Sezione Device Control APC40 dispone di otto manopole (encoder a rotazione in nita) e quattro pulsanti di controllo che si mappano automaticamente sui vostri dispositivi, assicurando essibilità e rapidità sul palco o in studio. La sezione Device Control (Controllo dei Dispositivi).
CAPITOLO 26. USO DI APC40 508 Dispositivo Precedente e Dispositivo Seguente (rappresentati da due frecce sinistra/destra) vi consentono di spostare la selezione di un passo lungo la catena dei dispositivi della traccia selezionata. Alcuni effetti o strumenti virtuali hanno più di otto parametri. Quando si tiene premuto il tasto Shift, gli otto pulsanti Device Control (numerati 1-8) consentono di selezionare 8 banchi da 8 controlli ciascuno, per un totale di 64 parametri per dispositivo.
CAPITOLO 26. USO DI APC40 509 Trasporto e Controlli Globali. Detail View (o Vista Dettaglio) apre/chiude le Viste Clip/Traccia, consentendovi di scegliere se visualizzare più dettagli o un maggior numero di clip. Record Quantization vi consente di alternare il valore della Quantizzazione in Registrazione tra 'Nessuna Quantizzazione' e l'ultima impostazione di quantizzazione selezionata. MIDI Overdub vi consente di attivare/disattivare la sovra-registrazione in una clip MIDI.
CAPITOLO 26. USO DI APC40 26.7 510 Sezione Track Control La sezione Track Control (o Controllo delle Tracce) comprende le impostazioni di Pan e delle Mandate (Send) del gruppo di otto tracce correntemente selezionato. La sezione comprende sia otto manopole (encoder a rotazione in nita) dotati di corone di LED, sia quattro pulsanti per la selezione del parametro da visualizzare e controllare: Pan, Send A, Send B e Send C. La sezione Track Control (Controllo delle Tracce).
CAPITOLO 26. USO DI APC40 26.8 511 Controlli di Tempo I pulsanti Tap Tempo (o Batti Tempo) e Nudge -/+ (o Aggiustamento Tempo Su/Giù) sono essenziali per le performance dal vivo, aiutandovi a rimanere in sync con giradischi, altri musicisti o una live band e a correggere rapidamente i problemi di temporizzazione. I controlli di Tempo. Battendo sul pulsante Tap Tempo una volta ogni battere, il tempo del Set Live seguirà il vostro battito.
CAPITOLO 26. USO DI APC40 512 erare o rallentare temporaneamente il playback di Live, no a farlo coincidere con ciò che state ascoltando. 26.9 Crossfader Il Crossfader (sostituibile) di APC40 è uno strumento essenziale per il DJ ed è utile anche per il controllo di effetti, volume e curve di modulazione. Il Crossfader. In Live potete impostare qualsiasi traccia come destinazione A o B e poi effettuare la dissolvenza incrociata (crossfade) tra le selezioni A e B.
CAPITOLO 26. USO DI APC40 513 sostituibile dal fondo del dispositivo, consentendovi così di estendere la longevità della vostra unità. 26.10 Personalizzazione dei controlli di APC40 Potete cambiare l'assegnazione di tutti gli elementi di controllo di APC40 (fader, manopole e pulsanti) attivando gli interruttori Remoto nelle Preferenze MIDI/Sync di Live, come descritto nella sezione sulla con gurazione manuale delle super ci di controllo.
CAPITOLO 26. USO DI APC40 514 Collegando più di una unità APC ad Ableton Live, i controller funzioneranno automaticamente in Modalità Combinazione. Si possono utilizzare no a un totale di sei APC20 o APC40 anco a anco. Il controller selezionato più in alto nelle Preferenze controllerà le tracce 1-8, il secondo controller selezionato controllerà le tracce 9-16, e così via.
515 Capitolo 27 Uso di APC20 APC20 (Ableton Performance Controller) è un controller dedicato per Ableton Live, coprogettato da Ableton e Akai Professional1 . Questo capitolo vi aiuterà a con gurare il vostro APC20 e ve ne illustrerà le capacità. 27.1 Con gurazione Una volta che APC20 sia stato acceso e collegato alla porta USB del vostro computer, dovete selezionarlo nelle Preferenze di Live.
CAPITOLO 27. USO DI APC20 516 Con gurazione per APC20. 27.2 Matrice Clip Launch La matrice di pulsanti Clip Launch (o Lancio delle Clip) di APC20 vi offre un'accesso sico alle clip della vostra Vista Sessione. La matrice dispone di 40 pulsanti a tre colori, disposti in una griglia di 5 scene in altezza per 8 tracce in larghezza . Il sistema di codi ca a colori vi consente di sapere esattamente cosa stia accadendo in ogni clip.
