Operation Manual

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Uso del comando PURGE dal menu TOOL
Il menu TOOL è disponibile premendo il tasto I (in figura, modalità
algebrica e RPN):
il comando PURGE è disponibile premendo il tasto funzione @PURGE. Nei
seguenti esempi si mostrerà come eliminare la sottodirectory S1:
Modalità algebrica: Premere!@PURGE J)@@S1@@`
Modalità RPN: Premere @S1@@ `I@PURGE J
Variabili
Le variabili sono come i file nel disco rigido di un computer. Una variabile può
memorizzare un oggetto (valori numerici, espressioni algebriche, elenchi,
vettori, matrici, programmi, ecc). Anche le sottodirectory possono essere
considerate come variabili (in effetti, nella calcolatrice, una sottodirectory è
anche un tipo di oggetto).
Alle variabili viene assegnato un nome, che può consistere in qualsiasi
combinazione di caratteri numerici e alfabetici, iniziante con una lettera (latina
o greca). Nel nome di una variabile è consentito l'uso di alcuni caratteri non
alfabetici, come la freccia (
), se usati in combinazione con un carattere
alfabetico. Pertanto, "
" è un nome valido di una variabile, mentre "A" non
lo è. Di seguito sono riportati alcuni esempi di nomi di variabili validi: ‘A, ‘B’,
a’,b’,
α’,β’, ‘A1’, ‘AB12’,A12’,’Vel’,’Z0’,’z1’, ecc.
Una variabile non può avere lo stesso nome di una funzione della calcolatrice.
Ad esempio, non è possibile assegnare il nome SIN a una variabile, in quanto
nella calcolatrice è presente il comando SIN. I nomi di variabili riservate della
calcolatrice sono i seguenti: ALRMDAT, CST, EQ, EXPR, IERR, IOPAR, MAXR,
MINR, PICT, PPAR, PRTPAR, VPAR, ZPAR, der_, e, i, n1,n2, …, s1, s2, …,
ΣDAT,
ΣPAR, π,
Le variabili possono essere organizzate in sottodirectory.
Creazione di variabili
Per creare una variabile, è possibile utilizzare il menu FILES, come mostrato
negli esempi precedenti per la creazione di una sottodirectory. Ad esempio, si
supponga di voler memorizzare all'interno la sottodirectory {HOME M NS
INTRO} (creata in un esempio precedente) le seguenti variabili, con i valori
mostrati: