User Manual

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V-AMPIRE/V-AMP PRO/V-AMP 2
La figura 2.4 dellallegato illustra la fase nella quale il
V-AMP PRO viene collegato allingresso digitale di un PC durante
una applicazione Homerecording. Come ingressi digitali al PC si
possono impiegare AES/EBU simmetrici oppure S/PDIF coassiali.
Se luscita digitale del V-AMP PRO si trova su 44.1, 48 oppure
96 kHz, il PC dovrà sincronizzarsi sul V-AMP PRO, cioè nel modo
Clock Slave. Se invece il PC oppure un altro apparecchio devono
lavorare come Clock Master, occorrerà sincronizzare esternamente
il V-AMP PRO tramite lingresso Wordclock.
Anche la rata Sample è dipendente dal segnale Wordclock, ma
deve comunque trovarsi nella gamma tra 32 kHz fino 96 kHz.
La figura 2.4 illustra inoltre il collegamento al Pre DSP INSERT di
un apparecchio per effetti, con il quale elaborare il segnale in
ingresso in precedenza di tutte le simulazioni digitali. A questo
proposito linterruttore LINE-IN deve trovarsi premuto.
A seconda dellimpostazione del problema si adattano in
particolare i modi di stereo S1 e S2. Come per il V-AMP 2 il modo
S1 riproduce in stereo e con tutti gli effetti le simulazioni di
amplificazione e di altoparlante, mentre con lS2 gli effetti si
possono ascoltare solo sulluscita destra, consentendo così di
inserire con questa traccia ulteriori effetti completamente diversi
nel mixaggio.
3.2.3 V-AMP 2
Durante gli esercizi con il V-AMP 2 è possibile addurre,
attraverso lingresso stereo AUX, un segnale playback,
metronomo o drum computer e mixarlo con il regolatore AUX
LEVEL (vedi fig. 3.3 nellallegato). Al posto dello stadio finale
EUROPOWER potete anche collegare una cuffia o il vostro
impianto Hi-Fi.
Lesempio per il modo di studio S2 descritto nellintroduzione di
questo capitolo è illustrato nella figura 3.4 dellallegato accluso.
3.3 Dal vivo sul palco oppure nella sala prove
Dato che sia il V-AMP PRO che il V-AMP 2 non dispongono di
un altoparlante e di uno stadio finale, occorrono ulteriori
apparecchi. Per una riproduzione tramite un impianto di
sonorizzazione bisogna considerare il fatto che sulla rispettiva
uscita sono attive la simulazione digitale o analogica di altoparlante
ULTRA-G.
3.3.1 V-AMPIRE
Oltre alla possibilità di collocare il V-AMPIRE sul palco, di inserirlo
e quindi iniziare a suonare, la fig. 1.4 illustra come collegare un
altoparlante aggiuntivo alluscita sinistra (mono), per trasmettere
lintero rendimento di 120 W a 4 di impedenza. Se la presa di
uscita sinistra è occupata, laltoparlante interno viene
automaticamente disinserito. Ciò risulta sensato quando
laltoparlante collegato mostra un carattere sonoro particolare
che non può essere raggiunto impiegando un Kombo.
La fig. 1.5 dellallegato illustra il collegamento di un altoparlante
stereo aggiuntivo, per es. il BG412S della serie ULTRASTACK,
che con un rendimento di 2 x 60 W viene impiegato ad una
impedenza di 2 x 8 ed è capace di sfruttare al meglio gli effetti
stereo del V-AMPIRE.
Se alluscita destra dellaltoparlante viene collegato un ulteriore
altoparlante con unimpedenza di 8 è possibile ottenere
altrettanto una configurazione stereo, in quanto laltoparlante
interno rimane attivato, come illustrato nella fig. 1.6.
La configurazione di uscita per questa applicazione è L2, cioè
un segnale stereo con tutti gli effetti, simulazione Amp e live EQ,
ma senza la simulazione di altoparlante. Luscita XLR è provvista
di una simulazione di altoparlante ULTRA-G. Ciò rende possibile
collegare direttamente queste uscite con limpianto sonoro. Anche
qui il regolatore MASTER influisce solamente sullintensità del
suono del palco, ma non sulluscita XLR.
Se desiderate ascoltare una simulazione digitale di altoparlante
tramite lamplificatore, selezionate la configurazione L1.