CAPITOLO 27. USO DI APC20 517 Controlli per le Clip della Vista Sessione e per la Navigazione. Premendo un pulsante del riquadro Clip Launch si innesca la clip dello slot per clip corrispondente di Live. Se la traccia è armata (predisposta) per la registrazione, premendo il pulsante si registra una nuova clip. I pulsanti della matrice si accendono con colori diversi in modo che possiate sapere cosa stia accadendo: Ambra: questo slot contiene una clip. Verde: questa clip sta suonando.
CAPITOLO 27. USO DI APC20 518 tramite i pulsanti Scene Launch. Premendo Shift e un qualsiasi pulsante Clip Stop si arrestano tutte le clip. Il controller vi dice cosa stia accadendo nel software, ma, cosa importantissima, anche il software rispecchia quello che sta succedendo sul controller. Gli slot per clip correntemente controllati dalla matrice di pulsanti dell'APC vengono indicati in Live con un bordo rosso.
CAPITOLO 27. USO DI APC20 27.4 519 Trasporto e Controlli Globali I pulsanti Play, Stop e Rec corrispondono ai pulsanti Play, Stop e Registrazione Globale di Live, mentre il pulsante MIDI Overdub vi consente di effettuare la sovra-registrazione in una clip MIDI. Trasporto e Controlli Globali. 27.5 Mixer La sezione Mixer vi consente di controllare il vostro mix, incluse le funzioni di Solo, Preascolto, Mute, Mandate e altro ancora.
CAPITOLO 27. USO DI APC20 520 il volume del pre-ascolto, così potete pre-ascoltare una clip o il metronomo, senza che il vostro pubblico lo senta. Potete spostare queste otto tracce lungo la Vista Sessione. Premete i pulsanti Left e Right per effettuare spostamenti incrementali di una traccia alla volta. Nella Session Overview potete effettuare salti di blocchi da otto tracce alla volta. I controlli del Mixer.
CAPITOLO 27. USO DI APC20 521 I banchi User consentono di utilizzare la Modalità Mappatura MIDI di Live per personalizzare ciò che i banchi di fader controllano. Ad es., provate a mappare il Tempo o l'intensità Globale dei Groove ai fader. Il fader Master funziona come tale in tutte le modalità. 27.6 Note Mode (Modalità Note) Premendo il pulsante Note Mode (Modalità Note) si cambia la funzionalità della matrice Clip Launch.
CAPITOLO 27. USO DI APC20 27.7 522 Combination Mode (Modalità Combinazione) La vera potenza del controller APC20 si manifesta quando lo si combina con altri APC20 o con Akai Professional APC40. Collegando più di una unità APC ad Ableton Live, i controller funzioneranno automaticamente in Modalità Combinazione. Si possono utilizzare no a un totale di sei APC20 o APC40 anco a anco.
523 Capitolo 28 Uso di Launchpad Launchpad è un controller dedicato per Ableton Live, co-progettato da Ableton e Novation1 . Launchpad dispone di 64 pad quadrati e 16 pulsanti tondi, tutti pre-con gurati per integrarsi perfettamente con Live. Questo capitolo vi aiuterà a con gurare il vostro Launchpad e ve ne illustrerà le capacità. 28.1 Con gurazione Una volta che Launchpad sia stato collegato a una porta USB del vostro computer, dovete selezionarlo nelle Preferenze di Live.
CAPITOLO 28. USO DI LAUNCHPAD 524 3. Selezionate Launchpad tramite un selettore Super cie di Controllo. Quindi, tramite i selettori Entrata e Uscita, scegliete la porta alla quale è collegato il vostro Launchpad: Con gurazione per Launchpad. 28.
CAPITOLO 28. USO DI LAUNCHPAD 525 Il pulsante della Modalità Session di Launchpad. 28.3.1 Lancio delle Clip Modalità Session. Quando viene scelto Launchpad come super cie di controllo attiva, nella Vista Sessione di Live appare un contorno per indicare quali clip siano correntemente controllate dalla matrice di pad. Questo contorno è di colore rosso se Launchpad è attivato nel primo dei sei selettori delle super ci di controllo di Live.
CAPITOLO 28. USO DI LAUNCHPAD 526 scena alla volta. Tenendo premuto il tasto Session mentre premete Su o Giù potete spostarvi verso l'alto o verso il basso per otto scene alla volta (spostamento di banco). Premendo i tasti freccia Sinistra o Destra potete spostarvi nelle rispettive direzioni per una traccia alla volta. Tenendo premuto il tasto Session mentre premete Sinistra o Destra potete spostarsi per otto tracce alla volta (spostamento di banco).
CAPITOLO 28. USO DI LAUNCHPAD 28.3.2 527 Session Overview Session Overview (Panoramica della Sessione). La Session Overview (o Panoramica della Sessione) di Launchpad vi permette di navigare rapidamente attraverso grandi Live Set senza guardare lo schermo del computer. Tenendo premuto il tasto Session la matrice riduce lo zoom per rivelare una panoramica della vostra Vista Sessione. Nella Session Overview ogni pad rappresenta un blocco da 8x8 clip, offrendovi una matrice di 64 scene x 64 tracce .
