User Manual
Modalità operative
È possibile selezionare quattro modalità operative:
“Normal” e Safe Mode 1, 2 e 3. “Normal” è la modalità
default; le diverse modalità Safe dovrebbero essere
selezionate quando si verificano problemi nel segnale
audio (come click e pop), causati da spike DPC.
Usa il tool DPC SPIKE CHECKER, come già descritto,
per isolare tali problemi.
ASIO Buffer Size*
Il buffer size è impostabile in valori compresi tra 64 e
8192 sample. L’aumento del buffer size dovrebbe essere
effettuato solo se si verificano fenomeni come click o pop
del segnale che non sono causati da spike DPC.
La gamma del buffer size dipende dalla modalità
operativa selezionata.
Normal Mode:
64 – 8192
Safe Mode 1: 224 – 8192
Safe Mode 2:
224 – 8192
Safe Mode 3: 224 – 8192
È possibile selezonare il buffer size usando un numero
compreso all’interno di queste gamme.
Tuttavia, il numero selezionato dovrebbe essere divisibile
per 8. Il valore minimo della gamma del buffer verrà
sempre applicato e selezionato automaticamente quando
si cambia la modalità.
Esempio #1
Passando dalla modalità “Normal” alla modalità “Safe
Mode 2”, con il buffer size impostato a 64, questo valore
verrà cambiato automaticamente a 224.
Esempio #2
Passando dalla modalità “Normal” alla modalità “Safe
Mode 2”, con il buffer size impostato a 256, questo
valore rimarrà inalterato – 256 è superiore al valore
minimo (224) di questa gamma.
SYSTEM SETTINGS SYSTEM SETTINGS
3332
B: Drop-out causati da spike DPC
Se con l’aumento del buffer size si verificano ancora dei
dropout del segnale, potrebbe essere a causa di ‘spike
DPC’. Questi fenomeni si verificano di solito se uno o più
componenti hardware del computer del sistema (es.:
adattatori network, adattatori wireless network o drive
ottici) dispongono di driver di scarse prestazioni.
Innanzi tutto, occorre testare il sistema usando il DPC
SPIKE CHECKER TOOL, installato nella stessa cartella
del TC Near Control Panel. Gli spike verranno mostrati
dal meter, e – basandosi su un’analisi temporale – il tool
suggerirà la modalità operativa (Safe Mode 1, 2 o 3).
Dopo aver selezionato la modalità operativa suggerita
nel pannello di controllo, tutto dovrebbe risultare
impostato correttamente.
Una volta isolati i problemi risultanti dagli spike
DPC, puoi tentare nuovamente di abbassare il
buffer size per una minore latenza.
Tab Advanced (per finalità di test del sistema)
Nel tab “Advanced” è possibile generare degli spike.
Attiva un induttore di spike e imposta la frequenza
temporale con la quale gli spike devono verificarsi.
Esempio #3
Passando dalla modalità “Safe Mode 2” alla modalità
“Normal”, con il buffer size impostato a 224, questo
valore rimarrà inalterato in quanto il valore minimo della
gamma in modalità “Normal” è 64. Potrai tuttavia inserire
manualmente un valore diverso.
* Il buffer size ASIO è rilevante solo per i PC con sistema
operativo Windows. Nei computer Mac, il buffer size viene
impostato all’interno dell’applicazione audio.
Ad esempio, per impostare il buffer nel software Ableton
Live occorre accedere a “Preferences” / “Audio Drivers”.
È bene notare che anomalie del segnale audio, quali click e
pop, possono verificarsi anche a causa di problemi legati al
clock. Occorre quindi risolvere innanzi tutto tali problematiche.
System Clock
In un setup da studio che comprenda più di un
dispositivo digitale, e in cui questi risultino collegati
mediante le connessioni digitali, è importante che tutti
operino utilizzando esattamente lo stesso sample rate –
in altre parole, devono tutti fare riferimento al medesimo
clock di sistema.
Solamente uno dei dispositivi può fungere da unità
master per fornire il clock al sistema, ed impostando i
parametri della sezione “System Clock” è possibile
specificare quale dispositivo fornirà il clock di sistema.
Clock Master
L’interfaccia audio che fornisce il clock di sistema è
denominato ‘clock master’. Con il parametro Clock Master,
è possibile stabilire quale interfaccia audio sarà adibita a
questa funzione. Naturalmente, questo sarà rilevante solo
nel caso in cui siano presenti più di una interfaccia audio
nel sistema. Quando collegata ad un computer, è sempre
l’interfaccia audio a costituire il clock master – il computer
stesso non può operare da unità clock master.
Sync Source
Con il parametro Sync Source si specifica quale parte
dell’unità clock master fornirà il clock di sistema.
Le opzioni offrono la scelta tra il dispositivo stesso
(INTERNAL) oppure uno degli ingressi digitali dei
dispositivi collegati.
Le opzioni sono:
TOS S/PDIF
ADAT INTERNAL
L’impostazione più impiegata sarà INTERNAL.
Con questa impostazione, il clock interno DICE II fornirà
il clock agli altri dispositivi del sistema. Nella maggior
parte dei casi, questa risulta essere l’opzione migliore.
Le altre opzioni sono rilevanti solo nei casi in cui altri
dispositivi digitali esterni vengono collegati all’interfaccia
audio usando i connettori d’ingresso S/PDIF o
ADAT/TOS Lightpipe.
Collegando un dispositivo audio esterno ad uno degli
ingressi digitali, occorre valutare se dovrà essere questo
a fornire il clock di sistema. In questo caso, seleziona
l’ingresso digitale usato per tale dispositivo.
Vale la pena ricordare che, grazie alla tecnologia di jitter
reduction JetPLL, Impact Twin offre un’efficace reiezione
del jitter proveniente da dispositivi digitali esterni.
Esempio 1 – Impact Twin come Clock Master:
Impostare i parametri Clock Master e Sync Source
Questo setup comprende due unità Impact Twin
collegate via FireWire, un computer ed un’interfaccia
ADAT. Abbiamo assegnato i nickname “My Impact Twin”
e “Peter’s Impact Twin” (i nickname sono impostabili
nella pagina “About”). L’intenzione è quella di
sincronizzare l’intero setup all’interfaccia ADAT.