3. ESEMPI DI APPLICAZIONI / MODI DI FUNZIONAMENTO
3.3.2 V-AMP PRO
Tramite le uscite addizionali e la simulazione analogica di
altoparlante ULTRA-G, il V-AMP PRO risulta ancora più flessibile,
anche per i momenti live. La figura 2.5 illustra unapplicazione
stereo con monitor da palco (con i quali generare anche i
feddback) la quale può essere anche connessa alle uscite
asimmetriche Line. Con il regolatore Master potete regolare il
volume dei monitor.
Il segnale delle uscite XLR viene nel frattempo inviato allimpianto
di sonorizzazione. Le modalità operative adatte per questo scopo
sono S1 o L1, a seconda del fatto se il live EQ viene richiesto o no.
Dato che il ricevitore dellimpianto trasmittente è collegato con
lingresso Line situato sul lato posteriore, linterruttore Line-Input
deve essere premuto. Tale interruttore può dunque essere
impiegato anche per commutare in muting uno scambio di chitarre.
La figura 2.6 illustra unapplicazione molto simile. Lamplificatore
del monitor è in questo caso un amplificatore di chitarra, cosicché
è veramente consigliabile impiegare il modo L2 (senza simulazione
di altoparlante).
3.3.3 V-AMP 2
La figura 3.5 nellallegato illustra il collegamento del V-AMP 2
delluscita stereo Line dallingresso Line allamplificatore di chitarra
oppure satellite. Il collegamento allingresso degli strumenti non
sarebbe così vantaggioso, in quanto lintero stadio iniziale
dellamplificatore verrebbe attraversato. La BEHRINGER offre un
assortimento di amplificatori di chitarra i quali dispongono di un
ingresso AUX che li rende perfetti per questo scopo. Siccome
lamplificatore di chitarra dispone di una caratteristica propria di
suono, si può tranquillamente rinunciare ad una simulazione
digitale di altoparlante. Questo è il motivo per cui è consigliabile
impiegare piuttosto il modo L2.
Nella figura 3.6 viene descritta un ulteriore particolarità del
V-AMP 2 nel modo Live L3. Un amplificatore di chitarra tradizionale
viene impiegato sul palco come amplificatore monitor.
Contemporaneamente viene condotto un secondo segnale
indirizzato allimpianto sonoro. Così facendo è possibile rinunciare
completamente allabbassamento dellamplificatore con microfoni.
La singolarità dellL3 è che il segnale per lamplificatore di chitarra
non contiene la simulazione di altoparlante, bensì lEQ addizionale
a 3 bande per ladattamento del suono sul palco. Il segnale
indirizzato verso lapparecchio sonoro non viene influenzato
dallEQ a 3 bande, ma contiene tuttavia una simulazione di
altoparlante. Essa è necessaria per poter riprodurre il classico
suono degli altoparlanti di chitarra attraverso gli altoparlanti PA.
3.4 Ripresa in studio/Recording
Per questi tipi di applicazione partiamo dal presupposto che vi
siano presenti almeno un mixer e un mezzo di registrazione.
3.4.1 V-AMPIRE
Come per gli esercizi nelle proprie pareti domestiche oppure
nella sale prove, anche nello studio il V-AMPIRE può essere
collegato direttamente con il mixer o il registratore tramite le uscite
XLR. Inoltre è possibile utilizzare il Pre DSP Insert Send per poter
registrare parallelamente il segnale diretto di chitarra, e questo,
senza dover impiegare una ulteriore box DI per ladattamento di
impedenza.
Dato che nello studio lintensità del volume non rappresenta
alcun problema, il V-AMPIRE può essere impiegato non solo come
descritto nei capitoli 3.2.1, bensì anche a volume estremamente
alto. Ciò risulta interessante qualora si colleghi un altoparlante
esterno il quale disponga di una caratteristica propria di suono,
oppure nel caso che si voglia raggiungere una reazione acustica
dellaltoparlante della chitarra sulla chitarra stessa. Nel primo
caso occorre prelevare il particolare suono dellaltoparlante con
i microfoni. Nel secondo caso, invece, sarebbe possibile anche
un prelevamento diretto tramite le uscite XLR, senza tuttavia
perdere la reazione acustica. Quale modo operativo consigliamo
di scegliere L2, ossia con EQ a 3 bande, ma senza la simulazione
digitale di altoparlante (vedi fig. 1.4)