CAPITOLO 28. USO DI LAUNCHPAD 528 Rosso: in questo intervallo non ci sono clip che stiano suonando. Nessun colore: in questo intervallo non ci sono ne' tracce, ne' scene. 28.4 Modalità User Le modalità User consentono di assegnare liberamente la griglia di 64 pad più la colonna di 8 pulsanti di sistema a qualsiasi parametro di Live.
CAPITOLO 28. USO DI LAUNCHPAD 529 terruttore Remoto della porta di Entrata (Input) di Launchpad. Attivando nuovamente l'interruttore le vostre mappature manuali verranno ripristinate. 28.5 Modalità Mixer I pulsanti Mixer di Launchpad. La modalità Mixer di Launchpad vi consente di accedere ai controlli di mixaggio fondamentali di Live: volume, pan, mandate, stop clip, attivazione tracce, solo e registra/arma. In modalità Mixer.
CAPITOLO 28. USO DI LAUNCHPAD 28.5.1 530 Mixer Overview Mixer Overview (Panoramica del Mixer) di Launchpad. Questa è la vista che viene mostrata quando si preme il pulsante Mixer. Fornisce una panoramica dei principali controlli di mixaggio di Live. Le prime quattro righe di pad indicano lo stato del volume, del pan e delle mandate A e B di ciascuna traccia: Se il parametro è al suo valore di default, il pad è smorzato.
CAPITOLO 28.
CAPITOLO 28. USO DI LAUNCHPAD 532 -24, -18, -12, -6, 0, +6. Tutti i pad con valore inferiore o uguale al valore selezionato sono accesi a piena luminosità per indicare la posizione del fader . 28.5.3 La pagina del Pan La pagina del Pan di Launchpad. Premete il pulsante pan per accedere alla pagina del controllo Panoramico.
CAPITOLO 28. USO DI LAUNCHPAD 28.5.4 533 Le pagine delle Mandate La pagina di una Mandata di Launchpad. Premete il pulsante snd A o snd B per accedere alla pagina di una Mandata (Send). Nelle due pagine delle Mandate (Send A e Send B) tutti gli otto pad di una colonna si trasformano nella manopola della rispettiva mandata della traccia selezionata. Dal basso verso l'alto, i pad hanno i seguenti valori in dB: -inf, -48, -24, -18, -12, -6, 0, 6.
534 Capitolo 29 Sincronizzazione e ReWire 29.1 Sincronizzazione via MIDI Il protocollo MIDI de nisce due modi per sincronizzare i sequencer, ambedue supportati da Live. Entrambi i protocolli sono basati sul principio di un sync master (lett. padrone) che trasporta un segnale di sincronizzazione seguito dal/dai sync slave (lett. schiavo). MIDI Clock. Il MIDI Clock funziona come un metronomo che scandisca il tempo ad alta frequenza.
CAPITOLO 29. SINCRONIZZAZIONE E REWIRE 535 tracciati. I dettagli sulle preferenze inerenti il MIDI Timecode sono spiegate più avanti in questo capitolo. Per quanto concerne la sincronizzazione via MIDI Timecode, Live può agire soltanto come slave (non come master). 29.1.1 Sincronizzazione di Dispositivi MIDI Esterni a Live Live può inviare messaggi MIDI Clock ad un sequencer MIDI esterno (o ad una batteria elettronica).
CAPITOLO 29. SINCRONIZZAZIONE E REWIRE 536 tasto, sia usando il comando Sync Esterno del menu Options. Il LED Spia di Ricezione Sync posto a lato del tasto EXT lampeggia quando Live riceve messaggi di sincronizzazione utilizzabili. L'interruttore Sync Esterno. Quando è sincronizzato ad un dispositivo MIDI esterno, Live può accettare i puntatori di song position dal dispositivo, sincronizzandosi non solo in termini di tempo, ma anche di posizione nella composizione.
CAPITOLO 29. SINCRONIZZAZIONE E REWIRE 29.1.4 537 Ritardo di Sync I controlli di Ritardo di Sync, disponibili separatamente per ciascun dispositivo MIDI, vi permettono di ritardare la base temporale interna di Live rispetto al segnale di sincronizzazione. Ciò può essere utile per compensare i ritardi subiti dalla trasmissione del segnale. Il Ritardo di Sync di uno speci co dispositivo MIDI compare quando selezionate il dispositivo MIDI nella lista MIDI Ports della sezione MIDI/Sync delle Preferenze.
