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Le Modifiche
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Modificare il filtro
Il filtro modifica il carattere timbrico permettendo il
passaggio solamente delle frequenze acute, delle
frequenze basse, o di una specifica banda di frequenze
del suono.
• Regolate la cutoff frequency (frequenza di taglio)
per modificare il carattere timbrico. “Cutoff (Filter
Cutoff)” (p. 41)
Nel caso di un filtro passa-basso, il filtro varia la
brillantezza del suono. Normalmente, valori più bassi
rendono il suono più scuro, e valori più alti lo rendono
più brillante.
Nel caso di un filtro passa-alto, il suono viene rimosso
dalla gamma delle basse frequenze, producendo un
timbro più fine.
Nota: Il modo in cui avviene l’effetto dipende dal tipo
di filtro e routing del program ( “Filter,” PG p.35).
• La Resonance enfatizza la regione vicino alla
frequenza di taglio (vedi il diagramma sotto)
“Resonance (Filter Resonance)” (p. 41).
Questa enfasi non avviene se la Resonance è impostata
a 0; la regione di frequenze oltre la frequenza di taglio
viene attenuata in modo lineare.
Con impostazioni moderate, la resonance modifica il
carattere timbrico del filtro, producendo un carattere
nasale o anche un suono più intenso. Con impostazioni
estremamente elevate, si verifica un’oscillazione che
ricorda un fischio.
• Potete usare EG e LFO per applicare cambiamenti
variabili nel tempo alla frequenza di taglio del filtro.
Filter EG
L’EG del filtro controlla la frequenza di taglio del filtro
per creare cambiamenti che variano nel tempo del
carattere timbrico.
L’intensità dell’effetto prodotto dall’EG del filtro è
specificata da “Flt EG Int (Filter EG Intensity)”
(p. 41).
L’inviluppo dell’EG del filtro è specificato dalle
impostazioni “Filter/Amp EG” (p. 41) e “Filter EG”
(p. 41).
LFO1 2
LFO1, LFO2, e il Common LFO controllano la
frequenza di taglio del filtro per creare cambiamenti
ciclici del carattere timbrico. Potete usarli per creare un
effetto di auto-wah.
L’intensità dell’effetto prodotto dall’LFO del filtro è
specificata dalle impostazioni “FltLFO1toA (Filter
LFO1 Intensity to A),” “FltLFO1toB (Filter LFO1
Intensity to B),” “FltLFO2toA (Filter LFO2 Intensity to
A),” e “FltLFO2toB (Filter LFO2 Intensity to B)”
(p. 44).
La velocità, ecc. dell’effetto è specificata da “LFO”
(p. 42).
Modificare l’ampli
• Potete produrre una varietà di cambiamenti del
volume dell’ampli applicando la modulazione
all’amplificatore.
L’EG dell’ampli e l’LFO sono usati per controllare il
volume.
Amp EG
I diversi suoni hanno forme caratteristiche dei loro
livelli di volume.
Per esempio, il volume della nota di un piano inizia ad
un alto volume nell’istante in cui suonate la nota, e poi
si riduce gradualmente.
Il volume della nota di un organo, invece, resta
costante sino a quando tenete premuto il tasto.
Il volume di una nota di violino o di uno strumento a
fiato può essere variato durante il suo corso dal
musicista (cioè, regolando la quantità di pressione
dell’archetto o la forza del fiato).
L’EG dell’ampli applica cambiamenti variabili nel
tempo al volume dell’oscillatore.
Al contrario, cambiando il profilo del volume– per
esempio, applicando una curva dell’Amp EG da
strumento ad arco ad un multisample di organo–
potete produrre suoni interessanti e inusuali.
L’inviluppo dell’EG dell’ampli è specificato dalle
impostazioni “Filter/Amp EG” (p. 41) e “Filter EG”
(p. 41).
LFO1, 2
Questi LFO producono cambiamenti ciclici del volume
(effetto tremolo).
L’intensità con cui gli LFO modulano il volume è
specificata dalle impostazioni “AMPLFO1Int (Amp
LFO1 Intensity)” e “AmpLFO2Int (Amp LFO2
Intensity)” dell’OSC1 (o OSC2) (p. 44).
LPF
Livello
Bassa
Cutoff
frequency
Frequenza
Alta
HPF
Livello
Cutoff
frequency
Volume Volume
Tempo Tempo
Piano Organo
Il volume si riduce
gradualmente
Il volume resta costante
sino al rilascio del tasto