CAPITOLO 29. SINCRONIZZAZIONE E REWIRE 538 Comuni applicazioni ReWire master sono: Pro Tools, Cubase, Nuendo, Logic, Digital Performer, Sonar e Max/MSP. Comuni applicazioni ReWire slave sono: Reason, Rebirth, Storm, Project 5 e Max/MSP. Live può agire sia come ReWire master, sia come ReWire slave. Nota: il protocollo ReWire, di per sé, non consuma molte risorse di CPU.
CAPITOLO 29. SINCRONIZZAZIONE E REWIRE 539 La sincronizzazione esterna sarà disabilitata (sincronizzatevi all'applicazione ReWire master). Live non trasmetterà messaggi di sync o di controller all'uscita MIDI. Il controllo di Live via MIDI, invece, è sempre possibile. Live non fungerà da applicazione ReWire master. Per esempio, non potete far funzionare Rebirth come ReWire slave di Live mentre Live sta funzionando come ReWire slave di Cubase.
540 Capitolo 30 Risorse audio e strategie del computer Il processamento audio in tempo reale è un compito impegnativo per i computer generalpurpose (per uso generico), solitamente concepiti per fare girare dei fogli elettronici e navigare in Internet. Un'applicazione come Live richiede una CPU potente e un hard disk veloce. Questa sezione fornisce alcune indicazioni in merito e dovrebbe aiutarvi ad evitare e risolvere i problemi inerenti al funzionamento audio di un computer. 30.
CAPITOLO 30. RISORSE AUDIO E STRATEGIE DEL COMPUTER 541 condotto del computer attraverso il quale tutti i dati devono passare). Per questo motivo, chi fa audio professionale usa computer ottimizzati per applicazioni musicali. Fortunatamente, Live supporta i sistemi multicore e multiprocessore, permettendo di distribuire fra le risorse disponibili il carico di processamento dovuto a oggetti come strumenti, effetti ed Entrate/Uscite.
CAPITOLO 30. RISORSE AUDIO E STRATEGIE DEL COMPUTER 542 Live non disabilita automaticamente i canali inutilizzati, perché solitamente i driver dell'hardware audio producono un singhiozzo udibile quando c'è una richiesta di cambiamento della con gurazione audio. 30.1.2 Carico della CPU per Tracce e Dispositivi Generalmente, ogni traccia e ogni dispositivo utilizzato in Live comporta una certa quantità di carico della CPU.
CAPITOLO 30. RISORSE AUDIO E STRATEGIE DEL COMPUTER 543 Normalmente, il congelamento avviene molto rapidamente. Ma, se congelate una traccia che contiene un External Audio Effect o un External Instrument che punti ad un effetto o ad un sintetizzatore hardware, il processo avviene in tempo reale. Live rileverà automaticamente se sia necessario il congelamento in tempo reale e vi presenterà diverse opzioni per la gestione del processo.
CAPITOLO 30. RISORSE AUDIO E STRATEGIE DEL COMPUTER 544 Una traccia congelata dell'Arrangiamento con una coda di riverbero. Le tracce congelate della Vista Arrangiamento suonano tutto il materiale pertinente che si estende oltre le lunghezze delle rispettive clip (ad es. le code degli effetti di riverbero). Queste code congelate appaiono nella Vista Arrangiamento come regioni tratteggiate, adiacenti alle rispettive clip.
CAPITOLO 30. RISORSE AUDIO E STRATEGIE DEL COMPUTER 30.2 545 Gestione del carico dell'Hard Disk La velocità di accesso dell'hard disk (che non è la stessa cosa della velocità di rotazione, pur essendo a questa legata) può limitare le prestazioni di Live. La maggior parte dei computer ottimizzati per l'audio usa drive da 7200 RPM (giri al minuto) o più veloci. I laptop, per risparmiare potenza o alimentazione, spesso usano drive da 5400 giri/min.
546 Capitolo 31 Scheda informativa sull'Audio Prima del rilascio di Live 7, gran parte dello sforzo di sviluppo di Ableton è stato concentrato sulla conduzione di test accurati ed oggettivi delle fondamentali prestazioni audio di Live. Come risultato di questo processo di test abbiamo implementato una serie di miglioramenti a basso livello (nel senso informatico) del motore audio.
CAPITOLO 31. SCHEDA INFORMATIVA SULL'AUDIO 31.1 547 Test e Metodologia Ogni versione di Live viene sottoposta ad una serie di 473 test automatizzati (numero di test nel momento in cui viene scritto questo documento), che coprono ogni aspetto della funzionalità di Live. Aggiungiamo ulteriori test ogni volta che aggiungiamo funzioni e non rilasceremo mai un aggiornamento senza che abbia superato tutti i test. 31.
CAPITOLO 31. SCHEDA INFORMATIVA SULL'AUDIO 548 la frequenza di campionamento del le renderizzato deve essere la stessa di quella impostata per l'hardware audio, nelle Preferenze di Live. non deve essere stata applicata alcuna operazione non neutra.
CAPITOLO 31. SCHEDA INFORMATIVA SULL'AUDIO 549 l'operazione di riproduzione sarà neutra. Qualsiasi azione di Warp causata dal cambiamento del tempo del Set non è permanente: l'audio che ad un determinato tempo viene riprodotto senza Warp, verrà sempre riprodotto senza Warp a quel determinato tempo, anche se il tempo è stato prima cambiato e poi ripristinato.
CAPITOLO 31. SCHEDA INFORMATIVA SULL'AUDIO 31.2.5 550 Registrazione di segnali esterni (profondità di bit >/= convertitore A/D) In Live, la registrazione di segnali audio è un'operazione neutra, a condizione che la profondità di bit impostata nella nestra delle Preferenze di Live sia uguale o superiore a quello dei convertitori A/D (Analogico/Digitale) utilizzati per la registrazione. In questo contesto, neutro signi ca identico all'audio consegnato a Live dai convertitori A/D . 31.2.
CAPITOLO 31. SCHEDA INFORMATIVA SULL'AUDIO 551 o di un delay, si consentirà alla coda di continuare. Al contrario, le code congelate sono renderizzate come audio, perciò, arrestando il playback, verranno fermate bruscamente. Nel congelamento delle clip della Vista Arrangiamento tutte le automazioni dei parametri vengono renderizzate come parte del le audio. Le clip della Vista Sessione, invece, scattano una istantanea di tutti i valori dei parametri nella posizione 1.1.
CAPITOLO 31. SCHEDA INFORMATIVA SULL'AUDIO 552 nel punto di uscita di un effetto bypassato è identico all'audio del punto di entrata. Nota: tuttavia, i dispositivi di effetto con parametri che richiedono intrinsecamente del ritardo ad es. le impostazioni di Lookahead (o Allineamento di Ritardo) nel dispositivo Compressor introdurranno comunque questo ritardo quando bypassati, al ne di mantenere la compensazione di ritardo automatica con il resto del Progetto.
CAPITOLO 31. SCHEDA INFORMATIVA SULL'AUDIO 553 In tutti i casi, l'uscita viene renderizzata e confrontata con l'uscita di una versione non divisa della stessa sorgente. Il test di cancellazione di fase dei due le conferma che sono identici. 31.3 Operazioni Non Neutre Le procedure di Live che causano un cambiamento nella qualità audio sono de nite operazioni non neutre. Potete essere certi che l'utilizzo di queste operazioni causi quantomeno qualche modi ca al segnale.
CAPITOLO 31. SCHEDA INFORMATIVA SULL'AUDIO 554 Per minimizzare i potenziali risultati negativi, si raccomanda di effettuare la conversione della frequenza di campionamento come processo of ine in un'altra applicazione. Una volta convertiti i campioni nella frequenza di campionamento che prevedete di usare in Live, i le possono essere importati senza alcuna perdita di qualità.
CAPITOLO 31. SCHEDA INFORMATIVA SULL'AUDIO 555 livello) è intrinsecamente una procedura non neutra, ma è un male necessario quando si abbassa la risoluzione di bit. Nota: il processamento di segnale interno di Live avviene interamente a 32 bit. Pertanto, applicando anche un singolo cambiamento di guadagno, pure l'audio risultante è a 32 bit, anche se l'audio originale è a 16 o a 24 bit. Il dithering non deve mai essere applicato più di una volta ad un determinato le audio.
CAPITOLO 31. SCHEDA INFORMATIVA SULL'AUDIO 556 non neutra. Inoltre, i nuovi le verranno creati alla frequenza di campionamento e alla profondità bit impostate nella nestra delle Preferenze di Live, che possono differire da quelle dei le audio originali. 31.3.8 Dissolvenze delle clip Quando nelle Preferenze Record/Warp/Launch è abilitata l'opzione Crea Dissolvenze agli estremi della Clip, Live applica una breve dissolvenza ( no a 4 ms) all'inizio e alla ne di tutte le nuove clip audio.
CAPITOLO 31. SCHEDA INFORMATIVA SULL'AUDIO 31.4 557 Suggerimenti per ottenere una qualità sonora ottimale con Live Per gli utenti che cercano di ottenere una qualità audio ottimale con Live abbiamo stilato un elenco di pratiche raccomandate e di suggerimenti sulle impostazioni del programma. Decidete quale frequenza di campionamento usare per un determinato Progetto prima di iniziare il lavoro, anziché modi carla in corso d'opera.
CAPITOLO 31. SCHEDA INFORMATIVA SULL'AUDIO 558 attenzione si è concentrata sulle funzioni che, nel corso degli anni, hanno mostrato di creare confusione o incertezza e l'elenco delle operazioni neutre e non neutre qui presentata è necessariamente incompleta. Vi invitiamo a fare riferimento a questo documento per i chiarimenti sulle funzioni descritte, ma vi incoraggiamo anche a contattarci1 qualora abbiate domande alle quali non abbiamo risposto.
559 Capitolo 32 Scheda informativa sul MIDI Congiuntamente al lavoro sul motore audio, Ableton ha riservato un duro lavoro anche all'analisi della temporizzazione MIDI di Live e ad apportare miglioramenti dove necessario. Abbiamo redatto questa scheda informativa per aiutare gli utenti a comprendere i problemi implicati nella creazione di un af dabile e accurato ambiente MIDI basato su computer e per illustrare l'approccio di Live alla risoluzione di questi problemi.
CAPITOLO 32. SCHEDA INFORMATIVA SUL MIDI 560 1) Per Registrazione si intende l'invio di informazioni di note e controller MIDI da un dispositivo hardware (per esempio una tastiera MIDI) ad una DAW per la loro memorizzazione. Un ambiente di registrazione ideale catturerebbe queste informazioni in arrivo con una precisione di temporizzazione perfetta rispetto alla linea temporale della song con la stessa precisione di una registrazione audio.
CAPITOLO 32. SCHEDA INFORMATIVA SUL MIDI 561 in grado di adattare la temporizzazione della propria esecuzione per compensare i ritardi sempre che i ritardi rimangano costanti. 2) Il Jitter è il ritardo incostante o casuale di un sistema. In una DAW può costituire un particolare problema, in quanto diverse funzioni all'interno del sistema (ad esempio MIDI, audio e interfaccia utente) sono processate separatamente.
CAPITOLO 32. SCHEDA INFORMATIVA SUL MIDI 562 Durante il playthrough, una DAW deve costantemente far fronte ad eventi che dovrebbero essere sentiti il più presto possibile, ma che inevitabilmente si sono veri cati nel passato a causa della latenza e dei ritardi insiti nel sistema.
563 CAPITOLO 32. SCHEDA INFORMATIVA SUL MIDI trasmesse simultaneamente attraverso i cavi MIDI, ma devono essere inviate una dopo l'altra. A seconda della densità degli eventi, questo può causare problemi di temporizzazione MIDI. Un altro problema che può sorgere, in particolare usando sintetizzatori hardware degli albori MIDI, è che il tempo di scansione del dispositivo avvenga con una cadenza relativamente bassa.
CAPITOLO 32. SCHEDA INFORMATIVA SUL MIDI 564 zero. Un'uscita dello splitter viene registrata in Live in una nuova clip MIDI. L'altra uscita viene inviata ad un Convertitore MIDI->Audio. Questo dispositivo converte il segnale elettrico della sorgente MIDI in semplice rumore audio. Poiché il dispositivo non interpreta i dati MIDI, effettua questa conversione a latenza zero. L'uscita del convertitore viene poi registrata in Live in una nuova clip audio.
CAPITOLO 32. SCHEDA INFORMATIVA SUL MIDI 565 Interfaccia C: in tutti i test, il jitter massimo è stato +/- 1 ms, con la maggior parte degli eventi che non ha presentato alcun jitter.
CAPITOLO 32. SCHEDA INFORMATIVA SUL MIDI 566 ascoltare l'audio del dispositivo hardware attraverso Live, tramite il dispositivo External Instrument). Analogamente, disattivate il monitoraggio di traccia durante la registrazione di dati MIDI generati da un altro dispositivo MIDI (ad esempio una drum machine). Quando il monitoraggio è attivato, Live aggiunge della latenza per compensare il jitter del playthrough.
CAPITOLO 32. SCHEDA INFORMATIVA SUL MIDI 567 Live offre un grado di precisione supplementare minimizzando il jitter, anche se a scapito di una piccola quantità di latenza aggiuntiva. Vi invitiamo a fare riferimento a questo documento per i chiarimenti sull'approccio di Live alla temporizzazione MIDI, ma vi incoraggiamo anche a contattarci1 qualora abbiate domande o dubbi su argomenti che non abbiamo trattato. 1 contact@ableton.
568 Capitolo 33 Scorciatoie da tastiera di Live 33.
569 CAPITOLO 33. SCORCIATOIE DA TASTIERA DI LIVE Windows Apri Preferenze Chiudi Finestra/Dialogo 33.2 Ctrl , Esc Accesso ai Menu per scorrere tra le voci del menu; per passare al menu a anco; Return 33.3 , Esc Sotto Windows, potete accedere ad ogni menu premendo il tasto F per File ). del menu (ad es. Alt Macintosh e la prima lettera Alt (o Invio) per scegliere una voce del menu.
570 CAPITOLO 33. SCORCIATOIE DA TASTIERA DI LIVE 33.4 Browser Oltre alle scorciatoie qui indicate, nel Browser possono essere usati anche i comandi brevi di editing.
571 CAPITOLO 33. SCORCIATOIE DA TASTIERA DI LIVE 33.
572 CAPITOLO 33. SCORCIATOIE DA TASTIERA DI LIVE 33.7 Ciclo di Loop e Marcatori di Inizio/Fine Il ciclo di loop o i marcatori di inizio/ ne devono prima essere selezionati af nché i seguenti comandi possano agire su di essi.
573 CAPITOLO 33. SCORCIATOIE DA TASTIERA DI LIVE 33.8 Comandi della Vista Sessione Vedasi anche comandi di editing.
574 CAPITOLO 33. SCORCIATOIE DA TASTIERA DI LIVE Windows Dividi la Clip secondo la selezione Consolida la selezione in una Clip Crea Dissolvenza/Dissolvenza Incrociata Metti in Loop la Selezione Inserisci Silenzio Pan Sinistra/Destra della Selezione Espandi tutte le Tracce Macintosh Ctrl E E Ctrl J J Ctrl Alt Ctrl L L Ctrl I I Ctrl Alt + Alt 33.
575 CAPITOLO 33. SCORCIATOIE DA TASTIERA DI LIVE 33.11 Comandi per i Breakpoint degli Inviluppi Le scorciatoie per zoom, agganciamento/disegno e impostazioni loop/regione funzionano anche nell'Editor d'Inviluppo e nella Vista Arrangiamento. Vedasi anche comandi di editing. Windows Risoluzione Fine per il trascinamento Abilita il Trascinamento sui Breakpoint 33.
576 CAPITOLO 33. SCORCIATOIE DA TASTIERA DI LIVE 33.13 Zoom, Display e Selezioni Windows Aumenta Zoom Riduci Zoom Trascina/Clicca per Appendere ad una Selezione Clicca per aggiungere Clip/Tracce/Scene Adiacenti ad una Selezione Multipla Clicca per aggiungere Clip/Tracce/Scene Non Adiacenti ad una Selezione Multipla Segui (auto-scorrimento Pan Sinistra/Destra della Selezione 33.
577 CAPITOLO 33. SCORCIATOIE DA TASTIERA DI LIVE 33.15 Editor MIDI della Vista Clip Le scorciatoie per zoom, agganciamento/disegno e impostazioni loop/regione funzionano anche nell'Editor MIDI. Windows Quantizza Impostazioni di Quantizzazione...
578 CAPITOLO 33. SCORCIATOIE DA TASTIERA DI LIVE 33.16 Agganciamento alla Griglia e Disegno Windows Attiva/Disattiva la Modalità Disegno Restringi la Griglia Allarga la Griglia Griglia a Terzine Aggancia alla Griglia Griglia Fissa/Adattabile allo Zoom Ignora l'agganciamento durante il trascinamento 33.
579 CAPITOLO 33. SCORCIATOIE DA TASTIERA DI LIVE 33.18 Operazioni con i Set e con il Programma Windows Nuovo Live Set Apri Live Set Chiudi Live Set Salva Live Set Salva Live Set come. . . Esci da Live Nascondi Live Esporta Audio/Video Esporta le MIDI 33.
CAPITOLO 33. SCORCIATOIE DA TASTIERA DI LIVE 33.20 580 Uso del Menu di Contesto Live offre un menu di contesto per un accesso rapido a molte voci di menu usate comunemente. Per accedere al menu di contesto cliccate (PC) / Ctrl (Mac) sulla parte dell'interfaccia nella quale vorreste eseguire un comando particolare.
581 Indice analitico A Ableton indirizzi e-mail vendite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 indirizzi web FAQ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 539 tutorial . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 539 webshop . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 supporto tecnico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 aggiornamenti . . . . vedi comando Controlla Aggiornamenti aggiustamento . . . . . . . . . . . . . . . .
INDICE ANALITICO 582 disegno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 270 campioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 e passi della griglia . . . . . . . . . . . . . . . . 271 editing distruttivo . . . . . . . . . . . . . .57, 116 editing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271 esecuzione in Modalità RAM . . . . . . 119 registrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 267 individuazione degli inutilizzati . . . . . .
INDICE ANALITICO inversione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119 Live Clip . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 multi-selezione di clip . . . . . . . . . . . . . 104 nella vista Arrangiamento . . . . . . . . . . . 84 nella Vista Sessione . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 nelle tracce audio/MIDI . . . . . . . . . . . . . 17 rinominare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107 salvataggio dei le in esportazione .
INDICE ANALITICO comando Elimina Cambiamento di Metrica 81 comando Elimina Locatore . . . . . . . . . . . . . . 80 comando Elimina Tempo nell'Arrangiamento . . . . . . . . . . . . . . . . . 90 nell'Editor MIDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151 comando Elimina Tempo della Misura Frammentaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82 comando Esporta Clip MIDI . . . . . . . . . . . . . 51 comando Gestisci File e confezionamento dei Progetti Live 71 e gestione dei progetti . . . . . . . . . . .
585 INDICE ANALITICO e inviluppi di clip . . . . . . . . . . . . . . . . . . 285 Controlli Macro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 245 controllo Pan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .195 controllo remoto vedi mappatura MIDI/tasti controllo Ritardo di Traccia . . . . . . . . . . . . . 206 controllo Volume . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 195 CPU . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 540 crossfader . . . . . . . . . . . . . . . .
INDICE ANALITICO effetto Auto Pan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 299 effetto Beat Repeat . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 300 effetto Chord . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 370 effetto Chorus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 302 effetto Compressor . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303 e sidechaining . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307 suggerimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308 effetto Corpus . . . . . . . . . . . .
587 INDICE ANALITICO F I FAQ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vedi Ableton le agr . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .vedi groove le asd . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vedi le di analisi le audio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vedi campioni le audio compressi . . . . . . . . . vedi campioni le di analisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 memorizzazione delle regolazioni delle clip in . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
588 INDICE ANALITICO interruttore Solo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 195 interruttore Solo/Preascolto . . . . . . . . . . . vedi interruttore Modalità Solo/Cue interruttore Sovra-Registrazione . . . 211, 214 interruttore Warp . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110 interruttori Pre/Post . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201 interruttori Punch-In/Out . . . . . . . . . . . . . . . 211 inviluppi vedi automazione, vedi inviluppi di clip inviluppi di clip . . . . . . . . . . . . .
589 INDICE ANALITICO misure frammentarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81 mix di monitoraggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201 mixer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22, 193 Modalità a Pieno Schermo . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Modalità Beats . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 Modalità Complex . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139 Modalità Complex Pro . . . . . . . . . . . . . . . . . 139 modalità di con gurazione dei Plug-In .
INDICE ANALITICO 590 preferenza Auto-Nascondi Finestre dei Plug- preferenza Usa Audio Units . . . . . . . . . . . . 240 in . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 233 Preferenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 preferenza Auto-Warp dei Campioni Lunghi e registrazione di clip . . . . . . . . . . . . . . 218 126 Preferenze Audio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 preferenza Avvia Registrazione al Lancio Sce- Preferenze CPU . . . . . . . . .
591 INDICE ANALITICO pulsante di scelta rapida Pan . . vedi pulsanti di scelta rapida pulsante di scelta rapida Pitch Bend . . . vedi pulsanti di scelta rapida pulsante di scelta rapida Trasposizione vedi pulsanti di scelta rapida pulsante di scelta rapida Volume . . . . . . vedi pulsanti di scelta rapida pulsante Edita Plug-in . . . . . . . . . . . . . . . . . . 233 pulsante Elimina Locatore . . . . . . . . . . . . . . . 80 pulsante Espandi Plug-in . . . . . . . . . . . . . . .
INDICE ANALITICO con pre-conteggio . . . . . . . . . . . . . . . . 217 e controllo remoto . . . . . . . . . . . . . . . . 219 punch-in/punch-out . . . . . . . . . . . . . . . 211 registrazione passo-passo/step recording . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .214 ricampionamento dell'uscita Master 180 sovra-registrazione/overdubbing . . 211, 213 registrazione delle automazioni . . . . . . . . 267 registrazione di un Arrangiamento . . . . . 100 resampling . . . . . . . . . . . . . . .
INDICE ANALITICO selettore Modalità di Warp . . . . . . . . . . . . . 137 selettore Preserva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 selettore Quantizzazione della Clip . . . . . 164 selettore Quantizzazione Globale . . . . . . . .25 e registrazioni di Sessione . . . . . . . . . 212 selettore Ritardo di Traccia . . . . . . . . . . . . . 206 selettore Sezione Mixer . . . . . . . . . . . . . . . . 194 selettore Uscita di Preascolto . . . . . . . . . . .205 selettore Uscita Master . . . . . . . . . .
594 INDICE ANALITICO strumento Sampler . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .441 importazione di campioni . . . . . . . . . .442 scheda Filter/Global . . . . . . . . . . . . . . . 453 scheda MIDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 456 scheda Modulation . . . . . . . . . . . . . . . . 455 scheda Pitch/Osc . . . . . . . . . . . . . . . . . . 452 scheda Sample . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 448 scheda Zone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 444 Zona di Selezione dei Campioni .
INDICE ANALITICO 595 inserimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 197 area di scrub . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .78 nella vista Arrangiamento . . . . . . . . . . . 84 e copia nella Sessione . . . . . . . . . . . . . 102 nella Vista Sessione . . . . . . . . . . . . . . . . . 95 e Vista Sessione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 numerazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 197 loop nella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
INDICE ANALITICO nella Vista Arrangiamento . . . . . . . . . . 76 nella Vista Clip . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .